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Cesto canna comuneLe piazze e le strade di Napoli sono vuote. Non ci sono scugnizzi che giocano e si rincorrono nelle strade tra le bancarelle dei venditori occasionali. Non si odono le grida dei venditori. Tutti se ne stanno chiusi in casa per non prendere il contagio coronavirus. Molti hanno perso il lavoro e non hanno più nulla da mangiare. I frigoriferi sono vuoti. I bambini più piccoli piangono. Hanno fame. E le mamme piangono con loro perché non possono soddisfare i loro bisogni. Mamma ho fame, dammi un po’ di pane. Ma pane nella credenza non ce n’è. Mi sovviene la poesia di Francesco Pastonchi “Il Pane”. Ricordi di scuola. “ Pane ti spezzan gli umili ogni giorno / lieti se già non manchi alla dispensa. E i bambini non possono essere lieti, sono tristi, perché il pane manca, la dispensa è vuota. Allora sono venute in aiuto alcune persone che hanno un cuore grande. Da un palazzo di Via Santa Chiara, nel quartiere storico di Napoli, calano “Un panaru” con una scritta. “Chi ha metta. Chi non ha prenda”. E’ una celebre frase di un medico napoletano divenuto poi santo Giuseppe Moscati che ha dedicato tutta la sua esistenza all’assistenza dei poveri. E così la gente che passa vede il paniere, legge la scritta e mette di tutto dentro il “panaru”: pasta, caffè, zucchero, farina, biscotti, pelati, pane. Ma gli inventori del “Paniere solidale” hanno fatto altre cose per venire incontro ai bisogni della povera gente. Si son messi a cucinare, calano “”il panaru” dal balcone col pranzo pronto per i più indigenti del quartiere e anche dei quartieri vicini. E hanno invitato la gente degli altri quartieri a fare quello che loro fanno, perché la gente bisognosa è in continuo aumentano e da soli non riescono a soddisfarla. Hanno risposto in molti e la mobilitazione si è sparsa in tutti i quartieri. La gente napoletana ha risposto all’invito pronta ad aiutare le famiglie in difficoltà durante l’emergenza coronavirus. E in altri quartieri la gente ha messo un tavolo davanti ai portoni d’ingresso dove è possibile lasciare alimentari e altri generi di conforto. Che bella iniziativa! Sulo a Napule ‘o sanno fa. Non sanno fare solamente il caffè, il babà, le sfogliatelle, la pizza, la pastiera e gli strufoli e nisciunu se spiega pecché. Quando si tratta di aiutare le persone in difficoltà i napoletani non si girano dall’altra parte, mai.

Pubblicato in Calabria

Come spostarsi dallaeroporto al centro di NapoliAeroporto di Napoli Capodichino

Napoli gode di un ottimo scalo aeroportuale, l'Aeroporto Internazionale di Capodichino (NAP), che dista dal centro cittadino appena 7 km. Lo scalo è tra i più importanti e rinomati in Italia, grazie alle compagnie di volo che fanno da collegamento con le maggiori destinazioni europee e con gli Emirati Arabi, la Russia e gli USA tra i tanti paesi extra Unione Europea. Per queste ragioni, l'aeroporto di Napoli offre numerosi servizi ai suoi fruitori ed è ben servito a livello di collegamenti, tanto con Napoli, quanto con Roma e in particolare con l'aeroporto di Fiumicino, tramite autobus e pullman privati. Raggiungere il centro di Napoli dall'aeroporto è quindi molto semplice, e lo sarà  ancora di più con la realizzazione della linea metro interessata, la cui consegna dei lavori è stimata per il 2021. Ad oggi, però, il modo più semplice per andare e venire dall'aeroporto è tramite auto propria, o autovettura a noleggio. In particolare poi, per chi è in partenza, va segnalata la presenza di un comodo parcheggio presso l'Aeroporto Internazionale di Napoli Capodichino, dove è possibile lasciare la propria autovettura anche per più giorni.

Vediamo insieme come spostarsi dall'aeroporto al centro di Napoli

I mezzi più comuni per raggiungere il centro della città  sono: - auto privata o a noleggio - linea Alibus - taxi e servizi di tranfer privati  

Raggiungere il centro di Napoli in auto

Se siete in visita in città e desiderate potervi muovere in assoluta libertà , o se desiderate visitare non solo Napoli, ma anche il golfo di Napoli, la costiera amalfitana e le città  vicine, fra cui le meravigliose Pozzuoli e Positano o gli scavi di Pompei, la soluzione migliore per voi è quella di prendere a noleggio un'autovettura. Presso l'Aeroporto Internazionale di Capodichino sono presenti numerose compagnie di autonoleggio, tanto locali e quindi low-cost, quanto grandi catene internazionali fra cui Hertz o Europcar. Il ventaglio di scelta è quindi ampiamente garantito. Una volta noleggiata la vostra auto, potete utilizzare la tangenziale di Napoli (A56) che collega Capodichino a Pozzuoli, attraversando la città  e permettendo un facile accesso a tutti i suoi quartieri, attraverso le numerose uscite ben segnalate.  

Raggiungere il centro di Napoli con la linea Alibus

La linea Alibus è una navetta che collega l'aeroporto di Capodichino con il centro città  e le zone portuali più esterne. Il biglietto dell'autobus (UNICO ALIBUS, dal costo di 4 ‚¬) può essere acquistato tanto in aeroporto, presso le numerose rivendite autorizzate, o direttamente a bordo della vettura. Una volta convalidato, ha una durata di 90 minuti e può essere utilizzato anche per altri mezzi di trasporto cittadini, quali bus, filobus, tram e metro. L'alibus è un mezzo di trasporto discretamente rapido per chi ha bisogno di raggiungere il centro di Napoli in autonomia. Negli orari di punta, infatti, le navette partono ogni 15 minuti e consento di raggiungere il centro cittadino in appena un quarto d'ora. La linea fa scalo presso le seguenti fermate: - Piazza Garibaldi (vero e proprio centro della città , da cui è possibile raggiungere la Stazione Centrale dei treni); - Immacolatella/Porta di Massa (zona portuale, da cui è possibile raggiungere il terminal per Traghetti per le Isole); - Molo Angioino/Beverello (sempre zona portuale, da cui però si accede agli scali delle linee da crociera, alla Stazione Marittima e agli Aliscafi. Ovvero alle isole di Capri, Ischia e Procida).  

Raggiungere il centro di Napoli in taxi o tramite transfer privati

Presso l'uscita dell'aeroporto è ovviamente anche possibile prenotare un taxi, o affidarsi ad un servizio di transfer privato. Questa soluzione è particolarmente idonea se volete semplicemente godere della visita alla città , senza preoccuparvi troppo della parte logistica degli spostamenti, soprattutto nel caso di visite o viaggi di piacere di breve durata, ovvero che non prevedono spostamenti al di fuori della città  vera e propria. Affidarsi ad un servizio di transfer privato o ad un taxi vi permette di raggiungere il vostro hotel o la vostra destinazione nella maniera più comoda e veloce, lasciando che sia l'autista a gestire il viaggio e permettendovi così¬ di godere dei confort di autovetture sicure, moderne e all'avanguardia. Lo stesso viaggio diventa un modo nuovo per scoprire la città , un giro panoramico in cui potrete semplicemente rilassarvi e apprezzare la vista cittadina, senza dover badare troppo al traffico, notoriamente elevato durante gli orari di punta.  

Raggiungere il centro di Napoli in treno

Come precedentemente anticipato, ad oggi non esiste un collegamento diretto tra l'aeroporto di Capodichino e la Stazione Centrale di piazza Garibaldi, benchè la realizzazione della tratta metro sia in cantiere ormai da tempo e la consegna sia prevista per il 2021. La Stazione Centrale di Napoli, ad ogni modo, rappresenta un ottimo collegamento tra Napoli e le città  limitrofe. Ma anche tra Napoli e le maggiori città  italiane, grazie alla presenza dei treni ad alta velocità  di Trenitalia ed Italo. Raggiungere quindi la stazione dei treni diventa di vitale importanza per chi ha deciso di usare Napoli come scalo per poter visitare il centro/sud Italia. Il modo più veloce ed economico per raggiungere la Stazione Centrale di Napoli, partendo dall'Aerorporto Internazionale di Capodichino, rimane quindi la linea Alibus. In un quarto d'ora di tragitto, circa, raggiungerete Piazza Garibaldi, alle cui spalle si trova la stazione dei treni.

Pubblicato in Viaggi e Tempo Libero

ROMA (Public Policy) – Via libera a cinque importanti iniziative di coesione territoriale per la città di Napoli e la Campania, con un importo totale di 868 milioni euro: lo ha reso noto martedì mattina la Commissione europea, adottando dei progetti finalizzati al miglioramento dei trasporti, delle infrastrutture idriche e alla conservazione del patrimonio culturale del capoluogo campano.

“Questo pacchetto di investimenti – si legge in una nota – consentirà il completamento tra il 2020 e il 2022 dei lavori avviati nel precedente periodo di bilancio 2007-2013, a beneficio degli abitanti di Napoli”.

Nel dettaglio, sono stati finanziati lavori per 72 milioni di euro a favore del centro storico di Napoli, che è patrimonio Unesco.

Progetti che “contribuiranno alla rinascita culturale e sociale di questo sito, a beneficio delle 85.000 persone che abitano nel centro della città”.

I fondi dell’Ue saranno utilizzati per migliorare gli spazi pubblici, i marciapiedi, le strade e le vie ciclabili e pedonali.

Intorno al Duomo sono previste aree coperte da wi-fi, piste ciclabili e sistemi di videosorveglianza.

“Il progetto ha inoltre l’obiettivo di tutelare e promuovere le piccole imprese locali specializzate nell’artigianato tradizionale, nella fabbricazione della carta o degli strumenti musicali, e di consentire a nuove imprese di stabilirsi nel territorio rispettando gli orientamenti dell’Unesco”.

Il porto di Napoli, considerato dall’Ue “un polo economico fondamentale per la regione Campania e per l’Italia nel suo complesso”, beneficerà di 111 milioni di euro dei fondi della politica di coesione per l’estensione della rete fognaria, l’ammodernamento degli accessi stradali e ferroviari, la pulizia del fondale marino, l’estensione della diga e l’installazione di pannelli solari.

“Migliorando l’accessibilità del porto – si legge – i lavori finanziati dall’Ue consentiranno il trasporto via ferrovia di volumi maggiori di merci da e verso le navi, con conseguente riduzione dell’inquinamento atmosferico nella zona, contribuendo così a proteggere l’ambiente in questo importante polo di attività e a migliorare l’efficienza energetica del porto”.

Previsti anche 67 milioni di euro per l’acquisto di 10 nuovi veicoli per la linea 1 della metropolitana, per il cui completamento sono già stati investiti 430 milioni di euro dei fondi della politica coesione nel precedente periodo di bilancio, e oltre 134 milioni per rinnovare cinque degli impianti di trattamento delle acque reflue già esistenti nei comuni di Acerra, Marcianise, Napoli Nord, Foce Regi Lagni e Cuma.

“Il progetto – sottolinea la Commissione – migliorerà la qualità del bacino idrico del sistema di canali Regi Lagni, delle acque costiere flegree e delle isole di Procida e Ischia, e oltre 2,3 milioni di persone trarranno beneficio da un migliore servizio idrico e da un ambiente più pulito”.

Infine, più di 53 milioni di euro saranno utilizzati per ampliare e ammodernare le reti fognarie e delle acque reflue in sette città della provincia di Caserta, 40 km a nord di Napoli.

“La qualità dell’acqua sarà valutata in continuo grazie a un nuovo sistema di monitoraggio.

I lavori finanziati dall’Ue – conclude la nota – impediranno gli scarichi di acque reflue in mare sul litorale Domizio, ripristinandone l’antico splendore e il potenziale turistico”.

(Public Policy) PAM7 novembre 2018

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Oggi 3 ottobre 2018, presso l’ospedale Cotugno, sono stati registrati due casi di colera: lo comunica una nota degli Ospedali dei Colli.

Il vibrione è stato isolato nelle feci di un piccolo paziente di 2 anni, trasferito dal Santobono, e sulla mamma, rientrati recentemente da un viaggio in Bangladesh e residenti a Sant’Arpino, in provincia di Caserta.

Si tratta di due immigrati del Bangladesh

Immediatamente è stata allertata la Asl competente e sono state attivate tutte le procedure previste dai protocolli.

«I contatti familiari del caso indice sono stati già individuati e sono attualmente sotto stretta osservazione sanitaria.

Attualmente, entrambi i pazienti sono in condizioni stazionarie.

Secondo Antonio Giordano, commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera dei Colli Monaldi-Cotugno-Cto«La situazione è del tutto sotto controllo» .

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«Al Vasto extracomunitari che spacciano al servizio della camorra»

E’ un onore ed un dovere postare un articolo che lotta contro la ipocrisia di certi politici e di certa chiesa e che dice quella verità che viene nascosta per far vincere un perbenismo insulso.

Parliamo del governatore De Luca che sferra un duro attacco, che sollecita le questure di Napoli e Salerno a maggiori controlli sui continui viaggi dei gruppi di migranti che partono da uno dei quartieri più a rischio del capoluogo campano

“A Napoli il quartiere del Vasto deve essere soggetto a un intervento massiccio del comune contro l’abusivismo, e delle forze dell’ordine sulla sicurezza.

E’ stato un errore concentrare lì una massa di extracomunitari ma questo comporta anche che ci sono extracomunitari che spacciano droga e sono al servizio della camorra.

Lo dico a chi pensa che in questo settore non si parla di camorra, invece spesso e’ ormai la stessa cosa”.

Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso del suo intervento a Lira Tv.

“Serve un intervento mirato – ha aggiunto De Luca – anche perche’ dalle questure ci segnalano che da Napoli gruppi di extracomunitari partono con il bus alle 18 e arrivano a Salerno.

C’e’ il sospetto che portino droga e cominciano a spacciarla. Mi permetto di sollecitare le questure di Napoli e Salerno perchè li controllino uno per uno per vedere cosa hanno addosso”.

A quanto dice De Luca aggiungiamo la nostra amara riflessione che questo finta accoglienza in realtà crea una nuova ed irreversibile camorra che distrugge anche la dignità dei migranti senza destino che si accolgono in Italia.

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Il Pd chiude a de Magistris: «Mai pensato alla sua candidatura»

Massimo Costa e Tommaso Ederoclite, segretario metropolitano e presidente dell'assemblea del partito democratico di Napoli, dicono:

 

 

«È davvero stucchevole il dibattito che si è aperto in queste ore.

In nessun organismo provinciale, regionale o nazionale si è mai pensato a de Magistris come nostro candidato alla presidenza della regione Campania».

«A tratti fa anche sorridere questa posizione.

Il Pd di Napoli è al governo regionale con De Luca e il nostro appoggio al presidente è indiscutibile. De Magistris è un personaggio in cerca di autore, con la città in ginocchio e i servizi al minimo storico cerca sponde per poter assecondare le sue velleità politiche.

Dorma tranquillo, nessuno pensa a lui - sottolineano –

L'unica preoccupazione che abbiamo è quella di dare supporto civile e politico ai cittadini che sono stremati per la cattiva gestione della città».

«Dopo quasi otto anni di fallimenti è comprensibile che il sindaco cerchi di riposizionarsi politicamente, la sua carriera politica va verso il suo esaurimento, e tra le Europee e la Regione Campania cerca solo di trovare una poltrona e qualcuno che gliela offra.

Il Pd di Napoli - concludono - dovrà lavorare, e molto, per mettere una pezza e cercare di far uscire la città dal guado in cui è finita.

E di questa situazione de Magistris è il principale responsabile».

Intanto De Magistris attacca de Luca dicendo che cerca i voti della Lega.

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De Magistris aveva preannunciato nella delibera del fabbisogno del personale di febbraio un totale, di 410 nuovi dipendenti da assumere nel 2018.

Si prevedevano

34 maestre

33 educatrici

97 vigili urbani

63 amministrativi

42 ragionieri

21 informatici

28 architetto

49 ingegneri

17 funzionari finanziari

26 istruttori direttivi

Ma a causa dei fondi ridotti all'osso al Comune di Napoli cala la scure sulle assunzioni

La delibera per le assunzioni è stata approvata in giunta venerdì.

Per diventare operativa, però, dovrà ricevere prima l'ok della Commissione centrale per la stabilità finanziaria degli enti locali del Viminale che vigila sui conti dei Comuni in pre-dissesto.

I fondi per le assunzioni sono stati tagliati da 13 a circa 3 milioni, di cui gran parte è andata a coprire i contratti a tempo determinato di maestre ed educatrici, indispensabili per tenere aperti asili nido e scuole comunali a settembre

E così si scende ad appena 129 assunzioni.

Ecco come cambiano le assunzioni.

maestre (11 sulle 34 stabilite a febbraio),

educatrici (10 su 33),

agenti di polizia municipale (31 su 97),

amministrativi (20 su 63),

ragionieri (13 su 42),

informatici (7 su 21),

architetti (9 su 28),

ingegneri (15 su 49),

funzionari finanziari (5 su 17) e

istruttori direttivi (8 su 26).

Altre 90 educatrici, invece, saranno assunte con contratti a termine.

Tutto perché la sentenza delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti ha disposto che dal bilancio” deriva l'indispensabile ridimensionamento delle risorse destinabili alle assunzioni 2018 e il divieto di assumere nel 2019”.

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De Luca è sempre più incomprensibile.

Perché chiedere consigli alla Raggi, quale sindaco di Roma, e non a De Magistris, quale sindaco di Napoli.

La foto in basso è di Napoli non di Roma!

 

Ma ecco cosa scrive De Luca

“«Potremmo chiedere consigli tecnici alla giunta Raggi sui rifiuti, che ne pensa».

Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, risponde così a Maria Muscarà del Movimento 5 Stelle che ha puntato il dito contro la gestione rifiuti di palazzo Santa Lucia.

La grillina ha spiegato che, dal suo punto di vista, De Luca passerà alla storia per aver «edulcorato» i nomi degli impianti per i rifiuti.

«Non so se passo alla storia - ha ribattuto De Luca - ma io a Salerno ho portato la differenziata al 72%, ho realizzato 21 parchi urbani, bonificato le periferie, realizzato politiche sociali all'avanguardia come sugli asili nido e i servizi alla persona».

«Cittadina Muscarà, De Luca vive tranquillo - ha aggiunto - lei stia serena, non si dia pena». Muscarà mette sotto attacco anche l'impianto di Salerno, parlando delle criticità evidenziate «dall'Anac».

«Quell'impianto - ha spiegato il governatore - ha funzionato per 10 anni, dopo è stato sottoposto a ristrutturazione, lavori che si sono completati un mese fa.

Fatta la verifica, l'impianto è ripartito».

«Vorrei chiarire che i cittadini li rappresento anche io, non lei - ha concluso -.

Su comitati e sotto comitati non mi attribuisca cose che non ho detto, io dico quello che mi suggerisce la mia ragione e sul consenso la informo che sono stato eletto sindaco con il 75% dei consensi dei miei cittadini. Abbia rispetto».

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Gli agenti del commissariato Vicaria, Napoli, hanno arrestato Said Ramadhani, 54enne della Tanzania, con precedenti di polizia, per il reato di detenzione, ai fini di spaccio, di sostanza stupefacente.

I poliziotti, a seguito di un'attività info-investigativa hanno ritenuto che in un'abitazione in via Vincenzo Niutta alcune persone potessero detenere armi e droga.

Durante un appostamento i poliziotti hanno notato una persona extracomunitaria, con una borsa sulle spalle, giungere nei pressi dell'abitazione e, dopo essersi guardato con aria sospettosa, entrare nella stessa.

Gli agenti hanno deciso di controllare il cittadino extracomunitario, privo di documenti, e sono entrati all'interno dell'abitazione insieme a lui.

In un armadio, assieme agli effetti personali del 54enne, gli agenti hanno rinvenuto una busta, all'interno della quale erano chiuse numerose buste contenenti eroina per un peso complessivo di 876,50 grammi e anfetamina per un peso di 53,81 grammi.

I poliziotti hanno inoltre rinvenuto numerosi involucri termosaldati all'estremità e due bilancini di precisione, mentre indosso al cittadino extracomunitario è stata rinvenuta la somma di 430 euro in banconote di vario taglio.

Said è stato arrestato e condotto presso la casa circondariale di Poggioreale.

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Inseguimento rocambolesco, la caduta dallo scooter (fortunatamente senza gravi conseguenze) e l’arresto. Presunto malvivente in manette, lì sotto il sole incerto di via nuova Marina.

 

 

 

Mancano dieci minuti alle quattro del pomeriggio domenicale, la città assiste alla partita con il Torino, poche auto in strada, c’è chi si accosta al carabiniere e gli chiede se ha bisogno di aiuto.

Un po’ d’acqua?

Un po’ di caffè?

Il militare alza il dito pollice, dice tutto ok, attende rinforzi.

È lo stesso carabiniere ad accudire il presunto malvivente, che nel frattempo è in manette è seduto sull’asfalto.

Gli appoggia la mano sulla spalla e gli dice di stare tranquillo.

Massimo fair play in una probabile scena tra guardia e ladri, a conferma della professionalità del militare intervenuto.

Napoli 6 maggio 2018

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