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MENNITI-DANIELE

È durata poco più di anno l’esperienza amministrativa della Giunta di Falerna guidata dal sindaco, Daniele Menniti.

 

Nella giornata di ieri, i consiglieri della maggioranza, Riccardo Floro, Ugo Barletta e Andrea Vecchio, hanno protocollato le dimissioni e con loro anche i consiglieri di minoranza, decretando di fatto la fine della consiliatura.

 

Menniti era stato eletto nel maggio 2019 avendo la meglio su Angelino Renne.

Secondo alcune indiscrezioni, alla base della decisione dei consiglieri di maggioranza, “divergenze di vedute” politiche che perduravano già da alcuni mesi.

 

Il sindaco, interpellato, non ha rilasciato per ora dichiarazioni, confermando quanto avvenuto.

Ora a Falerna si attende il commissario prefettizio che traghetterà il Comune fino alla data delle prossime elezioni previste per la prossima primavera.

 

fonte : lametino.it

http://www.lametino.it/Ultimora/falerna-si-dimettono-i-consiglieri-cade-il-sindaco-menniti.html

Pubblicato in Catanzaro

Fuori dalla giunta il vicesindaco Rocca e agli assessori Candido, Vincenzo Macchione e Mastroianni.

Il primo cittadino di Nocera Terinese, Fernanda Gigliotti, annuncia la decisione di revocare le deleghe ai componenti della sua giunta, che era composta dal vicesindaco Gaspare Rocca e dagli assessori Federica Candido, Vincenzo Macchione e Rosella Mastroianni, essendo «venuti meno tutti i presupposti fondanti il rapporto fiduciario e l’accordo politico»

Poi aggiunge: «Prendo atto dalle pagine di Facebook che il vicesindaco Rocca e i consiglieri di Ripartiamo non hanno inteso accogliere il mio invito ad un chiarimento pubblico, ad un confronto franco, senza avanzare alcuna proposta alternativa diretta a superare la crisi in atto. Il messaggio chiaro e forte che inviano, invece, è che io non avrei più la loro fiducia e che non disporrei della maggioranza in consiglio.

Ricordo a tutti che è dal 6 giungo 2016 che la sottoscritta non ha la maggioranza né in giunta e né in consiglio, perché è il vicesindaco Rocca che la detiene da sempre, tanto da essere stato a lungo capogruppo di tutti i consiglieri di maggioranza almeno fino a quando, contro il volere di tutti, ha inteso costituire il gruppo autonomo di Ripartiamo. E in quanto detentore della maggioranza in giunta e in consiglio, tutti gli atti amministrativi da me assunti e portati avanti, sono stati concordati, discussi, approvati e condivisi con la maggioranza di Rino Rocca, anche se oggi dice di averli approvati a sua insaputa.

È palese, quindi, che nessuna problematica amministrativa o alcuna violazione del patto elettorale – sostiene il primo cittadino – è la causa di tale crisi le cui ragioni, giorno dopo giorno, appaiono essere sempre più di altra natura, quasi confinate a questioni marginali, a fatti che non interessano il bene comune, a futili motivi, a permalosità, ad equivoci.

Insomma alibi e scuse per sostenere e portare avanti, da molti mesi ormai, il tentativo di logorarmi e di indurmi alle dimissioni, che non intendo rassegnare perché sarebbe un atto di codardia e di irresponsabilità verso Nocera che verrebbe, per colpa mia, sottoposta irrimediabilmente ad un nuovo lungo periodo di commissariamento, mentre Nocera ha bisogno di serenità, stabilità e sicurezza.

D'altro canto trovo irrispettoso verso il paese e inutile a fini del superamento della crisi presentarmi davanti alla cittadinanza con un altro comizio, stavolta il mio contro Rino Rocca, perché pur potendolo fare - e molti vorrebbero vedere il sangue scorrere - ritengo sia sbagliato farlo in assenza di dibattito, almeno per ora.

E tuttavia, pur essendo mio preciso impegno continuare a lavorare per scongiurare in ogni modo l’ennesima fine anticipata della consiliatura, non posso, tuttavia, non prendere atto che Rino Rocca, nonostante la sfiducia espressa nei confronti, non abbia ancora doverosamente restituito la delega di vicesindaco che,  com’è a sua conoscenza, fonda le sue ragioni, oltre che in un patto elettorale, anche e soprattutto  nella fiducia totale.

E se per lui è indifferente restare il vicesindaco di un sindaco sfiduciato, per me non è accettabile avere come mio vicario una persona della quale non posso più fidarmi».

E conclude «Per tale motivo ritengo ormai necessario formalizzare la crisi attraverso l’azzeramento della giunta, assumendomi l’onere, ancora una volta, di mettere in campo nei prossimi giorni ogni iniziativa utile a scongiurare un altro commissariamento del nostro comune».

Ecco la dura nota postata da  Rino Rocca:

“Caro Sindaco, vista l'insistenza con la quale, insieme al gruppo che ti sostiene, "Il paese che vogliamo", continui a chiedere un confronto pubblico per chiarire le divergenze e riscrivere un nuovo patto politico (davvero non capiamo come un faccia a faccia pubblico possa servire a dirimere questioni così profonde e irreparabili), riteniamo opportuno rispondere, con estrema chiarezza, all'invito.

Premesso che nella vostra replica alla nostra uscita pubblica (e prima al nostro manifesto) non è stato affrontato un solo punto da noi contestato; premesso, ancora, che nel redigere il manifesto i tuoi appassionati supporter del "Paese che vogliamo" si sono limitati all'insulto a tratti surreale ma soprattutto senza costrutto e senza minimamente entrare nel merito dei fatti;

premesso, ancora, che di confronti ne abbiamo avuti tanti, troppi, e sono solo serviti, purtroppo, ad allungare un'inutile agonia (e di questo ne porti la responsabilità Tu e i tuoi principali supporter), riteniamo doveroso informare i cittadini che mentre chiedevate un confronto per chiarire e rilanciare, tentando di apparire responsabili, accadeva questo:

1, al Vicesindaco, su Tuo ordine, veniva vietato di accedere all'ufficio Protocollo (per la seconda volta) con un abuso di potere mai visto prima (abuso al quale il Vicesindaco non è sottostato);

2, venivamo a scoprire, carte alla mano, che la Sorical, già molti giorni fa, aveva risposto alle controproposte del Vicesindaco ma la risposta, pur a tua conoscenza, non ci era stata volutamente comunicata (forse perché, dopo la bocciatura della convenzione da parte del nostro gruppo, la stessa Sorical aveva accettato alcune nostre proposte a vantaggio dei cittadini?);

3, venivamo a scoprire, soprattutto, che la lettera con la quale il responsabile dell'Area tecnica, su Tuo ordine, ha revocato la pubblicazione delle determine relative agli incarichi (a zero spesa per il Comune) dei progetti inseriti nella graduatoria Rendis della Regione Calabria, era stata protocollata per l'invio alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti (e non capiamo sulla base di cosa se non quella, inutile, di intimidirci).

Tutto ciò accadeva mentre pubblicamente Tu e "Il Paese che vogliamo", tentando di ingannare la buona fede dei noceresi, ci invitavate ad un confronto pubblico per chiarire e rilanciare l'azione politica e amministrativa (confronto che sarebbe finito, inevitabilmente, per creare ancora più tensione e divisione nella popolazione).

Ecco, caro Sindaco, queste, insieme, naturalmente, a tutto ciò che abbiamo pubblicamente affermato pochi giorni fa di fronte ai cittadini e messo nero su bianco sul nostro manifesto (senza che nulla cambiasse), sono le ragioni per la quali noi del gruppo "Ripartiamo", diciamo "no" al tuo ingannevole invito a voler rilanciare il nostro progetto.

Riteniamo che le condizioni per continuare questa esperienza amministrativa, che si è allontanata dal rispetto delle regole non solo di quelle, non ci siano più; riteniamo che, per il bene della comunità, e nell'interesse esclusivo dei noceresi, occorra mettere la parola "fine" agli inganni, ai colpi bassi e alle pugnalate alla schiena; riteniamo, infine, che la fiducia dei consiglieri comunali del gruppo "Ripartiamo" nei Tuoi confronti sia completamente evaporata.

Ragion per cui annunciamo a Te, al tuo gruppo ma, soprattutto, alla nostra comunità, che, per quanto ci riguarda, non disponi più di una maggioranza e non hai più il nostro appoggio in seno al Consiglio comunale.

Siamo caduti una volta, a testa alta, per non sottostare a nessuno; poniamo fine a questa esperienza politica, ancora a testa alta, per lo stesso motivo.

I Consiglieri comunali del gruppo "Ripartiamo"

Pubblicato in Basso Tirreno
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