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Al dott. Massimo Scura – Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria

p.c.      Al dott. Gianfranco Filippelli – Commissario Straordinario Asp Cosenza

p.c.      All’On. Mario Oliverio – Presidente Regione Calabria

OGGETTO: Chiusura Laboratorio di Analisi Asp Amantea (CS), richiesta revoca del provvedimento

Gentile Commissario ad acta,avverto il dovere di scriverLe in relazione al DCA n. 84 del 21 luglio 2015 con cui ha deliberato la chiusura del Laboratorio di analisi dell’Asp di Amantea.

Mi permetta di esprimere le mie riserve su questa decisione e di parteciparLe alcune mie brevi riflessioni sull’argomento.

Nessun piano di rientro e/o di razionalizzazione dei servizi sanitari può essere realizzato sulla pelle dei cittadini. Tantomeno creando forti sperequazioni tra utenti.

La garanzia di cure immediate ed efficienti rappresenta un diritto fondamentale dell’individuo nonché un interesse della collettività. Nel caso specifico, privare della contestualità del risultato rispetto al momento del prelievo (o, comunque, allungarne la tempistica) - soprattutto per alcuni tipi di patologie – può rappresentare un grave pregiudizio per la salute.

La contestualità dell’esito rispetto al prelievo è in molti casi fondamentale per la cura della persona: ad esempio, per gli esami concernenti i livelli di coagulazione, per la determinazione della glicemia oraria e della curva da carico glicemico o, ancora, per gli esami colturali dell’urina. Il riferimento è – soprattutto - a pazienti con patologie importanti, come - ad esempio - i dializzati o coloro i quali effettuano terapia anti-coagulante.

La preoccupazione, inoltre, è che trasportare le provette possa anche compromettere la complessiva qualità dei test di laboratorio.

Francamente sta maturando l’idea che si stiano tagliando i servizi, non gli sprechi, in un territorio di circa 30.000 abitanti che nel periodo estivo almeno raddoppia.

Dalle informazioni raccolte, risulta che il Laboratorio di Analisi dell’Asp di Amantea nel 2014 ha svolto più di 200.000 prestazioni (un dato comunque parziale se si considera che i terminali del Cup risultano in alcuni casi sprovvisti di linea). Oltre ai Comuni del Distretto, il servizio soddisfa anche utenti provenienti da Comuni limitrofi come, ad esempio, Falerna, Gizzeria, Martirano Lombardo, Nocera Terinese e San Mango d’Aquino.

Il Laboratorio di Amantea non rappresenta soltanto un servizio fondamentale per i cittadini, ma costituisce un’eccellenza nel campo della diagnostica e della prevenzione. Nei casi urgenti, la consegna dei referti avviene entro un’ora dal prelievo: Lei sa bene cosa significhino tempestività della risposta e rapidità di consegna dell’esame emocromocitometrico – ad esempio - per un paziente con chemioterapia in atto.

La chiusura da Lei decretata diverrebbe altamente penalizzante, in un territorio già depauperato di alcuni servizi essenziali. La preoccupazione è che la strada che si sta percorrendo sia quella di un dissolversi irreversibile della sanità nel territorio di Amantea. A farne le spese sarebbero soprattutto i soggetti più deboli e fragili. Intervenire sui servizi sanitari fondamentali, invece, dovrebbe significare trasferire sicurezze ai cittadini accorciandone la distanza da questi.

Per tali ragioni – per rassicurare la popolazione locale, per dare un senso alla centralità del paziente e per un fatto di giustizia sociale sostanziale e complessiva – Le chiedo di rivedere la Sua decisione revocando il provvedimento di chiusura per restituire servizi essenziali, sicurezze e dignità alle cittadine ed ai cittadini di questo Comprensorio.

Distinti saluti. Amantea, 30 luglio 2015       Enzo Giacco Segretario PD Amantea

Pubblicato in Politica

E’ stata inviata una lettera al Prefetto di Cosenza sig Gianfranco Tomao ed al Presidente Regione Calabria

sig Mario Oliverio con la espressa richiesta di sollecitare gli urgenti interventi sulla ss18 di Amantea in Loca lità Principessa.

La lettera richiama la grave situazione della SS18 e gli effetti negativi indotti sulla economia amanteana ed in particolare sul turismo.

A corredo gli articoli della stampa che evidenziano nei sabati e nelle domeniche lunghe code al semaforo di località Principessa , code che se aggiunte a quelle che si formano ai semafori di Amantea inducono se possibile ad evitare la percorrenza della Statale.

E questo per non parlare degli autovelox e dei photored che sanzionano gli automobilisti che cercano di recuperare qualche minuto della impossibile percorrenza.

Ed è per questo

che il PD ,sotto il nuovo governo locale, ha ritenuto di aggiungere la propria voce a quella di tanti che hanno segnalato questa impossibile situazione peraltro prevista da tutti, salvo che da chi governa questo paese e questa strada.

Ecco il testo della nota firmata dal segretario Giacco: “La situazione in cui ormai da anni versa la ss18 tirrenica cosentina nel tratto denominato “località Principessa” presenta un quadro allarmante sul piano della viabilità e della sicurezza.

Come Ella sapr

à, si tratta di una strada di grande importanza, ancor di più dopo il collasso infrastrutturale dell’A3 a causa del crollo del Viadotto Italia.

Le criticità della suddetta statale penalizzano pesantemente i collegamenti verso i territori della costa tirrenica, in quan

to pregiudicano l’immissione diretta con lo svincolo autostradale di Falerna e con l’aeroporto di Lamezia Terme.

La mancata tutela del tratto in questione crea un evidente problema di sicurezza e compromette la qualità della vita di coloro i quali a vario titolo transitano sul suddetto tratto stradale.

Tale stato di cose, pertanto, sta producendo un danno di preoccupanti proporzioni all’economia locale,che rischia l’isolamento.

Solo a scopo esemplificativo, trovo utile parteciparLe i dati allarmanti elaborati dai soci del “Consorzio Isca Hotels”c

he indicano – proprio nel momento in cui in Italia si respira aria di ripresa economica –per il mese di giugno il 40% di presenze turistiche in meno rispetto allo scorso anno.

Il disagio sta coinvolgendo tutto il sistema economico locale – dal turismo all’agricoltura – provocando un preoccupante calo degli occupati proprio in quei settori che rappresentano punti di forza e di eccellenza dell’economia del comprensorio.

Per tale ragione faccio appello

alla Sua sensibilità, pregandoLa di fare quanto in Suo potere per sollecitare l’inizio degli interventi a tutela del suddetto tratto stradale,al fine di preservarne la normale fruizione ed assicurarne la sicurezza”.

Pubblicato in Cronaca

partito democratico diviso NDicono che la maggioranza che ha eletto Ernesto Magorno non ci sia più.

 

La prova sarebbe nella riunione dei renziani di oggi a Luzzi, dove Andrea Guccione - col placet dello stesso Magorno - ha convocato un incontro dei big dell'area che fa riferimento al segretario-premier.

 

Mario Oliverio, invece, ha dato appuntamento a tutti per martedì a Lamezia Terme.

 

Secondo molti, le due iniziative sono in contrapposizione e sono rappresentative di due differenti modi di rilanciare la giunta regionale uscita distrutta dalla inchiesta della Procura di Reggio Calabria.

Ed ovviamente dietro tali iniziative ci sarebbe il gioco delle correnti renziane (Lotti-Boschi vs Delrio-Guerini).

Ma c’è chi prova a defilarsi.

E’ il caso dei franceschiniani di "AreaDem" Nicodemo Oliverio e Franco Laratta che annunciano di non volere «partecipare a nessuna delle diverse iniziative politiche in campo nelle prossime ore in Calabria, salvo che non si tratti di riunioni degli organismi ufficiali del Pd.

I due dichiarano “Siamo infatti convinti che prima di tutto vada perseguita l'unità del partito. Obiettivo che la segreteria regionale del Pd avrebbe dovuto tentare a tutti i costi, già nei mesi scorsi. E non attivarsi a dividere ulteriormente anche l'area di riferimento. In una fase così delicata e grave per la politica calabrese, non serve null'altro che l'unità e la compattezza del gruppo dirigente di un partito, che è chiamato a dare risposte forti e immediate ad una situazione che non ha precedenti, mettendo così il presidente Oliverio in condizione di dare al più presto alla Calabria un governo forte e di altissimo profilo, fuori da equilibrismi e dalle logoranti logiche di appartenenze».

«Invitiamo tutte le parti in causa e tutte le anime del Pd calabrese a deporre le armi della lacerazione e della contrapposizione, perché di questo passo si rischia di finire nel baratro! Urgono scelte di rottura con tutto quello che finora è stato. Per il Pd calabrese questa è l'ultima chiamata: o si cambia nel segno dell'unità, o non ci saranno appelli. La Calabria deve immediatamente uscire dalla condizione gravissima in cui è venuta a trovarsi»

Pubblicato in Calabria

Si svolgerà venerdì 26 giugno - dalle ore 20.00 alle ore 21.30 presso la sala convegni del Mediterraneo Palace Hotel - l’assemblea del circolo cittadino del Partito Democratico.

Nel corso dei lavori verrà presentato il gruppo che affiancherà il neo segretario Enzo Giacco e si discuterà dell’organizzazione della “Festa dell’Unità” in programma durante l’estate. Giacco evidenzia che <<Si tratta di una riunione di carattere organizzativo che dà avvio all’attività del Circolo.

Nel corso dell’incontro – dichiara Giacco - costituiremo il comitato promotore della festa che, oltre all’aspetto ludico, rappresenta un importante momento di analisi, confronto e proposte su questioni che riguardano la città e il territorio.

L’obiettivo dichiarato è quello di inaugurare una stagione di partecipazione dove ognuno possa sentirsi protagonista, condividendo un impegno fattivo a favore del “bene comune”>>.

L’incontro, il primo dopo la celebrazione del congresso, è aperto non solo agli iscritti ma anche al contributo di quanti condividono idee e valori del Partito Democratico.

Pubblicato in Politica

Ecco cosa risponde il neo segretario del PD alla mia lettera con la quale gli chiedevo di intervenire su aspetti importanti della vita cittadina, di cui- certo- il lungomare è parte sostanziale.

 

Caro Giuseppe, viviamo un tempo in cui purtroppo i Partiti vedono depotenziata la loro capacità di farsi rappresentanti dei desideri, delle ansie, dei problemi, degli interessi della collettività. Hanno perso quella abilità di mobilitare le popolazioni che li caratterizzava un tempo, stentano a stimolare forme di partecipazione alla vita pubblica.

Quello che può apparire come mero avvilimento delle organizzazioni partitiche – il cui ruolo potrebbe, anche legittimamente, essere sostituito da altre forme associative – si traduce, invece, in una riduzione della tensione critica e in un minore controllo del proprio ambiente politico, ovvero della possibilità di partecipazione alle scelte politiche che governano la propria vita.

Una degenerazione che ha condotto all’affermazione di un modello culturale in cui i cittadini possono trovare addirittura difficoltà nell’orientarsi fra le categorie di bene e male, ovvero di ciò che è giusto e ciò che invece non lo è. Questo decadimento – che produce i suoi effetti anche in quella che in democrazia dovrebbe essere una naturale attitudine al confronto, al dibattito, alla ricerca di soluzioni condivise ai problemi – rappresenta una delle principali sofferenze della nostra società.

Viviamo una crisi, infatti, che prima che economica è di valori e di ideali.

Una premessa per me doverosa, altrimenti – temo – non si capirebbe bene il senso delle mie parole e – soprattutto – delle mie intenzioni. Chi, come me, crede ancora nei Partiti - e desidera restituire loro un ruolo ed una funzione pubblica - non può permettersi di non essere realista, ovvero di non sapere qual è la situazione di partenza.

Avrei, infatti, potuto esordire con frasi ad effetto e retoriche, con l’intento di esaltare il soggetto politico che mi pregio di rappresentare nella nostra città. Tuttavia, la verità è che anche il PD non è immune rispetto alla crisi ideale e valoriale che affligge il Paese.

Avverto la responsabilità della credibilità del PD di Amantea e per tale ragione so bene che la moralità è l’investimento più importante che noi tutti, che ci identifichiamo nei valori e nelle idee del Partito, siamo chiamati a fare. A pochi giorni dal Congresso, abbiamo avviato un processo organizzativo propedeutico all’azione politica. Un percorso fatto non da rigide strutture, bensì di sensibilizzazione alla partecipazione, al confronto, alla discussione, entro cui tutti coloro che lo desiderano possano realizzare il loro altruismo sociale ed occuparsi della “cura dell’altro”.

Proprio per tale ragione, non posso che salutare con entusiasmo il fatto che i cittadini si siano mobilitati per portare all’attenzione del dibattito pubblico questioni di interesse collettivo, qual è – nel nostro caso – la realizzazione del nuovo lungomare. Io stesso, più di una decina di anni fa, mi feci promotore – con l’allora gruppo dirigente della Sinistra Giovanile – di una petizione popolare (che superò le mille firme) per la realizzazione di una Mediateca.

Quando i cittadini avvertono il desiderio di partecipare è sempre un fatto positivo. Un momento di crescita in cui l’autoconsapevolezza diviene contributo al benessere collettivo.

Ritengo che la realizzazione del nuovo lungomare, con annessi gli indispensabili servizi, sia un’opera di importanza strategica per lo sviluppo del nostro territorio. Penso che gli effetti benefici, infatti, contaminerebbero l’intero sistema economico comprensoriale. Con quest’animo io stesso ho firmato la petizione del Comitato promotore.

Già due o tre anni fa, con un gruppo di cittadini, protocollammo una richiesta di interventi denunciando alcune situazioni di degrado presenti su spiaggia e struttura adiacente.

Non ne faccio solo un problema di vetrina, bensì di una più complessiva questione che concerne lo sviluppo del nostro territorio. Una riqualificazione strategica che deve – come necessario per tutte le opere importanti – essere oggetto di una seria ponderazione e valutazione.

Ho assistito con piacere – così come mi sono ripromesso di fare anche per le future sedute – al Consiglio Comunale tenutosi lo scorso giovedì. Per mia abitudine partecipo con l’orecchio sempre attento ad ascoltare le ragioni degli altri. Non mi sfugge il fatto che la convenienza all’indebitamento è tale soltanto se la redditività del capitale investito è superiore al costo del debito. Da quanto emerso dalla discussione, invece, ci si troverebbe dinnanzi a risorse prese a debito dal 2011 delle quali circa ottocento mila euro già restituite alla Cassa Depositi e Prestiti a fronte di un investimento pari a zero per l’economia di Amantea. In pratica un’operazione antieconomica.

Certo, sulle opere necessarie alla città si deve e si dovrà discutere in modo approfondito. Se l’intento è quello di aprire una stagione di crescita vera per la città e il comprensorio, perché mi pare che di sviluppo stiamo parlando, allora sarà necessario verificare tutte le leve della crescita endogena che non possono non tenere conto delle specificità del nostro territorio. In tal senso, la politica dovrà avere come orizzonte il lungo periodo, perché i grandi progetti di sviluppo, la modificazione delle caratteristiche di contesto, non seguono le tempistiche dei mandati elettorali. Non amo fare l’elenco delle cose da fare ma, se questo paese vuole sposare la crescita dovrà prima o poi porsi il problema di come ridare vita al centro storico, di come valorizzare i ritrovamenti dell’antica Temesa, dello sviluppo urbano, della sicurezza dei cittadini, della tutela dell’ambiente, dell’erogazione dei servizi, di come avere un mare limpido e cristallino.

Rilevo, comunque, l’impegno assunto per la realizzazione del nuovo lungomare da parte dell’Amministrazione durante l’ultimo Consiglio Comunale, con l’auspicio che si concretizzi il prima possibile; di conseguenza mi aspetto che venga data la giusta attenzione ad un’opera di grande rilevanza per la città e sulla quale si è giustamente creata una forte aspettativa nella nostra comunità.

Mi auguro che nel frattempo l’azione del Comitato non si esaurisca e che anzi contribuisca a promuovere una “discussione informata” sulla questione. Il nostro Partito sicuramente a ciò si dedicheràanche fungendo da stimolo – sempre nel rispetto dei ruoli e delle funzioni – verso l’operato dell’Amministrazione. Ritengo, infatti, fondamentale una riflessione, rispetto alla quale cercheremo l’indispensabile contributo di tecnici in materia, sulla necessità di opere di messa in sicurezza del lungomare da realizzare preventivamente allo stesso. Ma reputo di grande importanza anche una riflessione sulle caratteristiche che dovrà avere la struttura e su come forme di finanziamento, anche private, possano contribuire alla crescita della nostra città. Su tali aspetti il PD di Amantea si interrogherà e sarà aperto al contributo di quanti hanno a cuore la crescita del nostro territorio.

Il mio desiderio – ed il mio impegno sarà volto a tale scopo – è che il PD possa avere una funzione nodale nella società, agevolandone le capacità inclusive e svolgendo un ruolo di connessione tra le istituzioni e la società per dare un contributo alla crescita economica e civile.

Il PD che abbiamo in mente vuole farsi carico delle sofferenze dei singoli e dei problemi della collettività, non riducendo il suo compito a comitato elettorale. Vorrei potesse dare un contributo alla felicità delle persone e concorrere nel migliore dei modi a scrivere un pezzo di microstoria della nostra sofferente, eppur bella comunità.

Enzo”

 

 

Ringrazio Enzo per la sua articolata risposta, e mi riservo di offrire ulteriori elementi di approfondimento e di riflessione, al solo fine di reiniziare un percorso di partecipazione democratica e popolare che non sia soltanto occasionale.

 

E’ tempo- infatti- che il governo della cosa pubblica “ritorni”ai partiti e sia sempre più sottratto agli uomini che si spacciano per suoi rappresentanti e rappresentanti del popolo.

Auguri per questo difficile percorso che ti accingi a compiere.

Giuseppe Marchese

Pubblicato in Politica

“Spes ultima dea” , è il messaggio che il neo segretario PD sembra voglia lanciare al popolo democratico di Amantea.

 

E lo fa con il primo comunicato stampa nel quale non fa  “More solito”-, l’analisi trionfante del risultato “plebiscitario” che ha accompagnato la sua elezione , ma- ex adverso – invita ad una unità di intenti che abbia quale punto di partenza la “tensione ideale” e quale obiettivo “il bene comune”.

 

Questo il suo sintetico comunicato dal titolo “Partecipazione, il futuro del PD”: L’obiettivo è far si che il partito democratico recuperi la necessaria tensione ideale, diventando “officina di idee” dove chiunque voglia occuparsi del benessere della collettività possa riconoscersi. La sfida vera ė aprire finalmente il Circolo al contributo di quanti - condividendone principi e valori - sceglieranno di impegnarsi per il “bene comune”, restituendo al PD una funzione centrale nella nostra città. Difficile ma non impossibile, se tutti i nostri iscritti ne sentiranno il peso e la responsabilità. Io ci credo. Enzo Giacco”.

Ed il richiamo alla “Partecipazione” si impone tanto più quanto si osservi che contrariamente alle più recenti consultazioni dei Democrat amanteani non ci sono state liste concorrenti atte a misurare le componenti del partito.

 

Ed il risultato si è visto nella inusuale e scarsa partecipazione di elettori.

Solo 196 elettori su circa 360 iscritti che non indica un buono stato di salute del partito, diviso non solo territorialmente ma anche , e ben oltre le foto di rito, nel rapporto con l’amministrazione comunale.

Resta, infatti, da capire perché non siano state pagate circa 30 tessere e perché siano mancati più di 130 votanti. E soprattutto se si tratti di voti “liberi”-posto che nei partiti siano mai esistiti- o come supponiamo voti vicini ad uomini del PD, tra i quali certamente possiamo- e dobbiamo- ascrivere Pirillo.

Ed il neo segretario sembra abbia lanciato proprio a questi “altri” PD l’invito a porgere idee di sviluppo della città, condivise e condivisibili.

Ed il successo della sua segreteria sembra che potrebbe derivare proprio dalla attenzione che il popolo assente dei Democrat darà alla sua proposta e soprattutto alle sue prossime azioni politiche. Azioni che saranno fortemente attenzionate dalla città e dai politici regionali e nazionali.

A proposito, nessun intervento dall’alto sul congresso PD di Amantea. Perché questo silenzio come se non interessasse a nessuno o come se non appartenesse a nessuno?

Pubblicato in Primo Piano

Gianfranco Suriano UDCEcco cosa dice Gianfranco Suriano nella sua mota stampa del 15 giugno 2015

“Nella giornata di ieri si è tenuto un partecipato Congresso del Partito Democratico di Amantea.

 

Alla fine dei lavori è stato eletto Segretario del Partito l’amico Enzo Giacco, persona qualificata e preparata, dal trascorso politico limpido e caratterizzato dalla costante ricerca di soluzioni per il territorio.

Con Enzo e altri amici, provenienti da percorsi politici diversi, si è condiviso l’inizio di un cammino finalizzato al raggiungimento di risultati in favore della nostra comunità.

Siamo ben consapevoli che per ottenere ciò, ogni singolo iscritto al PD di Amantea dovrà dare il proprio contributo e mostrare disponibilità al dialogo e al confronto democratico interno al Partito.

Nella nostra Città urge elevare complessivamente il livello del dibattito politico, finora tutto incentrato esclusivamente su ambizioni personali e visioni individualistiche che, di fatto, hanno cancellato ogni possibilità di sviluppo sociale ed economico per Amantea e Campora San Giovanni.

Noi crediamo che con l’elezione di Enzo a Segretario del PD di Amantea, possano sussistere tutte le condizioni per ridare dignità all’azione politica in generale e trasmettere all’intera cittadinanza, indipendentemente dalle proprie appartenenze politiche, l’idea che l’impegno nei partiti costituisce sempre un elemento positivo per la comunità.

 

Siamo, quindi, pienamente convinti che la chiave di volta per far riavvicinare i cittadini alla politica sia il recupero di un impegno coerentemente improntato ai valori della legalità, dell’etica pubblica, della solidarietà e dell’equità sociale.

 

Auguri di cuore all’amico Enzo ma anche al Vice Segretario Antonio Veltri e al Tesoriere Antonio Morelli. 

Pubblicato in Politica

Esattamente come avevamo intuito ( o saputo, che poi non è diverso!)

Vale la pena di richiamare la nostra affermazione“Plebiscitaria , al contrario, è la candidatura di Enzo Giacco, il Cincinnato del PD, che non solo ha avuto i necessari contatti con alcuni “possessori” di tessere, ma che ha anche le garanzie della politica regionale ed ha vicino i giovani del PD”.

E così è stato.

 

Ecco i risultati definitivi:

Elettori 328 ( mancano coloro che non hanno ritirato la tessera prima delle votazioni!)

Votanti 196 ( non hanno votato ben 132 elettori!) Un esercito! A chi appartenevano? Molti a Pirillo, altri alla maggioranza.

 

E’ stata presentata una sola lista “ Cuore Democratico”

La lista di Enzo Giacco aveva quale vicesegretario Antonio Veltri e quale tesoriere Antonio (Tonino) Morelli.

La lista aveva anche candidato ben 60 elettori per il direttivo allargato.

Con queste premesse, Giacco e la lista hanno ottenuto 189 voti: un plebiscito!

Solo 4 le schede bianche e 3 le schede nulle

Il PD è rappresentativo sia del capoluogo che della frazione.

Del direttivo fanno parte anche 12 espressioni distinte rispetto alla lista vincente.

Del direttivo fanno parte di diritto anche il sindaco e gli assessori e consiglieri iscritti al PD. Ma la verità è che l’amministrazione comunale è la vera perdente.

Aspettiamo per stasera la dichiarazione del neo segretario Enzo Giacco.

 

Nel mentre vi mostriamo nella foto alcuni degli artefici di questa elezione: Antonio Veltri, Gianfranco Suriano e Biagio Miraglia.

Pubblicato in Primo Piano

Questa è una email di contatto dal sito http://www.trn-news.it/portale/ inviata da:Pasquale Motta < Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. >'; document.write(''); document.write(addy_text40310); document.write('<\/a>'); //-->\n Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ;

Nel ringraziarvi per avere comunque ritenuto di pubblicare la mia replica al sindaco di Nocera Terinese, volevo invitarvi a fare alcune rettifiche considerato che avete preso la mia dichiarazione da un Post di Facebook. Intanto il Sindaco di Nocera ha polemizzato con lo scrivente in risposta al PD, tuttavia, il mio post non era per conto del PD, ma a titolo personale. Vi pregherei dunque di sostituire il pezzo e il titolo da voi pubblicato con il seguente pezzo:

SUL DEPURATORE NESSUNA TERRIBILE VERITA’, SOLO TRAGICA FARSA

Leggo dalla vostra testata una dichiarazione del Sindaco di Nocera Terinese che avevo già letto su Facebook e alla quale avevo già risposto direttamente sulla sua bacheca del primo cittadino nocerese. Considerato che sono stato chiamato incautamente in causa dal Sindaco Rocca, a questo punto, mi preme fare delle precisazioni che mi auguro possiate pubblicare con la stessa evidenza. Leggo dal titolo del vostro articolo che ci sarebbe : “una terribile verità” dietro la fogna a cielo aperto che ormai da giorni stagna nel centro di Marina di Nocera Terinese. Voglio tranquillizzare la redazione, non c’è niente di terribile nell’incapacità di un Sindaco nel risolvere la perdita di liquame fognario, piuttosto c’è qualcosa di comico e tragico nello stesso tempo. Inoltre, il sindaco ricostruisce la vicenda della costruzione del depuratore affermando delle assolute menzogne che sono smentite da atti e fatti! Il problema potrebbe essere risolto in pochi minuti se solo il comune diretto da Rocca avesse ancora un minimo di credibilità finanziaria verso quelle imprese di auto spurgo che ormai da mesi non vedono il becco di un quattrino, niente di più niente di meno! Ma torniamo al depuratore. L’amministrazione dell'epoca ottenne un finanziamento di 24 miliardi di lire per la realizzazione della rete fognante del comune di Nocera, Falerna e Gizzeria, rete fognante realizzata in tutti i tre comuni rivieraschi. Sempre quell'Amministrazione, nello stesso periodo, ottenne altri 2 miliardi e mezzo per la realizzazione della rete fognante delle contrade e del centro storico. Il depuratore che venne realizzato in Marina, faceva parte dello stesso finanziamento e doveva servire esclusivamente i comuni di Nocera, Falerna e Gizzeria che, per ottenere quel finanziamento, si costituirono in Consorzio. In corso di appalto, subentrò, il Commissario per l'emergenza ambientale, il quale, stravolse il progetto. Fu il commissario, infatti, nella persona del Presidente della Giunta Regionale dell'epoca, Giuseppe C!

hiaravalloti, a decidere di collegare i Comuni di Belmonte e Amantea nonché quelli a monte al depuratore. Paradossalmente però, mentre da un lato aumentava il numero dei comuni collegati, di contro, dall’altro lato, sempre il commissario, con una variante in corso d'opera, ridusse la portata delle condotte, un giochetto fatto in tutta la Regione e che, produsse un risparmio di ulteriori 400 milioni di euro che furono spesi per altro. Proprio per quelle scellerate decisioni, più tardi, finirono sotto inchiesta l'assessore regionale all'ambiente dell'epoca, Basile, il direttore generale dell'ambiente e lo stesso Chiaravalloti, la famosa indagine denominata “Poseidone”. In conclusione, se il sindaco di Nocera è alla ricerca di responsabilità di altri, per giustificare la sua incapacità a risolvere il problema di una pozzanghera di fogna a cielo aperto, la ricerchi nel suo schieramento politico e negli amministratori regionali che fecero le scelte, di cui egli oggi si lamenta. Sono costoro, infatti, gli unici responsabili del disastro della depurazione in questa regione e a Nocera Terinese. Purtroppo per i noceresi, la verità è un'altra e sta tutta nell’amara constatazione:   se un Sindaco risulta essere così incapace nel risolvere un grave problema di igiene pubblica tempestivamente, come la perdita di una condotta di rete fognante, dovrebbe trarne le dovute conseguenze. Anche perché, se fosse vero quanto afferma il primo cittadino nocerese, e non lo è, ci dovrebbe spiegare per quale ragione negli ultimi 15 anni questo problema non si è mai verificato. La verità e che ci troviamo, invece, di fronte alla tipica presunzione degli incapaci, che è quella di tentare di difendersi attraverso menzogne e bufale vergognose.

Pasquale Motta Ex Sindaco di Nocera Terinese

P.S. : nel ringraziarvi anticipatamente rimango a disposizione per ogni chiarimento. 3342450273

NdR: Non abbiamo alcuna difficoltà, ma riteniamo di dover chiarire che l‘articolo ci è stato inviato dal PD di Nocera con un articolo avente a titolo “Oggetto: risposta PD al sindaco di Nocera Terinese”

Il PD scrive al sindaco, alla Giunta, al Prefetto, al procuratore della Corte dei Conti ed alla Procura della repubblica:

 

“Vista la sentenza del tribunale di Lamezia Terme che ha condannato il Comune di Nocera Terinese al pagamento in favore della Siger srl della somma di € 169.578,59 oltre interessi di mora calcolati secondo le previsioni di decorrenza PER UN TOTALE DI € 243.170,46 DI CUI € 73.992,17 interessi da aggiornare fino alla data del soddisfatto visto che il comune non ha prodotto opposizione.

 

Visto che l’Amministrazione non ha ancora provveduto all’adempimento integrale dell’obbligo di assicurare “effettività” alla pretesa creditoria della parte ricorrente non avendo posto in essere compiutamente tutti gli interventi all’uopo doverosi;

Visto Che il T.A.R. Calabria ha affermato, pertanto, la persistenza dell’obbligo dell’Amministrazione intimata ad ottemperare integralmente al giudicato nascente dal provvedimento giurisdizionale di cui sopra;

Visto che lo stesso T.A.R. ha conseguentemente affermato, in accoglimento del ricorso in esame, l’obbligo dell’Amministrazione di ottemperare integralmente al giudicato nascente dalla decisione innanzi richiamata, con specifico riguardo agli importi indicati nel ricordato decreto, detratto quanto già pagato a qualsiasi titolo;

Che il giudice amministrativo ha ritenuto opportuno, in considerazione della rilevante entità delle somme, assegnare, al riguardo, per l’integrale esecuzione del credito, al Comune di Nocera Terinese, in persona del Sindaco pro-tempore, il termine di 180 (centottanta) giorni decorrenti dalla comunicazione o della notifica (se anteriore) della sentenza n.994/l 3 del 10 ottobre 2013;

Che lo stesso T.A.R. Calabria ha statuito, in caso d’inerzia dell’Amministrazione oltre il predetto termine assegnato, la nomina di Commissario ad Acta nella persona di un funzionario in servizio presso l’Ufficio di Ragioneria della Prefettura di Catanzaro, indicato nominativamente con provvedimento formale del Prefetto di Catanzaro, col compito di provvedere a dare integrale esecuzione al giudicato de quo entro l’ulteriore termine di 180 (centottanta) giorni, decorrente dalla scadenza del termine assegnato all’Amministrazione;

Che il Comune di Nocera Terinese non ha dato riscontro all’atto de qua e che la stessa sentenza

nr. 994/13 del 10 ottobre 2013 è rimasta tuttavia priva di attuazione;

che il Prefetto di Catanzaro, a seguito dell’attività posta in essere anche con sollecitazioni, non è addivenuto alla definitiva conclusione della controversia, e che pertanto con proprio provvedimento n. 101374 del 27 novembre 2014, ha designato un Commissario ad Acta per l’espletamento degli adempimenti ed adozione dei provvedimenti amministrativi

Che il Commissario ad Acta , al fine dell’ottemperanza della sentenza n,994/l3 del 10/10/2013 ed in considerazione delle problematiche di bilancio della stessa Amministrazione debitrice, che presenta scarsa liquidità, ha depositato presso il TAR Calabria di Catanzaro- Sezione 2”- apposita richiesta di proroga termine prot.n. l/U.C./994/l3 datata 28/11/2014;

Che il Giudice Amministrativo, con Ordinanza collegiale n.284/l 5 Reg.Prov.Coll.n.00287/20 13 Reg.Ric. del 15/01/2015 trasmessa a mezzo nota del 16/02/2015, ha disposto la proroga di giorni 180 (centottanta) del termine per provvedere assegnato al Commissario ad Acta;

Tutto ciò premesso Si chiede

Documentazione con cui si evince la vicenda che ha determinato il debito per il comune, nonché una ricognizione dell’Ufficio di Ragioneria e copia delle fatture con relativa descrizione che hanno generato il debito inoltre chiede le disponibilità economiche dell’ente con indicazione dei relativi capitoli di spesa e sulla capacità di indebitamento dell’Ente;

Elenco fatture : Lavori straordinari Fatt.n.254/08, Fatt.n.166/08, Fatt.n. 31/08,Fatt.n.171/08,Fatt.n.238/09, Fatt.n.345/09, Fatt.n.127/10

SICURI DI AVERE RISPOSTE ESAURIENTI IN MERITO PORGIAMO DISTINTI SALUTI

NOCERA TERINESE LI 26/05/2015 GRUPPO CONSIGLIARE PD DI NOCERA TERINESE

Pubblicato in Lamezia Terme
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