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Ecco il modello positivo di cui Amantea ha bisogno.

 

Negli ultimi giorni sono arrivate alla nostra redazione alcune segnalazioni riguardo l’incuria in cui era stata lasciata, con la presenza di rifiuti abbandonati ed erbaccia incolta, il monumento dei caduti del mare ad Amantea, proprio sul lungomare cittadino metà di passeggiate primaverili.

 

Stato di abbandono che è il risultato di comportamenti estremamente maleducati da parte di alcuni nostri concittadini, oltre che una mancanza di manutenzione del verde pubblico da parte del servizio esterno di manutenzione del verde pubblico del Comune di Amantea, proprio sul rinomato lungomare cittadino.

 

 

Invece, ecco l’esempio che non ti aspetti, due ragazzi, due amici, poco più che trentenni, Francesco e Giuseppe, hanno voluto dare il buon esempio, quasi senza farsi notare né farsi pubblicità alcuna.

 

Infatti, indossati guanti ed acquistato sacchi per i rifiuti abbastanza capienti, si sono recati, nel primo pomeriggio di oggi, sul lungomare cittadino, per ripulire tutta l’area dai rifiuti vari, abbandonati da degli incivili e con gli attrezzi idonei si sono messi anche a tagliare l’erba alta quasi un metro.

 

Una bella iniziativa, da lodare, premiare e copiare, arrivata da due giovani, che dovrebbero essere presi come modello positivo da molte persone, soprattutto da coloro che, di solito, tendono a lasciare per strada la loro immondizia e da coloro che sono preposti al taglio del verde pubblico.

 

Un fatto di una civiltà e di una dignità che spesso viene attribuita ai paesi del nord europa, ma che con questi esempi può essere interpretato come uno sprono a fare ognuno qualcosa in più per la nostra amata città.

 

Non bisogna purtroppo aspettare sempre il Comune di Amantea ed i suoi operai, oramai in balia di problemi quotidiani ed incancreniti, c’è bisogno di ognuno di noi,  che, come può, anche con piccoli gesti quotidiani, può aiutare la città a risultare più bella.

 

Pubblicato in Primo Piano

lungomare amantea A12Mobilitazione cittadina per il progetto del  lungomare cittadino.

Alcune volte è decisamente costruttivo tornare indietro con la mente, vedere quali erano i nostri pensieri e le nostre azioni cinque o dieci anni fa vedere dove si è arrivati e da dove si è partiti.

In questa nuova rubrica siamo tornati a 5 anni fa amministrazione Sabatino nasce il comitato lungomare, un bel comitato, una bella iniziativa ma durata il soffio di una balena.

Sulla regia del progetto di ristrutturazione del lungomare di Amantea si era mobilitata la cittadinanza per la questione lungomare.

Nacque così il “Comitato Lungomare”, le tue aspettative vennero deluse  quando l’amministrazione comunale guidata da Monica Sabatino, in carica dal maggio 2014, decise di devolvere il finanziamento di 2,5 milioni di euro (mutuo contratto per il lungomare) verso altre opere cittadine.

A seguito della decisione dell'ente da più parti della cittadina, la società civile, le associazioni, i movimenti, dell’imprenditoria, si mobilitarono progressivamente al fine  analizzare  la questione lungomare e di confrontarsi circa la decisione presa dall'amministrazione comunale sulle conseguenze per il futuro del turismo e dell’economia di Amantea.

Le decisioni prese dall’amministrazione comunale Sabatino furono quindi quelle di destinare questo mutuo alla realizzazione di opere alternative al lungomare ovvero : ponte sul torrente Colongi euro 1.400.000; allargamento via Neto e via Po euro 550.000; adeguamento passerella sul torrente Catocastro euro 200.000; cavalcavia per accesso al mare a Campora S.G. euro 250.000.

L’allora Amministrazione motivò la diversa destinazione del mutuo con l’indisponibilità di gestire il progetto nell’area indicata per il lungomare Amanteano. Al contempo per la cirtadinanza ritenette comunque strategico e  necessario un nuovo investimento per lungomare e tento di forzare l'Amministrazione al fine di adoperarsi presso il Demanio al fine di procedere al più presto all’acquisizione dell’area.

La decisione di variazione di destinazione dei soldi dal lungomare ad altre opere generò un crescente e variegato disagio sociale che trovò il suo ovvio compimento in una forma associativa che raccolse i vari orientamenti sull’argomento.

Giovedì 9 aprile 2015 fu così costituito il “Comitato Lungomare” con la specifica finalità di aprire un fronte di sensibilizzazione collettiva sulla importante opera programmata e disattesa e, in generale, sui conseguenti indirizzi nella gestione del territorio.

A titolo prettamente cronistico il comitato nominò come coordinatore/portavoce Antonio Perricone, ad onor del vero i promotori dell’iniziativa, sfociata poi nel comitato, ebbero un confronto aperto con l'allora amministrazione comunale,  oggi il risultato di quelle scelte è quello che vediamo, alcune opere realizzate di quelle scelte dall'allora amministrazione altre non furono realizzate.

Oggi vedere il lungomare in condizioni di abbandono ed in stato di decadimento duole e vedere la stampa del progetto, del come doveva essere rattrista l'animo di ogni cittadino.

Pubblicato in Cronaca

lungo2020Un nostro assiduo lettore ci ha inviato una foto, questa mattina, di una pala meccanica in azione sul lungomare cittadino.

Avevamo rivolto gli occhi al cielo pregando che un intercessione misericordiosa fosse arrivata dal Celeste Paradiso per un intervento straordinario di pulizia e rimozione dei calcinacci sul lungomare di Amantea.

Ci siamo recati sul posto e abbiamo notato, purtroppo, solo la pala meccanica di proprietà del Comune di Amantea, a titolo informativo ferma dall'estate 2019 presso una officina esterna, e nuovamente in azione e nella disponibilità del Comune di Amantea, oggi impegnata nella rimozione della sabbia accumulata sul lungomare cittadino, lato Sud, dalle mareggiate del dicembre/gennaio scorso.

Purtroppo nessun altro intervento è stato previsto o realizzato.

Attendiamo altri celesti messaggi divini.

lungo amanteaMentre si fanno i salti mortali cercando di dar dignità e decoro alla città impiegando al meglio i nostri pochi operai a disposizione, tra mille difficoltà e tantissime esigenze a cui dare risposta, il vandalo di turno distrugge più della forza del mare.
Spero che la ragione possa prendere il sopravvento ed è per questo che chiedo l'aiuto dei cittadini perbene, che fortunatamente sono tantissimi.
Notevoli sono gli sforzi per dare un nuovo look al lungomare cittadino che l'Amministrazione Comunale, con l'assessorato al Manutentivo e le squadre dei lavoratori comunali, dei lavoratori in mobilità, della cooperativa e degli operatori del servizio civile guidati in modo impeccabile dall'assessora Caterina Ciccia, sta cercando di espletare.
È necessario diventare sentinelle per la legalità.
È molto più semplice ed economico non sporcare che pulire, è molto più saggio mantenere integri gli angoli dove i nostri figli insieme ai propri genitori possano giocare e godersi la bellezza del mare e della spiaggia senza i pericoli dei veicoli, che distruggere quello che con sacrificio si cerca di edificare.

Pubblicato in Politica

L’amico Luca Ferraro vulcanico assessore del comune di Amantea qualche tempo fa ci ha detto che “Il comune viaggia a velocità zero”

Gli siamo stati grati per questa sua onestà, anche se abbiamo colto la sua amarezza nel dire questa frase che per noi sta a significare che “il sistema comune” non riesce ad accompagnare le stesse positive volontà politiche.

Ma non tutto ci sembra così negativo!

Lo abbiamo detto a Bruno Fiore presidente della associazione DSE che il 1 febbraio 2018 ha chiesto la autorizzazione ad installare sul lungomare di Amantea nelle domeniche e nei giorni festivi 10 gazebo da 3x3

Bruno Fiore si lamentava di non aver ricevuto ancora la richiesta e sollecitata autorizzazione, così come avviene ordinariamente begli altri comuni calabresi nei quali sono presenti

Gli ho spiegato che al contrario di quanto lui pensa la sua istanza è stata accolta e quindi autorizzata.

Lo dispone l’Art. 20. (Silenzio assenso) della legge 241 del 1990 così sostituito dall'art. 3, comma 6-ter, legge n. 80 del 2005.

Articolo che dice :

Fatta salva l'applicazione dell'articolo 19, nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi il silenzio dell'amministrazione competente equivale a provvedimento di accoglimento della domanda, senza necessità di ulteriori istanze o diffide, se la medesima amministrazione non comunica all'interessato, nel termine di cui all'articolo 2, commi 2 o 3, il provvedimento di diniego, ovvero non procede ai sensi del comma 2.

Tali termini decorrono dalla data di ricevimento della domanda del privato.

Che il comune non abbia ancora approvato il regolamento non osta all’esercizio della attività di esposizione e vendita di prodotti artigianali.

A conferma del nostro dire in questi giorni risultano essere installati altre attività commerciali, il che significa che regolamento o non regolamento non si può vietare l’esercizio di attività artigiane o commerciali a chi è legittimato a tali attività.

Certo quanto detto non esclude due righe da parte dell’amministrazione comunale a chi arricchisce il lungomare amanteano, senza chiedere nulla e pagando anche la Tosap!

Forza Luca, accelera, dai un po’ di gas, diversamente il comune resterà ancora inaccettabilmente fermo!

Pubblicato in Politica

aloe domenica1Una signora amanteana va sulla spiaggia per un rinfrescante bagno.

Insieme con un ragazza si butta in acqua e si allontana dalla riva.

 

E’ una donna dolce e di poche parole.

Amica di tutti.

Forse si sente male già in acqua perché si lamenta della riva lontana.

Quando arriva a terra ha bisogno di essere aiutata.

La giovane ragazza comprende lo stato di forte malessere e chiama il 118.

Sono 11.18 del 3 agosto.

 

Un’altra telefonata alle 11.20.

L’autoambulanza è impegnata in altro intervento e non è disponibile.

Intanto uno sconosciuto infermiere sulla spiaggia le pratica inutilmente il massaggio cardiaco.

E così viene allertato l’elisoccorso.

 

L’aquila bianca del 118 atterra sulla spiaggia sollevando una immensa nuvola di polvere e facendo volare alcuni ombrelloni.

Scendono medici ed infermieri e si avvicinano alla infartuata.

Provano quanto possibile ma non possono far altro che constatare il decesso.

Due amici accompagnano a casa Gelsomino, il marito della povera Aloe Domenica, affranto e disperato.

Un telo copre il cadavere che resta sotto l’ombrellone di colore verde.

Tantissimi bagnati si avvicinano curiosi.

Intorno anche i vigili urbani giunti a sirene spiegate.

Anche il brigadiere Francesco Spina che pur non in servizio, avvertita la presenza dell’elisoccorso, si avvicina per le operazioni di rito, in attesa che dal territorio giunga un collega in servizio.

Le forze dell’ordine in concorso tra di loro sentono i presenti in via breve.

Si attende l’ambulanza per il referto necroscopico.

E nel mentre arrivano, a meno di 50 minuti dall’evento, gli addetti al servizio funebre.

Tutti parlano della bontà di “Minichella”

Tanti del ritardo nei soccorsi.

Non si tratta di ritardo ma di altro……….

Ne riparleremo.

 

Il 118 è appena atterrato

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Centinaia di bagnanti curiosi

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La povera Domenica sotto l'ombrellone

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Riparte in una nuvola di polvere il 118

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Pubblicato in Primo Piano

Qualsiasi Stato esiste nella misura in cui per organizzare la propria società si avvale di leggi alle quali deve obbedire anche lui.

 

Si può anche contestare la burocrazia che di queste leggi impone il rispetto, ma senza di esse sarebbe il caos, l’anarchia.

Un po’ quello che si verificava sul lungomare dove decine di ambulanti abusivi esponevano e vendevano i loro prodotti su bancarelle improvvisate.

 

Una situazione che è stata spesso tollerata senza che si intervenisse con decisione.

Ma oggi la carenza di turisti ed anche solo di frequentatori della città, in un contesto economico difficile, uniti ad una rete commerciale ridondante rispetto ai clienti, ha determinato le prime forti reazioni.

E se in passato gli ambulanti senza licenza ed autorizzazione sono stati mandati via qualche volta dalla Guardia di Finanza , qualche altra volta dalla Guardia Costiera ( ricordiamo che il lungomare insiste su area demaniale), nei giorni scorsi questa operazione è stata compiuta da due soli Vigili Urbani.

 

 

A loro per nostro tramite il bravo ed i ringraziamenti dei commercianti a posto fisso che avevano contestato la presenza degli abusivi.

La vicenda ha dato la stura a difficoltà di conciliazione tra gli stessi amministratori, alcuni dei quali non vogliono aprire o confermare mercatini ambulanti a tutto danno dei commercianti a posto fisso , mentre altri sono collocati dalla parte opposta.

 

Visto che si tratta di una decisione che appartiene al consiglio comunale e che comunque deve essere preceduta da una analisi economica locale, è utile le parti trovino conciliazione nella massima assise politica.

Stamattina 11 luglio i Carabinieri della Stazione di San Ferdinando, dipendenti dalla Compagnia di Gioia Tauro hanno arrestato ad Amantea Giovanni Priolo di 61 anni.

L’arresto è scattato in esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa lo scorso 8 marzo dalla Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria.

Proprio da quella data, Priolo si era dato alla macchia, facendo perdere le proprie tracce.

Ovviamente erano scattate le indagini da parte di Carabinieri e Polizia di Stato, sotto il Coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia, nel tentativo di risalire all’uomo, per altro legato da vincoli di parentela alla potente cosca Piromalli di Gioia Tauro. Fino ad oggi, quando i Carabinieri hanno posto fine alla sua, seppur breve, latitanza.

Da qualche giorno, gli uomini al comando del Capitano Gabriele Lombardo stavano monitorando l’abitazione privata di una donna di San Ferdinando, con la quale vi era il sospetto che Priolo intrattenesse una relazione.

La svolta, nelle indagini la si è avuta la scorsa notte, quanto i Carabinieri hanno notato una serie di movimenti di autovetture e sogetti ritenuti sospetti, proprio nei pressi dell’abitazione.

Ne è seguito, un lungo pedinamento lungo le principali arterie che attraversano non solo la provincia di Reggio, ma anche di Vibo Valentia e Catanzaro.

Dopo circa 3 ore di osservazione discreta a distanza, i militari hanno raggiunto il lungomare di Amantea e, fingendosi turisti, sono entrati in un bar al cui interno hanno riconosciuto da subito la donna, in quell’istante proprio in compagnia del latitante.

Una volta accertata la sua identità, lo hanno subito immobilizzato e condotto presso gli uffici della Compagnia di Gioia Tauro.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato poi associato presso la Casa Circondariale di Palmi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Ma chi è Giovanni Priolo?

Giovanni Priolo è stato accusato del tentato omicidio di Giuseppe Brandimarte, avvenuto la mattina del 14 dicembre del 2011, nel piazzale Cefris lungo la provinciale 1 a Gioia Tauro.

La Corte d’Assise di Reggio Calabria ha confermato le assoluzioni tutti gli imputati coinvolti nell’uccisione di Giuseppe Priolo, pregiudicato di Gioia Tauro, morto il 26 febbraio 2012.

L’unico a essere stato condannato è Giovanni Priolo, che in primo grado era stato assolto.

I giudici reggini lo hanno condannato a 10 anni di carcere per il tentato omicidio di Giuseppe Brandimarte.

Per la stessa accusa è stato assolto Giuseppe Forgione.

Alla sbarra, per l’omicidio c’erano Giuseppe, Vincenzo e Antonio Brandimarte e Davide Gentile.

I sostituti procuratori generali Fulvio Rizzo e Giulia Pantano durante la propria requisitoria avevano invocato l’ergastolo.

Richiesta non accolta dalla Corte così come avvenuto in primo grado quando il gup di Palmi ha assolto tutti gli imputati per uno dei delitti più efferati che ha insanguinato la Piana di Gioia Tauro.

Pubblicato in Politica

Erano le 08.00 circa di stamattina quando le sirene hanno cominciato a suonare.

 

Sia quelle del 118 che quelle delle Forze dell’ordine.

Ambedue dirette verso il lungomare, lato sud.

Lo sportello di un’auto si apre all’improvviso.

 

Un autista che sopravveniva per evitare l’urto ha sterzato verso sinistra per fermarsi poi grazie ad un albero .

Vedi foto 2.

 

In questa corsa è stato travolto un anziano in bicicletta.

Vedi foto 1.

 

Sembra che procedesse contro senso.

L’anziano è stato ricoverato.

Nessun danno , a quanto pare, all’investitore.

 

La sua auto è rimasta danneggiata.

Nel tratto di lungomare i parcheggi sono sia a destra che a sinistra.

E’ facile così se non si cammina la centro strada che la apertura di uno sportello possa determinare questo tipo di incidenti.

Prima di aprire lo sportello occorre però accertarsi che non sopravvenga nessuno.

 

Il Codice della Strada dovremmo ristudiarlo tutti.

Approfonditamente.

E qualche contravvenzione mirata in più non guasterebbe!

La storia di Amantea è intimamente legata alla battaglia di Lepanto nel 1571.

 

Sempre Amantea è intimamente legata alla Madonna del SS Rosario la cui festa venne proclamata il 1573 essendo stata la vittoria della battaglia di Lepanto attribuita alla recita del SS Rosario .

Qualche anno successivo venne anche fondata in Amantea la Confraternita del Rosario, un sodalizio inizialmente composto dal ceto dei pescatori o comunque da discendenti delle famiglie dei pescatori.

 

La Madonna del SS Rosario, i marinai ed il mare sono così un tutt’uno nella storia cittadina.

Ed è anche per questo che in occasione dell’anno della misericordia la Parrocchia di San Biagio promuove un Triduo dal 6 all’8 ottobre con la recita del SS Rosario che inizia alle ore 1630 ed a seguire la celebrazione eucaristica

 

Poi domenica 9 ottobre la Madonna del Rosario esce e raggiunge il Lungomare

 

Questo il percorso:

Ore 17.00 inizio processione lungo : Via indipendenza, Via Dogana, Via Garibaldi, Lungomare.

Celebrazione della Santa Messa.

Dopo la S Messa segue la fiaccolata della misericordia e la processione per Via Margherita, Piazza Commercio, Via Nazionale, corso Umberto Primo e ritorno in Chiesa.

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