La Coldiretti precisa comunque che tutta la fascia tirrenica fino a Scalea è interessata dalla mareggiata che sta arrecando disagi e danni.
La Coldiretti, inoltre, denuncia i danni che la mareggiata ha apportato alle strutture del Consorzio di Bonifica di Lamezia situate tra le località “La Macchia” e “La Vela” nel comune di Nocera Terinese
Qui è in corso la posa in opera della condotta.
I lavori di cui sopra interessano la modifica del vecchio tracciato che era posto vicino al mare, e prevedono la sistemazione della condotta a lato della SS18 proprio per garantire l’irrigazione nelle aree situate lungo la fascia costiera.
Le fortissime mareggiate in corso hanno arrecato danni alla tubazione posata in opera.
I lavori che si stanno realizzando, vengono effettuati a totale carico del Consorzio di Bonifica che utilizza fondi propri, e non sono a carico di altri Enti.
Il Presidente del Consorzio di Bonifica Tirreno Catanzarese Franco Arcuri esprime grande preoccupazione per quanto sta accadendo e – ha dichiarato – che d’intesa con Coldiretti, si procederà alla quantificazione dei danni subiti dagli agricoltori e alle strutture del Consorzio unitamente ad un piano di interventi non appena le condizioni meteorologiche lo permetteranno.
Al momento l’eccezionale mareggiata in corso ha determinato la sospensione di ogni attività nelle zone interessate.
Nella stessa zona il mare non ha rispettato nemmeno le attività commerciali e le abitazioni
Si tratta forse di un mare dispettoso?
O si tratta di prendere atto che lui ha le sue ragioni e che l’uomo deve tenerne conto e non osare oltre ogni limite abusando della natura e creando le condizioni perchè lui faccia danni a persone e cose?
Come facciamo a ricordare che le piane del Tirreno cosentino e catanzarese sono state sottratte al mare alcuni secoli fa e sono figlie delle grandi piogge di quel tempo?
Nrlla foto il mare invade i campi
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Storia locale della Calabria
La vicenda parte dalla decisione del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Bonifica di Lamezia di bloccare l’erogazione dell’acqua agli utenti morosi da troppi anni.
Sulla problematica scende in campo la Coldiretti Calabria ed il suo presidente Pietro Molinaro dichiara: ”Il Consorzio di bonifica di Lamezia fa bene: l’acqua ad uso irriguo deve essere pagata”
Poi continua : “E’ davvero assurdo che in uno dei sistemi irrigui più avanzati della Calabria (la valle del Savuto) con prelievo attraverso tessera elettronica ci possa essere chi sobilla con argomentazioni fatue e vane per non pagare la tariffa idrica. Sono agitatori di pseudo-piazze che evidentemente pensano di farla franca e purtroppo trovano sponda in chi, senza costrutto, pensa di avere consensi ed invece non sa che sta penalizzando numerosi imprenditori onesti che in ossequio a leggi e regolamenti pagano il dovuto”.
Chiarisce la Coldiretti denunciando che “ Nel comprensorio del Savuto, ci sono 650 contratti irrigui e 350 utenti, circa il 10% sono utenti morosi. L’acqua erogata con tessera elettronica risulta essere pari a 1.195.00 mc, mentre il consumo che viene rilevato ai contatori è di circa 3milioni di metri cubi” Evidentemente –chiarisce Molinaro- vi è un prelievo abusivo di circa 1.990.00 mc e questo non può essere assolutamente tollerabile.”
Continua ancora il presidente che “Combattere l’evasione e l’elusione, oltre ad essere un principio sempre valido, è un impegno che da sempre fa parte del programma elettorale della Coldiretti per i Consorzi di Bonifica e quindi non si fanno sconti a nessuno. In questi anni non vi è stato alcun aumento della tariffazione per l’acqua che rimane ferma al 2003 (12 anni fa) e quindi gli agitatori e i loro ispiratori, difendono gli utenti morosi a danno della stragrande maggioranza che paga con regolarità, creando tra l’altro una sorta di concorrenza sleale.”
Infine Molinaro conclude evidenziando che “Nessuno, dico nessuno, pensi di intimorire il Consorzio e i suoi saggi amministratori, nemmeno ricorrendo ad atti vandalici (che sono stati denunciati alle autorità di polizia per ora contro ignoti) che poi devono essere riparati aggravando i costi di gestione. Coldiretti ribadisce il rispetto delle regole e chiedendo controlli alle forze di polizia vigilerà attentamente e non permetterà che alcune, per ora deroghe, si risolvano a tarallucci e acqua o con l’uso della carota. Davvero fa rabbia che mentre ci battiamo per piani di investimento per le reti irrigue avanzate c’è chi, pensando di farla franca, diventa invece una zavorra”.
“Si mettano l’anima in pace , chi non paga deve farlo ; su questo la Coldiretti non transige”.
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Campora San Giovanni