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Non si offenda nessuno, per favore!

Non si offenda Loiero se ricordiamo che nel 2005 fu costretto a scrivere una accorata lettera aperta, pubblicata dal Corsera, ai turisti scusandosiper le cattive condizioni in cui versava la Calabria, la regione che governava.

Non si offenda Oliverio Gentile e strategico anche lo slogan di Oliverio, allora presidente della Provincia e oggi alla Regione, col suo “avremo un mare da bere”, dietro le telecamere di Striscia la Notizia.

Antiche e spettacolari fandonie che risalgono a undici anni fa.

Non si offendano i sindaci di Cetraro, Acquappesa, Fuscaldo, San Lucido, Torremezzo di Falconara, Fiumefreddo, Longobardi, Belmonte, Nocera Terinese, Falerna, Gizzeria, Curinga Lamezia Terme, Pizzo e Vibo Valentia che a maggio del 2017 si misero insieme per “fare rete” e fronteggiare l’annoso problema del mare sporco.

Eppure sostenevano che “ non basta il buon funzionamento dei depuratori delle nostre città se poi quelli dei paesi limitrofi risultano inefficaci!”

Altre due cose sostenevano “ Il mare è la nostra risorsa e abbiamo l’obbligo di tutelarlo!”.

E denunciavano che “I torrenti, i fiumi si trasformano in vere e proprie bombe ecologiche che si riversano in mare ”.

Non si offenda il Codacons se contestiamo la loro ipotesi di “Commissariare la Calabria per inquinamento".

Ottima invece la proposta di affidare il controllo dei depuratori direttamente al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri.

Ottimo anche l’esposto alle Procure della Repubblica territorialmente competenti affinché venga aperta una inchiesta sulle responsabilità legate allo sperpero di danaro pubblico ed all'inquinamento del nostro territorio.

Ma non basta!

Basta ricordare che dopo più di 6 mesi ancora non sappiamo perché il Catocastro ed il mare antistante erano diventati neri il 7 ottobre2017 e cosa aveva sporcato le sue acque.

Vedi foto in basso!

A proposito perché non si colloca la panna galleggiante di cui disponiamo da almeno 15 anni di fronte al Catocastro per bloccare qualsiasi immissione?

E poi altre nei vari punti di immissione di acque inquinanti?

Qualcuno mi vuole rispondere, per favore!

Pubblicato in Amantea Futura

“Basta” lo dice Agazio Loiero già governatore della Calabria che cedette senza onore la regione alla destra di Scopelliti.


“Basta, non mi candido più!”

Non sappiamo se si tratta di un “buen retiro” dettato dalla consapevolezza che l’età incalza e rende difficile il governo di una regione come la Calabria o di un “buen retiro”dettato dalla consapevolezza che se Scopelliti ha vinto è perchè “lui- Loiero” ha perso, e che, pertanto, in fondo “lui-Loiero” è il vero responsabile di quel denunciato mancato sviluppo della nostra regione!

Loiero contesta l’ormai ex governo scopellitiano e dice «Non voglio imperversare sugli sconfitti, ma un bilancio è doveroso per i calabresi. I dipartimenti sono stati occupati manu militare, le assunzioni hanno seguito la strada della fedeltà e non della competenza. I fondi europei sono stati un disastro. Immani i danni creati alla Regione. Andiamo al fondo senza mai toccarlo. Questa giunta ha creato una classe di gerarchi e di adulatori, che avevano il compito di nominare continuamente il capo».

Come al solito Loiero usa il fioretto, non la sciabola, come dovrebbe fare, forse ricordando che anche con lui , dopo la sconfitta alla quale si rifiutava di credere, venne usato il fioretto e non la sciabola.

Come a dir “ amor con amor si paga”.

Ma Loiero se non si candiderà non smetterà comunque di far politica.

Infatti sarà sempre il leader di Autonomia e diritti –AD.

Anzi, annuncia «Presenterò una lista che supererà ampiamente il 4%».

Certezze , quindi, sui voti da conquistare ma incertezze sul candidato da appoggiare alle primarie.

Ed infatti aggiunge:«Il mio gruppo non ha ancora deciso chi appoggiare tra Callipo e Oliverio. Presto prenderemo una posizione.

Sia Callipo sia Oliverio rispondono a esigenze diverse della Calabria. Vorrei che le primarie non ci fossero. È da più di un anno che alimentano polemiche.

Una regione come la Calabria ha davvero bisogno di questo?».

Oltre ai “suoi” voti anche un’altra certezza e cioè che «Chiunque vincerà le primarie, vincerà pure le elezioni».

Ma và?

Pubblicato in Calabria

La nota di Loiero a Wanda Ferro

Gentile Presidente, questa mia è per rappresentarLe tutto il mio dissenso nei confronti del tentativo, in questi giorni in atto, di riproporre un'azione già sventata in passato, tendente a realizzare in Calabria una società aeroportuale di gestione unica, che ingloberebbe la lametina Sacal, la reggina Sogas, e la crotonese Sant'Anna.

Nella foto l'aeroporto di Reggio

Sono persuaso che questo sarebbe letale per Lamezia terme: uno scalo ancora attivo, su cui la Giunta regionale di centrosinistra investì in un importantissimo progetto strategico, finanziato con i fondi europei.

Sia chiaro, io non ho nulla in contrario nei confronti della struttura aeroportuale di Crotone, che al contrario va difesa essendo, insieme alla Locride, uno dei due aeroporti più isolati della Regione; né tantomeno nei confronti di quella dello Stretto, benché si tratti d’una società per molte discutibili ragioni oberata di debiti. Anzi, sono persuaso che queste realtà debbano vivere autonomamente. Ma resto fermamente convinto che è inaccettabile, oggi, trasformare una forza com'è quella di Lamezia, riducendola ad indebolirsi complessivamente, col rischio di essere compromessa dai debiti di Reggio e di Crotone.

Anche per questo mi rivolgo ai sindaci e al commissario straordinario della Provincia di Catanzaro, esortandoli a vigilare su questa mole di debiti, in particolare su quelli provenienti da Reggio Calabria, perché qualora questo progetto, che è pura follia, andasse avanti, la massa debitoria potrebbe essere interamente spalmata sulla sola Lamezia.

Già siamo in presenza d'una provincia fortemente indebolita dalla Giunta di centrodestra, laddove invece la nostra attenzione fu a trecentosessanta gradi: dalla mobilità, con il potenziamento dell'aeroporto e la realizzazione della metropolitana ferroviaria, alla realizzazione della Cittadella e del nuovo Ospedale Pugliese a Germaneto, sino alla 106. Ma pensare, oggi, di unificare le tre società in una sola significherebbe, a mio avviso, indebolire quella nostra straordinaria risorsa che è Lamezia. Mercoledì 22 Gennaio 2014 Agazio Loiero

Ndr. Mors tua vita mea. Loiero non spiega chi ci sia dietro il tentativo che lui definisce “folle”. Non solo. Dimentica di evidenziare quali sono i debiti degli aeroporti di Reggio e Crotone che poi dovrebbero essere pagati dai soci dell’aeroporto di Lamezia Terme.

A Loiero chiediamo : l’aeroporto di Scalea finirà nello stesso grande calderone?.

Pubblicato in Calabria

Chissà se mai i politici calabresi di destra e di sinistra( ma che cosa significherà, poi, sinistra e destra ) ed in particolare Loiero, e gli assessori e consiglieri della sua amministrazione, e Scopelliti , e gli assessori e consiglieri della sua amministrazione, leggeranno queste righe.. .

Noi le scriviamo comunque perché siano, almeno, lette da qualche calabrese che avrà modo di apprezzare la nostra classe politica di ieri e di oggi. Parliamo del rapporto Svimez per il 2012.

Un primo dato: il PIL annuo individuale.

La Calabria è ultima con 16.460,00 euro. La precedono:

La Campania con 16.462,00 euro

La Sicilia con 16.546,00 euro

La Puglia con 17,246,00 euro

La Basilicata con 17.647,00 euro

La Sardegna con 19.244.00 euro

Il Molise con 19.845,00 euro

L’Abruzzo con 21.244,00 euro

Il Lazio con 29.171,00 euro

L’Emilia Romagna con 31,210,00

Il Trentino AA con 33.058,00 euro

La Lombardia con 33.433,00 euro

La Val d’Aosta con 34.415,00 euro

Insomma il PIL medio nazionale è stato di 25.713,00 euro, il PIL medio del Nord Italia è stato di 30.073,00 euro e quello medio del sud è stato di 17.263,00.

Praticamente la Calabria è la regione più povera d’Italia ed il suo PIL è poco meno del 64% del PIL medio nazionale, più di un terzo in meno .

In sostanza il PIL italiano nel 2012 è sceso del 2,1% mentre quello del mezzogiorno è sceso del 3,2%. Il PIL calabrese quindi è sceso del 2.9% in un anno!

Invece, e da qui gli apprezzamenti per Loiero e Scopelliti, il PIL del Mezzogiorno nel periodo dal 2007 al 2012 è sceso del 10%.

E pensare che l’economia calabrese è insufflata dei fondi europei per quasi 600 milioni di euro all’anno per sostenere la sua economia.

Figurarsi quale sarebbe stato il PIL senza questi fondi europei!

In sostanza parliamo di una situazione drammatica nella quale:

-          La popolazione si riduce a 1.958.200 abitanti ma crescono gli immigrati

-          Il tasso di mortalità( 9,9) è maggiore del tasso di natalità(8,7).Non succedeva dal 1918 quando la popolazione maschile giovanile si ridusse per i morti in guerra!

-          Residenti che lavorano fuori dalla regione 11.770

-          La disoccupazione è altissima( il tasso di disoccupazione ufficiale è del 19,3%, quella corretta è del 30,2%, quella dei giovani entro i 24 anni è del53,5%)

-          Sempre nel 2012 la disoccupazione in agricoltura in Calabria è diminuita del 5,6% e se avessimo i dati attuali la diminuzione sarebbe ancora maggiore ( ci riferiamo alle migliaia di finti braccianti scoperti dalla GdF)

L’export calabrese è pari a 374 milioni di euro ed è cresciuto dello 0,1% nel 2012. In Italia nel 2012 le esportazioni di vino sono cresciute del 14,3% ( in Puglia il 25%,in Campania il 16%, in Sardegna il 9,5%). Eppure ne sono stati spesi soldi per aumentare la esportazione !

Ed ancora non abbiamo i dati del crollo del turismo( arrivi e presenze) misteriosamente ( non è la prima volta) scomparsi nei cassetti delle province e della regione.

Insomma una situazione realmente difficile quella della Calabria per la quale certamente non possiamo non ringraziare i nostri politici, chiunque essi siano, di centro, di destra o di sinistra.

Pubblicato in Calabria

La chiesetta di san Giuseppe, arroccata lì sulla collina omonima, proprio a fianco alla vecchia millenaria Traianea che permetteva di procedere da nord a sud e viceversa lungo la costa tirrenica calabra, vicina al bivio della stessa che portava al casino della antica famiglia amanteana dei Mileti sulla piana marina di Camoli , è certamente piena di fascino.

Il fascino del miracolo del santo che invocato che ebbe a salvare i marinai della nave che stava per affondare tra le onde anche per gli scogli antistanti la collina omonima.

Il fascino della chiesetta che anticipava ai Camolesi la città di Amantea.

Il fascino della chiesetta extra moenia, fuori le mura, e che anticipava, nell’ottocento la ben più antica casetta basiliana extra moenia che era stata realizzata lungo il fiume Licetto- Catocastro, anche essa sulla Traianea, anche essa proprio di fronte al quartiere antico di Catocastro

Un chiesetta miracolosamente salvatasi dalla frana che colpì dopo le grandi piogge che caddero tre anni fa il costone sottostante.

Poi sempre miracolosamente giunse un finanziamento da parte della giunta regionale del tempo, quella governata da Loiero che forse non è stato mai e certamente mai sufficientemente ringraziato.

Ora si attende un altro miracolo.

Il miracolo che si rende obbligatorio quando si pensa di stabilizzare spandendo sulla stesso (vedi foto) la rete che è stata usata dietro la chiesa del Carmine e lungo la Statale 18, là dove assume i nome di Strada Nova.

Almeno è quello che pensa “l’uomo comune” quello che avrebbe preferito almeno una serie di gabbioni di consolidamento sottostanti posti a gradone per evitare i collasso strutturale di una zona che presenta da tempo( da quando è stata abbandonata dall’uomo) una serie di micro frane.

Pubblicato in Primo Piano
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