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Ricadi. (Vibo Valentia). Una cena costata cara! I proprietari dell’alloggio escono per andare a cena.

Via libera così ai malviventi che hanno agito indisturbati.

Aperta la cassaforte è stata fatta man bassa degli oggetti d’oro, per una perdita ingente di migliaia di euro.

 

Lo sportello cassaforte di famiglia è stato tagliato letteralmente a metà.

Poi il rientro. Insieme ad una figlia ed ai nipotini.

Tanto lo spavento e la rabbia appena visto la casa con cassetti e sportelli di armadi spalancati, cartacce e qualche monile in mille pezzi a terra.

I malviventi non hanno lasciato nulla di intentato aprendo non solo la cassaforte ma anche tutti gli sportelli della camera da letto padronale

«Siamo rientrati dalla serata fuori attorno alla mezzanotte. Abbiamo lasciato casa verso le 20.50. Non appena tornati, abbiamo subito notato le porte d’ingresso all’appartamento spalancate».

I ladri per non essere visti hanno svitato ogni lampadina del terrazzo e realizzato un passaggio nella siepe.

Ai proprietari non è rimasto allora che denunciare il furto ai carabinieri di Spilinga, sperando si faccia luce sulla vicenda

Pubblicato in Calabria

Sorpresi dai carabinieri della Stazione di Spilinga su un fondo privato, un 24enne e un 18enne sono stati condotti ai domiciliari.

La giustificazione: "Ci serve per scaldarci"

 

 

Sono stati sorpresi dai carabinieri della Stazione di Spilinga intenti a tagliare diverse querce appena fuori Ricadi, utilizzando una motosega il cui rumore ha attirato l’attenzione dei vicini.

Il tutto lungo la trafficata strada provinciale n. 22I.

I militari hanno così colto in flagranza un 24enne del posto, Stefano Paluci, e un 18enne senegalese ospite del Cas di Nicotera, Danko Salif.

I due sono stati tratti in arresto e condotti nelle rispettive dimore agli arresti domiciliari come disposto dall’autorità giudiziaria.

Alla richiesta di giustificazioni il 24enne ha asserito candidamente ai militari di aver bisogno di legna per scaldarsi d’inverno.

Pubblicato in Vibo Valentia

Tre persone con il volto travisato da passamontagna hanno fatto irruzione costringendo il gestore a consegnargli il denaro sotto la minaccia delle armi.

Rapina a mano armata nella tarda serata di ieri 14 ottobre

 

2017 nel villaggio turistico “La Scogliera”, in località Tono di Capo Vaticano, a Ricadi.

Tre individui a bordo di un furgone hanno fatto irruzione nella struttura turistica e sotto la minaccia delle armi hanno iniziato a rovistare nell’abitazione del proprietario del villaggio, G. M., 60 anni, ed in alcuni appartamenti del residence.

I titolari, messi sotto scacco dalla minaccia delle pistole, non hanno potuto fare altro che attendere la fine del blitz criminoso che ha interessato anche alcuni appartamenti siti nelle immediate vicinanze e ormai sfitti.

Alla fine i malviventi, che hanno agito con il volto travisato da passamontagna, hanno portato via circa diecimila euro.

Sul posto i carabinieri della Stazione di Spilinga diretti dal maresciallo Battista Esposito che hanno avviato le indagini finalizzate alla ricerca dei tre rapinatori e al recupero della refurtiva.

Pubblicato in Vibo Valentia

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa della Guardia Costiera di Vibo.

Prosegue l’attività di vigilanza sul demanio marittimo condotta dalla Capitaneria di porto, con particolare attenzione durante la stagione balneare, ma, con costanza, anche nei periodi di minore affollamento delle spiagge come quello attuale.

Nella giornata di ieri, 14 settembre, gli uomini della Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina e dell'Ufficio Locale Marittimo di Tropea, con l’ausilio del personale della Polizia municipale di Ricadi, hanno denunciato una persona che, sulla spiaggia di Grotticelle del comune di Ricadi, gestiva uno stabilimento balneare senza esservi autorizzata.

Il titolo legittimante l’occupazione dell’area demaniale marittima a ciò destinata, infatti, era stato revocato dal Comune di Ricadi lo scorso agosto, ma il gestore dell’attività continuava da allora a condurla, ignorando il provvedimento dell’Ente gestore.

Contestualmente alla denuncia all’Autorità Giudiziaria per il reato di abusiva occupazione di area demaniale marittima, i militari operanti hanno proceduto, inoltre, al sequestro di otto ombrelloni e venti tra lettini e sdraio.

Vibo 15 settembre 2017

Pubblicato in Vibo Valentia

E’ successo a Nicotera.

Ieri mattina 27 agosto.

Erano saliti a Ricadi ed erano diretti Rosarno.

Trovati senza biglietto dal controllore sono stati fatti scendere a Nicotera.

Un biglietto che costa 2,4 euro!

Appena scesi se la sono presa con i cestini della differenziata distruggendo.

Nessuno al momento ne ha parlato.

In fondo si tratta di intemperanze giovanili.

Piccole reazioni di giovani abituati a non rispettare le leggi.

Ci dicono che si tratta di 5 giovani che sono l’avanguardia della globalizzazione.

Quelli che ci offrono uno stile di vita che sarà uno stile di vita per moltissimi di noi.

Non vorremmo aver capito male e che cioè anche gli altri, cioè quelli che oggi abbiamo uno stile di vita tutto nostro, dobbiamo salire in gruppo sul treno senza biglietto, essere fatti scendere a forza spaccando poi quanto troviamo con la certezza di restare impuniti.

Pubblicato in Reggio Calabria

Operazione “Coast defense”, così è stata chiamata l’attività di vigilanza esercitata lungo la Costa degli Dei.

 

Questo il comunicato che ci è stato inviato:

“Prosegue incessante l’attività di controllo a tutela del demanio marittimo e dell’ambiente marino costiero, effettuata congiuntamente da parte dei militari della Guardia Costiera di Vibo Valentia della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia.

 

Nell’ambito dell’attività di vigilanza esperita lungo la Costa degli Dei, la pattuglia interforze ha accertato che, in località Grotticelle del Comune di Ricadi (VV) su un’area di proprietà privata di mq 1500 circa era in corso d’opera la realizzazione di un manufatto con struttura portante in laterizi, esternamente rivestito con perline in legno ed internamente con pannelli in cartongesso, lo stesso ancorato su una platea in cemento di circa mq. 27,00.

 

Nella predetta area confinante con il demanio marittimo, è stata altresì riscontrata la presenza di ulteriori manufatti prefabbricati adibiti a deposito, gazebo in legno, verricello per alaggio natanti, pedalò, canoe e lettini, presumibilmente utilizzati durante la stagione estiva.

L'area in questione, situata nella zona sottostante il noto faro di Capo Vaticano, risulta essere sottoposta a vincolo Paesaggistico Ambientale, S.I.C. (Sito di Interesse Comunitario) e rientrante nel P.A.I. (Piano di Assetto Idrogeologico) come area ad elevata pericolosità.

Al momento del controllo, effettuato dai militari della Guardia di Finanza e Guardia Costiera, erano evidenti i segni di deturpamento e alterazione delle bellezze naturali dei luoghi soggetti a vincoli mediante la realizzazione di terrazzamenti e sbancamenti del terreno.

Al fine di evitare che il reato venisse portato ad ulteriori conseguenze i militari, in coordinamento con la Procura della Repubblica di Vibo Valentia, hanno eseguito il sequestro preventivo dell’area di mq. 1500 circa e dei beni ivi presenti, rilevando la commissione dei reati di cui agli Artt. 55 del Codice della Navigazione - Artt. 31, 44, 94 e 95 del D.P.R. 380/2001 (Testo Unico sull’Edilizia) - Artt. 142, 146 e 181 del Decreto Legislativo n° 42/2004 (Sito di interesse paesaggistico in quanto territorio costiero compreso nella fascia di profondità di 300 metri dalla linea di battigia) - Art. 734 del Codice Penale (Deturpamento di bellezze naturali),

 

I beni posti sotto sequestro sono stati affidati al proprietario del terreno, che dai primi accertamenti risulterebbe estraneo ai fatti.

Continueranno, spiegano i Comandanti della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia e della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, le attività di verifica sul demanio marittimo da parte dei militari lungo il compartimento marittimo per prevenire/reprimere eventuali illeciti in danno all’erario e all’ambiente marino costiero.

Pubblicato in Vibo Valentia

Comunicato stampa della operazione Drain

Continuano i controlli dei militari della Guardia Costiera di Vibo Valentia e della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, a tutela dell’ambiente e del territorio vibonese.

Nel un autospurgao corso della settimana appena trascorsa, nell’ambito di una programmata attività di polizia ambientale esperita nel territorio della Provincia di Vibo Valentia, una pattuglia di vigilanza ambientale, in attività nel Comune di Ricadi, ha accertato la presenza di alcuni soggetti intenti a compiere operazioni di aspirazione e sversamento di rifiuti liquidi nel terreno sottostante una vasca “imhoff” comunale, insistente nella frazione Barbalaconi del Comune di Ricadi (VV)

Nell’immediatezza dei fatti, i componenti del team interforze, si adoperavano al fine di porre fine alla condotta illecita dei soggetti individuati con l’interruzione della attività illecita.

Successivamente i militari, su disposizione della competente Procura della Repubblica, procedevano al sequestro preventivo dell’autospurgatore utilizzato per lo sversamento e della vasca “imhoff”, al fine di impedire l’ulteriore protrarsi del reato e di accertare la qualità dei reflui abbandonati in maniera indiscriminata sul suolo.

Su richiesta della P.G. operante, immediato anche l’intervento del personale A.R.P.A.CAL. Dipartimento di Vibo Valentia, che ha proceduto ad effettuare i campionamenti dei liquami sversati nonché dei sedimenti, al fine di effettuare una caratterizzazione e valutazione concreta del tipo di rifiuto sversato.

Il titolare della ditta proprietaria del mezzo, unitamente agli operai, è stato deferito per i reati di Abbandono di rifiuti, Gestione di rifiuti non autorizzata e per il reato di Inquinamento ambientale.

L’attività di monitoraggio ambientale e verifica del territorio, condotta dalla Guardia Costiera e dalla Guardia di Finanza, continuerà senza sosta al fine di individuare e scongiurare eventuali fonti di possibile inquinamento per l’ambiente.

Comunicato stampa del 6.2.2017

Pubblicato in Vibo Valentia

Mare eccellente dice normalmente l’Arpacal

Poi ogni tanto avvisa i sindaci che il mare è , anche, inquinato o fortemente inquinato.

 

E’ successo stamani 18 agosto , giorno in cui ha comunicato al sindaco di Joppolo che le analisi eseguite ieri 17 agosto nei pressi della Fiumara della Morte hanno dato esito negativo.

 

Le acque di balneazione sono risultate inquinate.

Gli Escherichia Coli che dovrebbero essere massimo 100 ml sono risultate essere maggiori di 30.000

Valori di Escherichia Coli comunque superiori alla norma , ma solo 1000 sui 100 previsti, anche a Ricadi.

L’Arpacal ha comunicato di voler provvedere quanto prima ad analisi suppletive

Al momento nessuno dei due comuni ha emesso la necessaria ordinanza di divieto di balneazione.

Pubblicato in Vibo Valentia

Continua la sinergia operativa tra Guardia Costiera e Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia.

 

Durante lo scorso fine settimana, due pattuglie impegnate in attività di controllo nella fascia demaniale marittima in zona Baia di Riace (VV), tra il Comune di Tropea ed il Comune di Ricadi, hanno scoperto la presenza di due stabilimenti balneari non censiti tra quelli regolarmente in elenco.

La zona era stata monitorata da un elicottero della Guardia di Finanza che aveva mappato le strutture insistenti sulla fascia costiera.

All’esito dei controlli sul posto emergeva la mancanza dei titoli concessori previsti per occupare il suolo demaniale marittimo.

I finanzieri ed i guardacoste procedevano, di conseguenza, a denunciare, per la violazione degli art. 54 e 1161 del Codice della Navigazione, i due soggetti che avevano occupato più di 650 mq. circa di spiaggia, sottoponendo a sequestro preventivo tutti gli ombrelloni e le sedie a sdraio rinvenute in area, facendole rimuovere dalla spiaggia.

Controllati, nella stessa località, anche altri stabilimenti balneari, di cui uno che occupava circa 700 mq in più rispetto a quanto previsto in concessione; anche in questo caso, i militari delle Fiamme Gialle e della Guardia Costiera, procedevano al sequestro degli ombrelloni e delle sedie a sdraio abusivamente posizionati.

Nell’occasione sono state accertate anche carenze alle dotazioni di sicurezza previste dall’Ordinanza di sicurezza balneare della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina, per le quali sono state redatte sanzioni amministrative per oltre 2000 €uro.

Continueranno nei prossimi giorni, i controlli congiunti tra Guardia Costiera e Guardia di Finanza lungo il litorale della provincia di Vibo Valentia a tutela del bene pubblico per evitare che cittadini ed imprenditori onesti possano essere danneggiati da comportamenti illegali che agevolano economicamente chi decide arbitrariamente di violare le regole.

Le irregolarità riscontrate producono effetti negativi per l’economia locale, già di per sé sofferente, ed ostacolano la normale concorrenza tra le imprese, alterando le regole del mercato.

Pubblicato in Calabria

Il mare conserva nei suoi fondali quanto l’uomo di abbandona

Talvolta però spiaggia quanto in esso si abbandona se continua a galleggiare, come in questo caso

E’ il caso di una grande cisterna che non si sa come sia finita in mare

Forse caduta da una nave che però, e stranamente, non ne ha segnalato la scomparsa.

E così la cisterna galleggiava tra le onde del mare di fronte alla costa di Ricadi

La Guardia costiera del comando di Tropea, durante un normale controllo, ha visto fluttuare tra le onde questa enorme massa in metallo.

Ha chiamato allora i Vigili del fuoco del comando provinciale che hanno portato a terra la cisterna e la hanno messa in sicurezza sulla terra ferma.

Ovviamente l’area è stata transennato in attesa di ulteriori accertamenti.

Stranamente, infatti, non risultava leggibile la targa che indicava il contenuto della cisterna

Da qui la necessità di intervento dell’Arpacal che ha eseguito un prelievo per accertare di quale sostanza si tratti

E’ importante scoprire che cosa contenga.

Da tale conoscenza anche la certezza se si tratti di un abbandono volontario

Non si esclude nemmeno che la cisterna si trovasse su una spiaggia raggiungibile da automezzo e poi sia stata attratta in mare dalle potenti onde della scorse mareggiate

Pubblicato in Reggio Calabria
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