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benessereSecondo la tradizione indiana, per realizzare un massaggio ayurvedico è necessario utilizzare delle sostanze oleose: il ricorso ad esse non solo apporta dei benefici concreti ma ha anche un profondo significato rituale, nella scia di una tradizione che nei templi sacri dura già da secoli. Chi ha la possibilità di frequentare un corso di massaggio ayurvedico non può lasciarsi scappare l'occasione di conoscere la storia e le caratteristiche di questo rito, che si basa su una pratica di cura del corpo millenaria in cui l'uomo entra in armonia con la natura. Proprio per questo motivo, la preparazione degli oli si caratterizza per una notevole enfasi, sia nei cerimoniali che nei trattamenti privati.

Gli oli e le polveri

In un corso di massaggio ayurvedico si imparano tutti i segreti relativi agli oli e alle polveri su cui si fa affidamento per consuetudine: si tratta di preparati che hanno anche effetti curativi e che permettono di trattare alcuni disturbi del metabolismo, delle articolazioni e delle ossa, ma anche patologie di natura psicologica o del sistema circolatorio. Il massaggio Abyangam è la tecnica che viene usata nei massaggi, ma cambia in base alle indicazioni di terapia che devono essere seguite; per fare sì che il soggetto che si sottopone al massaggio possa ritrovare il suo equilibrio fisico e psicologico, è fondamentale fare riferimento alle proprietà delle polveri e degli oli che sono utilizzati.

Gli oli Tailam

Basti pensare, per esempio, agli oli Tailam, che si basano su erbe specifiche e che in genere hanno come base l'olio di sesamo. Una volta spalmato, l'unguento può essere assorbito dai tessuti cutanei e dai tessuti sottocutanei, andando a stabilizzare l'equilibrio di tali tessuti e correggendo gli eventuali squilibri presenti. Il massaggio prevede un frizionare continuo che può favorire un miglioramento della circolazione: ogni parte del corpo ne trae beneficio, proprio perché i tessuti risultano tonificati.

Dalle mani di chi esegue il massaggio al corpo di chi lo riceve si trasmette un'energia vitale; è importante, però, rispettare alcuni accorgimenti, come quello che prevede di usare gli oli solo quando sono caldi o - al massimo - tiepidi. Un'altra prescrizione da rispettare è quella che impone di mantenere gli oli sulla pelle per almeno una trentina di minuti, in maniera tale da favorire il loro totale assorbimento. Gli oli Tailam si distinguono in base agli usi a cui sono destinati: ci sono, per esempio, quelli per i trattamenti di massaggio Shirodara e quelli per i massaggi infantili. 

Il Pinda Tailam, invece, è un olio specifico che viene usato per i dolori alle articolazioni e per le contrazioni muscolari; il Sandana Tailam e il Narayana Tailam, infine, hanno effetti rilassanti e apprezzabili dal punto di vista psicologico. Nulla vieta, comunque, di abbinare l'utilizzo degli oli con quello di impacchi di erbe con i quali eseguire le manipolazioni; in alternativa si può fare ricorso anche a differenti preparati ayurvedici e a creme naturali arricchite con polveri ad hoc, con le quali frizionare la pelle dei soggetti che si sottopongono ai massaggi. 

Pubblicato in Salute e Benessere
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