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moderna vaccino oggiReggio Calabria, 4 gennaio 2021 – Sarà la prima consegna di vaccini del 2022, quella in programma domani nella nostra regione. I furgoni di Sda, corriere di Poste Italiane, saranno infatti impegnati a distribuire 23.300 dosi di Moderna alle strutture sanitarie territoriali per i centri abilitati alla vaccinazione delle cinque province calabresi. Il quantitativo, che verrà distribuito con i mezzi speciali di Poste Italiane attrezzati di celle frigorifero, verrà così ripartito: 8.400 dosi arriveranno a Castrovillari, 4.400 saranno destinate a Lamezia Terme, 2.000 ciascuno a Vibo Valentia e Crotone, mentre le ultime 6.500  saranno consegnate a Melito Porto Salvo. La fornitura alle strutture ospedaliere avverrà anche in questa occasione in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e l’Esercito Italiano.

amantea

I dati sono in costante aumento e coinvolgono in particolare la frazione di Campora San Giovanni.

 

È quindi necessaria, per la nostra redazione, una scelta decisa e rapida a protezione della popolazione da parte delle istituzioni, che sia la Terna Commissariale o i vertici dell’Asp di Cosenza.

 

L’analisi aggiornata dei dati regionali, con le indicazioni tecnico-scientifico per il contrasto della crescita epidemiologica, è indiscutibile risulta necessaria, soprattutto nelle province di Cosenza e Catanzaro il rafforzamento della zona rossa.

 

La pressione sugli ospedali è costante, e sono in aumento i casi gravi.

Il vulnus è sotto gli occhi di tutti, ma nessuno vuol vederlo.

Un po’ perché i numeri lo giustificano, troppi i contagi in città, per cui è matematicamente impossibile ricostruire le reti del contagio.

 

Un po’ perché l’attenzione del sistema sanitario e delle istituzioni è tutta concentrata sui vaccini.

E allora, ecco che sul tracciamento la Calabria arranca.

O, meglio sarebbe dire, latita.

A livello nazionale l’’attività di ricostruzione delle catene di trasmissione si ferma al momento al 29,8% dei casi: cioè a meno di 3 su 10 rilevati, in Calabria siamo all’8%.

 

L’ identificazione dei contagi dei casi passa in Calabria solo attraverso la comparsa dei sintomi: cioè troppo tardi, quando la malattia si è già fatta largo nel corpo dei pazienti, con i rischi che ormai sappiamo esservi correlati.

 

I dati non ufficiali, in nostro possesso, per il nostro Comune, mostrano un costante aumento dei casi di contagio, sia ad Amantea che a Campora, gli stessi sono esclusivamente effettuati con i test rapidi su base volontaria, ovvero quei test che sono meno affidabili dei molecolari classici, questi ultimi richiedono almeno una giornata per essere processati, non in Calabria dove siamo ad una settimana o più, ma anche più versatili e quindi più utili sul piano dello screening.

 

Oggi, i dati pubblicati sul sito del Comune di Amantea sono che i soggetti positivi al virus con esecuzione di tampone e in isolamento obbligatorio sono 49, mentre i cittadini sottoposti a "quarantena" sono 113. 

Preoccupa la previsione di crescita in linea con i dati Regionali.

 

Attualmente la Regione Calabria è area rossa e segue quindi i protocolli previsti dal Ministero. 

Questo non ci deve allarmare ma rendere maggiormente consapevoli della complessa convivenza con il virus. 

Invitiamo la cittadinanza a continuare le quotidiane azioni di autodifesa e controllo, applicando tutte le procedure e le regole che ci sono state indicate dalle Autorità sanitarie regionali e nazionali.

 

Per responsabilità verso la collettività, sottolineiamo l’importanza dei comportamenti individuali, di ognuno di noi nel avvisare i propri medici di famiglia (anello comunicativo importante dell'emergenza sanitaria) o le utenze di emergenza, in ogni caso di manifestazioni di sintomi". 

Moderiamo ai casi strettamente necessari gli assembramenti nei luoghi all'aperto e soprattutto al chiuso, come raccomandato dalle disposizioni di legge. 

 

Gli Istituti scolastici sul territorio di Amantea, per ogni ordine e grado, stanno seguendo le disposizioni previste per l'emergenza sanitaria, anche se quasi la totalità dei genitori sta evitando di mandare i propri figli a scuola, segno che la percezione del pericolo è molto alta.

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pasqua 2021

Non si fermano i contagi in città, il numero sale in maniera preoccupante nelle ultime 24/48 ore, solo ieri, difatti, altri otto casi hanno portato il numero dei contagi totali a 39.

Mentre il numero delle persone in quarantena precauzionale è salito a 90.

 

Desta preoccupazione, tra gli addetti ai lavori e non solo, tutta la situazione complessiva in città, in particolare nelle ultime 48 ore sulla frazione di Campora San Giovanni si è verificata una alta incidenza di nuovi positivi, segno che è scesa in tutti noi la percezione del pericolo.

 

Ma la città, da ieri al Lunedì dell'Angelo, è unita nella "stretta di Pasqua", in questi tre giorni è vietato spostarsi, se non per attività motoria vicino a casa o per andare a trovare parenti o amici in massimo di due persone, anche se il nostro vivo consiglio rimane quello di evitare i contatti anche familiari, i minori di 14 anni e i disabili conviventi non si considerano nel conteggio.

 

Saranno intensificati i controlli e i posti di blocco in arterie stradali, parchi e spiagge, infatti in questo fine settimana di Pasqua e Pasquetta le regole sono ancora più severe, come disposto da apposita Ordinanza Commissariale.

 

Sul litorale le forze dell'ordine, anche con l'ausilio di un drone, saranno in campo per controllare vie di accesso agli arenili, eventuali situazioni di assembramento, rispetto delle misure anti Covid, e controlleranno anche esercizi commerciali, spiagge, pinete e parchi pubblici.

 

Intanto in Italia l’effetto sars-cov2 complessivo del 2020 ha cominciato ad elaborare e sfornare dati e statistiche, un report dell’istat ci dice che nel 2020 è come se fosse sparita una città grande quanto Firenze.

Nel nuovo report dell’Istat che ha analizzato l’impatto della pandemia.

Al 31 dicembre 2020 la popolazione residente è inferiore di quasi 384 mila unità rispetto all’inizio dell’anno, inoltre nel 2020 sono nati appena 404.104 bambini quasi 16 mila in meno rispetto al 2019.

I decessi sono cresciuti del 17,6%, con 746.146 persone cancellate dall'anagrafe, quasi 112 mila in più rispetto al 2019.

 

Le nostre raccomandazioni restano quelle di tenere conto della situazione e proteggersi usando un po' di buonsenso. 

Infine sulle scuole in città dovrebbero riaprire, anche in zona rossa ed anche con questi numeri alti di contagi, nel corso della prossima settimana, almeno fino alla prima media in presenza, lo prevede il nuovo decreto ministeriale.

 

Una serena Pasqua a tutti.

 

 

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panico

Si ferma a 31 il numero dei nuovi positivi in città mentre rimane a 70 il numero delle persone in isolamento.

 

Raddoppia, rispetto a Giovedi, il numero dei casi in città, concentrandosi non solo ad Amantea Centro ma investendo in pieno la frazione di Campora San Giovanni, mentre comunque il gran traffico e la gente nei bar raccontano di cittadini poco predisposti a rimanere in casa e a rispettare la zona rossa.

 

Con i 31 casi positivi 70 i contatti stretti o protratti ai quali è stata applicata ordinanza di quarantena, continuano, insomma, a salire i numeri del coronavirus in città e diventa sempre più complesso il tracciamento.

 

Intanto la città fatica a smorzare i ritmi abituali. 

 

La zona rossa è soltanto un’etichetta, macchine in fila nel traffico, assenza di parcheggi liberi, lungomare affollato e file nei bar raccontano di restrizioni poco applicate, stante anche le larghe maglie del dpcm.

 

L’aumento del numero dei nuovi contagi ad Amantea, ampiamente preventivato, ha preoccupato non poco la Commissione Straordinaria in città che ha scritto al Commissario straordinario per l'emergenza Covid per sollecitare la trasmissione di dati aggiornati sull'andamento dei contagi in provincia.

 

Comprendere l'andamento del virus, scrive la commissione straordinaria, degli ultimi giorni in città sarebbe essenziale, per valutare l'adozione di ulteriori nuovi provvedimenti restrittivi, oltre quelli già adottati nei giorni scorsi, in condivisione con il Comitato Provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, infatti la Commissione Straordinaria, alla luce del peggioramento della situazione ed al fine di contenere il più possibile le occasioni di assembramento che favoriscano ulteriormente la diffusione del virus, ha adottato un’Ordinanza contingibile ed urgente, ai sensi dell’art. 50 del D. Lgs. 267/00, con cui nelle giornate di sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 aprile, nella fascia oraria compresa tra le ore 11 e le 22, è stata vietata la fruizione delle seguenti aree:

 

lungomare di Amantea, pista ciclabile, parchi giochi, spazi di verde pubblico comprese piazze e villette comunali a carattere pedonale, ubicate nel capoluogo, nella frazione Campora e nelle località marine, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali aperti, alle abitazioni private ed ai luoghi di culto, ove si svolgano cerimonie religiose e la sospensione dell’area pedonale urbana di via Margherita.

 

Il provvedimento che ha cercato comunque di contemperare le esigenze della cittadinanza non vietandone gli spostamenti consentiti almeno nel corso della mattinata, ci si augura sia utile a contenere la curva dei contagi in pericolosa ascesa.

 

Intanto nel pomeriggio sono arrivati gli esiti dei tamponi molecolari effettuati lo scorso martedi dall’USCA presso la sede dell’Avis Cittadina, da voci ben informate, non ci sarebbero da registrare nuovi casi nella notte.

 

Si è in attesa di conoscere gli esiti dei tamponi effettuati nella giornata di giovedi, legati, perlopiù, alla movida dei giovani ragazzi poco inclini o comunque esausti delle restrizioni nel sociale applicate da governo. 

 

 

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paura coronavirus
Voci non confermate si sussurrano in città.

 

Dovremo per conferma aspettare il comunicato del Centro Operativo Comunale del Comune di Amantea nella giornata di domani.

 

Pare, comunque che, anche se non ufficiali, i nuovi contagi siano confermati da parenti e familiari dei mal capitati, e dovrebbero comunque se non raddoppiare far aumentare notevolmente il numero dei positivi al coronavirus e dei soggetti da inserire nella fase di quarantena preventiva in attesa di tampone molecolare.

 

Due i probabili focolai uno di un soggetto rientrato dal nord italia per impegni lavorativi, e l’altro pare una serie di contagi in ambito familiare.

 

In questa fase delicata dell’epidemia, tutti questi iniziali segnali di nuovi contagi che abbiamo evidenziato, potrebbero preludere ad un nuovo rapido aumento diffuso nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero rigorosamente messe in atto adeguate misure di mitigazione sia a livello regionale che comunale.

 

Nella nostra regione un nuovo aumento nel numero di casi potrebbe rapidamente portare a un sovraccarico dei servizi sanitari in quanto si inserirebbe in un contesto in cui l’incidenza di base è ancora molto elevata e sono ancora numerose le persone ricoverate per Covid-19 in area critica.

 

L’ultimo aggiornamento sul coronavirus in città, datato 26.03.2021, vede 7 concittadini positivi e 6 sommesi in isolamento domestico.

 

La nuova ordinanza del Ministero della Salute colloca anche la Calabria in zona rossa, dove vengono vietati gli spostamenti da un comune all’altro e all’interno del proprio comune, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative e divieto di recarsi presso altre abitazioni private.

 

La nuova ordinanza prevede la chiusura di tutti gli esercizi commerciali, compresi mercati, centri commerciali nei prefestivi e festivi, negozi di vicinato e attività di servizio alla persona, eccezion fatta per rivendite di generi alimentari, beni di prima necessità e per alcune categorie merceologiche.

 

Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie.

Didattica a distanza per elementari, medie, superiori, formazione professionale e Università. Chiuse le scuole e i servizi per l’infanzia.

 

Purtroppo, è il nostro sfogo, paghiamo l’incompetenza, la leggerezza e la programmazione sbagliata della classe dirigente politica e sanitaria Calabrese.

 

Siamo l’ultima regione per le vaccinazioni e non siamo stati capaci di attivare nuovi posti letto nelle terapie intensive, oltre che, non abbiamo previsto nuovi reparti COVID.

 

La dirigenza Regionale Sanitaria ha rappresentato al Commissario Figliuolo, che è il nuovo commissario straordinario per l’emergenza coronavirus nominato da Mario Draghi al posto di Domenico Arcuri, una situazione paradossalmente tranquilla, quando invece siamo nel caos totale, dove i medici e tutto il personale sanitario, sono stati lasciati da soli a fronteggiare una situazione drammatica.

 

A pagare, come sempre, saranno il commercio, i ristoratori, gli artigiani e le loro famiglie, che saranno costretti a subire l’ennesima, inevitabile cassa integrazione, il disagio sociale che si crea, è davvero drammatico.

Basterebbe sedersi al fianco delle imprese, ogni giorno, per capire il dramma che si sta vivendo!

 

 

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spritz

Controlli serrati e quotidiani in città, soprattutto da parte della locale Caserma dei Carabinieri di Amantea, guidata dal Maresciallo Roberto Munafò, con un centinaio mezzi e attività commerciali controllate nel solo fine settimana.

 

Non si fermano, quindi, i controlli delle forze dell'ordine impegnate nell'ambito dell'attività, coordinata dalla Prefettura di Cosenza, per verificare il rispetto delle restrizioni in vigore per l'emergenza coronavirus.

 

Negli ultimi giorni diverse le sanzioni combinate.

 

Dopo aver controllato la provenienza, risultata fuori provincia, sono state multate 4 persone per circa 2.000,00 euro, che guidavano una auto tra le strade della città, senza nessuna motivazione valida.

 

Intensi anche i controlli sugli esercizi commerciali: molti quelli monitorati, nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Amantea hanno sorpreso, davanti un bar, nella centralissima via Margherita, quattro persone intente a brindare su un tavolino con aperitivi e stuzzichini.

 

 

Gli avventori sono stati sanzionati per 400,00 euro ciascuno, agli stessi veniva contestata la violazione amministrativa di cui all' art. 27 c.1 DPCM 02.03.2021, dato che non rispettavano il divieto di consumare in luogo pubblico cibo e bevande, inoltre si aggiungeva all' art. 1 c.5 DPCM 02.03.2021, poiché partecipavano ad una forma di assembramento di persone in luogo pubblico, il locale probabilmente subirà la sanzione accessoria della chiusura per 5 giorni, come prescrive la legge.

 

Un intervento necessario, spiega la Prefettura Cosentina, in questo momento di grave emergenza Covid, con i numeri sempre più alti nell'intera Regione e gli ospedali in grossa difficoltà, tanto da far diventare zona rossa l’intera Regione.

 

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sergio ruggiero


L’incredibile vicenda delle cure domiciliari precoci del Covid-19.

di Sergio Ruggiero

 

Il protocollo delle cure domiciliari precoci contro il Covid, nella sua prima forma, sarebbe stato pronto già ad Aprile del 2020.

Qualcosa di abbastanza semplice e applicabile a domicilio, che un gruppo di valenti medici ha messo a punto e trasmesso dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e al Ministero della Salute.

 

Ma l’AIFA, che aveva stabilito la “vigile attesa” e la somministrazione di tachipirina, costringendo tanta gente a morire in casa o all’affannoso ricovero ospedaliero, ha “riconosciuto” la cura solo il 5 marzo scorso sulla base di una determinazione del TAR del Lazio.

E solo dopo alcune ottime inchieste giornalistiche che hanno denunciato il fatto.

 

 

Non sono un medico e potrei sbagliare qualcosa, ma la ciccia è questa.

 

 

Leggiamo da un comunicato: Roma, 5 marzo 2021 –

“Accogliamo con soddisfazione il via libera del Tar del Lazio all’utilizzo delle profilassi di nuove cure domiciliari per la terapia farmacologica dei pazienti affetti dal virus SARS-CoV-2. Ora dovranno essere riviste e aggiornate le linee guida ministeriali, con un protocollo adeguato per un sistema terapeutico che comprenda l’impiego di altri farmaci, come antinfiammatori, eparina, antibiotici, cortisonici e idrossiclorochina.

 

Dunque, secondo la cricca dell’AIFA e del Ministero della salute, la parola d’ordine fino ad ora era: “Tachipirina e vigile attesa”.

E intanto la gente moriva, a casa o negli ospedali.

 

Io di medicina non capisco nulla, ma una domanda me la pongo: Perché l’AIFA e il Ministro non hanno risposto tempestivamente alla sollecitazione di quei medici che, con una diagnosi e una cura farmacologica precoce, stavano salvando tanta gente dal Covid e da una ospedalizzazione di massa?

 

So di medici di qui, anche qualcuno a me vicino, che hanno curato malati anziani diabetici sintomatici evitando loro l’ospedalizzazione, disattendendo le indicazioni ministeriali, e magari rischiando conseguenze personali. Bene, e non perché gli ospedalieri non siano bravi ma perché, sommersi dai ricoveri e male equipaggiati, non hanno potuto svolgere al meglio il proprio lavoro, soprattutto nella prima ondata, magari lasciandoci le penne, o assistendo alla morte di tanti sventurati giunti troppo tardi, o peggio a cui venivano “bruciati” i polmoni da una terapia intensiva talora improvvisata.

 

Mi domando: perché il Ministro bambino non è andato all’AIFA per tempo a sbattere i pugni e a urlare: “Guardate che quei medici stanno salvando la vita a un mucchio di gente. Parliamo con loro che possono e vogliono aiutarci”.

 

Mi domando: se lo sapevo io che sono l’ultimo fesso del quadrante occidentale, come faceva a non saperlo il Ministro bambino?

Perché non ha incontrato quei medici ch’erano in grado di mostrare i risultati?

Lui o qualcuno dei sottosegretari, portaborse, affiliati, incaricati, leccaculo…?

 

Eppure quei medici lo hanno cercato.

Ma lui era forse impegnato a chiudere tutte le attività economiche da un momento all’altro e a scrivere il libro per vantarsi di essere il più bravo.

E il Pifferaio magico era impegnato a fare conferenze stampa, a nominare task force, a concepir le primule e ad assecondare altre cervellotiche iniziative come i banchi a rotelle e i bonus monopattini, giusto per nominarne qualcuna.

Non voglio fare un’insalata mista, ma la storia delle primule ha veramente dell’incredibile!

Come dire: abbiamo un problema e ne creiamo un altro.

 

Con il numero dei morti dobbiamo essere precisi, perché ognuno di loro è una tragedia: 104386, a quanto pare. Un pezzo di generazione di Italiani spedita al Creatore dall’improvvisazione e dall’inettitudine, temo, prim’ancora che dalla pandemia.

Forse tanta gente si poteva salvare, e forse la questione poteva prendere una piega diversa.

 

Io, l’ultimo fesso del quadrante occidentale, non dirò quel che penso del Pifferaio magico bello vestito e del Ministro bambino.

Non farei una bella figura.

 

 

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chiuse attività

Continuano i controlli della locale caserma dei Carabinieri di Amantea, alla guida del Maresciallo Munafò, per verificare il rispetto della normativa anti Covid.

 

Due importanti attività commerciali, una su Corso Regina Margherita ad Amantea, ed una su Corso Italia a Campora San Giovanni, sono state severamente contravvenzionate ieri dai Carabinieri e per entrambe è stata disposta la chiusura per quindici giorni per infrazioni amministrative in inottemperanza alle prescrizioni per il controllo del contagio da COVID 19, e per aver disatteso quanto previsto dal D.L. del 25 marzo 2020, n.19, convertito con modificazioni dalla Legge 22 maggio 2020 n. 35.

 

 

    La prima attività, quella in corso Regina Margherita pare sia stata sanzionata per aver ospitato nei locali di vendita il doppio delle persone consentite, oltre che, per avere continuato l’attività Commerciale di somministrazione bevande e alimenti all’interno della propria attività dopo le ore 18.00.

 

Ai gestori di entrambe le attività, da quanto raccontato a noi dai presenti, pare,  sono anche stati attribuite le responsabilità penali e pecuniarie di non aver fatto rispettare il distanziamento ai clienti, causando quindi assembramento.

 

        Per la seconda attività, quella in Corso Italia, su Campora san Giovanni, pare sia stata sanzionata anch’essa per aver continuato l’attività Commerciale di somministrazione bevande e alimenti all’interno della propria attività dopo le ore 18.00, oltre che, pare, per non aver fornito ai clienti adeguati dispenser con disinfettante per le mani.

 

Complessivamente il numero delle persone sanzionate ieri sera è di circa venti persone, tutte le sanzioni sono state elevate per infrazioni amministrative in inottemperanza alle prescrizioni per il controllo del contagio da COVID 19, le motivazioni delle sanzioni sono varie, ma vanno dall’assemblamento alla mancanza di uso di dispositivi per la protezione individuale.

 

Le forze dell’ordine ci fanno sapere che i controlli nei prossimi giorni saranno serrati e imponenti, invitano, pertanto, la popolazione attiva in città a segnalare eventuali abusi ed assembramenti illegali anche all’interno di abitazioni private, così da evitare la proliferazione dei contagi del coronavirus.

 

 

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covid

 

 

Il rapporto tra contagi accertati e tamponi è sempre troppo basso, cresce lievemente il numero dei nostri concittadini positivi al test molecolare al Coronavirus - covid 19 - che si ferma a 9, mentre, sono una quindicina le persone in quarantena sparse lungo tutta la città, senza distinzioni tra età, sesso ed attività lavorativa.

 

In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 568.253 soggetti per un totale di tamponi 602.904 eseguiti.

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 39.459 (+89 rispetto a ieri), quelle negative 528.794.

 

Sono questi i dati giornalieri relativi all'epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute, si va verso nuove restrizioni?

Il governo Draghi è a un bivio nell'emergenza Coronavirus.

Il nuovo Dpcm del 2 marzo entrato in vigore sabato 6 forse è già vecchio: c'è bisogno di una nuova stretta per fermare la crescita dei contagi scatenata dalla terza ondata dell'epidemia di Sars-CoV-2.

 

La nuova stretta potrebbe arrivare già a partire da venerdì 12 marzo con regole valide per lunedì 15.

Nuove regole per le zone rosse e arancione scuro con la possibilità di applicare anche una super zona rossa e anticipo del coprifuoco insieme al lockdown totale per almeno tre settimane sono le principali opzioni per l'Esecutivo.

 

Il bollettino del Ministero della Salute di oggi registra 13.902 nuovi casi su 184.684 test.

 

In un solo giorno aumentano di 687 le persone ricoverate in ospedale e di 100 i posti letto occupati nei reparti di Terapia intensiva al netto di 231 nuovi ingressi e 318 decessi. 

  • Nuovi casi: 13.902 (ieri 20.765)
  • Casi testati: 59549
  • Tamponi (diagnostici e di controllo): 184.684 (ieri 271.336)
  • Attualmente positivi: 472.533, -329 (ieri 472.862)
  • Ricoverati: 21.831, +687 (ieri 21.144)
  • Ricoverati in Terapia Intensiva: 2.700,  +95, 231 nuovi
  • Totale casi positivi dall'inizio della pandemia: 3.081.368
  • Deceduti dopo Covid test positivo: 100.103, + 318 (ieri 99.785)
  • Totale Dimessi/Guariti: 2.508.732, +13.893 (ieri 2.494.839)
  • Vaccinati: 1.652.031 (5.417.678 dosi somministrate*) 

  • *si tratta del 82.8% delle 4.537.260 dosi consegnate da Pfizer e delle 493.000 consegnate da Moderna al 26 febbraio.
  • La campagna vaccinale dedicata agli over 80 non in Rsa ha coinvolto oltre 1.037.487 i "nonni" che hanno avuto almeno una dose del vaccino Pfizer/Moderna.
  • In distribuzione le prime dosi dei 1.512.000 vaccini AstraZeneca destinati alla fase 3 per le categorie a rischio dai 18 a 55 anni: 125mila gli uomini delle forze armate già coinvolti, 246 mila tra il personale scolastico. Sul sito del Governo il report aggiornato dei vaccini. Oltre 190 mila le dosi somministrate giornalmente, la metà delle 300 mila auspicate. 
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In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 559.627 soggetti per un totale di 593.053 tamponi eseguiti.

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 38.589 (+226 rispetto a ieri), quelle negative 521.038.

Sono questi i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute.

 

Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:

– Cosenza: CASI ATTIVI 2.502 (42 in reparto AO di Cosenza; 15 in reparto al presidio di Rossano;5 al presidio ospedaliero di Acri; 2 al presidio ospedaliero di Cetraro; 0 all’Ospedale da Campo; 7 in terapia intensiva, 2.431 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 8.671 (8.378 guariti, 293 deceduti), una informazione sulla nostra provincia è legata alla fascia maggiormente colpita da questa ultima ondata di contagi, infatti dai dati Asp la fascia compresa da 0 a 18 anni risulterebbe in forte crescita rispetto alle altre fascie, fortunatamente, vista la giovane età, questa fascia pare non abbia avuto gravi conseguenze per la loro salute.

Il problema purtroppo rimane invece con la trasmissione del virus, che risulta molto veloce in giovane età.

– Catanzaro: CASI ATTIVI 1.586 (23 in reparto all’AO di Catanzaro; 3 in reparto al presidio di Lamezia Terme; 2 in reparto all’AOU Mater Domini; 7 in terapia intensiva; 1.551 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 3.831 (3.732 guariti, 99 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 185 (9 in reparto; 176 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 2.702 (2.659 guariti, 43 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 444 (16 ricoverati, 428 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 3.181 (3.124 guariti, 57 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 1.587 (76 in reparto all’AO di Reggio Calabria; 9 in reparto al P.O di Gioia Tauro; 7 in terapia intensiva; 1.495 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 13.541 (13.333 guariti, 208 deceduti).

 

I casi confermati oggi sono così suddivisi: Cosenza 93, Catanzaro 28, Crotone 27, Vibo Valentia 19, Reggio Calabria 59, Altra Regione o Stato estero 0.

Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 186.

 

Ad Amantea i casi sono in leggero aumento, da 6 dell’ultimo bollettino registrato sul sito del Comune di Amantea si è passati ad 8, Fonte ASP, ed 17 persone invece sottoposte alla misura di quarantena.

Proprio oggi un anno fa venivano chiuse le scuole nella nostra città, a distanza di un anno la nostra Regione piomba nella paura di una nuova chiusura totale.

Domani è prevista una riunione in Regione per decidere su una nuova ordinanza del Presidente f.f. Spirli atta alla chiusura anche delle scuole di ogni ordine e grado.

 

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