BANNER-ALTO2
A+ A A-

Amministratore-CondominioAnche gli amministratori di condominio hanno l’obbligo di stipulare una polizza di responsabilità civile professionale, ma solo nel caso in cui vi sia una richiesta esplicita in tal senso da parte dei condomini in assemblea. Per conoscere tutti i dettagli relativi alla normativa ci siamo rivolti agli esperti di Assicurazionirc.it, il sito che permette di ottenere un preventivo e di acquistare una Polizza Amministratore di Condominio in pochi clic.

Quali sono i riferimenti normativi sotto questo punto di vista?

Quella relativa all’obbligo di sottoscrizione di una polizza di responsabilità civile da parte degli amministratori di condominio è una novità piuttosto recente, visto che è stata prevista dalla riforma del condominio che è stata introdotta attraverso la legge n. 220 dell’11 dicembre del 2012, poi entrata in vigore a giugno dell’anno seguente. Dal momento che la riforma non ha precisato in modo esplicito quale deve essere la maggioranza che può vincolare l’amministratore alla sottoscrizione della polizza, resta valido ciò che è stato indicato dal Codice Civile, e cioè che la maggioranza necessaria è composta dai soggetti che intervengono in assemblea con un numero di voti non inferiore a un terzo dei millesimi.

Cosa succede se l’amministratore sceglie di non stipulare alcuna polizza?

Nel caso in cui l’amministratore rinvii nel tempo la sottoscrizione dell’assicurazione o addirittura si rifiuti di procedere, l’assemblea ha il diritto di metterlo in mora o di revocargli il mandato. Per altro, anche quando non è obbligato dall’assemblea, un amministratore di condominio dovrebbe prendere seriamente in considerazione l’ipotesi di ricorrere a una polizza di responsabilità civile professionale, tenendo conto dei compiti delicati di cui è chiamato a occuparsi nello svolgimento del proprio lavoro.

Ma qual è lo scopo di sottoscrivere una polizza RC per un amministratore di condominio?

Tra le coperture previste ci sono quelle relative al mancato recupero di rate condominiali e quelle che riguardano ammende o multe che i condomini hanno ricevuto a causa di uno sbaglio compiuto dallo stesso amministratore: si pensi, per esempio, al mancato rispetto di alcune norme di sicurezza. In sostanza il soggetto che si assicura viene tutelato rispetto alle eventuali perdite a cui potrebbe andare incontro per effetto delle richieste di risarcimento che potrebbero essere avanzate da terzi.

Di che garanzie si parla?

Ovviamente è sempre necessario verificare che le garanzie siano richiamate in maniera esplicita in polizza; si può trattare per esempio di danni provocati a terzi dopo aver espletato incarichi giudiziali, oppure della gestione e della cura del condominio, con riferimento anche al rispetto del regolamento condominiale. L’assicurazione RC, poi, può includere la garanzia per le omissioni, gli errori e le negligenze compiute da dipendenti o collaboratori e quella per la gestione del conto corrente del condominio, in relazione al pagamento dei servizi comuni (e cioè gas, acqua e luce) e dei lavori di manutenzione ordinaria delle parti dell’edificio comuni. Ancora, occorre menzionare la gestione dei canoni mensili e la loro riscossione, così come la gestione delle pratiche amministrative verso gli uffici pubblici.

Chi dovrebbe stipulare una polizza di questo tipo?

Non solo gli amministratori di condominio, ovviamente abilitati all’esercizio della professione, che lavorano in qualità di liberi professionisti, ma anche i loro collaboratori e i loro staff, di cui gli amministratori sono responsabili. Nel caso in cui da un inadempimento derivasse una richiesta di risarcimento, la polizza si dimostra decisamente preziosa. Può accadere che l’amministratore adotti in ritardo gli aggiornamenti necessari per la sicurezza degli impianti, oppure che non recuperi le quote condominiali, o ancora che vada incontro a mancanze sotto il profilo della rendicontazione contabile. Tante responsabilità che richiedono una protezione completa,

Pubblicato in Italia

impresaNegli anni della crisi gli italiani hanno dovuto rispolverare il coraggio di fare impresa, e data la scarsità di lavoro dipendente, hanno innescato un vero boom di liberi professionisti legati a nuove tipologie di lavori. Stando ai dati di Confcommercio, negli ultimi anni è cresciuto del 51,6% l’esercito dei nuovi professionisti indipendenti, mentre fanno registrare segni positivi di incremento anche i liberi professionisti (+14,8%) e quelli iscritti agli ordini (+5,8%).

La tendenza, vista la difficoltà nel trovare occupazione da lavoro dipendente, è quella di crearsi una propria professione, e a salire alla ribalta sono figure regolamentate, ma che non hanno un ordine, come le guide turistiche, informatici, i wedding planner, amministratori di condominio, consulenti tributari, designer, grafici e i formatori. Cresce negli italiani la voglia e necessità di inventarsi un proprio lavoro indipendente per garantirsi un’occupazione e un reddito accettabile, e grazie alla continua crescita e possibilità che il web offre, sono diverse le nuove figure professionali ricercate da privati e aziende. Internet offre diverse soluzioni sia per chi cerca un primo reddito, sia per coloro che vogliono arrotondare lo stipendio e fare soldi da casa. Grazie alle risorse e indicazioni offerte da portali editoriali esperti del settore come Intraprendere.net è possibile trovare il modo per fare soldi da casa, o per avviare una nuova professione, attraverso una serie di utili idee e consigli che permettono di generare un reddito primario o secondario. Data entry, finanza e investimenti, vendita online, professioni digitali, sharing economy, abilità personali, questi sono solo alcuni dei campi in cui Intraprendere mette a disposizione guide e indicazioni su come iniziare a guadagnare online seriamente.

Tornando ai dati pubblicati da Confcommercio, a livello geografico, il boom di nuove libere professioni si registra principalmente nel Mezzogiorno, dove si è registrato un calo degli occupati di oltre mezzo milione, tra il 2009 e il 2015, a cui si contrappone un aumento dei professionisti indipendenti del 73%. La ricerca pone in evidenza come siano più di 1,3 milioni i liberi professionisti, pari al 6% dell’occupazione complessiva, con un reddito medio pro capite di 38mila euro. La maggioranza di essi è iscritta ad un albo professionale o ad un ordine (983mila), con un reddito pro capite di 45mila euro, mentre le nuove professioni arrivano a toccare quota 344mila con un reddito medio pro capite di 16.500 euro.

Per quanto concerne i redditi dei liberi professionisti, la ricerca Confcommercio segnala che nel periodo 2008/15 si è avuta una contrazione del 13%, con i non ordinistici che fanno segnare un calo maggiore (-23%). Dagli stessi dati emerge come siano coloro che operano nella consulenza gestionale e nei servizi informatici ad avere maggiori guadagni annui.

L’Italia si pone sempre di più come un paese in cui le partite IVA la fanno da padrone, ora però la nazione ha di fronte un compito importante, quello di valorizzare queste professionalità. Questo è possibile solo attraverso la risoluzione dei problemi legati all’accesso di burocrazia e fisco, due punti fondamentali che altrimenti continuerebbero a relegare tali figure lavorative ad un ruolo marginale nel mercato del lavoro.

Pubblicato in Italia
BANNER-ALTO2

Follow us on Facebook!

I Racconti

Meteo - Amantea

© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy