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Milano, in auto si lancia contro un gruppo di 200 rom nei giardinetti.

Fermato l'uomo alla guida, anche lui romeno. Polizia sta passando al setaccio i campi rom

Un'auto a tutta velocità che cerca di investire un gruppo di duecento persone.

 

Una mega rissa in via Odazio che coinvolge tutti i presenti.

E la fuga all'arrivo della polizia, che ora sta passando al setaccio tutti i possibili nascondigli.

Pomeriggio di follia, quello di sabato, in via Odazio, zona Giambellino.

Alle 13 in punto, per cause ancora tutte da accertare, un uomo di nazionalità romena a bordo di una macchina con targa bulgara è salito sul marciapiedi e si è lanciato contro duecento persone - tutte romene -, che erano riunite nei giardinetti all'angolo con via degli Apuli. 

Il tentativo di travolgere la folla è fallito - la vettura si è fermata su un'aiuola - e quando il guidatore e gli altri due uomini a bordo sono scesi dalla macchina è nata una violentissima rissa con i "rivali" a calci, pugni e sediate.

A riportare la situazione alla normalità, non senza fatica, è stata la polizia, che è stata costretta a intervenire con dieci equipaggi delle Volanti e due squadre del Reparto mobile. 

Gli agenti - stando a quanto si apprende - hanno fermato il conducente della macchina e hanno portato nove persone in Questura per essere ascoltate. Per trovare i complici del fermato, invece, sono immediatamente partiti i controlli nei campi rom della città.

Pubblicato in Italia

Ha abbassato i pantaloni e ha iniziato a farle proposte sessuali.

La donna è stata salvata dal suo cane, che ha iniziato ad abbaiare e a digrignare i denti, facendo sì che l'uomo si allontanasse di qualche metro,

 

pronto comunque a tornare all'attacco.

La donna stava passeggiando proprio con il cane, di sera, al Casilino, quando all'improvviso è stata avvicinata da uno straniero che, denudandosi, ha tentato a più riprese di abbracciarla, facendole chiare proposte sessuali.

La donna ha cominciato ad urlare e provvidenziale è stato l'intervento del cane.

Nel frattempo, una pattuglia di agenti della Polizia di Stato del Reparto Volanti, in transito nella via, ha udito le grida di aiuto della donna e si è diretta immediatamente verso di lei, potendo assistere all'ennesimo tentativo dell'uomo di avvicinare la vittima.

Alla vista dei poliziotti l'aggressore si è subito ricomposto, cercando di dileguarsi per avvicinarsi ad un gruppo di connazionali ma è stato raggiunto e bloccato.

La vittima spaventata e in stato di choc è stata soccorsa dai poliziotti che l'hanno tranquillizzata.

Accompagnato negli uffici del commissariato Casilino Nuovo, lo straniero, identificato per I.K., nigeriano di 35 anni, è stato arrestato per tentata violenza sessuale.

Pubblicato in Italia

Una dodicenne è morta a Catanzaro dopo essere precipitata dal quarto piano della sua abitazione.

 

 

 

Sul posto dove è avvenuta la tragedia è intervenuta un'ambulanza del 118 ma la minore è deceduta sul colpo.

Non si hanno al momento altri particolari.

Sul posto è intervenuta la polizia di Stato che starebbe sentendo i congiunti della dodicenne

Martedì, 01 Maggio 2018

Pubblicato in Catanzaro

I due nigeriani entrambi già noti alle forze dell'ordine sono stati fermati nella tarda serata di ieri mentre urlavano e litigavano in strada.

Uno dei due era visibilmente ubriaco e ha opposto resistenza al controllo di polizia, sferrando pugni e calci nei confronti degli operatori ed assumendo un chiaro atteggiamento di sfida.

Nel frattempo, l'altro cittadino nigeriano, nel tentativo di evitare l'arresto del connazionale, si è scagliato contro gli operatori di polizia, due dei quali hanno riportato lesioni e sono stati curati in pronto soccorso.

Questa mattina il loro arresto è stato convalidato e per entrambi è stato disposto l'obbligo di firma

Si tratta di O.A. cl. 90 e O.F. cl. 90, entrambi con precedenti per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale.

In particolare, nella tarda serata di ieri, il personale delle Volanti, intervenuto in via Cardinale Portanova a seguito di una segnalazione al 113 di cittadini stranieri che urlavano e litigavano in strada, ha proceduto all’arresto dei due uomini.

Nell’occorso due operatori delle Volanti riportavano lesioni e venivano accompagnati presso il Pronto Soccorso per le cure del caso.

Il PM di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria ha disposto il trattenimento dei due cittadini nigeriani presso le camere di sicurezza della Questura in attesa della celebrazione del rito direttissimo tenutosi nella giornata odierna, all’esito del quale è stato convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di firma per entrambi.

Pubblicato in Reggio Calabria

Individuato da carabinieri e polizia Paola, denunciato complice

(ANSA) - PAOLA (COSENZA), 3 GEN - Un 37enne di Cetraro, F.T., è stato sottoposto a fermo dai carabinieri della Compagnia di Paola insieme a personale del Commissariato della Polizia di Stato, con l'accusa di essere l'autore della rapina fallita ai danni dell'autolavaggio MP di Paola.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l'uomo la sera del 18 dicembre scorso, mascherato da topo, è stato sorpreso da uno dei proprietari mentre provava a scardinare le casse automatiche.

Il bandito era riuscito a fuggire brandendo un piede di porco e minacciando di morte la vittima.

Il provvedimento di fermo è stato emesso dal pm della Procura di Paola Valeria Teresa Grieco per la sussistenza del pericolo di fuga ed in ragione della pericolosità di T.F., già arrestato a seguito di un furto compiuto all'interno di un bar pasticceria del posto.

Gli investigatori sono risaliti anche al complice, F.S., di 54 anni, di Cetraro, che è stato denunciato in stato di libertà.

Redazione ANSA PAOLA (COSENZA)

03 gennaio 2018 13:21

Pubblicato in Paola

Durante un normale controllo di Polizia l’uomo ha cercato di disfarsi del panetto della sostanza stupefacente.

 

Ieri 9 maggio 2017 il personale della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Paola, ha arrestato Mario Severino, di 51 anni, per detenzione, ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente.

In un appostamento nell’area urbana di Via S. Agata, zona cittadina monitorata già da diversi giorni dalla Polizia, gli agenti riconoscevano quale conducente di un’autovettura in transito, il Severino già noto alle forze dell’ordine perché gravato da precedenti penali specifici e per le sue frequentazioni con soggetti dediti al consumo ed allo spaccio di sostanze stupefacenti.

 

Severino è stato fermato e sottoposto a perquisizione sia personale che dell’autoveicolo.

 

Durante la perquisizione l’uomo ha tentato di disfarsi di un panetto di gr. 100 di hashish, lasciandolo cadere a terra.

 

La circostanza non è sfuggita agli agenti che hanno provveduto immediatamente al recupero dell'involucro ed alla identificazione del contenuto

 

L’uomo è stato condotto negli Uffici del Commissariato di Paola ed adempiute le formalità di rito, arrestato per detenzione al fine di spaccio di sostanza stupefacente.

Pubblicato in Alto Tirreno

La Polizia di Stato, nell'ambito del piano straordinario di controllo del territorio, predisposto dal Questore Dr. Luigi LIGUORI, per contrastare il fenomeno dello spaccio di droga, ha tratto in arresto nel primo pomeriggio di ieri primo aprile CAPUANO Maria Pileria, cl. 82, trovata in possesso di 50 grammi di cocaina, 2,2 di eroina ed un bilancino di precisione.

 

Personale della sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura di Cosenza, durante tali specifici servizi, in questa via Rivocati, effettuava perquisizione personale a carico di CAPUANO Maria Pileria, nel corso della quale rinveniva un involucro che la donna cercava di celare all’interno di una tasca della felpa indossata dalla stessa .

 

Dai successivi accertamenti scientifici, è risultato che l’involucro conteneva 50 grammi di cocaina.

 

A quel punto veniva estesa la perquisizione nell’abitazione della donna, nella quale sono stati rinvenuti 2,2 grammi di eroina ed un bilancino elettronico di precisione.

 

La stessa dopo le formalità di rito è stata accompagnata presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

Continuano le attività d’indagine della Squadra Mobile della Questura di Cosenza per contrastare l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti nel capoluogo cosentino.

Pubblicato in Cosenza

Nella giornata di ieri, 31 marzo, il personale del Commissa riato di Paola, nel corso di specifici servizi mirati alla preven zione e re pressione di reati contro il patrimonio disposti dal Questore di Cosenza Luigi Liguori, ha denunciato per i reati di ricettazione e resistenza a Pubblico ufficiale, G.E.N., di 55 anni e R.S.S., di 24 anni.

 

La attenzione è stata diretta ad un esercizio commerciale per la vendita di bigiotteria, situato nel centro di Paola, giacchè esistevano fondati sospetti che nel suo interno si effettuasse la vendita di preziosi, attività commerciale non autorizzata.

 

Gli agenti di polizia hanno riscontrato nel locale la presenza di G.E.N., nei cui confronti in passato era stato emesso provvedimento di revoca della licenza per il commercio di oggetti preziosi in quanto ritenuta responsabile del reato di ricettazione.

 

Attesi i precedenti la donna è stata quindi sottoposta a perquisizione personale.

Nonostante abbia cercato inutilmente di impedire agli operatori di Polizia di procedere, gli agenti, all’interno della borsa della donna, hanno trovato un sacchetto contenente diversi oggetti preziosi in oro.

 

La donna non ha saputo fornire spiegazioni circa la provenienza.

Inutili, i tentativi, sia da parte della persona perquisita che della titolare dell’attività commerciale, di sottrarre agli agenti il sacchetto in questione attraverso goffe manovre per liberarsene.

Gli operatori della Polizia di Stato hanno proceduto perciò ad un’accurata ispezione del locale. All’interno di una cassaforte vi erano riposti numerosi oggetti preziosi ed in oro per i quali la titolare non è stata in grado di produrre alcun documento idoneo ad attestarne la proprietà.

Si è proceduto pertanto alla denuncia delle due persone per i reati di ricettazione e resistenza a Pubblico ufficiale.

Tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro.

Pubblicato in Paola

lagoGli amministratori e i dipendenti del comune di Lago, unitamente a quelli di Amantea, Cleto e Longobardi si ritroveranno il prossimo 25 gennaio, a partire dalle ore 15.30 presso la sala consiliare del centro nepetino, per discutere e confrontarsi su quanto regolato dalla legge 190/2012 e sulle tematiche dell’anticorruzione nella gestione della cosa pubblica.

 

L’incontro, introdotto dalla presenza di Nicola Falcone che ha effettuato molte ricerche sull’argomento, ha anche finalità formative, tanto che ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di frequenza.

«Per avversare il malaffare amministrativo – evidenza il sindaco di Lago Vittorio Cupelli – esiste un articolato quadro di norme del Codice penale che rappresenta, nel complesso, la via giudiziaria contro il fenomeno corruttivo nella Pubblica Amministrazione. Dal 2012 il legislatore ha imboccato un’ulteriore “via”, mediante leggi dirette a rafforzare le logiche di prevenzione della corruzione.

 

La legge 190 del 2012 e le normative derivate inducono gli enti a strutturare un percorso possibilmente “auto-organizzativo” attraverso l'adozione di proprie misure di prevenzione. Da qui la necessità di interagire tra comuni vicini, allo scopo di scambiarsi idee ed opinioni, per dare forma e sostanza ad un percorso che sia quanto più condiviso e lineare.

Il presupposto logico alla base di questo modus operandi è che le misure di tipo penale e repressivo non siano più sufficienti ad affrontare il dilagare del fenomeno corruttivo, perché giungono solo a posteriori. Urge dunque prevenire. La Legge 190 è la fonte primaria della moderna prevenzione alla corruzione: sollecita una pluralità di ruoli volti al controllo; rafforza la funzione della Corte dei conti e concede più azione alla Prefettura; pone l'esigenza di un Piano nazionale anticorruzione; obbliga le singole ad adottare un proprio piano triennale di prevenzione della corruzione; promuove l’adozione di un codice “interno” di comportamento; introduce prescrizioni specifiche, come la tutela delle segnalazioni di illeciti da parte degli stessi dipendenti. Agli stessi impiegati, infatti, si pone il divieto di ricevere regali.

La norma in sé, pur difficilmente evitando comportamenti di corruzione perché, presumibilmente, chi è intenzionato a accettare tangenti non si fa certamente intimorire da potenziali sanzioni disciplinari, aggredisce la zona grigia delle condotte.

I dipendenti, inoltre, sono tenuti a segnalare al proprio superiore gerarchico eventuali situazioni di illecito di cui siano venuti a conoscenza e devono astenersi su decisioni e attività amministrative in presenza di interessi propri o di parenti.

Pubblicato in Primo Piano

Le operazioni di polizia conto gli spacciatori d droga a Lamezia si susseguono una dopo l’altra, al punto che la città catanzarese sembra davvero essere il crogiolo dello spaccio.


Anche stamattina 25 novembre altri 9 arresti.

Un'azione che ha messo in luce come una zona della città era stata trasformata in un vero e proprio supermarket della droga.

Dalle prime ore di oggi  è in corso da parte della Polizia di Lamezia Terme e della Squadra Mobile di Catanzaro insieme con il Reparto Prevenzione Crimine di Vibo Valentia  una operazione per la esecuzione di 9 provvedimenti di custodia cautelare nei confronti di 9 giovani lametini.

 

Sono tutti indagati,  a vario titolo, di avere organizzato una rete di spaccio di sostanza stupefacente di vari tipi di  canapa indiana e per aver detenuto, venduto od offerto sostanze stupefacenti a diversi giovani che frequentavano i locali del centro storico di Lamezia Terme ed in particolare in Piazza Mercato Vecchio. 

Le indagini di carattere tecnico, effettuate la scorsa estate, coordinate dalla Procura della Repubblica, costituiscono la prosecuzione delle attività investigative sfociate il 29 luglio 2015 nell’operazione “Boomerang” con cui erano stati individuati e arrestati altri 9 ragazzi lametini ritenuti responsabili di spaccio.  

L’impianto investigativo ricostruito da personale della Sezione Investigativa del Commissariato di Lamezia Terme è stato pienamente accolto dalla Procura della Repubblica e dal Gip presso il Tribunale che ha emesso i provvedimenti restrittivi eseguiti in data odierna. 

Ulteriori notizie sugli arresti eseguiti saranno fornite nel corso della conferenza stampa con la presenza del  procuratore Domenico Prestinenzi.

Pubblicato in Lamezia Terme
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