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Sempre più pericoloso il vialone del poliambulatorio.

Ogni giorno incontriamo gente che resta perplessa quando segnaliamo la pericolosità di questa strada, probabilmente la strada in Italia dove avvengono più incidenti inspiegabili ed inspiegati.

 

Qualcuno ci ha suggerito di farla percorre a 20 km all’ora, convinti che in questo modo non succederebbero gli incidenti che denunciamo.

Ovviamente contestiamo questa scelta.

La contestiamo perché se dovessimo camminare a 20 k all’ora per raggiungere Torino impiegheremmo da 56 a 65 ore ( via autostrade o vie ordinarie), cioè almeno 2 giorni e mezzo.

E per arrivare a Reggio Calabria impiegheremmo sole ( si fa per dire) 8 ore.

La contestiamo anche perché l’ operatore del carro attrezzi che è andato l’altro giorno a soccorrere l’ennesimo incidente del quale non siamo riusciti a scrivere perché nessuno ne ha saputo niente ed il comando di Polizia Municipale non ha dato notizia ( chissà perché?), dicevamo che l’ operatore del carro attrezzi appena messo piede a terrà è scivolato rovinosamente facendosi male al punto che ha dovuto ricorrere ai medici del pronto soccorso.

25 giorni di prognosi e tutore per la immobilizzazione del braccio.

Parliamo di un operatore esperto non di un pinco pallino qualsiasi come potrebbe essere uno di noi.

E non è il primo a scivolare.

Ma se scivola una persona che peraltro indossa scarpe antinfortunistiche che succederebbe ad una persona che scende dalla macchina indossando un paio di scarpe ordinarie?

Vi possiamo dire che le vigilesse intervenute sul posto hanno dovuto dirottare alternativamente il traffico sulla corsia opposta per evitare che le auto sbandassero.

Confermiamo quindi che il vialone del poliambulatorio nei giorni di pioggia alle prime acque resta non percorribile .

Chiediamo allora al comune di far effettuare opportune indagini e porre in essere opportuni rimedi.

Almeno si metta un po’ di bitume drenante.

Che cosa aspettiamo, il morto?

 

 

Non una ma due le auto coinvolte.

Pronto l’intervento dei Vigili Urbani con tre addetti che hanno provveduto a rilevare anche le cause probabili di questo ennesimo deprecabile indente sul vialone del Poliambulatorio.

Sembra che sia stata fatta, invero non si sa da parte di chi, una precisa segnalazione al ministero competente perché provveda ad inviare ad Amantea un tecnico specializzato capace di comprendere le ragioni di questi tanti, troppi incidenti, e di procurare i rimedi.

A cominciare, come abbiamo inutilmente sollecitato, dalla apposizione di un segnale di strada scivolosa, che si per sé non risolve in alcun modo il problema ma che dovrebbe sollecitare il comune di Amantea alle prime valutazioni ( salvo che non lo voglia apporre proprio per non farle).

Questo almeno in attesa dell’arrivo di questo supertecnico ministeriale inviato dal Ministro Del Rio.

Ormai infatti appare certa la esistenza di un qualche difetto costruttivo se non progettuale, anche se potrebbe semplicemente trattarsi di una sostanziale inidoneità del bitume che non è del tipo drenante o della mancanza di una semplice griglia trasversale atta ad eliminare le acque piovane.

Proprio per queste ragioni sembra che saranno chieste alle Forze dell'ordine locali foto e verbali degli incidenti avvenuti.

Non si esclude che la vicenda abbia anche un riflesso giudiziario.

Le foto comunque sono emblematiche.

La gente quando piove a conclusione dell’estate in qualche modo è felice.

L’aria si rinfresca, i campi ed i giardini di bagnano, le strade si lavano e l’acqua porta a mare un po’ della sporcizia che le invade,

comprese le cicche di sigarette e quel che le auto hanno scaricato per mesi, ed i canaloni delle acque bianche alla fine risultano più puliti.

Qualche problema lo incontrano, invece, i topi e gli scarafaggi che allignano nelle reti di raccolta delle acque bianche e che sono costretti ad uscire fuori.

Altri problemi i poveri automobilisti che percorrono il vialone del poliambulatorio.

Ancora stamattina dopo la pioggia della nottata un’auto che sbanda e subisce gravi danni.

Nella foto il gard rail danneggiato.

Di questo fatto ne abbiamo parlato ripetutamente ed abbiamo ricordato che in questo punto ci sono state decine e decine di incidenti.

L’ultimo oggi, stamattina poco dopo le 08.00

Chiudevamo due anni fa il nostro articolo suggerendo che il comune almeno avvertisse la gente che su questa strada si scivola e che ci si può anche fare male.

Nemmeno un cartello di strada scivolosa.

Eh già. Siamo ad Amantea , in Italia , dove prima si costruisce senza il rispetto della normativa antisismica e poi ci si lamenta che i terremoti distruggono ed uccidono.

Pubblicato in Primo Piano

È la domanda che si è posto e ci ha posto una delle persone che, tra le prime, ci ha informato di quanto sta succedendo nella zona del sottopasso del vialone del poliambulatorio.

Il perché della domanda è semplice.

Stamattina ha fatto quattro gocce d’acqua.

Siamo nel vialone che dal poliambulatorio conduce alla statale, quello di cui abbiamo segnalato uno strano fenomeno di perdita di aderenza.

Una dopo l’altra, tre auto raggiunto il sottopasso della SS18 perdono improvvisamente aderenza appena accennata la curva a sinistra e cominciano lo slalom.

Solo per miracolo non sono andate fuori strada.

Probabilmente solo perché aveva cominciato a piovere da poco.

E come hanno fatto in tanti, le auto sono andate via ed i loro conducenti ed occupanti, sorpresi, si sono interrogati su cosa fosse successo.

Nemmeno noi lo sappiamo ma, certamente, quel posto deve essere esaminato dai tecnici specialisti.

Poi altri si sono accinti a percorrere questo maledetto tratto di strada ed è successo un dramma.

Quattro auto sono rimaste coinvolte in un tamponamento di massa.

Anzi, l’ultima auto che procedeva pianissimo avendo scorto le auto ferme più avanti non è riuscita a frenare come se non avesse la benché minima aderenza e per evitare un tamponamento si è buttato sulla destra uscendo dalla carreggiata e sbattendo contro il muro, ma riuscendo in qualche modo a frenare sul cemento della cunetta.

Sangue freddo ed abilità.

Ma la terza auto non è riuscita a frenare ed ha tamponato violentemente quella che la precedeva e che a sua volta era stata fermata dalla prima auto che era riuscita a bloccarsi grazie alla aderenza delle ruote sulla cunetta.

Due degli infortunati ci hanno anche detto che appena messo i piedi per terra sono scivolati e non sono riusciti a mantenere l’equilibrio.

Non solo le gomme delle auto, quindi, ma anche le scarpe.

Quattro auto danneggiate , di cui una portata subito in officina

Per mera fortuna nessun ferito.

Solo molta paura per la constatata e denunciata impossibilità di frenare.

Ma perché su questo tratto di strada alle prime gocce d’acqua non si riesce a frenare , perché si perde totalmente aderenza e si sbanda?

E che cosa sarebbe successo ad un ciclomotore o motorino se avesse perso l’aderenza e fosse andato a sbattere violentemente contro il muro o contro una delle auto che avevano tamponato?

E soprattutto cosa sarebbe successo al suo conducente od al passeggero .

Tra l’altro questa strada è percorsa anche dalle autoambulanze del 118!

Che si aspetta, il morto?

Sono comunque intervenuti i vigili urbani che hanno provveduto agli accertamenti del caso ed invitato gli infortunati presso il vicino Comando di Polizia Municipale.

Ne parliamo e ci vengono segnalati altri casi anche di due anni fa e perfino autodistrutte.

Ed allora la domanda è spontanea .

Si tratta di un difetto del bitume?

Si tratta di un difetto di costruzione della strada ?

Si tratta di particelle oleosi che scorrono sulla carreggiata e si depositano sul bitume nella parte bassa della strada rendendola scivolosa?

Si tratta magari solo della carenza di una griglia che allontani le acqua prima che riempiano la conca della strada

Come nel caso del pane rosso non è compito nostro trovare le cause ma non possiamo esimerci dal segnalare a chi di dovere il caso.

Anche perché appare probabile che presa consapevolezza di quanto succede gli infortunati citino per danno il comune che ha realizzato l’opera.

Pubblicato in Cronaca
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