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Calcio

La sesta giornata di Serie A è ormai finita, la classifica non è cambiata di molto alla luce della vittoria della Juventus e del Napoli che hanno così confermato la loro posizione in classifica. Novità invece in Spagna con il Valencia che torna a vincere ed il Real Madrid che pareggia con il Las Palmas di Boateng.

I risultati della sesta giornata di Serie A

La Juve, sebbene con difficoltà e un autogol, è riuscita a vincere a Palermo con i rosanero, mentre il Napoli ha passeggiato contro il Chievo Verona per ben due reti a zero con gol di Hamsik e Gabbiadini che finalmente si sblocca.

L’Inter pareggia con il Bologna a San Siro, mentre il Milan pareggia a Firenze contro la Fiorentina. Il Torino invece sorprende e vince 3 a 1 contro la Roma di Francesco Totti, autore dell’unico gol dei giallorossi.

Pareggio tra Genoa e Pescara, 1 a 1 al Bentegodi, mentre la Lazio vince a Empoli per 2 reti a 1. Sorpresa Cagliari che batte la Samp per 2 reti a 1, così come il Sassuolo vince contro l’Udinese. Il Crotone, invece, perde ancora una volta, questa volta l’Atalanta vince per 1 a 3 fuori casa.

La sorpresa in Liga Spagnola

Novità e aggiornamenti in Liga, il Siviglia perde con l’Athletic Bilbao per 3 reti a 1, mentre il Valencia torna a vincere. Stop del Real Madrid contro il Las Palmas a Gran Canaria, la squadra di Zidane non va oltre il pareggio di 2 a 2, mentre per il Barcellona nessun problema 5 gol contro lo Sporting Gijon.

Vittoria anche per l’Atletico Madrid per 1 a 0 contro il Deportivo la Coruna, vince anche il Villareal per 3 a 1 contro l’Osasuna. Tra gli altri risultati della liga spagnola troviamo il Betis vincente contro il Malaga, l’Eibar vince 2 a 0 sulla Real Sociedad ed il Granada che cade davanti al Alaves per 3 a 1.

Alla luce dei risultati della liga bbva, la classifica cambia con il Real Madrid ancora primo, ma con Barcellona ad un punto e Atletico Madrid e Villareal a soli due punti! Come finirà il campionato?

Pubblicato in Viaggi e Tempo Libero

calcio

Con il ritorno del grande calcio, gli scommettitori di tutta Europa possono sbizzarrirsi con una lunga teoria di gare sulle quali possono cercare di mettere a frutto le proprie competenze. Pur se ancora all’inizio, e probabilmente proprio per questo motivo, i maggiori tornei del vecchio continente sono stati sinora caratterizzati da una lunga serie di sorprese.

Basti pensare ad esempio alla Ligue 1, ove la classifica vede appaiate in testa Monaco e Nizza, con la corazzata Paris Saint Germain, dominatrice delle ultime annate, costretta a inseguire. Ma non solo monegaschi e savoiardi si stanno proponendo come possibili novità, se si pensa che davanti ai campioni di Francia ci sono anche Metz, Bordeaux e Guingamp. Insomma sembra proprio spirare aria nuova sul massimo torneo francese, dopo l’incontrastato dominio del Psg, particolarmente forte proprio lo scorso anno.

 

Anche la Liga, però, è stata caratterizzata da una lunga serie di colpi di scena, nelle prime giornate.

Se nei primi due turni era stato l’Atletico Madrid a pagare il conto, con due pareggi abbastanza sorprendenti, il terzo turno ha visto la fragorosa caduta del Barcellona, sconfitto al Camp Nou dalla matricola Alaves. Alla caduta dei catalani, ha fatto poi riscontro la nuova battuta d’arresto di un Valencia diventato ormai una sorta di malato oscuro del calcio iberico. Anche la Liga può così mostrare una classifica inusitata, che vede alle spalle del Real Madrid, a punteggio pieno, il Siviglia e lo Sporting Gijon.

 

Insomma, sembra proprio che a dispetto della concentrazione di ricchezza finanziaria nelle mani di pochi clubs, il calcio europeo si stia avviando verso una fase in cui il modello proposto dall’Atletico Madrid, tutto puntato sulla coesione e sul collettivo, potrebbe incidere non poco.
Anche per gli scommettitori, quindi, si aprono nuovi scenari, in cui la conoscenza del pianeta calcio potrebbe contare molto di più del semplice fattore emozionale. Considerato quanto successo ai pochi fortunati che l’anno scorso hanno puntato sul Leicester, in Premier League, si prospetta una stagione tutta da gustare.

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Pubblicato in Italia

Riceviamo la drammatica lettera del giovane amanteano aggredito dai tifosi pescaresi ieri prima della partita Pescara Inter.

 

Ci ha raccontato per i nostri lettori tutta la verità, specificando che non fa parte di nessun gruppo organizzato di ultras Amantea/Cosenza, ma che aveva indossato la magia "Ultras Amantea" regalatagli da un amico, solo per attaccamento alla città natia, Amantea (appunto).

 

Siamo certi che quando la leggerete resterete sorpresi come siamo rimasti noi.

Eccovela nella sua totale interezza ad iniziare dalla premessa che rispetteremo pienamente.

“Potete scrivere che il diretto interessato vi ha contattato privatamente per far chiarezza sull’ episodio e che ho ha preferito rimanere nell’anonimato per una questione di privacy”.

Questa invece la storia:

“Ieri pomeriggio insieme a mio padre e altri suoi due amici ci siamo recati in quel di Pescara per vedere il posticipo del campionato di Serie A, Pescara - Inter.

Verso le ore 18:30 stavamo facendo un aperitivo presso un bar che si trovava all’interno dell’ area dello stadio... (area transennata che di solito è sorvegliata da polizia e dalle forze dell’ordine).

Mi chiama un mio amico al telefono e per un secondo mi allontano di qualche metro rispetto a dove erano seduti mio padre e gli altri amici.

 

Posizionato di spalle rispetto all’andamento della folla di tifosi che riempiva le strade, all’ improvviso vengo accerchiato da 3 ragazzi, tutti quanti sui 30/35 anni.

 

Questi iniziano senza motivo a spingermi prima e a prendermi a calci e pugni, poi intimandomi di togliermi la maglia che stavo indossando, la maglia del mio paese...Amantea.

Dietro questi 3 ragazzi c’era un gruppo di almeno 40/50 persone.

Tutti ultras del Pescara.

Dopo aver assorbito il primo attacco cerco di parlare e convincerli che la maglia non era un modo per offendere i loro colori e la loro città, ma era soltanto la maglia del mio paese a cui sono fortemente legato.

 

I 3 non ascoltano e riprendono a caricare.

Mio padre e gli altri amici si accorgono del parapiglia e intervengono per aiutarmi.

Uno di questi 3 ragazzi toglie un coltello dalla tasca e minaccia mio padre con un pugno all’ altezza del viso.

Visto che la situazione era diventata incontrollabile e con la paura che poteva succedere qualcosa di grave decido di togliermi la maglietta.

I tipi la prendono e si dileguano”.

 

La storia ci ha fatto andare indietro con la memoria alle storie americane quando i nativi prendevano gli scalpi!

Poi il giovane amanteano esprime tutta la sua profonda amarezza e racconta:

“ La folla circostante è rimasta impassibile ed invece di aiutare a stemperare le acque ha iniziato ad offendere e a chiamare me e mio padre “terroni di merda”, “Calabresi di merda”

La polizia è stata assolutamente inesistente.

Mi ha semplicemente detto mettiti un giubbino.

I controlli sono stati inesistenti su tutta l’area dello stadio.

Potevi entrare con una bomba e nessuno se ne sarebbe accorto.

Dopo la fine della partita purtroppo ho dovuto assistere ad altri 2 episodi simili al mio.

Sempre un gruppo di ragazzi si è avvicinato a un bambino di 12 anni che era insieme al padre minacciandoli e costringendo il bambino a togliersi la maglia dell’Inter.

Poco dopo ho visto una Donna correre nella folla perché alcuni la stavano inseguendo e offendendo

gridando “puttana puttana”, soltanto perche aveva una sciarpa dell’Inter".

 

La gente deve sapere quello che succede in alcuni posti d’Italia dove l’ignoranza e l’inciviltà spadroneggiano indisturbate.

Grazie

 

Ndr. Caro ragazzo, siamo noi a doverti ringraziare, per il tuo coraggio e la tua onestà.

Vogliamo mutuare il pensiero di Voltaire e dire che “non esiste lo Stato e non esiste la libertà di andare ad una partita di calcio senza essere offeso od addirittura malmenato”.

Non ci turba la carenza di controlli da parte delle Forze dell’Ordine, quanto , e soprattutto, il fatto che il popolo non solo non ha preso le parti di chi aveva tutto il diritto di andare alla partita ma vi ha anche offeso apostrofandovi come terroni di merda e calabresi di merda.

Nemmeno fossero stati milanesi!.Dove siamo finiti! Dove finirà il calcio!

Pubblicato in Cronaca

Un giovane amanteano tifoso dell'Inter si era recato a vedere la sua Inter a Pescara.

Indossava una maglietta “Ultras Amantea”

 

Era in compagnia del padre e di altri due parenti

Quando si trovava in Viale Pepe nei pressi della Curva Nord dello stadio, è stato accerchiato da un gruppo di ultrà del Pescara, ed è stato prima costretto a togliere la maglietta con la scritta 'Ultras Amantea', che gli è stata sottratta, ed è poi stato schiaffeggiato.

 

 

Sul posto sono intervenute due auto della Polizia, che hanno ascoltato il racconto delle persone aggredite, anche se gli ultras del Pescara si erano già dileguati.

 

Il giovane è rimasto a torso nudo ed è stato invitato a raggiungere il settore ospiti attraverso un percorso più sicuro.

Pubblicato in Primo Piano

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Dopo un calciomercato estivo faraonico, con l'arrivo di cinque giocatori di livello internazionale, si può battere la Juventus in Serie A? Per chi è interessato ai  pronostici Serie A,è questa la domanda da porsi per la nuova stagione calcistica, visto chetuttiattualmente danno la Juventus in pole position per la conquista del campionato 2016-2017 di Serie A. Ed in tal caso si tratterebbe del sesto titolo italiano di fila che farebbe entrare la Juventus nella leggenda.

Ma perché la Juventus è ancora una volta la favorita in Serie A? Ebbene, come sopra accennato, è vero che la Juventus ha perso qualcosa a centrocampo con la cessione a suon di milioni di Paul Pogba al Manchester United, ma nello stesso tempo sono arrivati Pjanić, Dani Alves, Pjaca, Gonzalo Higuain e Benatia, con alcuni di questi che hanno già impressionato nel precampionato durante le amichevoli estive. In particolare, Pjanić sembra essersi già calato negli schemi di Allegri, così come Benatia ed Alves sono già in forma per disputare una grande stagione.

E' invece apparso ancora fuori forma Gonzalo Higuain, anche perché è arrivato in ritiro tra gli ultimi, ma è chiaro che non appena l'attaccante argentino ex Napoli inizierà a carburare, saranno guai per le difese di tutta Italia e, come sperano i tifosi juventini, anche in Europa. Nelle partite di precampionato ha giocato poco invece Pjaca, ma il mister Massimiliano Allegri nutre grande fiducia nel calciatore croato che già si è messo in bella mostra con la sua Nazionale durante gli Europei di calcio in Francia.

Di conseguenza, squadre come il Napoli, la Roma e l'Inter possono magari battere in Serie A la Juventus sulla singola partita, ovverosia nello scontro diretto, ma alla lunga, ovverosia nell'arco delle 38 partite di campionato complessive, solo i bianconeri a questo punto possono perdere l'appuntamento con la leggenda.

Paradossalmente, solo con una Juventus in lotta su tutti e tre i fronti fino alla fine, dal campionato alla Coppa Italia, e passando per la Champions League, potranno aumentare le chance di squadre come Roma e Napoli di poter lottare per il titolo fino alla fine. E questo perché, per la stagione 2016-2017, nonostante l'importanza dello scudetto la Juventus punterà a disputare una grande Champions League, ragion per cui, superata la fase a gironi, in vista degli scontri diretti poi in primavera, con ogni probabilità, il mister Massimiliano Allegri potrebbe lasciare in campionato tanti 'titolarissimi' in panchina.

Pubblicato in Italia
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