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La polizia ha arrestato, tra giovedì e venerdì, un 19enne lituano ed un 23enne albanese per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Nel primo intervento, in via Capri, gli agenti durante l’attività di controllo del territorio hanno notato un sospetto via vai da un appartamento.

 

 

 

 

 

Gli agenti hanno così deciso di entrare nella casa trovando il 19enne intento a confezionare le singole dosi di droga.

Infatti gli sono stati sequestrati 935 grammi di marijuana, 23 grammi di hashish, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento di dosi e 1600 euro in banconote di piccolo taglio.

Anche nel secondo intervento, gli agenti sono entrati in un appartamento di via Longo ed hanno beccato il 23enne albanese in possesso di 870,60 grammi di hashish, pronti alla vendita al dettaglio.

Entrambi i pusher, con svariati precedenti di polizia, sono stati arrestati; fissate per stamattina le udienze per direttissima.

Pubblicato in Mondo

Diversi sacchi di marijuana viaggiavano su una station wagon.

Arrestato un cittadino albanese fuggito al posto di blocco dei carabinieri

Ha forzato alla guida di un’auto station wagon un posto di blocco ma è stato speronato e costretto a fermarsi su un terrapieno.

Un cittadino albanese che trasportava sulla vettura diversi sacchi di marijuana per un totale di circa 100 chilogrammi è stato arrestato dai carabinieri nei pressi di Sant’Onofrio.

L’uomo dopo essere sfuggito ai controlli ha cercato la fuga lungo la ex Statale 606 ma nei pressi di una rotonda, a poche centinaia di metri dall’uscita autostradale, e dal paese di Sant’Onofrio, è stato costretto a finire la sua corsa.

Il controllo dell’ampio bagagliaio della vettura ha portato alla scoperta della sostanza stupefacente.

Accertamenti sono in corso per scoprire l’origine e destinazione finale della droga.

Pubblicato in Vibo Valentia

Arrivano tempi duri per l’Italia.

Ancora una aggressione nelle carceri.

La segnalano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale del sindacato

Solo l’intervento di alcuni colleghi ha evitato conseguenze più gravi. Secondo la ricostruzione dei fatti, un assistente capo della Polizia penitenziaria è stato aggredito da un detenuto nella casa circondariale di Paola dove, al 30 settembre, erano ristretti circa 219 detenuti la metà dei quali stranieri.

Il detenuto di origine albanese si sarebbe scagliato contro l’assistente capo mentre si stava recando nell’apposito locale per fare una telefonata.

Sul posto era presente un altro collega che è intervenuto per cercare di fermare l’aggressore.

Nel frattempo, un altro detenuto, connazionale dell’aggressore, è uscito dalla saletta dove si trovava dirigendosi con aria minacciosa verso gli agenti.

Solo l’intervento dell’ispettore di sorveglianza e di altri agenti hanno riportato la calma.

“Diciamo basta – afferma Durante – a questa situazione inaudita nelle carceri dove, per uno stipendio mediocre, il personale di polizia penitenziaria deve subire violenze quotidiane”.

Ndr E’ gente che deve essere isolata od inviata nel suo paese.

Pubblicato in Paola

Milano. Nascondeva 56 chili di hashish in bidoni di plastica nella propria abitazione.

E' stata 'incastrata' dalle tantissime segnalazioni arrivati alla polizia da parte dei comitati dei cittadini della zona.

Via Sassari, quartiere Gorla a Milano, nella serata di mercoledì arrivano gli agenti delle Volanti.

Con il supporto dei vigili del fuoco riescono ad aprire la porta dell'appartamento 'sospetto': all'interno - raccontavano le varie segnalazioni - c'era continuamente un via vai di uomini che in alcuni casi uscivano con borsoni evidentemente pieni.

Durante il blitz è tornata nel condominio proprio la titolare del contratto d'affitto, una romena di 31 anni, già nota per reati di droga.

La donna, segnalata agli agenti dagli stessi residenti, aveva addosso 114mila 470 euro.

Quasi certamente, ipotizzano dalla questura, proventi di spaccio.

La 31enne è stata arrestata per detenzione di sostanze stupefacenti.

Il suo convivente, un cittadino albanese, è invece ricercato dalla polizia.

Nell'appartamento di via Sassari sono state trovati altre chiavi.

Il mazzo apriva un'altra abitazione

Pubblicato in Italia

Atti osceni davanti a una minorenne. Il giudice assolve l'albanese: "Non è reato". E Salvini scrive a Bonafede: "Rivedere la depenalizzazione voluta dal Pd"

Masturbarsi in pubblico non è più reato, nemmeno se la belva lo fa davanti a una minorenne.

 

A deciderlo è stato il governo di centrosinistra. Risultato: un 28enne albanese che si era toccato davanti a una ragazzina non avrà conseguenze penali ma solo una multa. Un'ingiustizia che ha spinto Matteo Salvini a scrivere al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, per chiedergli di rimediare, al più presto, a "un altro regalo del Pd agli italiani a cui cercheremo di rimediare".

"Giù le mani dalle donne e dai bambini!". Salvini ora vuole andare fino in fondo. Affinché un altro episodio, come quello raccontato la scorsa settimana dal Gazzettino di Venezia, non capiti nuovamente. I fatti risalgono a quattro anni fa, quando a San Donà di Piave una ragazzina, che si era riparata dalla pioggia nell'androne di un palazzo, era incappata nell'albanese che, dopo essersi abbassato i pantaloni, avava iniziato a masturbarsi proprio davanti a lei. Venutolo a sapere, i genitori lo avevano portato a processo per atti osceni nella speranza che la giustizia potesse fare il suo corso e assicurare l'orco dietro alle sbarre. Ma così non è stato. Perché, se fino a qualche anno fa il reato di atti osceni in luogo pubblico veniva punito con la reclusione da 3 mesi a 3 anni, nel 2016 un decreto legislativo voluto dal precedente governo lo ha depenalizzato. Adesso gli atti osceni "in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico" vengono puniti con una semplice sanzione amministrativa.

All'epoca dell'aggressione la ragazzina aveva sedicenne. L'orco che si è masturbato davanti a lei adesso è libero di rifare la stessa schifezza con altre ragazzine. "Il governo del Pd che nel 2016 ha voluto depenalizzare gli atti osceni evitando così una pena di tre anni a malati sessuali o depravati - ha commentato il vice presidente del Senato, Roberto Calderoli - ha di fatto lasciato liberi di colpire potenziali stupratori". Salvini ha promesso che intende rimediare all'ennesimo errore commesso dal Partito democratico. Nei prossimi giorni scriverà al Guardasigilli per chiedergli di cancellare la depenalizzazione dei reati approvata dalla sinistra.

Sergio Rame - Mar, 18/09/2018 - 12:05

Pubblicato in Italia

A Milano esiste il Boschetto della droga di Rogoredo

In questo luogo si consuma almeno un chilo di eroina al giorno, altre a diverse centinaia di grammi di cocaina.

 

 

Un dato preoccupante che si cerca di contrastare da diverso tempo con ripetuti blitz per arginare il fenomeno.

Interessante, sotto questo aspetto, l'ultimo arresto realizzato proprio dai militari della compagnia Porta Monforte.

Gli uomini del Nucleo operativo sono riusciti a beccare un turista incensurato con quasi tre chili di eroina.

Sostanza pronta a finire nella 'piazza' del famigerato Boschetto.

L'uomo, un 35enne del tutto sconosciuto alle forze dell'ordine, era stato fermato nei pressi di Rogoredo durante il mese di giugno.

Addosso non aveva nessun tipo di sostanza stupefacente ma nascondeva un piccolo frullatore: utilizzato di solito per 'tagliare' la droga, mischiandola con paracetamolo o altri materiali.

Per questo da allora era stato tenuto 'sott'occhio'.

Il momento 'x' è arrivato nei giorni scorsi.

Lo fermano in via Pasquale Sottocorno, zona Risorgimento.

In un borsello nasconde un chilo di eroina già tagliata pronta da portare al Boschetto.

Con le chiavi dell'uomo, i militari riescono trovare il suo appartamento.

All'interno c'è un ulteriore chilo e settecento di eroina, sei chili di sostanza da taglio, ottomila euro in contanti con banconote di piccolo taglio e il 'famoso' frullatore ancora sporco di quella che apparentemente - ci sono le analisi in corso - sembra essere brown sugar, una qualità di eroina.

Il povero turista è sposato in patria ma viveva da solo a Milano.

Le indagini ora proseguono per capire a quale organizzazione fosse legato.

Per il momento è accusato di detenzione ai fini di spaccio ed è finito a San Vittore.

Si tratta di un albanese.

Pubblicato in Mondo

55mila euro di coca, 31mila euro in banconote e 500 grammi di eroina. Arrestato

Questo il risultato della perquisizione effettuata dalla polizia nell'appartamento e nell'auto di un uomo di San Giuliano Milanese, che è poi stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti.

Nella mattinata del 16 agosto gli agenti della squadra mobile si trovavano in piazza Salgari quando hanno notato un individuo che si aggirava in modo sospetto a bordo della propria vettura.

I poliziotti hanno seguito i movimenti dell'uomo -poi identificato come un 50enne pluripregiudicato di nazionalità albanese -il quale si è diretto in auto verso San Giuliano Milanese, vi ha parcheggiato ed è salito in un'abitazione di via Papa Giovanni XXIII, per poi uscire nuovamente in macchina.

Gli agenti hanno quindi fermato il sospettato e l'hanno sottoposto a un controllo.

Grazie al mazzo di chiavi trovato in suo possesso sono poi riusciti a entrare nell'appartamento di San Giuliano da cui l'avevano visto uscire poco prima.

Nell'abitazione hanno rinvenuto un borsello con 31mila euro in contanti.

Poi, nel baule di una Peugeot 207 parcheggiata nel box dello stabile, hanno trovato un involucro con 1.120 grammi di cocaina e, nel box occultati alcuni sacchi, 500 grammi di eroina.

Il pregiudicato è stato condotto al carcere di Lodi con l'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti.

Pubblicato in Italia

I suoceri costringevano i suoi figli a prenderla a sassate

Un incubo vissuto dentro casa per anni.

Marito e suoceri che si trasformano in aguzzini.

 

 

E' il dramma vissuto da una donna di Cassano Magnago (Varese) che ha deciso di denunciare il marito e i nonni dei suoi figli.

L'uomo, un 35enne albanese, è stato arrestato dai carabinieri per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia.

E' accusato di aver aggredito, minacciato di morte, insultato e privato della libertà la moglie, connazionale, e di aver anche minacciato di uccidere e maltrattato i suoi stessi figli, con la complicità dei propri genitori, sottoposti a loro volta a provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento a nuora e nipoti, per oltre dieci anni.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini dei carabinieri di Busto Arsizio (Varese), i nonni avrebbero anche costretto i nipoti, in più occasioni, a colpire la loro madre a sassate, anche quando era incinta del suo ultimo figlio, tanto da mettere a rischio la stessa gravidanza.

A liberare la donna e i minori, un conoscente della famiglia che l'ha convinta a sporgere denuncia.

Pubblicato in Italia

La Squadra mo bile di Crotone ha arrestato un cittadino alba nese, Betim Xe ca , di 43 anni, con l’accusa di detenzione ille gale a fine di spaccio di so stanze stupefa centi.

Xeca é stato fermato dagli agenti mentre era alla guida della sua automobile dopo che aveva effettuato alcune manovre che avevano attirato l’attenzione dei poliziotti.

Si é scoperto così che il cittadino albanese deteneva tra le gambe un involucro di cellophane trasparente contenente eroina.

Sul sedile lato passeggero é stata notata poi la presenza di un secondo involucro, di dimensioni più piccole rispetto al primo, contenente un altro quantitativo di eroina. Xeca, inoltre, custodiva nei pantaloni un ulteriore involucro con la stessa droga.

Gli agenti, infine, hanno trovato un altro involucro con eroina occultato ai piedi di un albero nelle vicinanze dell’auto condotta dall’albanese. (ANSA)

Pubblicato in Crotone
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