BANNER-ALTO2
A+ A A-

Questo il testo integrale della nota del consigliere Sergio Ruggiero di Amantea del Gruppo “La Nuova Primavera”.

Al Direttore de’ Il Quotidiano della Calabria sede.

Oggetto: Articolo relativo all’inquinamento costiero: richiesta di rettifica.

 

Vi invito cortesemente a rettificare l’articolo apparso sul Vs giornale a firma della giornalista S.S. secondo il quale avrei criticato “il primo cittadino di Falerna”.

A parte il fatto che si tratta di Nocera terinese e non di Falerna, affermo che io non ho criticato nessuno, ma ho solo riportato informazioni raccolte sul web e formulato considerazioni e proposte al Sindaco e alla Giunta di Amantea nel ruolo che mi compete, cioè di Consigliere Comunale di quest’ultimo Comune.

Nel titolo la giornalista S.S. ha estratto alcune parole dell’articolo privandolo chiaramente del contesto.

 

Addirittura, la locandina del Vs giornale riporta “Ruggiero attacca Gigliotti”, distorcendo oltremodo e platealmente il senso del mio comunicato.

Non sono a conoscenza di chi abbia preparato la locandina, ma chiunque l’abbia fatto ha commesso un macroscopico errore.

Poiché la cosa è evidente, e francamente non gradita, diventa automatico chiedersi perchè S.S., alla quale io non ho mai trasmesso alcunché, abbia palesemente distorto il senso del mio comunicato. Certamente lo ha fatto perchè ha capito male e quindi in buona fede.

In ogni caso posso affermare che S.S. è l’unica ad averlo interpretato malamente, rendendosi purtroppo artefice di una piccola disinformazione.

La questione della depurazione è particolarmente delicata, e dovendo fornire a questo punto una spiegazione ai tanti che mi hanno contattato e che mi hanno manifestato la propria perplessità, comprenderete come, non avendo trovato il Vostro indirizzo di posta elettronica pur avendolo cercato, Vi trasmetto la presente pubblicandola sul web.

Nel richiedere dunque una cortese rettifica, Vi porgo cordiali saluti.

Sergio Ruggiero

 

Pubblicato in Cronaca

Sergio Ruggiero , Consigliere comunale del Gruppo “La Nuova Primavera”, scrive al Sindaco prof.ssa Monica Sabatino ed a tutti i Consiglieri Comunali una nota avente ad oggetto Depurazione. Rapporti con Nocera Terinese.

 

 

Ecco il testo:

“La Sindaca Gigliotti di Nocera Terinese, dopo avere diffuso sui social immagini del mare inquinato, entra a gamba tesa nella questione della depurazione, e con una nota parla di un incontro tecnico scrivendo tra l’altro: “Il comune di Amantea non ha partecipato benché invitato e malgrado che lo sversamento di liquami e le esalazioni moleste di cui é denuncia, si sono registrate nel suo territorio, all'altezza di località La Principessa, presumibilmente a seguito dell'avaria di qualche stazioni di sollevamento, ovvero a causa di qualche sversamento diretto a mare da parte di qualche abitazione non collegata alla fogna”.

La Sindaca di Amantea, previo chiarimento reso a suo dire della Delegazione della Capitaneria di porto che invece confuta quanto affermato dall’avv. Gigliotti, rappresenta di aver monitorato il territorio tramite il proprio personale, senza riscontrare quanto lamentato, valutando infondati i rilievi mossi, tanto gravi da giustificare un ricorso legale contro il sindaco ed il Comune di Nocera terinese per il danno d’immagine arrecato al comune di Amantea.

A questo punto occorre domandarsi se, come postato da alcuni avversari noceresi della Gigliotti, la stessa sia stata colpita da un delirio di protagonismo assolutistico alla “Erdogan”, fino a sostenere prove insostenibili e a rischiare sconsideratamente uno scontro istituzionale nocivo alla soluzione della problematica, oppure, sentendosi distante dalle logiche di una politica che non affronta i problemi con il dovuto vigore, e localizzando effettivamente le fonti dell’inquinamento, decide di smuovere le acque entrando nella questione a gamba tesa.

 

In quanto Consigliere d’opposizione di Amantea posso e devo dire qualcosa al nostro Sindaco e alla nostra Giunta Comunale.

-Occorre dare corso a quell’impegno che chi scrive aveva invano tentato di propiziare sin dall’inizio

della Consiliatura (rammento una commissione finita nel nulla), cioè la mappatura della rete fognaria e degli scarichi al fine di individuare i punti critici del sistema (collettazione, scarichi, commistioni acque bianche/nere, grigliature…) e di avviare un’azione di programmazione/gestione organica ed efficace. A tal fine si ripropone un’apposita seduta di Commissione.

-Amantea deve costruttivamente recuperare la sua centralità rispetto ad una problematica

necessariamente sovra comunale, riunendo le Amministrazioni interessate e procedendo alla progettazione esecutiva territoriale del masterplan (Comuni interni e rivieraschi da san Lucido a Nocera) presentato dalla precedente Amministrazione Tonnara alla Regione Calabria per l’approvazione ed il finanziamento. Val la pena di rammentare l’enorme costo di gestione dell’attuale impianto a carico dei cittadini, l’enorme massa debitoria che ha creato ad Amantea e la sua preoccupante vulnerabilità.

-Contestiamo la scelta di adire alle vie legali contro il Comune di Nocera e la Sindaca Gigliotti (non conosciamo gli esatti contorni degli ultimi accadimenti, e in ogni caso due torti non fanno una ragione), evitando di gravare la Comunità di costi ulteriori (parcelle d’avvocati e spese giudiziarie) e di compromettere un rapporto istituzionale che deve semmai essere ricucito per il bene di tutti.

-Contestiamo la tendenza ad evocare in ogni circostanza il danno d’immagine, stigmatizzando come

eversiva e falsa ogni voce dissonante, anche quelle che tentano di comprendere i problemi e proporre soluzioni. La partecipazione critica, si rammenta, è un patrimonio di cultura e di educazione civica, due cose che procedono a braccetto.

Chi ha contezza delle attività del Consiglio comunale di Amantea, sa che lo scrivente, benché all’opposizione, ha sempre manifestato interesse fattivo alla questione e segnalato in forma scritta e verbale il problema degli sversamenti rilevati al limite nord del Lungomare e presso il torrente santa Maria, a testimonianza dell’inaffidabilità di un sistema depurativo che dev’essere assolutamente riveduto e fatto oggetto, a parere di chi scrive, di un tenore d’attenzione e progettualità che ancora francamente non s’è visto, e di una propensione all’indispensabile aggregazione sovra comunale che quest’Amministrazione ha evidentemente difficoltà a perseguire”.

E va bene , visto che non vi piacciono le cose del "cielo", abbassiamo gli occhi per terra come fa l'amico Sergio Ruggiero con la sua cruda reprimenda.

 

Eccovela:

"Questo messaggio è rivolto all’anonimo seminatore d’immondizia che chiameremo “ALFA SS18 ponte Catocastro”, dato che il corpo del reato è stato rinvenuto proprio lì, carreggiata est Statale 18, poco a sud del ponte Catocastro.

E a lui ci rivolgiamo perchè le sue buste sono piene di pane e di pasta.

E dopo aver in qualche modo identificato la carogna attraverso la localizzazione del corpo del reato, nella speranza che sappia leggere, passiamo al messaggio, nonostante i forti dubbi che nutriamo circa la sua capacità di comprenderne il significato.

3 agosto 2016. E’ stata approvata in Senato la legge sullo spreco alimentare che rispecchia lo spirito della “Carta di Milano”.

I promotori della Legge dicono: «Evitare che quanto risulta in eccesso venga buttato via, è un bene per tutti, perché si limita la produzione di rifiuti, l’emissione di anidride carbonica, l’impiego di risorse naturali, e il consumo di suolo. Ma l’aspetto più importante è che prodotti perfettamente consumabili, possono essere destinati ai cittadini più fragili…. ».

Una gran cosa, senza dubbio un messaggio di civiltà e di buon senso.

Lo spreco alimentare è immorale.

Invito tutti ad informarsi sulla questione.

L’antica saggezza ci induceva a benedire il poco pane rimasto con un bacio prima di darlo alle galline, cose d’altri tempi che l’odierna società senza valori stenta ad apprezzare.

Ritorniamo al seminatore “ALFA SS18 ponte Catocastro”, che bene rappresenta una diffusa categoria di carogna, e dico: gettare l’immondizia per le strade è un delitto dato che esiste un servizio di raccolta comunale, gettare il pane e la pasta o altri alimenti è un delitto ancor più deprecabile.

Uno che getta pane e pasta non è un indigente che non può pagare la bolletta dei rifiuti, è soltanto un miserabile villano da sputare in faccia e sbattere in galera senza possibilità di riduzione della pena.

Ora proviamo a rappresentare il seminatore d’immondizia “ALFA SS18 ponte Catocastro” per come la nostra immaginazione ce lo fa vedere: stravaccato a tavola con una gamba qua e l’altra la, le palle rattrappite e il tubo di scarico fuoriusciti dal pantaloncino troppo corto, la pancia che deborda in abominevoli pieghe dalla camicia sbottonata, il mento sbavato di colatura di bevanda e la bocca piena di mangiare mentre parla a sproposito e ride grevemente mostrando l’imboccatura della sua cloaca e la dentatura marcia, con l’immancabile sigaretta accesa accanto e mozziconi spenti tutt’intono.

Caro seminatore “ALFA SS18 ponte Catocastro”, nel notificarti con certezza cartesiana che sei uno degli esseri più squallidi del mondo, ti invitiamo a convertirti alla “Carta di Milano” e ad invocare il perdono dell’umanità intera per la tua infamità.

Se ci riesci, leggiti qualcosa invece di stare sempre ad ingozzarti e a tracannare come un porco appuzzato al tafanario.

Emèndati, carogna, fai qualche passo verso la luce e non rompere le palle al prossimo tuo gettando l’immondizia per le strade.

Sergio Ruggiero"

Pubblicato in Cronaca

Siamo brutti, sporchi e cattivi. Altrimenti non ci sarebbe questo schifo.

Altrimenti ci indigneremmo. Altrimenti ci arrabbieremmo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Altrimenti ci responsabilizzeremmo e faremmo di più. Tutti.

Se si poteva comprendere l’iniziale difficoltà ad attivarsi nella differenziazione dei rifiuti, non è tollerabile che a distanza di due anni ci siano carogne in circolazione che si liberano in questo modo dell’immondizia. Perché quello che continua a succedere, cioè la semina delle buste d’immondizia, è un abominio nei confronti della civiltà.

E allora mi arrabbio e mi indigno, perché tutto questo non è tollerabile, e non è oltremodo tollerabile l’accettazione dell’inciviltà e del degrado, come fosse un fatto a noi connaturato, un nostro tratto distintivo.

E dico un paio di cose: Chi getta l’immondizia per le strade compie un delitto, così come compie un delitto chi getta la bottiglietta, la carta delle sigarette, il tovagliolo etc etc… Compie un delitto nei confronti dei propri congiunti, della propria comunità, nei confronti di se stesso. Mortifica e ammazza la qualità della vita, inibisce alla società la possibilità di migliorare dal punto di vista sociale ed economico contribuendo deliberatamente alla bruttura collettiva. Ci sono ampie teorie che collegano il degrado individuale e sociale al degrado ambientale, una precondizione che favorisce l’emarginazione e la brutalità. Pertanto chi si macchia di questo delitto compie il male, alimenta il male, asseconda lo schifo, E FA SCHIFO. Chi abbandona i rifiuti, lo sappia, compie un reato perseguibile penalmente.

Ma tutto questo non è soltanto l’evitabile risvolto negativo della gestione differenziata dei rifiuti. E’ una questione che viene da lontano, da quel percorso di emancipazione culturale mai partito, da quel senso della decenza e del decoro pubblico sul quale non s’è mai puntato se non per improbabili e mal pronunciati proclami, derubricato a mero adempimento tecnico e gestionale, quasi sempre subordinato a qualche orticello da curare, mai considerato veramente per come deve essere, una vertenza culturale di conquista della civiltà prima di tutto. Qualcosa che si declina partendo da ragionamenti e prospettive fin troppo raffinate, temo, per la nostra modestissima capacità di comprensione, pigri ed involuti come siamo. Altrimenti non saremmo qui a discutere e a prendere atto dell’inesorabile minaccia del crepuscolo dei tempi.

E questo fa il paio con gli sversamenti fognari a mare, che si ripetono ad intervalli regolari, un altro danno incalcolabile, sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista dell’immagine turistica della città. Ma su questo torneremo.

Ed è una cosa che riguarda la comunità intera e non soltanto l’Amministrazione politica, che della comunità medesima è fedelissima espressione, e che fa quello che può, quello che sa, quello che ritiene di poter e dover fare. Ed è di tutta evidenza che quel che fa non basta, non può bastare. Ho predisposto una comunicazione ufficiale al Sindaco, al Comandante della Polizia Municipale e a tutti i consiglieri comunali con un’esortazione all’attenzione e qualche suggerimento.

Nel frattempo, invito i barbari a venir fuori dalla nebbia che li ottunde, e i cittadini per bene ad indignarsi e ad arrabbiarsi, e a prendere tristemente atto delle nostre difficoltà di affrancamento da questo male oscuro che ancora una volta ci rende inesorabilmente brutti, sporchi e cattivi.

01.08.2016

Sergio Ruggiero

Le foto sono una presso la stazione ferroviaria, una sulla statale 18, una presso il campo sportivo.

Scrive Sergio Ruggiero del “La nuova Prima vera”

Nel Consiglio del l’agosto 2015, lamentammo il ritardo con cui l’amministrazione di Amantea portava in Consiglio il Bilancio di previsione e le tariffe comunali tra cui la Tari.

 

Il ritardo ha di fatto determinato l’annullamento della Delibera n. 37 da parte del Tribunale Amministrativo Regionale, e conseguentemente di quanto in essa contenuto e discendente.

 

Come dire, un gran pasticcio nato da un grandissimo pasticcio, figlio dall’approssimazione nella politica tributaria dell’Amministrazione comunale.

In quella circostanza, infatti, avevamo segnalato l’inadeguatezza della struttura contabile ed amministrativa del Comune di Amantea e avevamo chiesto le dimissioni dell’Assessore Tempo, al quale avevamo attribuito la colpa politica, a nostro parere, di non disporsi a porvi rimedio (o a non potersi disporre) con la dovuta determinazione.

L’annullamento della Delibera n. 37 da parte del TAR, adesso, condurrebbe alla non validità delle bollette TARI determinate sulla base della medesima delibera.

 

Possibile, ci chiediamo, che al momento dell’approvazione nessuno si sia accorto che si stava approvando un atto illegittimo?

Non se n’era accorto l’ufficio che ha firmato per garantirne la regolarità tecnica?

Non se n’era accorta la Segretaria allora anche ragioniere che ha firmato per la regolarità contabile e ne ha garantito la legittimità?

Non se n’era accorto l’assessore Tempo che ha proposto e relazionato l’atto in Consiglio?

Non se n’era accorto l’intero corpo della Maggioranza che l’ha approvato nonostante le Nostre argomentazioni?

Ed ora come se ne esce?

Saranno restituite le somme versate ai cittadini?

Non saranno restituite?

Sarà lasciato tutto così in vista di un conguaglio di regolarizzazione?

E chi pagherà per le raccomandate di invio delle bollette ed ora per le eventuali comunicazioni di annullamento?

E le circa ventimila Euro spese per l’elaborazione dei ruoli adesso nulli?

E per le complicazioni a carico del pur valente Ufficio dei Tributi?

 

Eppure il Ministero dell’Economia e delle Finanze nel 2015 aveva impugnato la delibera con ricorso n. 1839 aprendo di fatto il procedimento di fronte al Tar Calabria.

Nonostante questo l’Amministrazione, alla quale il ricorso era stato regolarmente notificato, ha fatto elaborare il ruolo e nel 2016 ha inviato le bollette ai cittadini, ovviamente con lettera raccomandata.

Nella illusoria speranza che si trovi una soluzione che non danneggi ancora una volta solo e soltanto i cittadini, direttamente o indirettamente, ci sentiamo di invitare ulteriormente la Maggioranza a riflettere sulla propria adeguatezza a governare la città e il territorio, cosa difficile, certo, ma riteniamo impossibile a quanti credono politicamente di poter gestire tutto ergendo steccati a protezione di orticelli e conventicole.

 

Amantea 21.06.2015 Sergio Ruggiero Consigliere comunale gruppo “La nuova Primavera”

Dopo la Menichino anche Ruggiero segnala i problemi del servizio RSU.

E lo fa con una nota indirizzata al sindaco, all’assessore all’ambiente, al comandante della Polizia Municipale ed ai consiglieri comunali.

 

 

Questo il testo:

Comune di Amantea C.so Umberto, Amantea

Al Sindaco

All’assessore all’Ambiente

Al Comandante della Polizia Municipale

Epc a tutti i Consiglieri Comunali

Gestione rifiuti. Segnalazione situazioni di disagio e di degrado.

Il sottoscritto Sergio Ruggiero, nella qualità sopra indicata, segnala alle S.L. quanto segue:

Gravissimo accumulo di rifiuti presso il capannone comunale nell’area P.I.P. di Marcielli Campora San Giovanni, e una diffusa presenza di rifiuti indifferenziati abbandonati ovunque; notevole è anche la presenza di rifiuti speciali RAEE (elettrodomestici ed altro dello stesso genere);

Una situazione precaria presso l’isola ecologica di Acquicella, dove si lamenta una condizione logistico/strutturale deficitaria (platea di calcestruzzo lungo il percorso di conferimento dell’indifferenziata) e la carenza di attrezzature (cassoni dedicati alla raccolta della plastica);

Abbandono diffuso di buste di rifiuti lungo le strade periurbane.

 

Le situazioni citate denotano una gravissima difficoltà di funzionamento del sistema di gestione dei rifiuti, nella filiera delle attività di raccolta/gestione e di controllo delle infrazioni, con inevitabili ripercussioni sulla qualità dell’ambiente dal punto di vista del degrado e delle condizioni igienico sanitarie, per non citare le condizioni di stress e di sovraccarico operativo cui sono sottoposti gli operatori ecologici in servizio.

E tutto questo, mi sia consentito dire, appare beffardo considerato il salatissimo tributo TARI, oggetto di “animatissime” sedute consiliari, che i cittadini versano alle casse comunali.

Le questioni segnalate assumono particolare rilevanza con l’arrivo imminente dell’estate in cui, ai problemi riscontrati, che con il caldo si ingigantiscono e che di certo non giovano alla godibilità turistica del territorio, si aggiunge il gravissimo rischio di incendio dei rifiuti con le conseguenze facilmente immaginabili.

Pertanto, lo scrivente chiede provvedimenti urgenti atti alla soluzione delle emergenze (sgomberi e raccolta rifiuti), ed una riunione operativa finalizzata a:

-verifica dell’operatività della Ditta incaricata, ed esplicitazione dei problemi che mortificano il servizio;

-verifica del sistema di controllo e di obbligo al rispetto delle regole connesse alla raccolta differenziata dei rifiuti.

Amantea, 16 giugno 2016

Cordialmente              Sergio Ruggiero Consigliere Comunale gruppo “La Nuova Primavera”

Non vi è dubbio che ad Amantea occorre essere talacimanni e ricordare ogni giorno, anche di notte , al popolo che “ḥayya ʿalā khayr al-ʿamal “

Ma per capire bene quanto diciamo è necessario che come tutti i talacimanni si sia intensamente credenti, sottomessi ed abbandonati alla fede del dio.

E perlomeno che si conosca la verità o quantomeno la si cerchi.

Lo scrittore amanteano Sergio Ruggiero tra i finalisti del PREMIO LETTERARIO NAZIONALE CARLO PIAGGIA 2016 CAPANNORI LUCCA.

 

La Toscana profonda, quella delle Pievi medievali, degli itinerari misteriosi, degli antichi mestieri e dei boschi millenari, sceglie “Alle soglie dell’ultimo giorno”.

Badia di Cantignano (Capannori Lucca), sede del premio letterario nazionale Carlo Piaggia.

 

FINALISTI NARRATIVA EDITA
(in ordine alfabetico)

ANNA MARIA BALZANO (Roma). “Il cappotto blu” (ed Talos)
MARCO BOTTONI (Castelmassa RO). “Io e Marcellino” (ed. Montedit)

MARICLA DI DIO MORGANO (Enna). “Donne di sabbia” (ed. Laruffa)

FRANCESCO FERRARI (Firenze). “L’assassino non è il maggiordomo” (ed. Bellarite)

LUCIO FICINI (Voghera). “Michelangelo il giostraio” (ed. Cicorivolta)

MARISA GIAROLI (Reggio Emilia). “Canoni e contrappunti” (ed. Corsiero)

STEFANIA LO FORTE (Torino). “Sotto la tua finestra” (ed. Pontegobbo)

ALICE MONTAGNINI – FILIPPO TADDIA (Cento). “La promessa di Ruggero” (ed La scimmia dell’inchiostro)

MATTEO PREDAROLI (Milano). “Barche di carta” (ed Arduino Sacco)

SERGIO RUGGIERO (Amantea). “Alle soglie dell’ultimo giorno” (ed. Mannarino)

LUIGINO E NICOLETTA VADOR (Pordenone). “Una questione di cuore” (ed. Ibiskos-Risolo)

 

 La cerimonia di premiazione si terrà sabato 18 Giugno nella chiesa abbaziale di Badia di Cantignano (Lucca)

 

ANNA MARIA BALZANO (Roma). Il cappotto blu (ed Talos)

Una narrazione decentrata che ricerca la profondità e si proietta in realtà diverse e spesso inconciliabili facendoci godere dei gusti e delle diversità, del confronto, soprattutto con le nostre paure che ci palesano fragili. Letta l'ultima pagina, non ci resta che posare lievemente una nostra mano sul cuore e poi su questo libro, sulle esistenze che riporta, per difenderle dall'oblio."

 

MARCO BOTTONI (Castelmassa Roma). Io e Marcellino (ed. Montedit)

   Marcellino è un amico. È un “Ingeniere” analfabeta, imprenditore edile, nonché armatore navale, direttore di scavi e manager di qualsiasi attività preveda l’apertura di un cantiere. Il primo Novembre del 2009 è stato chiamato a dirigere i lavori in “alto luogo” in un posto molto lontano, e ne avrà per tutta l’Eternità.

 

MARICLA DI DIO MORGANO (Enna). Donne di sabbia (Laruffa)

Una storia dell’oggi ambientata in un centro per pazienti in stato vegetativo ove è dialogico il rapporto tre una madre e la sua creatura che parla e vive in lei per allontanare il pensiero di un cervello ormai esaurito e dunque di un corpo vivo di fatto ma non nella realtà umana.

 

FRANCESCO FERRARI (Firenze). L’assassino non è il maggiordomo (ed. Bellarite)

Versilia, 1944: mentre infuria la violenza dell'occupazione tedesca, presso Villa Freschi la vita continua, tra un pranzo e l'altro, dove si riuniscono esponenti della società bene e del popolino, uomini di Chiesa e dello Stato, cattolici, atei ed ebrei. Tutto cambierà con l'arrivo di un ospite inatteso, un generale delle SS. Mentre la Storia prosegue tra eccidi e battaglie, le storie dei personaggi si troveranno a una svolta: una persona è stata assassinata nella Villa. Chi è il colpevole?

 

LUCIO FICINI (Voghera). Michelangelo il giostraio (ed. Cicorivolta)

"Tutti hanno un segreto, tutti sognano qualcosa di diverso da ciò che possiedono e nessuno che accetta le cose per quel che sono. Forse è per questo che mi riesce così facile trovare donne che hanno voglia di fare l'amore. Perché io, alla fine, difficilmente fingo."

 

MARISA GIAROLI (Reggio Emilia). Canoni e contrappunti (ed. Corsiero)

Canoni e Contrappunti di Marisa Giaroli narra una storia d’amore, un amore importante ma complicato e difficile. Ma il romanzo è anche l’affresco dell’Italia negli anni del boom economico con le sue opportunità e contraddizioni.

 

STEFANIA LO FORTE (Torino). Sotto la tua finestra (ed. Pontegobbo)

Tra gli scorci dell’antico borgo ligure di Bussana Vecchia, vicino a Sanremo, dove la protagonista ricomincia la sua nuova esistenza circondata da profonde amicizie  e da un nuovo grande amore, si snoda il racconto tormentato e commovente di una donna che senza più rinunciare a se stessa, cercherà disperatamente e fino alla fine dei suoi giorni, di recuperare l’affetto della figlia che non le ha perdonato di averla abbandonata.

 

ALICE MONTAGNINI – FILIPPO TADDIA (Cento). La promessa di Ruggero (ed La scimmia dell’inchiostro

Il dramma della prima guerra mondiale visto attraverso gli occhi di un giovanissimo padre che parte per il fronte lasciandosi alle spalle una promessa fatta al figlio. Una promessa che con l'aiuto dei suoi compagni riuscirà a mantenere.

 

MATTEO PREDAROLI (Milano). Barche di carta (ed. Sacco)

Claudio è un ragazzo di 23 anni che vive in un paesino dell'entroterra genovese. La ragazza lo ha appena lasciato, non trova un lavoro e l'autunno incombe sulle colline. A Claudio serve un modo per arpionarsi a quella felicità che sembra fuggita nel passato. Così inventa Cepheus, il misterioso scrittore che, dal blog Barchedicarta, cercherà di riconquistare il suo amore perduto e finirà per guidare Claudio nella sfida avventurosa del diventare adulti ai tempi della web generation.

 

SERGIO RUGGERO (Amantea) Alle soglie dell’ultimo giorno (ed. Mannarino)

A.D. 870 d.C. Italia meridionale. Uno studioso ateniese de’ “La gerarchia celeste” deve seppellire in una grotta le spoglie mortali di un angelo. La missione sacra, sulla quale incombe l’ombra di una perfida macchinazione, s’intreccia con l’amore disperato tra Tilesia e Ibrahim e con il dramma della “battaglia decisiva contro l’Anticristo”.

 

LUIGINO E NICOLETTA VADOR (Pordenone) Una questione di cuore (ed. Ibiskos-Risolo)

Anni sofferti, di solitudine e nostalgia del passato, degli amici, della famiglia, di un vecchio amore mai realmente dimenticato e anche e soprattutto dei luoghi cari, dell'odore unico del suo Fiume. Una scrittura intima e privata che rende il lettore protagonista della storia e gli fa soffrire tutti i patemi d'animo del protagonista Pepe. Gli fa vivere quella nostalgia delle cose care, ma lo rende anche partecipe dei suoi dubbi e dei suoi mille ripensamenti.

 

LA GIURIA DEL PREMIO LETTERARIO NAZIONALE CARLO PIAGGIA 2016 – CAPANNORI LUCCA

 

RAPPORTO DELLA GIURIA:

Dopo un'attenta e accurata selezione siamo giunti alla decisione di presentare i nomi e le opere dei finalisti. Vi assicuriamo che non è stato facile. Non è retorica dire che le opere pervenute sono, in gran parte, di notevole spessore.

Quest'ultimo dato ci ha portato a pensare una fattiva e continuativa collaborazione con i finalisti. Collaborazione che si tradurrà nei prossimi mesi in occasioni reali di dibattito, confronto, presentazioni, conferenze in cui i singoli autori saranno chiamati nella nostra città per affrontare le tematiche che hanno saputo tradurre in racconto.

Elena Torre  scrittrice giornalista                

Luciano Luciani consulente editoriale      

Remo Santini capo redattore “La Nazione” Lucca                                                                              

Giancarlo Caselli  Istituto storico lucchese        

Susanna De Luca Avvocato e lettrice      

Carlo Paoletti Associazione cult. "La Sorgente"                                               

Mario Ciancarella, Libraio di LuccaLibri                                                                            

Marisa Ungaretti Associazione "Mirco Ungaretti"

Paola Battistoni, libraia e segretaria del Premio

Roberta Alessi, Docente di lettere

Dante Lucchesi, commercialista

 

Pubblicato in Cronaca

Il Consiglio comunale ha deliberato sulla proposta chiusura della tenenza della Guardia di Finanza di Amantea.

 

Diversi gli interventi e tra questi quelli del sindaco Monica Sabatino che riferito dell’incontro avuto con il comandante la Tenenza della GdF di Amantea e della Compagnia di Paola i quali hanno riferito informalmente della prossima chiusura , il primo agosto prossimo, della tenenza della GdF della città, nonché dei rapporti con il Prefetto e della richiesta di convocazione del comitato provinciale per l’ordine pubblico al fine di trattare la problematica

 

Per la minoranza è intervenuta la consigliera delM5s Francesca Menichino che ha presentato un documento contenente quanto fatto per tentare di conservare l'istituzione nella città.

Ma quello che ha fortemente provocato la attenzione dei pochi presenti( più dei soliti, invero, ma sempre troppo pochi per percepire la esistenza di una città vigile ed attenta, di un popolo amanteano interessato alla propria città) è stato sicuramente l’intervento del consigliere Sergio Ruggiero che tra l’altro , dopo aver ricordato i recenti attentati ( incendi, bombe ed altro) ha dichiarato: “.

 

Di fronte ai fenomeni delinquenziali, noi politici( parlava quindi anche di se stesso) abbiamo il compito di alimentare la consapevolezza collettiva, "educare" la società all'esercizio dell'indignazione, che non si può certo manifestare con il silenzio, perchè il silenzio è l'anticamera della rassegnazione e dell'assuefazione, matrigne dell'omertà, il brodo culturale in cui alligna la ràdica della malavita e della sua violenza. Noi non siamo forze dell'ordine, non spetta a noi indagare, ma siamo forza d'opinione, e a noi spetta condannare i fenomeni che minacciano la sicurezza e il vivere civile della nostra comunità”.

 

Una dichiarazione probabilmente sollecitata dall’incontro con un magistrato che ha sollecitato la necessità di far fronte sociale e culturale a fenomeni che non possono restare omessi dall’avere un posto importante nella coscienza cittadina.

Una dichiarazione che ha scosso le menti ed i cuori dei mediocri.

Guarda cosa proprio oggi il Corriere della Calabria riporta le parole del procuratore capo di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho dette al convegno "Uscire dal cono d'ombra: “La Calabria continua ad essere governata dalla 'ndrangheta”, per poi concludere “La 'ndrangheta vive sulla confusione, sul silenzio e con il silenzio è diventata forte”.

Né possiamo dimenticare che nel 2011 anche l’allora procuratore capo di Reggio Calabria Pignatone ebbe a scrivere: “ la repressione non basta.

 

È necessaria la reazione della società civile, con tutte le sue articolazioni, ognuna delle quali può svolgere un ruolo prezioso, innanzi tutto agendo secondo le regole e contrastando il silenzio e l'omertà: così si può sconfiggere questo cancro della società, come l'hanno definito i vescovi italiani, che mette a rischio l'economia e la democrazia del nostro Paese”.

Ricordiamo che l’ultima “Passeggiata antiracket per il centro di Amantea” svoltasi il 07-12-2012 quando rappresentanti della Prefettura , ufficiali della Finanza, dei Carabinieri ed esponenti nazionali e regionali di associazioni antiracket( per esempio Rocco Mangiardi di Lamezia Terme) , e con loro tutti gli associati ANRA con il presidente Orazio Mannarino, un folto gruppo di albergatori di Isca-Hotels con il presidente Gabriele Perri, tanti imprenditori commerciali ed esponenti dei media territoriali.

 

L’amministrazione comunale non partecipò perché, come ricordò l’allora assessore Carratelli, alla stessa non giunse “ alcuna comunicazione, nè invito, relativo all'evento”.

Poi null’altro. Il silenzio.

Un silenzio interrotto da un dibattito, per fortuna breve, di voci stridule che avrebbero strappato un sorriso a quel mafioso che casualmente si fosse trovato a passare.

 

E bene hanno fatto coloro che hanno richiamato alla unitarietà di intenti ed all’unità di azione contro tutte le mafie ed i loro rappresentanti.

Pubblicato in Politica

Una dopo l’al tra la dichiara zione di voto del Consigliere arch. Sergio Ruggiero – Ca pogruppo lista Nuova Primavera e quella dell’ex asses sore Gianfran co Suriano raggiunto tele fonicamente.

 

 

 

 

 

 

1)Dichiarazione di voto

DEBITI E SITUAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA DEL COMUNE.

All’esito dello studio della Relazione dell’Organo di Revisione, che rappresenta in forma organizzata i dati del bilancio economico dell’Ente, rilevo alcuni elementi a mio parere indicativi sia dello Stato dell’Ente medesimo, sia sulle modalità di determinazione della politica finanziaria messa in campo dall’Amministrazione.

  1. Il ricorso alle anticipazioni di liquidità è eccessivo. Il continuo, reiterato, e sostanzioso ricorso alle anticipazioni di tesoreria è chiaro sintomo di squilibrio dei conti comunali.
  2. Le spese di cui al titolo I° (spese correnti di gestione, sulle quali maggiormente occorrerebbe concentrare gli sforzi della razionalizzazione), continuano a crescere inesorabilmente. Erano di euro 11.638.000 nel 2013, erano di euro 12.267.000, nel 2014 e sono diventati euro 12.433.000 nel 2015. Un aumento di oltre il 10% in due anni (schema pag 9).
  3. Appare veramente irrealistico determinare un avanzo del risultato d’amministrazione di euro 6.425.000 addirittura disponibile (schema pag. 12) mentre il conto economico reca un risultato di esercizio negativo di euro 715.165 (schema pag. 33). Questa rappresentazione mi appare come l’esercizio di un’alchimia contabile finalizzata a giustificare una inesistente disponibilità di spesa, secondo un’abitudine che appartiene ad altri tempi. Io credo che la situazione complessiva del bilancio sia veramente difficile, tale da richiedere maggiore chiarezza e più prudenza.
  4. Le entrate tributarie nel 2015 hanno registrato una riduzione di oltre un milione di euro, passando da 9.254.011 nel 2014 a 8.184.235 nel 2015 (schema pag 15). Ciò denota una effettiva difficoltà della Giunta di organizzare il sistema comunale della gestione dei tributi. Da questo punto di vista mi sento di esortare l’Amministrazione ad un proficui ed effettivo potenziamento del servizio. Dunque le spese correnti aumentano (vedi punto 2) e le entrate tributarie diminuiscono. Non sarà questa la ragione del diniego dei mutui da parte della C.D.P.?
  5. Il comune utilizza diversamente le risorse in avanzo del servizio delle lampade votive e dalla gestione del porto turistico (cioè riceve più entrate rispetto ai costi registrati) (schema pag. 18); ma non mi risultano corrispondenti investimenti nelle medesime infrastrutture.
  6. I residui attivi e passivi accumulati nell’anno 2015 raggiungono cifre considerevoli, pari ad oltre il doppio della media degli ultimi cinque anni. (schema pag. 30). Ciò nasconde l’intendimento, o meglio, la possibilità di aumentare la disponibilità all’aumento della spesa corrente.
  7. Il conto economico evidenzia un risultato economico chiaramente negativo per oltre 700.000,00 euro (schema pag. 33). E’ drammatica la riduzione del patrimonio netto comunale che passa da 38.000.000 del 2014 a 26.000.000 (schema pag. 35) Se è vero che le cifre esposte nel conto economico e nel conto patrimoniale restano ancora indicativi, è certo che il sistema contabile e di bilancio messo in piedi da questa Amministrazione lascia molto a desiderare, esprimendo di fatto un chiaro trend negativo.

Si assiste dunque ad un significativo aumento di residui attivi e passivi, dove si nascondono le inefficienze della macchina comunale, e contemporaneamente ad un maggiore ricorso all’indebitamente per le spese di gestione (o correnti). Si assiste peraltro ad una costante riduzione del patrimonio comunale e ad una perdita del risultato economico di gestione.

Temo che questa Amministrazione continui a gestire l’Ente con l’ottica dell’approssimazione, in cui si assiste all’aumento dell’indebitamente malcelato fra le pieghe dei residui e ad un sempre maggiore ricorso alle anticipazioni di tesoreria, con l’obiettivo di spostare i debiti sulle future generazioni. I dati di bilancio restano impietosi, con questi dobbiamo fare i conti, ma con un senso di responsabilità che purtroppo continuo a non vedere.

Rilevo infine come alcune situazioni debitorie siano state apprese dai giornali e non notificateci dall’Amministrazione al fine di consentire una costruttiva discussione in ambito consiliare, a scapito della chiarezza che si impone.     Il Consigliere Sergio Ruggiero

2) abbiamo raggiunto telefonicamente l’ex assessore comunale Gianfranco Suriano che non si è sottratto alla nostra domanda e che ha dichiarato quanto segue:

“Condivido pienamente la fotografia del bilancio comunale relativa all’anno 2015 rappresentata dall’amico Sergio Ruggiero nell’ultimo consiglio comunale.

Molti sono i dati andamentali e le misure di alcune voci contrastanti tra di loro che non consentono di comprendere chiaramente l’effettivo stato di salute del bilancio.

In ogni caso alcuni sintomi sono ben chiari e farebbero giungere alla conclusione che il nostro comune possa essere vicinissimo ad una situazione di deficit strutturale.

Tra l’altro tale critica condizione potrebbe essere acuita, ad esempio, dal fatto che nel rendiconto appena approvato gli accantonamenti per rischi oneri derivanti da cause legali sembrerebbero sottodimensionati rispetto alle stime prudenziali da fare per legge, ma questo è solo , ripeto, un esempio.

Tutti coloro che rivestono cariche pubbliche, su questo tema, dovrebbero parlare chiaro ai cittadini considerato che qui si tratta di amministrare i loro soldi.

Questo non è un argomento da partito preso!”

Pubblicato in Politica

PREMIO LETTERA RIO INTERNAZIO NALE TULLIOLA RENATO FILIPPEL LI DI FORMIA XXIII EDIZIONE (biennale) 2015-16

 Il Premio porta il nome di Renato Filippelli, che per diciannove anni l’ha presieduto, contribuendo alla sua fama e al suo indiscusso prestigio che lo rende ambito a poeti e scrittori d’altissimo livello. La manifestazione ha inserito nella sua funzione, oltre che quella specificamente letteraria, anche un ruolo di difesa della donna e di lotta contro la criminalità, in particolare contro le mafie. Pertanto ha istituzionalizzato Riconoscimenti d’Onore da consegnare ad indiscusse Personalità del mondo della cultura e della società civile che si sono distinte nel contrasto alle mafie e alla violenza sulle donne:

Medaglia del Presidente della Repubblica;

Medaglia del Presidente del Senato;

Medaglia del Presidente della Camera;

Preziose opere dell’artista Gerardo De Meo.

La città di Formia, sede del Premio letterario internazionale Tulliola - Renato Filippelli.

Verbale di premiazione

Il giorno 16 aprile, alle ore 15,00 si è riunita nelle sede dell’Associazione “Tulliola” in Via Paone san Remigio la Giuria del Premio “Tulliola Renato Filippelli”.

La Giuria è presieduta da Wanda Marasco.Giurati: Annella Prisco (Presidente onoraria), Carmen Moscariello (Presidente del Premio), Raffaele Messina, Michele Urrasio, Fiorella Franchini, Domenico Pimpinella, Manfredo Di Biasio, Mimma Filippelli, Serena Dal Borgo, Paola Piccinno.

Hanno votato: Marasco, Prisco, Moscariello, Messina, Urrasio, Pimpinella, Di Biasio, Piccinno, Franchini.

Il castello Miramare, sede della Cerimonia di premiazione del premio internazionale Tulliola Filippelli

Nella sezione “Narrativa edita”, alla quale hanno concorso più di 1000 autori da tutto il mondo, sono state premiate le seguenti opere:

Prima classificata - Doriana Martini (Milano)

“Prigionieri di noi stessi” (Grauseditore,Tracce)

Seconda classificata - Assunta Antonini (Roma)

“Il caso” (Gruppo Albatros)

Terzo classificato - Sergio Ruggiero (Amantea CS)

“Alle soglie dell’ultimo giorno” (Editore Franco Mannarino)

Quarto classificato - Antonio Piscitelli (Napoli)

”Dentro una passione” (Edizioni Scientifiche Italiane)

Quinto classificato - Giuseppe Carbone (Matera)

“Paradiso-inferno Andata e Ritorno” (Edizioni Kimerick)

Prima classificata: Doriana Martini (Milano)

“Prigionieri di noi stessi” (Grauseditore,Tracce)

Il libro. Romanzo introspettivo, che mette a nudo le conseguenze dolorose di certe dinamiche familiari perverse. È la storia del viaggio tortuoso verso gli angoli più bui della psiche dei personaggi. Un’opera raffinata scritta da un avvocato penalista del foro di Milano e autrice di assoluto livello letterario

Seconda classificata: Assunta Antonini (Roma) “Il caso” (Gruppo Albatros)

Il libro. È l'11 settembre 1973, Il Generale Pinochet si impadronisce del potere in Cile, portando al suicidio il presidente Allende e gettando il paese in una vera e propria guerra civile. In questo drammatico contesto, i romanzo narra della storia di un ragazzo e una ragazza che combatteranno per una vita più giusta. Una splendida rivelazione, il felicissimo esordio letterario di una donna manager.

Terzo classificato: Sergio Ruggiero (Amantea CS)

“Alle soglie dell’ultimo giorno” (Editore Franco Mannarino)

Il libro. A.D. 70 d.C. Italia meridionale. Uno studioso ateniese de’ “La gerarchia celeste” deve seppellire in una grotta le spoglie mortali di un angelo. La missione sacra, sulla quale incombe l’ombra di una perfida macchinazione, s’intreccia con l’amore disperato tra Tilesia e Ibrahim e con il dramma della “battaglia decisiva contro l’Anticristo”. Un romanzo “straordinario” per uno degli autori del romanzo storico più apprezzati del momento.

Quarto classificato Antonio Piscitelli (Napoli) ”Dentro una passione” (Edizioni Scientifiche Italiane)

Il libro. Un «romanzo-saggio» unico nel suo genere. La gradazione ascendente dell'intreccio stimola l'attenzione del lettore senza soluzione di continuità. Racconto, riflessioni, memorie e Storia si amalgamano nell'elegante prosa dell'autore e fanno di questo libro un autentico evento letterario.

Quinto classificato Giuseppe Carbone (Matera)

Paradiso-inferno Andata e Ritorno (Edizioni Kimerick)

Il libro. Dedicato a tutti coloro che si sono trovati a scendere nelle viscere più oscure dell’Inferno a causa della pedofilia. Qualcuno ha lottato sino allo stremo delle proprie forze, riuscendo a sconfiggere il demone-pedofilo; altri invece vagano ancora senza meta in una sorta di limbo, confinati per sempre nel buio della sofferenza e della disperazione. Un coraggioso atto di denuncia e uno struggente grido di dolore.

La cerimonia di premiazione si svolgerà il 16 maggio 2016 presso il Castello Miramare in Formia


                               

BANNER-ALTO2

I Racconti

© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy