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“Biagino” è un politico acuto. Gli sfugge poco.

E per questo sembra che sia più politico lui dei politici “ufficiali” , sia di maggioranza, ma, soprattutto, di minoranza.

Ecco cosa ha pubblicato sul suo “#‎ATTENZIONE SUCCEDE AD AMANTEA #

“Comune di Amantea - Bando di gara riservato alle Cooperative sociali di tipo B/C - info per i Cittadini, le Imprese e le Future Generazioni

Una Città intera ed i lavoratori delle Cooperative (spesso pagati con forte ritardo) chiedono lumi e maggiori garanzie sul servizio che a breve sarà aggiudicato.

Il 31.12.2015 è stato pubblicato sull'Albo Pretorio on-line il bando riservato alle cooperative di tipo B e C. Non passa inosservato il punto 6 in cui è espressamente fatto riferimento alla salvaguardia occupazionale:

- Riferimenti normativi: D.lgs 22/97 / D.lgs 152/07 / D.lgs 163/2006 e s.m.i., Codice Civile

È d'obbligo per la cooperativa nella scelta del personale di adeguata qualifica e adeguate capacità;

È d'obbligo per la cooperativa affidataria garantire il livello occupazionale del personale non socio già utilizzato in precedenza riguardo l'intervento di che trattasi da inquadrare secondo il progetto.

Ai lavoratori delle cooperative operanti nel settore manutentivo è stato garantito, nel bando, lo stesso diritto di quelli impegnati nella precedente gestione delle strisce blu, spero solo che non gli venga riservato lo stesso trattamento degli ex ausiliari del traffico!

(Ho avuto informazioni, da ambienti vicini agli organi di gestione dell'Ente comunale, che la clausola di salvaguardia è ritenuta sacra e per tanto sarà fatta rispettare)

Mi chiedo, se i due bandi (manutentivo e strisce blu) sono stati emanati dallo stesso Ente e la clausola di salvaguardia è la medesima, l'Amministrazione Sabatino come giustificherà un diverso trattamento dei lavoratori ed in particolare la perdita del posto di lavoro da parte degli ausiliari del traffico impegnati nella precedente gestione?

Cordialmente. Biagio Miraglia”

Aspettiamo la risposta dell’amministrazione, pronti alla sua pubblicazione.

Temiamo , però, che arrivi prima qualche altra risposta tra quelle provocate dai “vigilini”.

Pubblicato in Politica

Come si supponeva i “vigilini” stanno per rivolgersi al giudice del lavoro.

Non ci stanno ad essere buttati fuori, a perdere il lavoro.

Non sopportano il fatto che il bando prescrivesse la salvaguardia di chi aveva prestato la propria attività lavorativa a favore del comune ed ora, solo perchè è cambiata la ditta, loro siano stati buttati fuori, espulsi, come se non fossero idonei alla attività che hanno svolto per anni, con dignità, addirittura talvolta svillaneggiati solo per avere svolto bene il proprio lavoro.

Il cartellino rosso che la nuova ditta ha mostrato è assolutamente ingiustificato

Chi è stato questa volta l’arbitro, il nuovo Byron Moreno?

Hanno fatto il colloquio previsto al bando , colloquio al quale non ha fatto seguito una graduatoria ma una scelta ingiustificata

E quello che offende è il silenzio del’amministrazione che prima emana il bando contenente la clausola di garanzia e poi quando essa non è applicata non fa nulla per correggere l’errore.

Distrazione?

Accettazione tacita?

Complicità?

Queste le domande che si pongono i ricorrenti

Queste ed altre le ragioni da porre alla attenzione del giudice del lavoro

Tra le tante quella su come e perché siano stati scelti i “vigilini” attuali.

Ma ecco in sintesi il pensiero di uno di quelli che hanno perso il lavoro:

Ringrazio tutte quelle persone che ancora mi chiedono con affetto il PERCHE' non sia stata riconfermata come ausiliario del traffico.

Purtroppo ancora non l'ho capito neanche io.

Il BANDO con VALORE DI LEGGE emanato dal COMUNE DI AMANTEA non è stato rispettato dalla nuova ditta DEROGANDO così all'IMPEGNO preso con l'Amministrazione.

Ma la cosa che veramente NON CAPISCO è perché la NOSTRA AMMINISTRAZIONE (si, anche mia in quanto rispettosa cittadina), NON sia in nessun modo INTERVENUTA nonostante essa sia TENUTA a VIGILARE affinché la Legge Speciale del BANDO da LEI STESSA EMANATO venga rispettato.
Datemi una spiegazione ve ne prego se ne avete una sensata!
Purtroppo, credo che questa FACCENDA non riguardi solo me ed i miei ex colleghi perché crea un PRECEDENTE(scusa) per le prossime ditte che otterranno un qualsiasi APPALTO nel NOSTRO COMUNE, che gli permetterà di assumere COME MEGLIO CREDONO in barba alla salvaguardia occupazionale, ai precedenti OPERAI, all'esperienza maturata e agli anni dedicati al servizio della NOSTRA AMMINISTRAZIONE.
Amici questa è una BATTAGLIA che presto o tardi coinvolgerà tutti. Speriamo bene! Un bacio

Non intendiamo fare scelte tra “questi” o “quelli”ma soltanto segnalare la profonda amarezza di chi perde il posto di lavoro, oggi e di quelli che lo perderanno domani.

Pubblicato in Politica

La seconda sezione del TAR di Catanzaro definitivamente pronunciandosi sulla vicenda della stabilizzazione di vigili con sentenza n 57/2016 ha dichiarato cessata la materia del contendere ed ha condannato il comune di Amantea al pagamento delle spese legali.

 

A pronunciarsi il collegio composto da Salvatore Schillaci, Presidente, Nicola Durante, Consigliere e Francesco Tallaro, Referendario, Estensore

Il TAR pronunciandosi “sul ricorso numero di registro generale 901 del 2015, proposto da:
Ornella Africano, Teresa Bossio, Antonella Guido Rizzo, Marilena Valeriano, Francesco Vilardo, rappresentati e difesi dall'avv. Crescenzio Santuori, elettivamente domiciliati presso lo Studio di costui, in Catanzaro, alla via Santa Maria di Mezzogiorno, n. 17, contro il Comune di Amantea, in persona del suo Sindaco in carica. per l'accertamento della illegittimità del silenzio serbato sulle istanze di conclusione del concorso indetto ed avviato con deliberazione di Giunta comunale del 7 marzo 2014, n. 37, mediante adozione di un provvedimento espresso; con declaratoria di illegittimità dell’inerzia sin qui maturata.

 

Visti il ricorso e i relativi allegati , le memorie difensive, la dichiarazione resa in udienza dal procuratore di parte ricorrente, dalla quale risulta l'intervenuta cessazione della materia del contendere, sentito il relatore nella camera di consiglio del giorno 12 gennaio 2016 il dott. Francesco Tallaro e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale, il TAR atteso che nelle more del giudizio, l’amministrazione comunale ha portato a termine la procedura, ha dichiarata cessata la materia del contendere.

Le spese di lite debbono essere regolate secondo il principio di soccombenza virtuale e debbono essere accollate al Comune di Amantea, la cui inerzia è venuta meno solo a seguito della proposizione dell’odierno ricorso.

Per quanto nel merito il Tribunale Amministrativo Regionale ha condannato il Comune di Amantea, nella persona del suo Sindaco in carica, alla rifusione, in favore dei ricorrenti, delle spese e competenze di lite, che liquida nella misura complessiva di € 2.000,00, oltre al rimborso del contributo unificato e delle spese generali, nonché oltre ad IVA e CPA come per legge.

 

Caro amico ti scrivo…cantava Lucio Dalla.

“Verba volant , Scripta manent” è un antico proverbio con cui si afferma l'importanza delle testimonianze e dei documenti scritti.

Non è che non ci si parli, ma,forse, nella forma scritta, sembra si parli “Ad Altri”.

 

Sembra, in sostanza, che si parli a “nuora perché suocera intenda”.

Ma sbaglieremmo a perdere tempo per scoprire chi sia questa suocera o che cosa debba intendere.

Per il momento ci limitiamo a chiederci se la “nuora” abbia inteso e che cosa abbia inteso.

Cominciamo, allora, dalla nota del PD.

Una nota sicuramente non di parte e tantomeno faziosa; una nota per la difesa del “diritto” al lavoro ; una nota che poggia sul “nulla di fatto” prodotto dalla clausola di salvaguardia prevista nel bando di reclutamento per gli Ausiliari del traffico (strisce blu).

 

Una nota, ancora, sulla “mancata stabilizzazione di sei Agenti di Polizia Municipale”.

Non poteva l’Amministrazione comunale esimersi da un risposta.

Una risposta con la quale si accenna al rischio di “divisioni e polemiche di cui né il Partito né l’intera comunità ha bisogno”.

Una risposta con la quale si trova ingiustificabile l’uso dei media e delle epistole in luogo di quel “confronto democratico e sano che dovrebbe, invece, avvenire all’interno del Circolo e del partito”.

 

Una risposta con la quale si ritiene “indubbia” la buona fede di Enzo Giacco( nuora ) ma non di una possibile “suocera” , al punto da invitare a “recuperare lucidità di analisi ed autonomia di azione” ed a “fuggire “dalla facile tentazione di cadere in quel populismo ed in quella demagogia, lontani anni luce dalle linee del partito, che ben definiti settori della comunità, per fortuna marginali, a volte in modo ignobile propagano”.

Fermo restando l’accordo con Giacco sul “ tema del precariato”, si contesta la sua affermazione sulla “mancata stabilizzazione degli Agenti di Polizia Municipale” evidenziando che “le procedure concorsuali soggiacciono al diritto ed alle leggi e non alle volontà politiche dell’Amministrazione Comunale”.

Silenzio, invece, sul problema dei vigilini; un problema che, sospettiamo, avrà evoluzioni non felici per la civica amministrazione.

Ottima la chiusa e l’invito a Giacco a spendersi, insieme a noi, presso l’Istituzione regionale per cogliere ogni opportunità ed attenzione possibile offerta dalla nuova programmazione comunitaria”.

 

Una mano tesa, ma non tutte e due!

Bene invece per i cittadini capire le distinte posizioni della politica locale chiarendo che il comune è governato da una lista civica e non dal PD!

Pubblicato in Primo Piano

Ci permetterete di lasciare anonime le persone interessate alla vicenda che vi raccontiamo, vigili compresi.

 

C’erano i parcheggi liberi in piazza mercato nuovo ma un cittadino ha ritenuto opportuno parcheggiare a latere delle stesse e senza pagare il ticket.

Nel comportamento sembrava potersi avvertire una sorta di rifiuto preconcetto del pagamento del ticket e senza preoccuparsi affatto per l’altra sanzione al cds sicuramente ricadente per il parcheggio effettuato.( tanto i vigili veri non ci sono!)

 

L’addetto al controllo delle strisce blu ha emanato la contravvenzione ed ha apposto il modello cartaceo sotto il tergicristallo.

Si tratta di una contravvenzione elevata ai sensi dell’articolo 158/2.6 “Lasciava il veicolo in sosta in posizione tale da impedire di accedere ad altro veicolo regolarmente in sosta”; così si legge nel verbale.

Ed infatti il richiamato articolo stabilisce che “La sosta di un veicolo è inoltre vietata: b) dovunque venga impedito di accedere ad un altro veicolo regolarmente in sosta, oppure lo spostamento di veicoli in sosta”.

Forte la reazione del contravvenzionato che ha sostenuto la illegittimità della sanzione atteso che i “vigilini” non possono elevare verbali al di fuori delle strisce blu come se fossero vigili normali.

 

Un “vigilino” nei pressi educatamente avvicinatosi, pur non essendo il redattore della contravvenzione, ha ricordato che si tratta di una competenza ai medesimi “vigilini” afferita dalla ordinanza di nomina a firma del sindaco.

Il contravvenzionato chiama i carabinieri che non arrivano.

Dopo aver atteso il tempo sufficiente chiama i vigili urbani che prontamente si presentano in piazza mercato nuovo e che confermano la regolarità della sanzione elevata.

Una mossa intelligente perché diversamente avrebbero dovuto elevare un’altra contravvenzione di maggiore rilevanza.

Tutti intorno, al contrario, hanno dubbi.

 

Qualcuno dice :” I precedenti vigilini non ci sembra abbiano mai redatto verbali simili. Ed allora? Erano omissivi i precedenti vigilini , al punto da aver fatto perdere soldi al comune, sono eccessivi questi ultimi o nei giorni corsi è cambiato il codice della strada?”

Di certo il codice della strada non è cambiato.

Abbiamo chiesto e stiamo aspettando la copia della precedente ordinanza per confrontarla con quella attuale.

Ma nel mentre abbiamo avuto modo di leggere l’art. 17, comma 132 , della legge 127/97 il quale stabilisce che “i Comuni possono, con provvedimento del sindaco, conferire funzioni di prevenzione accertamento delle violazioni in materia di sosta a dipendenti comunali o delle società di gestione dei parcheggi, limitatamente alle aree oggetto di concessione”.

Dalla precisa dizione “limitatamente alle aree oggetto di concessione “ discende che i cosiddetti “vigilini” possono fare le multe ai veicoli in sosta soltanto per ciò che riguarda le strisce blu: per esempio, a chi non espone il ticket, a chi ha il grattino scaduto e a chi parcheggia in modo da ostacolare le manovre in entrata o uscita dal parcheggio a pagamento delle altre auto, cioè praticamente in seconda fila.

 

Al di fuori, dunque, degli spazi in concessione gli ausiliari del traffico non vantano alcun potere, neanche se la macchina è parcheggiata sul marciapiede o sulle strisce pedonali. In tali ultimi casi, l’unico soggetto legittimato a elevare le multe è la polizia municipale.

La esclusiva competenza della Polizia Municipale per le strisce pedonali è confermata dalle sent. n. 7336/2005, 551/2009 e 5621/09 della cassazione.

Per ultimo la sentenza n.5621/2009 delle Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione ha stabilito, con che “può essere enunciato il principio di diritto secondo cui le violazioni in materia di sosta che non riguardino le aree contrassegnate con le strisce blu e/o da segnaletica orizzontale e non comportanti pregiudizio alla funzionalità delle aree distinte come sopra precisato, non possono essere legittimamente rilevate da personale dipendente delle società concessionarie di aree adibite a parcheggio a pagamento, seppure commesse nell’area oggetto di concessione (ma solo limitatamente agli spazi distinti con strisce blu)”.

Ma allora i decreti sindacali del 23 dicembre 2015 sono illegittimi?

Qualcuno ne è certo al punto che li impugnerà chiedendone l’annullamento.

Peraltro che la contravvenzione elevata fosse inesistente sembra dimostrato dal fatto che né il “vigilino” , né i Vigili Urbani hanno disposto la rimozione del veicolo come previsto dal codice e dal decreto di nomina.

Resta così l’antico e mai risolto problema . Se devi ricorrere ci vuole un avvocato, poi devi pagare la marca per il ricorso e ti costa di più!.

Ma questa non è giustizia.

Allora passiamo la palla alla politica ( ma c’è?) ed alla giustizia “vera” e siamo aperti ad ogni contributo che qualche “legale” volesse inviarci per la pubblicazione.(Non si sa mai, chissà che….!)

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