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tarocchi

La crescita straordinaria della cartomanzia e la diffusione quasi capillare dei servizi di lettura tarocchi al telefono ha portato tante novità nella nostra società. A parte la richiesta sempre più costante e crescente della gente che telefona ai cartomanti per sapere notizie sul futuro, questo settore, anche se sembra strano, ha portato nuovi posti di lavoro. Proprio così! L’aumento dei siti di cartomanzia nel web ha generato la ricerca di nuovi posti di lavoro, ovvero di nuove persone che si occupano della gestione di un settore il cui successo sembra destinato a crescere ancora in maniera smisurata.

Il settore della cartomanzia è aumentato anche in conseguenza della crisi economica italiana, che ha portato le persone a sentirsi insicure e a cercare nella lettura delle carte qualche certezza in più per il futuro. Il ricorso ai cartomanti è quindi una soluzione per poter guardare avanti senza sprofondare nella disperazione e nella sofferenza e per avere un sollievo.

 

Un settore in costante crescita

La crescita di questo settore non ha mai arretrato e i nuovi siti web che offrono servizi di cartomanzia a basso costo tramite la lettura dei tarocchi al telefono dei call center vanno avanti con i call center. Grazie a questo servizio è possibile contattare un vasto numero di persone in tutta Italia e aumentare il business. A rispondere alle chiamate dei clienti sono proprio gli operatori dei call center, che oltretutto sono esperti di cartomanzia e quindi prendono in carico le chiamate ed effettuano le previsioni.

Avete idea di quante persone chiamano il servizio di cartomanzia a basso costo e di quanti operatori possono volerci per soddisfare tutte le richieste? Sono tantissimi, e crescono anche ogni giorno, per cui è normale che aumentino le assunzioni di operatori in grado di svolgere questo servizio. Essere esperti in cartomanzia è quindi un vantaggio, ma per chi desidera diventare un bravo cartomante può anche eseguire un corso specifico e candidarsi per le assunzioni.

 

Un giro di affari molto redditizio

Si tratta di un giro di affari molto redditizio e si calcola che su Google vi siano ben 367mila siti dedicati alle arti divinatorie e alla magia, con una vasta gamma di servizi per tutte le esigenze, da quelli sempre attivi giorno e notte, a quelli gratuiti, alla vasta scelta di metodi per leggere le carte. Il settore è molto vasto e ognuno può scegliere quello più adatto alle proprie necessità.

Il fenomeno non accenna a diminuire, anzi si calcola che si diffonderà sempre più, e i siti spuntati come funghi hanno colto la palla al balzo approfittando di un periodo di profonda crisi in cui la gente non sa dove rivolgersi per cambiare la propria vita. Gli italiani sentono fortemente il bisogno di avere qualcosa su cui contare e qualcuno che dia loro una speranza: pare che la lettura dei tarocchi spesso sia la sola via d’uscita che possa regalare un barlume di certezza. Nonostante tutto sembra andare indietro, è comunque uno dei pochi settori che ha moltiplicato i posti di lavoro.

Pubblicato in Viaggi e Tempo Libero

sogni01Innanzitutto bisognerebbe impadronirsi il più possibile della conoscenza di questi ultimi sviluppi tecnologici. A tutti i livelli. Su questa base bisognerebbe poi definire politiche adeguate a stimolare, a orientare, controllare e condizionare le innovazioni in modo che non siano sacrificate esigenze vitali dei lavoratori e dei cittadini in genere. Ma bisognerà anche saper vedere i problemi che si pongono per la composizione sociale. Credo che dobbiamo ormai considerare come un dato ineluttabile la progressiva diminuzione del peso particolare della classe operaia tipica. Le congiunture economiche possono, di volta in volta, accelerare o decelerare questa tendenza. Con la lotta si deve poi intervenire in questi processi, per evitare che essi assumano un carattere autoritario con un palese danno ai lavoratori. Ma la tendenza è ed è sempre stata quella. Alcuni traggono da ciò la conclusione che la classe operaia è morta e che con essa muore anche la spinta principale alla trasformazione. Mi sono detto, allora, che tutti noi siamo dei morti viventi, degli zombi.Secondo me non può essere così, a condizione che si sappiano individuare e conquistare alla lotta per la trasformazione altri strati della popolazione che assumono, anch’essi, in forme nuove, la figura di lavoratori sfruttati come i lavoratori intellettuali, i tecnici, i ricercatori e tutti quelli che percepiscono un salario . Sono anch’essi, come la classe operaia, una forza di trasformazione. E poi ci sono le donne, i giovani…La democrazia elettronica limitata ad alcuni aspetti della vita associata dell’uomo può anche essere presa in considerazione solo se farà parte di un disegno che avrà come fine ultimo lo stravolgimento del sistema attuale. Ci vogliono limiti precisi all’uso dei computer come alternativa alle assemblee spontanee e di piazza. Tra l’altro non credo che si potrà mai capire cosa pensa davvero la gente se l’unica forma di espressione democratica diventa quella di spingere un bottone. Dietro a questa e ad altre reali preoccupazioni che vengono segnalate rispetto alla rivoluzione elettronica c’è spesso un tradizionale sentimento delle élite intellettuali, che di fronte a tutti i fatti che significano socializzazione della cultura o della politica si ritraggono con l’impressione che questo poi finisca per schiacciare la vita dell’individuo, la creatività, l’arte. Questi stessi intellettuali, usignoli dell’imperatore di turno, hanno contribuito a “vendere” la democrazia come distinta dalle altre forme di governo per il principio secondo il quale, coloro che governano, sono soggetti al controllo di coloro che sono governati. Concludendo con l’affermare che, In una vera democrazia, il potere fluisce dal basso verso l’alto. Questa favoletta è stata raccontata in tutte le salse. In Italia, perfino nelle chiese cattoliche. Oggi, sempre questi sparaballe di turno, stanno diffondendo la novella di “Democrazia elettronica” la quale da qui a poco, rapida e “democraticamente assistita”, potrà essere usata per educare gli elettori sulle nuove tematiche, facilitare la discussione di importanti decisioni, registrare istantaneamente le opinioni e permettere alla popolazione di votare direttamente le politiche pubbliche. Alleluia! Non è tutto. Le attuali tecnologie di telecomunicazione faciliterebbero il nostro sistema politico di tornare alle radici della democrazia occidentale, così come esso è esistito nelle antiche città stato greche. Una democrazia, in altre parole, basata sulla partecipazione(non nostra, non è prevista) alla discussione politica che si svilupperebbe nell’ambito in una delle sfere pubbliche. In breve, la Democrazia elettronica si realizzerà quando i signori della guerra e della pace, che hanno dominato la scena negli ultimi secoli, decideranno di ridisegnare le nuove istituzioni politiche e i meccanismi politici che attualmente non funzionano e che contribuiscono a far crescere il senso di frustrazione della gente verso la politica. Tutti noi saremo lì a ringraziare come sempre per le briciole che cascano dal loro cielo, dicendo a noi stessi, ancora una volta: “Poteva andar peggio”.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

Pubblicato in Italia

gigi002‘Voi che sapete che sia l'amor, donne vedete se io l'ho nel cor.’ Dalle “Nozze di Figaro” di A. Mozart.


Quando nacque Afrodite, nacque la bellezza e nacquero anche tutti i suoi generosi doni godibili nella molteplicità e nella complessità delle forme, dei suoni e dei colori...

 

Rose e peonie moltiplicarono i loro petali, un uccello canoro rendeva più complessi i suoi trilli, gli alberi d’estate emisero milioni di foglie, le viti si avvilupparono, i ciottoli e la sabbia batterono senza fine contro le rive del mare, di quel mare da cui Lei era nata.

 

Il mito sembra essere la rappresentazione inconscia delle decisive situazioni esistenziali, rivestendo per gli esseri umani tanta importanza perché nelle sue confessioni non oscurate dalla coscienza si possono cogliere le esperienze umane fondamentali nella loro autenticità.

Cosa accadde a Psiche, dopo essere stata spinta dalle forze matriarcali, ostili all’uomo nell’avvicinarsi al letto munita di lampada e coltello per uccidere un presunto mostro, che altri non era che Eros? La persona Psiche al giaciglio di Eros non sembra più la creatura languidamente irretita e stordita dal piacere che vive nell’oscuro paradiso del sesso e del desiderio. L’individuo capace d’Amore sarà completo in Sé e lascerà che l’Altro sia proprio Altro-da-Sé.

 

L’Altro allora non sarà narcisisticamente tenuto lontano o rifiutato, non sarà oggetto idealizzato né oggetto di dipendenza, e tanto meno investito di richieste, bisogni o altre compensazioni la cui natura intrinseca richiede risoluzioni intrapsichiche. Nel momento del fatale fraintendimento, ossia che si faccia dell’Altro il proprio principio risolutore, l’amore percepito si affretterà presto a svanire trascinando con sé il destino della relazione e facendosi sostituire da rabbia, rancore, delusione e vuoto.
Cosa importa se il pugnale
Ha trafitto un’anima?
Resteranno per sempre questi versi,
più forti di quella lama!
Cosa conta se la sofferenza
prosciuga il mare e adombra la volta celeste?
Questi pochi versi,
dolce consolazione,
Vengon fuori da quel dolore.
Questo meccanismo appare ben chiaro se si riflette sul fenomeno dell’innamoramento, intendendo con esso quell’iniziale fase di idealizzazione dell’Altro e della relazione. Talvolta l’innamoramento termina portando ad una nuova fase individuabile nello sviluppo della relazione, altre volte, invece, nessuna farfalla coincide con la morte del bruco. Quando il partner delude le aspettative dell’innamorato, ne interrompe le proiezioni, cosicché tutto ha termine, e dopo l’innamoramento, nulla. Quando si verifica la cacciata da quel paradiso? Quando termina l’innamoramento? La risposta è custodita proprio nel crollo delle illusioni: l’innamoramento termina cedendo il passo all’Amore o al vuoto, quando l’Altro emerge con la sua identità tradendo le proiezioni precedenti. Da semplici osservatori, ogni qual volta ci si trova di fronte ad una forma patologica d’amore si è testimoni di una relazione pervasa dalla dimensione del Potere. Il Potere si insinua fra le pieghe della relazione annullando la paritarietà, la possibilità di scambio, di crescita personale e di dialogo relazionale. Viene creata una situazione di rigidità mortifera dove ogni onesto slancio vitale cede il posto al controllo, allo sfruttamento, all’annullamento dell’Altro come fine della relazione. L’Amore dunque, perché sia tale, prevede sempre una dimensione a tre: un Io, un Altro e una Relazione. Il viaggio amoroso, diventa la metafora della ricerca interiore, e più in generale di quel cammino incessante che si chiama esistenza, tutti i momenti della quale, nessuno escluso, e compresi quelli definibili come di smarrimento, concorrono a plasmare l'identità di ogni persona. Un modo ben diverso di intendere il viaggio in un'epoca di connessione costante e di azzeramento virtuale della fisicità, in realtà decisivo per sottrarre alla tecnica il monopolio della nostra vita.

“Della Donna? Ebbene, può darsi
che si muoia del suo morso;
ma non macchiar la sua vita
dicendo male di Donna.”

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

Pubblicato in Calabria
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