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elisoccorsoDa pochissimi minuti sul luogo dell'incidente sulla SS 18 tra longobardi e Belmonte Calabro sono giunte due pattuglie Una della stradale ed una dei carabinieri. Dopo aver Eseguito i rilievi del caso provvederanno a far riprendere la circolazione garantendone la fluidità.

Pubblicato in Longobardi

Preite-768x576Autoservizi Preite annuncia che è attivo il nuovo collegamento Lago – Belmonte – Amantea – Germaneto – Catanzaro. Ecco tutti gli orari. 
Recentemente, l’azienda calabrese Preite ha implementato anche il comodo servizio “localizza corsa” che permette di vedere, tramite smartphone o tablet, l’orario di arrivo del bus, evitando così inutili attese alle fermate.

Autoservizi Preite nasce nell’immediato dopo guerra grazie al fondatore Guerino Preite e da allora è un’azienda in un continua espansione che attualmente collega Cosenza e l’Università della Calabria con la maggior parte dei comuni dell’hinterland e con tutti i comuni del tirreno cosentino e dell’ entroterra costiero. Al momento i confini dei collegamenti pubblici si spingono fino in Basilicata nei paesi di Maratea, Lauria e Lagonegro e a sud fino all’aeroporto internazionale di Lamezia Terme.

Ad oggi autoservizi Preite è alla terza generazione, dal 2009 ha il certificato di QUALITA’ iso 9001:2008 ed ha sempre uno sguardo rivolto al futuro ed alle nuove tecnologie per garantire un servizio migliore e più sicuro all’utenza. Dal 2005 tutti gli autobus sono dotati di localizzatore GPS real time, sistemi di pagamento magnetici, borsellini ricaricabili e indicatori di percorso con vocalizzatore per i non udenti ed i non vedenti e grazie all’aggiornamento costante del parco autobus vanta il 50% dei mezzi dotati di sollevatore elettronico o manuale per disabili in carrozzina. Un occhio di riguardo è dedicato all’inquinamento ed alla salvaguardia dell’ambiente sia nei depositi che sui veicoli ed è per questo che si è optato di acquistare autobus a metano per le tratte di breve percorrenza.

Da gennaio 2016 è stato sostituito completamente il sistema informativo e consente ai nostri viaggiatori di pagare i titoli di viaggio oltre che con i metodi tradizionali anche con abbonamenti o tessere ricaricabili contact-less e con smartphone dotati della tecnologia NFC solo avvicinandoli al lettore di bordo.

Fonte notizia

Pubblicato in Primo Piano

belmonte-A Belmonte, in provincia di Cosenza, c’è l’unico albergo diffuso di tutta la Calabria: eco-sostenibile e rispettoso del territorio, ha fatto rivivere un intero borgo in via di abbandono. Un esempio virtuoso di come il turismo sostenibile possa favorire la rinascita di piccoli centri italiani che rischiano di sparire a causa dello spopolamento.

Case abbandonate dagli anni ‘70, un paese in via di abbandono, con tanta storia alle spalle ma lasciato a se stesso. Questo è il panorama che i membri dell’associazione A Praca si sono trovati di fronte quando hanno deciso di cimentarsi, con le proprie forze, in un’impresa sul proprio territorio e cioè in un albergo diffuso a Belmonte Calabro, in provincia di Cosenza. L’albergo diffuso è una tipologia di albergo per turisti che si basa su presupposti completamente diversi da quelli standard e che fondamentalmente ha lo scopo di inserire gli ospiti direttamente in piccole case che fanno parte del borgo stesso, le une vicine alle altre, gestite in maniera unitaria e con responsabilità nei confronti dell’ambiente.

“Abbiamo iniziato il restauro delle case di Belmonte quindici anni fa”, ci racconta Gianfranco Suriano, che fa parte dell’associazione che ha lanciato questa impresa, ideata da Pino Suriano. All’epoca si trattava di una vera e propria scommessa, nata dalla passione e anche da una buona dose di coraggio: “Noi volevamo pensare e credere che questa cosa avrebbe potuto funzionare, portando ad un beneficio non soltanto nostro ma anche per l’intero paese che era in stato di abbandono: da 4.000 abitanti eravamo arrivati a 2.000, con tutto ciò che ne consegue”.

Gianfranco e gli altri iniziano dunque a lavorare, ripristinando l’antico centro storico di Belmonte e utilizzando materiali di bio-edilizia o recuperando quelli già utilizzati anticamente. Il borgo, infatti, essendo stato abbandonato aveva preservato la sua integrità. Fanno tutto con investimenti privati, si entusiasmano, fondano l’associazione “A Praca”, un’impresa sociale, e girano in tutta Europa per pubblicizzarsi, farsi conoscere. E poi le “cose cominciano a girare per il verso giusto”: coinvolgono gli abitanti del paese e si innesca come un circolo virtuoso che negli anni lo fa rivivere.

Adesso, infatti, sono due anni che la stagione turistica non è limitata soltanto alla primavera-estate, ma attrae anche d’inverno. Tutto il resto è nato spontaneamente: ad esempio, ora ci sono alcune associazioni nel paese che si occupano di passeggiate nella natura (come “Living Nature”) o di escursioni in mountain bike. E di conseguenza giovani e disoccupati hanno trovato lavoro e sono rimasti a Belmonte invece di andarsene. Poi è nata anche un’associazione a livello regionale, “Borghi da ri…vivere”, che vuole porsi come interlocutrice a livello più ampio per salvare le bellezze nascoste della Calabria, per smuovere qualcosa, per fare ciò che la politica non riesce a fare. Lo scopo è quello di riqualificare i centri storici dei borghi, ma soprattutto di sensibilizzare gli imprenditori e i giovani, che sono gli unici che “responsabilmente possono far rinascere i piccoli borghi”.

“L’intento è stato quello di riqualificare il borgo senza però perderne l’identità, salvando l’antica tradizione millenaria che stava morendo”. E, ad esempio, soggiornare nell’albergo diffuso di Belmonte Calabro significa anche immergersi nel suo linguaggio, nella sua storia, nei suoi sapori: ogni casa ha il nome di una frazione del paese, che anticamente era collegata ad un sapere, ad un mestiere, e i prodotti tipici (come il bergamotto o il liquore al finocchietto selvatico) sono ancora lì, a disposizione degli abitanti e del turista.

“Abbiamo avuto tanti riconoscimenti e ne siamo contenti, ma non bastano”, commenta infine Gianfranco Suriano. Per riprendere in mano un paese – anzi, i paesi – della Calabria e non solo, ci vogliono i giovani e ci vuole chi investa sul territorio in modo responsabile. Quelli de “A Praca” lo hanno fatto e hanno innescato in circolo virtuoso. La Calabria è piena di storie simili a quelle di Belmonte, di paesini che aspettano di rivivere grazie alle loro stesse forze. Consapevolezza, amore per il territorio e un pizzico di follia sono gli ingredienti giusti per iniziare qualcosa, con i giusti investimenti. E poi il resto verrà da sé.

FONTE NOTIZIA

Pubblicato in Belmonte Calabro

scuola sicuraSono iniziati un po su tutta la costa, ed un po in tutta la provincia di cosenza, i sopralluoghi per la sicurezza strutturale di numerosi edifici scolastici; dall’infanzia alla primaria alla secondaria di primo grado, ogni ente comunale, supportato dall’istituzione scolastica di competenza, e viceversa, sta verificando ed ha verificato staticità e resistenza dei vari istituti. Anche la scuola di Belmonte con i suoi plessi, non sfugge alla regola ed ai controlli. Quest’anno in particolar modo un’indagine su 75 edifici scolastici di 10 regioni non hanno però confortato come si sperava, anzi. Valle d’Aosta, (6), Piemonte (1), Veneto (2), Lazio (2), Abruzzo (8), Campania (23), Basilicata (4), Calabria (11), Sicilia (11), Sardegna (7), tramite la lettura di informazioni e fonti ufficiali hanno fornito dati a dir poco deludenti: più di una scuola su quattro presenta uno stato di manutenzione del tutto inadeguato.  L’87% dei RSPP (Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione) o dei Dirigenti ha chiesto interventi manutentivi all’ente proprietario, ma in due casi su cinque non è stato effettuato alcun intervento. Solo nel 14% dei casi è stato effettuato con molto ritardo e nel 22% tempestivamente. Una scuola su quattro ha chiesto interventi di tipo strutturale, che nel 80% dei casi non sono stati effettuati dall’Ente locale. Ma gli enti locali hanno mai avuto realmente a cuore le sorti degli istituti scolastici? A pensarci verrebbe da ridere. Una recente tabella Istat fotografa la preoccupante situazione: aule in cattive condizioni, palestre assenti in più di una scuola su quattro a volte utilizzate da terzi incuranti di tutelarne aspetto e decoro un terzo dei cortili usati come parcheggio di ogni sorta di mezzo e quasi un quarto invaso da rifiuti o ingombri; un bagno su due senza carta igienica, non idonei dove attrezzature e logistica per disabili restano miraggi. E non parliamo  di rischio sismico: il 60% degli edifici scolastici italiani si trova in zone a rischio sismico (circa 20.000 insistono nelle zone a rischio più elevato) e solo quasi l’8% è stato progettato secondo normativa antisismica. E proprio rifacendoci a questo ultimo tema riusciamo a dire, dati alla mano, che dell’istituto comprensivo di Belmonte Calabro, il plesso principe, quello sito in centro storico, risulta idoneo a controlli e normative più o meno recenti resistendo ad intemperie climatiche amministrative e burocratiche da oltre 30 anni. Potremmo dire, Bravi. Infatti solo nello scorso anno scolastico(2017/2018) abbiamo avuto notizia tramite la stampa locale di 44 episodi di crolli, con 6 feriti tra gli studenti ed il personale, oltre che danni alle cose e alle strutture. Sommando quelli degli anni precedenti arriviamo a 156 episodi di crolli negli ultimi quattro anni scolastici, con 24 feriti”.  Ma come appena riportato l’Italia non è tutta uguale: è vero che l’edilizia scolastica nel nostro Paese rappresenta un’emergenza nazionale, ma è anche vero che non mancano alcune eccellenze. Naturalmente non vorremmo far apparire una piccola scuola di collina come eccellenza, ma tra molti istituti che palesemente zoppicano, se ne esiste uno che cammina regolarmente con le proprie gambe perché non sottolinearlo ed evidenziarlo. Lo stato e la qualità degli edifici scolastici di un territorio rappresentano un indicatore  della sicurezza e nella formazione dei cittadini più giovani.

Fonte notizia pillamaro.it

Pubblicato in Belmonte Calabro

belmonteBelmonte Nei vichi in allegria con vino novello, musica e gastronomia locale

 Domenica 13 novembre dalle 17:00  , a Belmonte, nel centro storico, con la storica iniziativa Paese DI…vino. Nei “vichi” della struttura tipicamente medievale del borgo antico, nel cuore dell’unico Albergo diffuso della Calabria all’insegna di una manifestazione che vuole essere una festa aperta a tutta la famiglia, che assieme riscopriranno i sapori del “novello”: il vino nuovo. Arriva l’autunno e, come di consueto, la prima prelibatezza di Bacco è il vino novello. Il riferimento a Bacco non è per niente fuori luogo in questo particolare caso, dato che questo tipo di vino è conosciuto fin dall’antichità con il nome di “doliore” e stava nelle “celle vinarie” anziché nelle “apoteche” o “fumarie” al cui interno si collocavano i vini da invecchiamento.
 La manifestazione “paese DI…vino” sfruttando l’invidiabile scenario medievale  accompagnerà tutti i visitatori in un accattivante itinerario musicale e gastronomico del territorio (patate e Bellimunti, baccala, frittata e cipulli, grispelle, ruselle, prelibatezze di Colavolpe, vino in abbondanza, e tanto altro…)  non disdegnando però, attenzione a tutto quello che richiama la Calabria ed i “suoi tesori”. L’appuntamento è dunque fissato per domenica 13 novembre fra i vicoli di Belmonte Calabro Il tutto organizzato Da giovani del posto, Associazioni e Attività commerciali e turistiche del posto

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capIl Capo del Compartimento Marittimo di Vibo Valentia Marina, C.F. (CP) Antonio LO GIUDICE, nell’ambito delle disposizioni impartite dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, ha convocato per la serata di ieri una riunione presso la Sala Consiliare del Comune di Amantea, ove sono stati invitati i titolari degli stabilimenti balneari, il responsabile della sezione WWF di Belmonte, il presidente della cooperativa pescatori San Rocco, i titolari di licenza di pesca e il referente del club subacquei di Amantea.

 

Alla riunione, organizzata grazie alla collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Amantea, e tenuta dal Capitano RAGADALE – Capo Servizio Operativo della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina e dal Maresciallo CIANCI Titolare della Guardia Costiera di Amantea, hanno partecipato con grande interesse tutti i rappresentanti degli enti invitati.

Presso la Sala Consiliare del Comune di Amantea a fare gli onori di casa l’Assessore all’Ambiente RUBINO, che ha partecipato alla riunione prendendo atto delle problematiche rappresentate in previsione di un programma esecutivo per l’estate ormai alle porte che possa tentare di soddisfare le richieste dei balneari presenti.

Sono state richiamate tutte le Ordinanze del Capo del Compartimento Marittimo che disciplinano le varie attività lungo il litorale costiero, con particolare riferimento alla  nuova Ordinanza balneare nr.12/2015, l’Ordinanza nr.11/2009 relativa alla Zona di Tutela Biologica litorale prospiciente Amantea, l’Ordinanza nr.23/2010 relativa alle modalità di svolgimento delle attività subacquee, l’Ordinanza nr.22/2010 che disciplina ai fini della sicurezza marittima la navigazione da diporto e l’Ordinanza nr.08/2011 relativa all’esercizio della pesca marittima professionale, tutte prontamente consultabili sul sito www.guardiacostiera.it, digitando comandi periferici Capitaneria di Porto di Vibo Valentia, nonché gli aspetti riguardanti il codice della nautica da diporto.

In particolare si è cercato di invitare i fruitori del mare a comunicare con tempestività eventuali comportamenti pericolosi per la salute e l’incolumità pubblica, suggerendo di contattare immediatamente la sala operativa della Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina, tramite il numero gratuito per le emergenze in mare 1530, al fine di far intervenire prontamente sia i mezzi nautici che le pattuglie della Guardia Costiera che opereranno quotidianamente sul territorio durante tutto il periodo estivo nell’ambito dell’operazione complessa “MARE SICURO” 2015, disposta come ogni anno dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.

Tutti i partecipanti oltre a gradire l’iniziativa e l’incontro alla vigilia dell’inizio della stagione balneare, hanno ringraziato i militari della Guardia Costiera per l’attività quotidianamente svolta, assicurando il proprio contributo per il regolare e sicuro andamento della stessa.

Nei prossimi giorni, si legge nella nota stampa, il veloce battello pneumatico GC 353 della Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina, sarà nuovamente rischiarato ed operativo nel porto di Amantea per le attività di vigilanza di polizia marittima, ed opererà con equipaggi addestrati al salvamento nuoto e al primo soccorso sanitario, nell’ambito dell’operazione “Mare Sicuro” che avrà il suo start operativo il 22 giugno e si concluderà il 13 settembre 2015.-

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