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Cambia qualcosa in Calabria? Si.

Leggete:

«Nei prossimi giorni gli enti dell'Autorità idrica regionale (Aic) non votino per il nuovo gestore del servizio idrico.

Lo facciano solo dopo la conclusione, prevista a strettissimo giro ( forse il 24 maggio), dell'istruttoria che su denuncia del Movimento 5stelle Arera, che è l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha avviato in merito alla tariffazione dell'acqua all'ingrosso in Calabria. Si tratta di un fatto dirimente».

Lo affermano, in una nota, i deputati M5s Paolo Parentela e Giuseppe d'Ippolito, che sulle tariffe illegittime applicate negli anni da Regione Calabria e Sorical, con arbitraria maggiorazione degli importi dovuti per circa 140milioni di euro, hanno a lungo discusso con il presidente di Arera, Guido Pier Paolo Bortoni, il responsabile delle Relazioni esterne Cecilia Gatti, il segretario generale Giandomenico Manzo e i dirigenti Lorenzo Barbelli e Maria Cristina Colorito.

«Il commissario liquidatore di Sorical, Luigi Incarnato, già assessore regionale per la materia, ha vergognosamente mentito – obiettano i parlamentari 5stelle – replicandoci che Arera ha validato la tariffa applicata dal 2010 per la fornitura di acqua potabile ai serbatoi.

Arera ci ha infatti chiarito di non aver validato alcunché, in quanto per l'approvazione delle tariffe occorre un apposito provvedimento, mai adottato dalla stessa autorità, e che nello specifico non vale il principio del silenzio-assenso».

«Ora Incarnato – proseguono i parlamentari M5s – tiri fuori, se esiste, il provvedimento con cui a suo dire Arera avrebbe legittimato le tariffe Sorical, la smetta di farci inviti all'inciucio e di sostenere che Oliverio è paladino della gestione pubblica dell'acqua, in quanto con un silenzio letale il governatore ha coperto la vicenda delle tariffe gonfiate a danno delle comunità locali, su cui Arera sta per esprimersi in via definitiva.

Incarnato può raccontare tutte le favole che vuole, ma il punto è uno: lo scandalo delle tariffe illegittime, forse il più grosso in assoluto di tutta la storia della Calabria, è stato denunciato da tre anni dal Movimento 5stelle e coperto dalla vecchia politica calabrese insieme a una burocrazia regionale complice e inadempiente, con in testa il dirigente tentacolare Domenico Pallaria».

«Perciò – concludono Parentela e D'Ippolito – gli enti dell'Aic ci pensino molto bene prima di riaffidare incoscientemente la gestione del servizio idrico a Sorical, che per Arera non è in grado di garantire l'equilibrio economico-finanziario e che, nonostante i milioni avuti dalla Regione, ha la responsabilità di un fallimento gestionale spaventoso, permesso da un sistema di potere pronto a caricarne le spese sulle spalle dei calabresi».

Pubblicato in Calabria

Su richiesta della Procura della Repubblica, guidata dal procuratore capo Salvatore Curcio, il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Lamezia Terme ha emesso un decreto di sequestro preventivo dei serbatoi di compensazione e ogni altro apparato tecnicamente necessario a ripristinare la regolare portata idrica nella città.

È un ulteriore step nell'inchiesta della Procura di Lamezia sui disservizi idrici.

Uno step che vedrebbe tra gli indagati anche il commissario straordinario di Sorical Luigi Incarnato, candidato del Pd nel collegio uninominale Tirreno-Pollino alla Camera dei deputati.

Incarnato è indagato, in concorso con i vertici di Multiservizi Lamezia e Sorical, per interruzione di pubblico servizio.

I militari del gruppo della Guardia di finanza di Lamezia Terme, diretti dal colonnello Fabio Bianco, hanno provveduto a eseguire la misura cautelare.

Dalle indagini svolte dai finanzieri è infatti emerso come la riduzione della portata andava inequivocabilmente a incidere sui fabbisogni primari di circa 40mila abitanti della città.

L’acqua, infatti, bene essenziale strettamente connesso col diritto alla salute costituzionalmente garantito, è venuta a mancare, sino alla giornata di ieri, dalle 20 circa di ogni sera fino alle 5 circa del mattino seguente in varie zone della città, in modo indiscriminato, non solo nelle abitazioni dei cittadini e negli esercizi pubblici e commerciali, ma anche nelle infrastrutture essenziali alla comunità e negli apparati antincendio utilizzabili, in situazioni di emergenza, dai Vigili del fuoco.

La misura cautelare reale, resasi necessaria per il perdurare della carenza idrica nella maggior parte della città, ha lo scopo di prevenire la reiterazione dell’ipotizzato reato di interruzione di pubblico servizio e dell’aggravamento delle relative conseguenze.

Proprio nelle scorse ore la Multiservizi Lamezia aveva diramato un comunicato nel quale segnalava il ripristino della portata d'acqua.

Ripristino avvenuto in conseguenza del sequestro operato dalla Guardia di Finanza e non per volontà indipendente della stessa Multiservizi.

Per la Procura, i commissari liquidatori di Sorical (Luigi Incarnato e Baldassarre Quartararo) e i funzionari responsabili del settore idrico Sergio De Marco, Massimo Macrì e Luciano Belmonte, avrebbero determinato «una riduzione della fornitura idrica di circa il 25% in relazione ai sei serbatoi di compensazione» selezionati per tagliare la portata dell'acqua «ai danni del 70% delle utenze lametine, ben consapevoli che, a causa della riduzione della portata idrica, l'acquedotto di Lamezia Terme, per le sue caratteristiche ingegneristiche, morfologiche e per il cattivo stato della rete, non avrebbe potuto funzionare in modo da garantire sufficiente fornitura di acqua a tutte le utenze, in spregio delle conseguenze sulla cittadinanza e sui pubblici servizi essenziali».

I responsabili del settore idrico per la Multiservizi Paolo Villella e Mario Perri, invece, «a seguito della riduzione della portata operata dal grossista Sorical (...) optavano per la chiusura delle saracinesche ovvero per la riduzione praticamente totale della portata idrica dalle 20 alle 5 del mattino». 

Ndr. Onestamente restiamo perplessi di questo provvedimento

Se è giusto che la Sorical non possa ridurre la portata dell’acqua per sollecitare i pagamenti delle forniture da parte dei comuni, non ci sembra nemmeno giusto che i comuni possano utilizzare i soldi del tributo per altre esigenze pubbliche.

Ed è a fronte di tale carenza che i dirigenti della Multiservizi, come fanno tutti gli amministratori comunali, hanno chiuso le saracinesche per far riempire i serbatoi creando la pressione necessaria a raggiungere tutti gli utenti.

Ora tutti i Procuratori dovranno chiedere ai GIP gli stessi provvedimenti per ogni amministratore comunale, oltre che, ovviamente, per la Sorical?

Sapete come andrà a finire?

Temo che i politici regionali ne approfitteranno per creare un iper carrozzone trasferendo alla Sorical la gestione e l’incasso delle bollette dell’acqua.

Pubblicato in Basso Tirreno

Ne abbiamo parlato.

La Sorical è in liquidazione da 5 anni.

Il suo futuro è incerto.

Comuni non pagano.

Ora che si avvicina Natale il consigliere regionale Orlandino Greco vorrebbe, come babbo natale, portare ai dipendenti una buona notizia.

 

Vorrebbe, cioè, che si liquidasse subito la Sorical

Ma, ovviamente, conservando il personale.

Tutto il personale.

Ed ovviamente si riferisce a tutto il personale che per entrare nella Sorical ha fatto un pubblico concorso impegnandosi allo spasimo per vincerlo.

Non ci sembra giusto, come afferma Orlandino, che siano licenziati coloro che hanno vinto il concorso per avere il posto di lavoro!.

E così il consigliere dice: «La difficile situazione che stanno vivendo i dipendenti della Sorical desta una preoccupazione sempre maggiore».

E poi continua sostenendo

«La società a gestione mista pubblico-privata, ormai in liquidazione da cinque anni, resta ancorata ad un futuro incerto che lascia nella totale incertezza i dipendenti.

Urge un confronto al più presto in consiglio regionale per fare chiarezza sullo stato in cui versa la società così da individuare una decisione che garantisca un futuro certo ai dipendenti che dopo anni di formazione, specializzazione e lavoro sul campo stanno attraversando un momento di grande difficoltà.

È indispensabile chiudere nel più breve tempo possibile lo stato di liquidazione della società e ripartire, attraverso una celere adozione delle procedure previste dalla nuova normativa sulla gestione del servizio idrico integrato, assicurando continuità a tutti i lavoratori coinvolti nel servizio».

Ma il buon Orlandino manifesta di essere preoccupato non solo per i dipendenti ma anche per tutti i calabresi che senza la Sorical avrebbero continuamente l’acqua.

E questo non è giusto.

E così dichiara «L’attuale condizione in cui versa Sorical ha ricadute evidenti anche sull’efficienza del servizio idrico in Calabria con alcune comunità particolarmente penalizzate che stanno affrontando la drammatica condizione di una quotidianità senza il bene pubblico primario dell’acqua.

Per tali ragioni ho richiesto l’inserimento come punto all’ordine del giorno del consiglio regionale una discussione su questi punti così da individuare una soluzione atta a garantire investimenti nelle infrastrutture del settore idrico e, soprattutto, un futuro certo a tutti i lavoratori coinvolti Il consigliere regionale Orlandino Greco (Op) chiede che la discussione venga posta all'ordine del giorno».

Bene.

Ora sappiamo a chi dire grazie se in futuro non avremo acqua.

Od avremo tariffe altissime!

Pubblicato in Calabria

Caspita se hanno ragione i tecnici della Sorical!

Il 70% dell’acqua di Amantea si perde.

Il 99 % sotto la terra e solo l’1 % emerge come nel caso.

Lo scrive Francesca Menichino che è stata informata da una cittadina.

Ecco il duro testo della sua nota:

“Da questo tombino che si trova all'inizio di Via Bologna scorre acqua in modo abbondante.

Ci sarà qualche rottura o qualche perdita

 

Me l'ha segnalato una cittadina attenta che non sapeva chi chiamare.

Lo segnalo a mia volta perché chissà qualche amministratore si voglia attivare o lo faccia direttamente qualcuno della manutenzione, per evitare lo spreco.

Proprio ieri il sindaco nel consiglio cui abbiamo partecipato come pubblico dopo avere abbandonato il banco, ha riferito di un incontro con due dirigenti sorical che avrebbero capito che la rete idrica di Amantea è un "colabrodo" ed è più l'acqua che perdiamo che quella che fatturiamo, e che è un problema creatosi negli ultimi venti anni.

Certo occorrerebbe proporre il Nobel per una scoperta del genere e per un politico che è nell'amministrazione appunto da circa venti anni, il sindaco Pizzino e company.

Magari tra una scoperta e l'altra se potessimo intervenire, nonostante l'Immacolata, non sarebbe male.

Potrebbero sempre alla fine farsi un selfie Robert e la Pati e ritrovare armonia sulla delega contesa alla manutenzione con la "pace del tombino".

Infine, fermo restando che io rispondo comunque a tutti, ma permettetemi un suggerimento: l'istituzione di un numero di pronto intervento per la segnalazione dei guasti da parte dei cittadini.

Si può fare, magari tra un selfie e l'altro!”

Sicuramente le sarà risposto!

Ieri il sindaco di Catanzaro e già dirigente della Sorical è stato intervistato da Paola Militano e Danilo Monteleone ed ha parlato dell’acqua, cioè della Sorical.

Considerato che Catanzaro come Cosenza ha spesso crisi idriche ha detto alcune cose importanti:

- I singoli interventi sulle condotte non servono a nulla, serve un programma serio per rifare tutta la rete idrica dei comuni. Alcune parti sono in amianto...».,

-L’assessore Musmanno mi ha assicurato 3,7 milioni per Magisano.

-Non ci sono soltanto problemi strutturali ma anche amministrativi.

-Non si può tenere una società come Sorical in liquidazione cinque anni.

-Quando ero alla guida della società (è stato presidente della Sorical) avevo prospettato una soluzione al problema acqua, con l'ammodernamento della rete a costo zero.

-Quando sono arrivato, la società non riusciva a fare investimenti, 200 milioni di debiti con le banche, 240 milioni crediti con i Comuni.

-Il progetto rimase nel cassetto e decisi di tornare a fare il sindaco.

-Per me la Regione non e’ in grado di gestire queste questioni tecniche, Sorical non e’ in grado di gestirle per l’apparato che ha.

Ed ecco il mistero

La Sorical è un fallimento( oggi è diretta da Incarnato : nella foto)

Ma per evitare che sia confermato si “inventa” una Sorical che finanzia i comuni con i soldi della regione e ne acquisisce la gestione dell’acqua

Oltre ai rifiuti, allora ecco che la regione con i suoi organismi si appropria anche dell’acqua.

Ora io non voglio dire che i comuni siano tutti ottimali nei servizi ma che questa ottimalità l’abbia la Sorical è veramente da ridere!

Ieri alcuni “esperti tecnici della Sorical” hanno riferito agli amministratori che ad Amantea nessuno ruba l’acqua”, o “comunque il fenomeno del –fottisterio- è palesemente piccolo”.

Porca vacca !

Non solo ma gli “esperti tecnici della Sorical” hanno anche detto che se Amantea compra 3,5 milioni di mc di acqua dalla Sorical e ne registra dai contatori soltanto 1 milione questo dipende dal fatto che le reti di distribuzione nel perdono il 70%.

Porca vacca!

Insomma 23 anni fa la legge “Galli” dettava disposizioni in materia di risorse idriche

Insomma l'insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue.

In buona sostanza il ramo d’azienda più remunerativo fu affidato ad una Società pubblico-privata la Sorical, mentre il resto del ciclo, quello meno remunerativo per capirci, restò nelle mani degli enti pubblici.

Ma i comuni non pagavano.

Ed allora la Sorical nel luglio del 2012 messa in liquidazione

Una domanda a voi lettori.

Voi credereste alle capacità di una Sorical che si accorge dopo venti anni che Amantea perde il 70% dell’acqua immessa in rete?

E voi credereste ad una politica che si accorge dopo venti anni che Amantea perde il 70% dell’acqua immessa in rete e “solo” perchè glielo dicono gli esperti della Sorical?

Come mi puzza tutta questa storia

Per esempio se la regione ha soldi per le reti idriche perché non li da direttamente ai comuni?

Che cosa è un nuovo Piano Marshall?

O piuttosto si tratta di prendersi la gestione della distribuzione?

Purtroppo nella sala consiliare non c’era più nessuno, né pubblico, né politici attenti a queste vicende.

Ma ci ritorneremo.

Pubblicato in Politica

Ma perché i comuni calabresi non pagano l‘acqua alla Sorical?

Forse perché i cittadini non pagano le bollette?

E perché i cittadini non pagano le bollette?

Perché non hanno soldi?

E perché, invece, li trovano per la luce?

Forse perché la luce la tagliano e l’acqua no?

Forse perché le tariffe dell’acqua sono troppo alte?

Forse perché basta raccomandarsi con l’assessore di turno?

Potremmo continuare a lungo senza avere risposte.

Certo che non basta affidarsi alle riduzioni della portata di acqua da parte della Sorical , secondo un vezzo di induzione della responsabilizzazione degli amministratori e dei funzionari come sta avvenendo

Né tantomeno sarà solutivo passare e all’elefantiaco ente regionale in via di costituzione per la gestione del sistema delle acque e della depurazione , anzi visto come funziona la regione ….

Anzi noi siamo certi che questo nuovo ente serva solo per creare problemi ulteriori

Intanto eccovi i comuni ai quali sarà ridotta la fornitura:

CARERI

BELVEDERE MARITTIMO

PAOLA

SETTINGIANO

TIRIOLO

BRIATICO

CONGESI

FOSSATO SERRALTA

SAN COSTANTINO CALABRO

SAN NICOLA DA CRISSA

ARDORE

BROGNATURO

CAROLEI

GIFFONE

PARGHELIA

PLACANICA

SAN SOSTENE

SOVERATO

VERBICARO

FIUMEFREDDO BRUZIO

MARANO PRINCIPATO

MONTALTO UFFUGO

UMBRIATICO

BORGIA

MAGISANO

LAMEZIA MULTISERVIZI

PORTIGLIOLA

SAN SOSTI

GIOIA TAURO

Pubblicato in Calabria

Si sono incontrati :

Mimmo Bevacqua presidente della Commissione ambiente della Regione

Domenico Pallaria dirigente generale ai lavori pubblici

Paolo Veltri Presidente del dipartimento di ingegneria civile dell'Unical

Giovanni Andiloro della Commissione nazionale risorse idriche

Marsio Blaiotta dei Consorzi di bonifica

Pietro Molinaro presidente regionale di Coldiretti

Paolo Tramonti segretario regionale della Cisl

Camillo Nola presidente di Confcooperative

Giuseppe Falcomatà sindaco di Reggio Calabria

Luigi Incarnato il commissario di Sorical

Roberto Musmanno dall'assessore ai lavori pubblici

Ecco che cosa è emerso:

I debiti dei Comuni dal 1987 ad oggi sono di 500 milioni di euro ( Incarnato).

Vengono immessi 425 milioni di mc di acqua, di cui 275 dalla Sorical, ma se ne fatturano ai cittadini 160 milioni. ( Incarnato)

Mancano alla contabilità circa 265 milioni di mc, pari al 62% dell’acqua immessa in rete, 265 milioni di mc di acqua che si perde per allacci abusivi e perdite di rete. ( Incarnato)

I cittadini pagano ai comuni solo il 50% delle fatture ( Incarnato)

La Sorical ha vissuto danni difficili, e non ha potuto completare gli investimenti, ora abbiamo riavviato alcuni progetti ma rischiano di saltare perché non si riescono ad incassare i 185 milioni di crediti verso i comuni ( Incarnato).

Signor Incarnato gli altri 315 milioni di euro di crediti verso i comuni ( 500- 185)che fine hanno fatto?

E comunque l'acqua si paga poco (Paolo Veltri)

Don Paolo. Voleva dire che l’acqua la paghiamo in pochi! E se la si facesse pagare a tutti, costerebbe di meno, vero?

Dobbiamo avviare l'installazione dei contatori di nuova generazione per far pagare la bolletta ogni due mesi (Paolo Veltri)

Don Paolo. Con contatori vecchi e nuovi pagheremmo sempre i soliti fexxi se i comuni non conducono una lotta serrata alla evasione tributaria ed ai furti di acqua, vero?

Dobbiamo controllare le perdite sulle reti comunali attraverso la delimitazione dei distretti idrici. (Paolo Veltri)

Don Paolo. Ci sembra pura teoria . Molti se non tutti i comuni hanno reti di distribuzione aberranti( valuti la idoneità dei serbatoi, per esempio) ed hanno collegato le tubazioni rendendo inesistenti i distretti

"La legge del '97 prevedeva 5 Ato. Con la legge 34/2010 la regione ha stabilito un solo ambito ma poi non è stata approvata una legislazione di settore”. (Domenico Pallaria)

Insomma dopo 13 anni inutili si riducono gli ambiti ottimali da 5 ad 1, cioè da provinciali a regionali. Come mai il ritardo e quale è la ragione vera di questa “trappola”.Ci viene il dubbio che tutto nasca dal tentativo di unificare la tariffa a livello regionale, come sembra rilevarsi dalla affermazione che:” Il Presidente Oliverio è determinatissimo a portare ad unità di intenti e di programmazione quello che era spezzettato in mille rivoli”

"Abbiamo costruito un organismo legislativo che riordina il sistema idrico integrato. Una legge può diventare una buona legge ma ciò dipende dalla capacità di essere operativi. Nel campo del sistema idrico noi costruiamo gli strumenti, voi- rivolto agli amministratori locali- gestite e dovete esercitare i controlli”.( Roberto Musmanno).

Professore ma se fossero stati capaci di gestire e controllare si sarebbe avuto un credito verso di loro di 500 milioni di euro? Ed una perdita di rete e furti di acqua del 62%?. E pagamenti pari al solo 50% .

"Siamo una regione agricola e produciamo cibo su 32 mila ettari di terra che devono essere irrigati. L'obiettivo è di irrigare anche con risorse pubbliche 50 mila ettari di territorio che produrranno 40 mila posti di lavoro" (Pietro Molinaro).

In Calabria esistono più terreni incolti che coltivati. Di chi sono? Perché non hanno cavato idonei pozzi? Non è un reato abbandonare alle erbacce tanta terra quando in Calabria ci sono migliaia di disoccupati? Perché non obbligare i proprietari a mettere questi terreni in produzione magari contribuendo alla copertura dei costi dei pozzi?

"Viviamo una situazione di sofferenza da Medioevo. È difficile spiegare ai miei concittadini che esistono problemi strutturali sui quali si sta lavorando, che l'acqua arriva per pompe di sollevamento che si rompono spesso, che esistono diverse situazioni di furti e di utilizzo spropositato per uso irriguo. Stiamo lavorando sull'utilizzo dell'acqua depurata per scopi irrigui, sulla realizzazione dei micro invasi sulle fiumare e sul completamento dei lavori della diga sul Menta. Tra le priorità la nascita del gestore unico pubblico che deve gestire il servizio senza produrre lucro".(Giuseppe Falcomatà)

Sindaco. Il gestore unico spiegherà ai reggini che l'acqua arriva per pompe di sollevamento che si rompono spesso? O spiegherà che esistono diverse situazioni di furti e di utilizzo spropositato per uso irriguo?.E che cosa vuol dire -utilizzo dell'acqua depurata per scopi irrigui-? Forse sversamento di acque inquinate sui terreni per evitare che il mare risulti inquinato?

Ci state prendendo in giro, vero?

La verità la leggiamo dalla dichiarazioni del segretario Tremonti «Per la Cisl è da valutare positivamente la scelta di indirizzo su un soggetto unico gestore, a capitale interamente pubblico (auspicabile in assenza di un partner privato che abbia le capacità tecnico-economiche necessarie), a cui affidare la gestione del Servizio idrico integrato, dalla captazione, alla distribuzione, alla depurazione, con contestuale riscossione dei tributi, al fine di garantire la continuità dei flussi finanziari necessari per la bancabilità degli investimenti e degli interventi e per consentire l’operatività e la gestione dei servizi produttivi».

Ecco il trucco, voluto e cercato spasmodicamente da Oliverio e sodali, incassare direttamente i tributi!.

Dai! Siate seri!

Pubblicato in Calabria

L’Emergenza idrica induce alla denuncia della Sorical . Ecco il testo della denuncia:

Illustrissimo Sig. Procuratore,

scrivo in qualità di consigliere comunale, a tutela dei diritti costituzionalmente garantiti, nonché di quelli di cui alla normativa specifica di settore, per segnalare e denunciare l'interruzione continua, costante e reiterata nel tempo, dell'erogazione di acqua per uso domestico e per uso igienico, in vaste aree della Città di Lamezia Terme, nessuna esclusa, in particolare nelle ore serali e notturne. Situazione venutasi a creare in modo allarmante soprattutto durante l'attuale periodo estivo, ma che è stata frequente anche negli ultimi mesi con enormi disagi per i cittadini.

Al di là dei continui proclami risolutivi, puntualmente disattesi, i cittadini (specie quelli virtuosi) ai nostri giorni non si vedono garantiti i servizi essenziali nonostante l'esosità delle bollette dell'acqua.

Questo vale per i cittadini e a maggior ragione per quanti tra loro appartengano alle categorie protette (anziani, malati e bambini, portatori di handicap) cosi come per gli operatori economici della ristorazione e della somministrazione di bevande e alimenti.

Da mesi la SORICAL Spa (Società concessionaria delle risorse idriche calabresi) continua a ridurre improvvisamente e senza alcun preavviso la portata idrica al Comune di Lamezia Terme arrecando notevoli disagi alla popolazione costretta a rimanere senza un goccio d'acqua talvolta intere giornate e ignara ad attendere il ripristino del pubblico servizio.

E' gravissimo e inestimabile il disagio che viene pedissequamente arrecato alla cittadinanza lametina per effetto dell'interruzione del servizio idrico e dal conseguente e pericoloso intorbidamento dell'acqua che, com'è noto, comporta rischi igienico sanitari per la salute pubblica e rilevanti danni economici ai cittadini e agli operatori economici.

Il servizio di erogazione idrica costituisce notoriamente un servizio pubblico essenziale e la sua improvvisa quanto ingiustificata interruzione da parte del concessionario o del gestore del servizio configura gli estremi del reato perseguibile penalmente.

Appare palese che l'interruzione della pubblica fornitura ha turbato la regolarità del servizio stesso: l'entità dell'interruzione peraltro, è stata oggetto di ridondanti articoli di stampa e forti lamentale sui social network e può essere verificata con chiunque sia residente nella città di Lamezia Terme; il turbamento nella regolarità del servizio non è stato in alcun modo né motivato né giustificato; l'interruzione è disposta con la perfetta consapevolezza degli effetti negativi che essi hanno sull'intera comunità.

Per questi motivi si chiede a Codesta Procura della Repubblica di voler accertare la sussistenza di eventuali responsabilità - ex art. 340 c.p. - nella vicenda innanzi descritta al fine di individuarne gli autori ed applicare le dovute, quanto necessarie, sanzioni penali.

Chiedo sin d'ora di essere informato, ai sensi dell'art. 408 comma 2 c.p.p. dell'eventuale richiesta di archiviazione, nonché ai sensi dell'art.406 comma 3 c.p.p. dell'eventuale proroga delle indagini”.

Una situazione, quella della carenza di acqua presente un po’ dappertutto, anche ad Amantea.

Ora aspettiamo che questa prima Procura , ed eventualmente le altre adite, accertino la ricadenza del reato, le ragioni ed i responsabili.

Pubblicato in Calabria

Leggiamo su Quicosenza.it

Sorical scopre allaccio abusivo nel comune di Paola: perdita di rete di oltre il 60%

Sorical, evitando di adire le vie legali per il danno subito, ha chiesto allì’ufficio tecnico di provcedere in va bonaria alla chiusura immdiata dell’allaccio abusivo.

PAOLA (CS) – Sorical, ha scoperto a Paola un allaccio abusivo su rete di adduzione; ribadisce tuttavia che non c’è in atto alcuna riduzione di portata al Comune di Paola.

Dai controlli eseguiti i tecnici della società hanno riscontrato una riduzione di fornitura solo dalla sorgente Scaglillo causata, sicuramente, da un allaccio abusivo trovato in un pozzetto di sfiato a monte del partitore Scaglillo per la zona di S. Miceli.

Sorical, evitando di adire le vie legali per il danno subito, ha chiesto ieri all’ufficio tecnico manutentivo del Comune di Paola, retto dal dirigente, Ing Fabio Pavone, di provvedere in via bonaria alla chiusura immediata dell’allaccio abusivo.

La società, inoltre, ricorda che in tutta la Calabria il servizio di erogazione dell’acqua avviene attraverso gli acquedotti regionali compatibilmente alla capacità di alimentazione di ogni singolo schema idrico e fino ai serbatoi di consegna.

Resta in capo ai Comuni il compito di sorveglianza e manutenzione delle opere di distribuzione interna.

Sorical non ha alcuna responsabilità rispetto all’utilizzo improprio dell’acqua da parte del Comune dei cittadini.

La società eroga al Comune di Paola in media 2,5 milioni di metri cubi di acqua a cui si aggiungono 0,66 metricubi da fonti comunali.(?????? all'anno?????)

L’acqua in uscita alle rete domestiche fatturare, come da atti del Comune, risulta essere di 1,2 milioni di metri cubi, con una perdita di rete di oltre il 60%.

E poi leggiamo su da Il Vibonese 23 giugno 2017.

Nicotera. Bypass al contatore per rubare l’acqua : denunciato l’imprenditore.

I controlli della polizia municipale e dei carabinieri proseguiranno nei prossimi giorni nei confronti di altre strutture del territorio

Su rinnovato input della Commissione straordinaria del Comune, la polizia locale – diretta da Gregorio Milidoni - congiuntamente alla Stazione dei Carabinieri di Nicotera Marina ed alla Delegazione di spiaggia di Nicotera ha proceduto al controllo dei lidi ubicati nella frazione marina del comune.

I controlli sono stati principalmente indirizzati al fine di verificare la corretta occupazione di suolo demaniale marittimo e il corretto utilizzo dell’acqua comunale da parte degli stabilimenti balneari e/o ricettive.

A seguito di tali controlli, è stato deferito alla Procura di Vibo Valentia il gestore di un noto lido balneare, il quale è accusato di aver rubato l’acqua attraverso un bypass al contatore, al fine di eludere il pagamento del canone dovuto. L’imprenditore è stato pertanto denunciato per il reato di furto aggravato. I controlli sui lidi di Nicotera Marina proseguiranno senza soste da parte delle forze dell’ordine, al fine di garantire il rispetto delle regole da parte di tutti gli operatori commerciali.( da Il Vibonese 23 giugno 2017)

Ma in Calabria il furto dell’acqua è si o no un reato?

Ed allora perché la Sorical non ha denunciato l’esecutore dell’allaccio abusivo?

E può la Sorical perdere soldi e non chiamare ai danni chi si allaccia abusivamente?

Chi paga così i costi? La collettività?

Pubblicato in Alto Tirreno

Questo il comunicato stampa del M5s

«Il teatrante Oliverio faccia pace con le regole e poi parli.

Su Sorical provveda subito a rideterminare le tariffe che la Corte costituzionale ha giudicato abusive».

L'hanno affermato a Pizzo Calabro i deputati Paolo Parentela e Dalila Nesci, durante la seconda tappa di “AcquaRaggia”, l'iniziativa con cui il Movimento 5stelle sta denunciando ovunque l'applicazione di tariffe illegittime da parte del gestore del servizio idrico Sorical, che, dicono i 5stelle, «è tra i peggiori carrozzoni della vecchia politica».

All'appuntamento di Pizzo Calabro, tenuto nel pomeriggio di venerdì 21 aprile presso il museo della Tonnara, hanno partecipato il sindaco di Simbario (Vv), Ovidio Romano, il legale Salvatore Gullì, Angelo Scalzone del Wwf e Giovanni Di Leo, attivista dei movimenti per l'acqua pubblica. «L'incompatibile Luigi Incarnato, ex assessore regionale ai Lavori pubblici, è sempre commissario di Sorical – attaccano i parlamentari – e Oliverio non pensa affatto a rimuoverlo.

La francese Veolia lascerebbe il gestore gratis e il nuovo proprietario, cioè la comunità calabrese, dovrà mettere i soldi necessari a riportare gli acquedotti come erano?

Sui calabresi graverà il mutuo di Sorical con Depfa Bank?».

I 5 stelle hanno presentato alla Camera una nuova interrogazione sul futuro del servizio idrico calabrese e trasmesso una segnalazione specifica all'Aeegsi.

«La Regione – hanno ricordato i parlamentari – ha già anticipato a Sorical circa 25 milioni di euro per investimenti, che dovevano essere restituiti».

Pubblicato in Calabria
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