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E’ stata eseguita questa mattina dai Carabinieri la misura cautelare degli arresti domiciliari, disposta dal Giudice per le indagini Preliminari del Tribunale di Castrovillari Dott.ssa Teresa Reggio nei confronti di Antonio Renato Marino di Cropalati (cs) accusato del reato di tentato incendio boschivo doloso continuato..

Il quarantacinquenne si è reso responsabile di due tentativi avvenuti nel territorio di Longobucco nel mese di settembre 2017.

In particolare la località “Macrocioli”inserita all’interno del perimetro del Parco Nazionale della Sila è stata oggetto nel periodo estivo di diversi incendi boschivi che hanno distrutto ettari di area boscata.

Durante le operazioni di spegnimento di uno di essi è stato ritrovato dal personale operante un dispositivo di innesco formato da un lumino in cera.

Tale zona in seguito è stata oggetto di accurate indagini di osservazione e controllo da parte del personale dei Carabinieri Forestali, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Castrovillari Dott. Eugenio Facciolla, che hanno dato la possibilità di individuare il responsabile di tale reato.

In particolare, nei giorni seguenti, in due occasioni specifiche, il Marino, veniva sorpreso dalle telecamere mentre raggiungeva tale località.

Una prima volta, dopo aver parcheggiato la sua autovettura, scendeva e deponeva in una area boschiva un dispositivo incendiario composto dal solito lumino di cera.

Subito dopo si allontanava, di poco, per farvi ritorno immediatamente e spostare l’ordigno in un posto a lui più idoneo ma nelle vicinanze.

Una settimana dopo tale azione veniva nuovamente individuato mentre percorreva con l’autovettura e lanciava il dispositivo incendiario analogo a quello usato precedentemente.

In entrambi casi i Carabinieri intervenivano immediatamente per disinnescare gli ordigni ed evitare la propagazione delle fiamme.

Tali indizi di colpevolezza hanno portato oggi alla notifica della misura cautelare nei suoi confronti eseguita dai Carabinieri Forestali della Stazione Parco di Cava di Melis e dalla Stazione Carabinieri di Longobucco.

E’ stata eseguita  nei giorni scorsi dal personale dei Comandi  Stazione Forestale di Montalto Uffugo, Acri  e Cerzeto una misura cautelare di arresti domiciliari, disposta dal Giudice per le indagini Preliminari del Tribunale di Cosenza Dr. Francesco Branda , nei confronti di una donna, P. M. 68 anni, di Cerzeto , accusata del reato di incendio doloso.

 

In particolare la donna si è resa responsabile di un incendio sviluppatosi in località San Giacomo nel Comune di Cerzeto il 17 agosto 2016 che ha interessato una zona vincolata ad alta rilevanza naturalistico ambientale.

 

Località questa particolarmente controllata durante il periodo estivo dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato in quanto più volte colpita  dalle fiamme.

A tal riguardo grazie all’ausilio di un sistema di videosorveglianza, e una accurata indagine coordinata dal Procuratore Capo Mario Spagnuolo e dal Procuratore Aggiunto Marisa Manzini e condotte dal Pubblico Ministero Donatella Donato sono state raccolte a carico della donna le prove che hanno consentito di individuare la responsabile dell’incendio.

 

Telecamere che hanno ripreso infatti l’incendiario scendere dalla propria autovettura e mettere fuoco sul ciglio della strada con un accendino per poi darsi alla fuga.

L’incendio in questione ha poi visto impegnati per le operazioni di spegnimento per diverse ore i Vigili del Fuoco e gli uomini del Corpo Forestale per le indagini.

 

IL VIDEO:

Pubblicato in Cosenza
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