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Scrive QuiCosenza: Molte le lamentele giunte sul mare “pietoso” e “impietoso” con tutti i liquami che trasporta lungo la costa. Ma nessuno interviene e l’estate potrebbe essere già rovinata per molti

San Lucido – Eppure la Calabria aveva guadagnato delle bandierine da 10 e lode per il mare pulito, ma forse si riferivano alla bassa stagione, quando non ci sono turisti, villeggianti, nessuno va ala mare, i depuratori non sono sovraccarichi e i liquami scaricati sono davvero pochi.

Sembra anche che molti comuni, anzi, la maggior parte avessero aderito ai progetti regionali per rimettere in sesto i depuratori, ma forse se ne parla per l’estate prossima…o l’altra ancora.

Ancora un volta, ed è l’unica cosa certa, a ritornare di anno in anno, come se fosse un prodotto buono, come nelle pubblicità migliori, è “la magnifica striscia marrone” che “naviga” con tanto di bolle sulla nostra costa Tirrenica.

Attenzione gente ai funghi, alle malattie della pelle, anche perchè a chi vai a denunciare? Da chi vorrai risarcito?

Ogni Comune scaricherà le proprie responsabilità alla “corrente del mare”…chissà da dove arrivare quella porcheria!

Probabilmente l’unica soluzione certa è attrezzarsi di piscina gonfiabile in casa, sul balcone meglio, così si può prendere anche il sole in città.

Oppure fare le vacanze d’inverno….il mare è pulito ed è una certezza.

Le prime lamentele sono pervenute dai villeggianti di San Lucido questa mattina alle 10.

Il mare, ci allertano, ieri come oggi è una fogna a cielo aperto.

In molti hanno allertato la capitaneria di porto che hanno assicurato di inviare qualcuno per un controllo, perchè anche a Torremezzo sono nella stessa condizione. e infatti le lamentele giungono anche da Torremezzo, ma si presume che la scia abbia raggiunto anche altri Comuni per essere la motovedetta della capitaneria di porto in giro a controllare le segnalazioni.

Il tirreno non gode proprio di ottima salute e più che una cura necessita di essere ricoverato in rianimazione con la speranza che qualcuno lo salvi prima che muoia

Invece Iacchitè scrive “Amantea, mare da bere!”

Amantea 08 Luglio 2018. Ci risiamo, con la puntualità di un orologio svizzero.

Il nostro mare è ridotto sempre peggio.

La foto è talmente eloquente che non ci sarebbe neanche bisogno di commenti.

Una striscia di letame che parte da Cittadella e continua a nord fino a Sangineto e segue lo stesso percorso a sud fino ad Amantea.

Impossibile non pensare al “mare da bere” evocato infelicemente dal famigerato Palla Palla.

In ogni caso, abbiamo deciso di pubblicare il breve ma incisivo commento di molti cittadini, che sperando di poter trovare un mare decente avevano affollato la spiaggia della ridente cittadina del Tirreno.

“Un caloroso ringraziamento a tutti gli amministratori locali, provinciali e regionali per l’impegno profuso negli anni a favore del turismo nella nostra meravigliosa Calabria…”.

Abbiamo postato la mucillaggine del mare Veneto .

Mucillagine che mostra una situazione molto, molto più grave.

Ma almeno li nel Veneto non hanno santo Mario ( Oliverio) che vanta il mare da bere ,facendo la ennesima figura di caxxa alla quale ci ha abituato!

Pubblicato in Paola

Arrivano le elezioni regionali ed Oliverio rilancia il «mare da bere»

Ci sono politici di estrema intelligenza .

Sono quelli ai quali non importa la verità perchè sanno che la gente ama essere rassicurata dalle parole e non dai fatti.

 

Questo sanno che basta la locandina dei quotidiani che suggerisca una cosa, tanto, poi, chi compra il giornale?.

E se anche lo compra , spesso lo si mostra, portandolo sotto il braccio, ma chi lo legge mai?

Allora bastano le parole!.

Come il Mare da bere!

Quello di Oliverio quando era alla provincia di Cosenza, quello di Agazio Loiero, quando era governatore della Calabria,( ma che poi ebbe la onestà di smentirsi da solo), quello, ancora una volta, di Oliverio oggi che è governatore della Calabria.

Ed ecco cosa dice Oliverio: «La task force che abbiamo allestito nel sistema della depurazione ha lavorato benissimo».

Mamma mia, nientemeno che una task force!

Non solo, ma poi ha aggiunto che :«Abbiamo un quadro preciso della situazione, che monitoriamo costantemente e che è progressivamente migliorata nel corso degli ultimi anni, perché abbiamo messo in campo un grande progetto di costruzione del sistema della depurazione in Calabria, con i Comuni che avranno importanti risorse grazie alle convenzioni con la Regione per realizzare un’impiantistica efficiente e all’altezza della situazione».

«Inoltre – ha sostenuto il governatore, che qualche anno fa aveva coniato lo slogan del «mare da bere» – abbiamo lavorato molto sulla manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti, e non è un caso che i punti di divieto di balneazione si sono via via ridotti.

Il nostro mare è un mare splendido: basti vedere come viene illustrato dai media.

Poi, ovviamente, se dovesse verificarsi un’alluvione o un evento straordinario com’è stato qualche settimana fa ci può essere un problema per qualche giorno, ma questo è normale e naturale e infatti nel giro di pochi giorni il mare è ritornato a essere splendido e cristallino»

Già! Nel contempo chiarisce un suo comunicato stampa chiarisce che “Il lavoro di questi anni svolto di concerto con la Capitaneria di porto ed una serie di autorità che hanno competenza sul mare ci ha consentito di fare notevoli passi in avanti in direzione della salubrità delle acque”.

Gli risponde il sindaco di Locri

Il primo cittadino Giovanni Calabrese porta le lamentele direttamente negli uffici della procura. Critiche anche al governatore Mario Oliverio: «Lo aspettiamo per il mare da bere»

LOCRI Il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica per segnalare «la gravità della situazione legata all’inquinamento del mare». Infatti scrive in una nota il primo: «Da anni – è detto in una nota del comune – viene segnalata la presenza di liquami in mare. Da anni i cittadini si indignano e protestano. Ed anche quest’anno il solito copione. Questa mattina numerose le segnalazioni e le proteste pervenute al Palazzo Municipale da cittadini e bagnanti, prontamente raccolte dal sindaco e dal vicesindaco con delega all’ambiente Raffaele Sainato». L’amministrazione è corsa subito ai ripari ma si tratta di riscontri particolarmente delicati. «Sono stati immediatamente avviati i controlli in tutti gli impianti cittadini per i quali veniva confermato, da parte della ditta incaricata della gestione, il corretto funzionamento, con l’assenza di alcun tipo di avaria. Quindi, mentre l’assessore all’ambiente effettuava le opportune verifiche agli impianti, il sindaco Calabrese, insieme a polizia municipale e guardia costiera, allertata proprio dal primo cittadino, verificava la gravità della situazione lungo tutto il tratto di mare antistante l’arenile comunale, confrontandosi con la rabbia di cittadini e turisti». In un post su facebook il sindaco Calabrese ha parlato di: «Spettacolo indegno. Lo scempio presente in mare da due giorni non dipende assolutamente dalla città di Locri. L’impianto fognario, come verificato dai tecnici comunali e dalla ditta incaricata della manutenzione, funziona perfettamente. Non ci sono scarichi a mare dei quali possa essere responsabile il Comune di Locri». Lo stesso sindaco Calabrese ha convocato una riunione straordinaria ed urgente dell’esecutivo municipale per domani mattina, venerdì «al fine di individuare – si afferma nel comunicato – soluzioni per tutelare la stagione estiva già iniziata male a causa delle non buone condizioni atmosferiche e che rischia di essere compromessa a causa delle condizioni del mare. Non si può stare sempre con la speranza che il mare pulito dipenda dalle correnti. Tutto ciò è inaccettabile.

Se il Presidente Oliverio sostiene che in Calabria vi è un ‘mare da bere, lo invitiamo allora a venire a bere l’acqua del mare della Locride.

Siamo certi che, in tal caso, dovrebbe ricorrere alle cure dell’ospedale della Locride.

Ospedale che non c’è, ma il Presidente Oliverio questo non lo sa. Una situazione, quella del mare, che verrà costantemente monitorata con la speranza che possano essere presi i giusti provvedimenti da chi di competenza.

Pubblicato in Reggio Calabria

Ieri e stanotte pioggia insistente, tuoni e fulmini hanno “ colorato “ ed “abbellito” Amantea.

Una pioggia non da poco se qualche frana si è avuta, qui e là.

Una pioggia non fantozziana, nel senso che ha imperversato su tutto il bacino di Catocastro.

Una pioggia non da poco se il Catocastro è invaso da una piena che mancava da anni.

Una bella piena che sta portando sabbia e ciottoli di vari dimensioni verso il mare.

Sabbia e ciottoli che servono per rimpolpare le scarne spiagge amanteane.

Purtroppo insieme al materiale litoide a mare arrivano anche canne marine, tronchi e quant’altro viene purtroppo abbandonato sul suo letto.

Insomma come tutto e sempre in natura.

Certo quando piove le acque si sporcano ed il mare altrettanto .

Poi il fango si deposita sul fondo e basta calpestarlo per farlo risalire e vedere le schiuma sporcarsi.

E nessuno capisce.

Pubblicato in Amantea Futura

Da non crederci!

La Giunta di Tropea cade per problemi di bilancio.

Pochi giorni e l’amministrazione comunale viene sciolta per mafia.

Nemmeno il tempo di un amen ed il mare di Tropea si sporca.

 

 

Anche la Perla di Tirreno subisce gli stessi effetti degli altri “mari” del Tirreno.

E pensare che Oliverio e Loiero ci avevano parlato del mare da bere.

E pensare che l’Arpacal continua a dire che le acque del mar Tirreno sono eccellenti.

Certo non mancherà chi sussurrerà che c’è sicuramente una relazione tra la macchia del mare e le altre due macchie politiche.

O chi contesterà dicendo che ci sono mari peggiori del nostro, dimenticando di dire che ce ne sono anche di migliori e che i turisti balneari che già stanno abbandonando la Calabria continueranno a farlo e la Calabria perderà questa miniera economica e sociale e continuerà ad avere questa politica incapace e vergognosa.

D’altro canto come fare per avere amministrazioni trasparenti se nemmeno il mare lo è?

E forse è per questo che i politici continuano a vantare un mare pulito, mentre vi scaricano la fogna, con acque eccellenti e da bere, non vorrebbero che si facessero paragoni con la loro gestione di regione, province e comuni.

Comunque non scherziamo , mafia o non mafia, tangenti o non tangenti, è sempre più facile pulire una amministrazione sporca che un mare sporco!

O no?

Pubblicato in Calabria

Ci dispiace dover segnalare ancora una volta una cosa che non va nella nostra cittadina, per fortuna compensata da un pronto intervento tempestivo ed efficace. 

 

Erano le 17.10 quando i bagnanti sulla spiaggia lato nord del lungomare improvvisamente hanno preso armi e bagagli e sono rapidamente usciti dal mare allontanandosi verso casa.

 

Sul mare una grande chiazza marrone e nell’aria in fortissimo fetore.

Un fiume di acqua e fogna è uscito dall’apposito sfogo raggiungendo velocemente d irreversibilmente il mare.

Potete anche non crederci ma i soccorsi sono stati tempestivi, quasi immediati, ed efficaci.

4 operai ( i due Cima, il ruspista e l’addetto al sistema delle pompe) hanno fatto quanto necessario per bloccare la fuoriuscita di acqua e fogna e riparato il guasto.

 

La pala meccanica ha creato una barriera di sabbia impedendo alla fogna di continuare a raggiungere il mare, poi ha coperto con la sabbia pulita quella sporcata dalla fogna.

Questo a mare.

Intanto ,a terra, si interveniva nella camera della fogna.

Difficile credere a quanto abbiamo visto e fotografato.

Una massa di stracci per lavare i pavimenti e che erano arrivati quasi intatti all’impianto di sollevamento ( vedi foto) hanno bloccato le pale della pompa di sollevamento che spinge la fogna verso Nocera Terinese.

 

In questi casi la fogna si riversa nella seconda camera che raccoglie l’acqua piovana e quando il liquido ha raggiunto il livello di guardia è scattata la pompa che ha spinto a mare il tutto.

Purtroppo è un sistema nato e conservato con questo modo.

Come far capire agli amanteani che anche gli stracci possono essere responsabili di queste vicende che sono gravissime per il turismo , l’igiene e la salute pubblica?.

E come far capire all’ufficio tecnico che non dovrebbe rilasciare il certificato di agibilità alle case che non installano pozzetti idonei ad evitare che gli stracci e quant’altro arrivi alle pompe di sollevamento bloccandole?.

Occorre operare preventivamente .

Non serve, infatti, poi chiamare i vigili , la Guardia Costiera e financo la Guardia di Finanza che sono intervenuti con tempestività ma che poco hanno fatto o potuto fare

Né serve a posteriori l’intervento di una piccola parte della minoranza ( Francesca Menichino del M5s) che non mancherà di presentare apposita interrogazione alla quale si risponderà in modo da ridurre la questione ad un inconveniente saltuario e casuale.

Non è la prima , né l’ultima volta che succede questo inconveniente al quale si potrà porre rimedio con investimenti che nessuno intende fare!

 

Amantea è una città da rifondare.

Intanto a terra gli amici che passano il tempo giocando a briscola ed a scopa si sono divisi tra i buonisti che sostengono di non parlare di questo fatto che è negativo per il turismo, e gli altri che, al contrario, sostengono che la verità deve essere detta e ripetuta perché solo in questo modo la civica amministrazione potrà affrontare il problema.

Mentre scriviamo la massa fognaria viaggia verso sud ed il mare antistante Amantea sembra pulito.

Pubblicato in Politica

Il Presidente della Regione, Mario Oliverio, si è recato oggi pomeriggio, anzi pochi minuti fa, a votare nel seggio di San Giovanni in Fiore, suo comune di residenza.

 

Appena fuori dal seggio ha dichiarato ad alcuni giornalisti “Naturalmente ho votato Sì per dire no alle trivelle e per la salvaguardia del nostro mare, come avevo ampiamente annunciato nei giorni scorsi coerentemente con le posizioni espresse in Consiglio regionale e nel rispetto del voto unanime espresso dallo stesso Consiglio che ha deciso di promuovere il referendum anche su mia proposta”.

 

Peccato che non basti il suo strombazzato voto per salvare il mare e farlo diventare, come lui ebbe a proclamare, un “mare da bere”

Oggi, infatti, la procura di Paola ha scoperto che una ditta di autospurgo di Praia a mare avrebbe fatto sparire nel nulla 171mila litri di liquami fognari.

Si tratta di fanghi provenienti dalle fosse settiche di strutture private e pubbliche nell'area dell'Alto Tirreno.

Nell'elenco compaiono i comuni di Praia a Mare, Tortora, San Nicola Arcella, Maratea e Torraca in provincia di Salerno.

 

Gli investigatori verificando i formulari compilati per prelevare il materiale altamente pericoloso per l'ambiente dai pozzi neri di questi comuni si sarebbero accorti che questi erano stati contraffatti.

E non basta

A Paola il Gup del Tribunale De Gregorio ha rinviato a giudizio Marcelo Forte, procuratore speciale della Lao Pools srl, nel periodo tra il 23 novembre 2012 ed il 15 maggio 2014, e Nicoletta Corrado nella sua qualità di Amministratore unico e rappresentante legale dal 22 luglio 2012 al 22 novembre 2012.

Marcelo Forte e Nicoletta Corrado, dovranno rispondere del reato di frode in pubbliche forniture perchè, nel periodo dal 23 novembre 2012 al 15 maggio 2014, avrebbero omesso la gestione ordinaria dell'impianto di depurazione, facendo sfuggire dei reflui mescolati a fanghi da depurazione nel vecchio canale di scarico dell'impianto comunale e poi sulla spiaggia; inoltre avrebbero omesso di smaltire i fanghi derivanti dal ciclo depurativo, nello stesso periodo.

 

Non solo ma nei giorni scorsi avemmo modo di leggere chele fogne che il comune di Cetraro getta a mare percorrendo 60 km di mare arrivano finale spiagge di Amantea.

Noi non ci crediamo, ma nessuno ha sentito questa notizia.

Non è con i voti di Oliverio quindi che il mare diventa pulito.

Ci vogliono meno pagliette e più fatti.

Pubblicato in Politica

E’ di ieri un servizio del TG3 su Amantea, servizio che definirei alquanto criticabile e spiego il perché:

  1. la Rai scopre ieri il mare sporco ad Amantea, fa un servizio denuncia, ottima iniziativa, ma mi chiedo perché non realizza un servizio denuncia sullo scandalo dei soldi stanziati alla Regione e ai Comuni, mal utilizzati se non SVANITI, per mettere a norma i depuratori. Perché non denuncia i ritardi della procura di Paola. Sono anni che si legge di depuratori sequestrati, si scoprono scarichi fognari direttamente nel mare, ma non si legge mai di nessun colpevole, principalmente i depuratori continuano a non funzionare, ma non si legge di amministratori condannati per disastro ambientale, ecc..
  2. Perché non fa un bel servizio denuncia sulle inadempienze delle amministrazioni e delle varie autorità preposte al controllo e alla sorveglianza delle spiagge e del mare e sui lavori mal eseguiti riguardanti la depurazione degli scarichi e sulle connivenze politiche fra regione, comuni e magari privati.
  3. Vengono pubblicate sempre analisi riguardanti la balneazione, perché il giornalista non si pone delle domande tipo: se le analisi sono buone e in mare galleggia la merda, dov’è l’errore??? Ma queste analisi quando vengono effettuate e come e da chi?? Vengono calcolate per esempio le correnti??

Naturalmente non è colpa del TG3 se il mare è sporco, nè tantomeno è il TG3 a dover risolvere i problemi.

Le colpe sono di questi amministratori capaci solo di curare il loro orticello di non saper curare gli interessi dei cittadini e degli operatori turistici.

Ma sono anni e anni che hanno queste colpe, come quelle di aver dilapidato quantità enormi di soldi pubblici, senza risolvere il problema.

Altrettante colpe sono dei cittadini e degli operatori turistici, che al momento di tuffarsi in acqua o in presenza delle proteste dei clienti, si lamentano, MA CHE MAI compiono atti di protesta reali, come quando per esempio votano sempre gli stessi amministratori.

Quando andranno nei vari municipi a pretendere dai loro eletti che compiano seriamente il loro dovere???

Un’altra colpa è quella dell’inciviltà dei tanti bagnanti, perché il mare è sporco anche di buste, bottiglie di plastica, carta, mozziconi di sigarette, che non vengono raccolti e buttati nella spazzatura, ma abbandonati sulla spiaggia.

Ripropongo quindi, in riferimento a quest’ultimo punto, quanto proposto in forma scritta tempo fa, proprio all’Amministrazione comunale amanteana, sperando che questi semplici suggerimenti vengano finalmente accettati:

  1. Si punti a ripulire la spiaggia, riempirla di cestini per i rifiuti, grandi e colorati come quelli della differenziata, che siano da stimolo ai bagnanti, e si metta qualcuno a sorvegliare ed invitare i frequentatori dell’arenile ad un maggiore senso civico e di rispetto del mare e della spiaggia. Dopo gli inviti , le sanzioni. La mattina presto la spiaggia va controllata e ripulita , come in quasi tutte le spiagge rinomate, magari rinomate proprio per questi servizi.   Il costo non è eccessivo, ritengo che ci sia il personale comunale oltre a quello delle cooperative che può svolgere questo compito..
  2. Non dimenticando che non esiste solo la spiaggia di Amantea, ma esistono altre zone frequentate dai cittadini e dai turisti, come Coreca, la Tonnara, Colongi, Campora, ecc.. Anche quelle zone vanno trattate come il lungomare del centro cittadino, ANZI consiglio di usare dei giovani qualificati come “bagnini”, creando delle torrette di guardia nelle zone più isolate, con il duplice scopo di sorveglianza in mare, ma anche di “suggeritori” verso i frequentatori ad un maggiore rispetto dell’ambiente e dei luoghi.

Dopodiché le amministrazioni regionali e comunali dovrebbero già da domani riunirsi per affrontare seriamente il problema.

Perché l’anno prossimo non ci sia di nuovo un servizio sul mare sporco.

Ma spetta ai cittadini, insistere, spingere, perché questo avvenga.

Spetta ai cittadini controllare e spronare i loro eletti lautamente pagati a compiere il loro dovere.

La scelta di candidarsi è stata volontaria, nessuno li ha costretti, ora svolgano il compito per cui sono retribuiti, perseguano finalità pubbliche e non personali. I cittadini insorgano e pretendano rispetto e chiedano conto dei loro soldi.

Altrimenti i cittadini si facciano il bagno nella vasca di casa e gli operatori commerciali non si lamentino del calo turistico.

Anche perché il mare non è tutto. Il turista non vuole solo il mare.

L’Italia è circondata dal mare.

Se i turisti vanno in un posto più che in un altro e per scelte diverse: costi , servizi, spiagge pulite e comode, idee e proposte alternative al solo bagno nel mare, scoperte culturali, percorsi enogastronomici collegati alla storia e alle tradizioni, ecc..

                                                                                                  Rosario Cupelli cittadino libero

Due gli articoli ai quali facciamo riferimento-

Il primo su Il quotidiano , dal titolo emblematico “La rabbia dei turisti”, e nel quale leggiamo:

Amantea. 23 luglio 2015. Rabbia e delusione ad Amantea, sul basso Tirreno cosentino. In redazione sono arrivate, da parte dei vacanzieri, numerose segnalazioni di mare sporco con le conseguenti lamentele

Un turista che lamenta le pessime condizioni del mare sul basso Tirreno cosentino: «Galleggia di tutto, perchè devo pagare le tasse?»

C'è anche chi, come il signor Roberto, ci ha mandato un commento audio per esternare tutta la sua rabbia per la situazione che si è venuta a verificare e che rovina in maniera irrimediabile il periodo di vacanza.

Nel commento il sig Roberto afferma di veder galleggiare qualsiasi cosa( assorbenti, preservativi, cacca e liquami) e si dichiara certo che si tratta di un escamotage ( fra poco i lavoratori della Valle Crati saranno assunti per pulire il mare)

Il secondo su Il Lametino dal titolo “Lamezia: alghe, schiuma e rifiuti galleggiano in mare in località Marinella”

Lamezia Terme 23 luglio 2015. Le segnalazioni di mare sporco, con alghe, schiuma e rifiuti di ogni genere che galleggiano in ampi tratti di litorale tirrenico sono ormai all’ordine del giorno. Potrebbe non fare più notizia, dunque, aggiornare i lettori sulle condizioni del mare ma, è evidente che, se tali condizioni, a seconda delle correnti e delle ore della giornata, continuano ad essere indecenti, tali segnalazioni non possono essere sottaciute, anche se assumono il carattere del bollettino quotidiano.

Questa volta la segnalazione, giunta intorno alle 11:30 del 23 luglio, ci arriva da un bagnante inferocito in località Marinella. L’uomo era arrivato al mare per fare il bagno in questo tratto di costa lametina, ma le evidenti condizioni dell’acqua lo hanno fatto desistere dall’intento di trovare un po’ di refrigerio tuffandosi in mare. Da qui l’idea di fotografare la qualità macrospica dell’acqua ed inviarci delle foto affinché qualcuno si decida a prendere seri provvedimenti. Maggiori controlli a terra ed in mare, oltre che la pulizia dei litorali, potrebbero ovviare ad una situazione divenuta quest’anno davvero insostenibile per quasi tutto il Tirreno calabrese, sia a nord nel cosentino che nell’area centrale che comprende la costa lametina.

Qualche riflessione.

Le cause.

Al di là dell’elencazione più o meno completa di quanto si nota a mare(!) occorre notare che nel lametino nel mare si notano alghe e schiuma che Roberto, nella sua giusta ira, non ha visto. Sono segnali importanti perché le alghe non si staccano come le foglie d’autunno ma sono strappate dal fondo e sono quindi la prova che dimostra che molto dello sporco è un frutto delle reti a strascico!

Anche la schiuma è figlia di questi fatti oltre che dell’inquinamento che l’Arpacal non vede!

Altri “beni” possono provenire dai fiumi, per quanto quasi in secca o da immissioni di diseducati.

Le soluzioni.

Questi problemi esistono da decenni e molto poco è stato fatto per risolverli

Eppure le soluzioni sono a portata di mano.

Ambedue furono presentate ne “Il progetto strategico per la gestione integrata delle zone costiere dell’area del Tirreno cosentino da Amantea a Belvedere Marittimo” redatto per conto dell’Appennino paolano spa ( al tempo di La Rupa) con varie qualificate collaborazioni.

Il progetto venne presentato all’assessorato regionale all’Ambiente che non lo comprese o non lo volle far proprio.

Il progetto è disponibile per quella buona politica che forse non è ancora nata!

Giuseppe Marchese

mare sporco a lamezia

mare sporco ad Amantea

 

Pubblicato in Primo Piano

Ieri mattino, sul presto, il mare era un incanto. L’acqua, invero, era un po’ freddina, ma pulitissima e trasparente, anche al largo.

Poi ha cominciato ad arrivare la schiuma, spessa, a macchie.

E dentro la schiuma e nel suo intorno steli di posidonia e rizomi di posidonia.

Intorno anche vecchie buste di plastica sporche di grasso.

Buste che stavano “tranquillamente” depositate sul fondo marino.

Così come gli steli ed i rizomi di posidonia.

Ma chi li strappa dal fondo e li solleva fino a giungere a terra?

Già, bella domanda.

Chi è mai questo essere misterioso che solleva dallo sporco fondo marino di tutto, comprese le cretaciche diatomee dormienti da milioni di anni?

Chi altri se non le imbarcazioni con le reti a trascico che dragano il fondo distruggendo le uova, la posidonia e sollevando diatomee, plastica e tanto altro presente sui fondali.

Un tempo ad agosto vigeva il fermo biologico e si fermavano le reti a strascico responsabili di questo inquinamento.

Come se non bastassero le fogne scaricate dai fiumi e dai torrenti.

Ora, invece, il ministero con il D.M.del 23 luglio scorso recante "Arresto temporaneo obbligatorio delle unità autorizzate all'esercizio della pesca con il sistema a strascico", cioè il cosiddetto fermo biologico finalizzato a tutelare le risorse del nostro mare e alla conservazione degli "stock ittici", ha fissato il fermo stesso per il tratto Adriatico da Trieste a Rimini nel periodo dal 28 luglio al 5 settembre, cioè il clou della stagione turistica ; per il tratto Adriatico da Pesaro a Bari sarà dall'11 agosto al 21 settembre; e per il resto d’Italia da Brindisi - Ionio , per l’adriatico , e per il Tirreno dal 15 settembre al 14 ottobre.

Insomma per avere il mare pulito ci vorrà dal 15 settembre in poi!

Alla faccia del turismo balneare.

Ed i risultati sono in bella vista a tutti.

Peraltro ci segnalano la presenza di pescherecci anche a distanze di poche centinaia i metri dalla riva e i risultati sono di tutta evidenza già di primo mattino.

Si vede che c’è pesca e pesca e c’è turismo e turismo.

Pubblicato in Primo Piano

fogne-in-mare-640Un nostro affezionato lettore ci informa e ci documenta e come sempre lo ringraziamo per quanto fatto, di una spiacevole situazione di scarichi in mare anche a Rimini (Bandiera Blu) come Amantea (Non Bandiera Blu).

A Rimini ha piovuto e le acque bianche sono diventate nere e sono finite a mare.
Esattamente come successo ad Amantea  sul lungomare nord.
Non sappiamo se anche lì c’è la grande vasca con le finestrelle bypass, ma ci sembra che tutto il mondo si paese.
Se piove d’inverno nessuno se ne accorge, ma se piove d’estate son dolori di pancia.
Già l’acqua scorre lungo le strade ., raccoglie di tutto e di più compreso quanto lasciato dalle auto, il percolato  dei rifiuti, eccetera.
Facile che le acque diventino nere.
La cosa strana però non è tanto il colore quanto il fatto che puzzino.
Sia quelle di Amantea che quelle d Rimini,come potrete ascoltare dalla voce del bagnino che ha filmato lo scarico a mare delle acque “bianche” che però prima di arrivare a mare sono diventate nere.
Amantea come Rimini, allora.
Con il mare che qui da noi( almeno si spera) è blù e diventa nero solo in queste occasioni, mentre a Rimini non sappiamo di che colore sia normalmente.
E comunque se anche lì il mare non è blu lo è certamente la Bandiera .
Già ma se ordinariamente succedono queste cose come si fa a dare la bandiera blu e perché mai se succedono anche da noi a noi la bandiera blu non ce la danno?

CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO

Pubblicato in Primo Piano
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