Ad Amantea il 2018 sarà ricordato come un anno difficile.
Ed è inutile fare l’elenco dei problemi della città.
Sarebbe troppo lungo e servirebbe a poco!
E forse il 2019 sarà anche peggio!
Ma siamo lieti di farvi conoscere almeno una buona notizia.
Anzi, ottima.
Amantea avrà la “Casa della Salute”, quella per la quale sta lottando, finora inutilmente, da anni.
Della Casa della Salute, per chi come noi non ha un ospedale, da anni, viene presentata, quale la unica “soluzione” ai tanti problemi dei servizi sanitari che il Poliambulatorio dovrebbe offrire e che invece non offre.
Vi chiederete come mai questa certezza.
Facile.
Nel Poliambulatorio da pochi giorni è attivo un ufficio di Staff che può essere considerato come l’anello di congiunzione tra la sanità ad Amantea e la politica regionale, che deve, e può, finalmente ridurre il grave handicap che il nostro territorio ha nei confronti di tutto il resto della Calabria, handicap di cui non si interessa nessun politico locale.
Tanti considerano che non sia un caso che tutti i componenti dello Staff siano iscritti del PD.
E nessuno può pensare che tutti questi fidati PIDDINI, che rappresentano il futuro del partito ad Amantea e la base elettorale per i candidati alle prossime elezioni, di ogni genere e specie, anche quelle comunali, se davvero il consiglio sarà sciolto dal ministero per i problemi di bilancio, e quelle provinciali e regionali, possano essere esposti al ludibrio degli utenti della sanità amanteana.
In sostanza ,se prima delle elezioni regionali, ed eventualmente comunali, Amantea non avrà davvero la Casa della Salute e non miglioreranno decisamente i servizi sanitari sarà ben difficile che il PD possa avere “altri” voti oltre quelli dei sodali!
Ancora meno se poi dovessero davvero chiudere il laboratorio!
Pubblicato in
Primo Piano
La storia comincia con la emanazione del decreto sindacale n 11222 del 30 giugno 2015 avente ad oggetto “ Decreto di nomina componenti Ufficio di Staff”.
Nel decreto si legge che con deliberazione della Giunta municipale n 132 del 30.6.2015, dichiarata immediatamente eseguibile, è stato modificato l’Ufficio di Staff, prevedendo un posto di istruttore che coadiuva il sindaco nell’attività di controllo relativamente ai servizi tecnici manutentivi della frazione Campora San Giovanni.
Nel posto è stato assegnato il sig Davide Viola già componente del consiglio di Frazione, poi dimissionario perché candidato quale consigliere comunale, seppur non eletto, nella lista del sindaco Sabatino.
Il sig Viola sta già operando nella frazione Campora SG all’uopo utilizzando un automezzo comunale.
A giustificazione del decreto viene richiamato l’art 90 del dlgs 267 del 2000 il quale al titolo “Uffici di supporto agli organi di direzione politica”, in sintesi, recita che: “Il regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi può prevedere la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco, del presidente della provincia, della giunta o degliassessori, per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo loro attribuite dalla legge, costituiti da dipendenti dell'ente, ovvero, da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato , i quali, se dipendenti da una pubblica amministrazione, sono collocati in aspettativa senza assegni ed ai quali se assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato si applica il contratto collettivo nazionale di lavoro del personale degli enti locali”.
Dalla lettura di tale articolo i dubbi sulla legittimità della nomina.
Nel decreto si legge,infatti, che le dette attribuzioni sono svolte in modo volontario e gratuito.
Tra l’altro la delibera 132 non è stato nemmeno pubblicata per quanto dichiarata immediatamente esecutiva
Né risultano i titoli di studio e le qualificazioni professionali dai quali risulti la competenza dello stesso sig Viola all’esercizio delle competenze afferitegli.
Consta infine che la opposizione si accinga a chiedere l’autoannullamento del decreto in primis per contrasto alla invocata normativa
Pubblicato in
Primo Piano