L’anno 2022 per la Nazionale di calcio guidata dal commissario tecnico Mancini si è concluso anticipatamente ieri sera a Vienna, in Austria, dove ha subito l’ennesima e sonora sconfitta in una partita amichevole dove era in palio un bel niente, mentre le altre nazionali in Qatar giocano per la conquista della Coppa del Mondo. Si chiude, così, una stagione fallimentare anche se qualcuno, malgrado le sconfitte, osa definire il bilancio della gestione Mancini positivo. La nazionale italiana ha vinto diverse partite dicono gli incensiatori di Mancini, ha superato Vittorio Pozzo, ha vinto lo scorso anno un campionato europeo, ha battuto in finale l’Inghilterra. Tutto vero, però poi ha perso in casa una partita che contava per davvero. Ha perso una partita giocata in casa a Palermo con la Macedonia del Nord. Ribadisco: Macedonia del Nord e non Francia, Brasile o Argentina. Quella sonora sconfitta all’ultimo minuto ci ha precluso di partecipare ai Mondiali che si disputano ora in Qatar. Le altre nazioni ora sono in Qatar, noi siamo rimasti a casa e mercoledì ci siamo consolati battendo l’Albania. Ma ieri sera nella partita contro l’Austria, molto più forte dell’Albania, l’Italietta di Mancini ha mostrato tutte le sue lacune emerse nell’arco di questi ultimi anni. Ecco la ragione per cui i nostri giocatori chiamati da Mancini a vestire la gloriosa maglia azzurra, esaltati dalla stampa e da commentatori prezzolati, stando comodamente seduti in poltrona davanti al televisore. guarderanno le partite del mondiale in Qatar. Ecco perché si deve parlare di fallimento. Ma davvero i giocatori scesi in campo ieri sera e scelti da Mancini sono da nazionale? Non lo hanno ancora dimostrato. Eppure, nonostante le figuracce, le sonore sconfitte, molti giornalisti continuano a ripetere come un mantra che questa Italia ha grandissime possibilità di vincere il prossimo Campionato Europeo e di essere tra le grandi protagoniste durante i prossimi anni a livello mondiale. Campa cavallo, che l’erba cresce. Questo antico proverbio calza proprio a pennello per la Nazionale guidata da Mancini. Ci invita ad essere pazienti anche se il momento è molto difficile e a non mollare. Aspettiamo, aspettiamo, tanto c’è ancora tempo per l’Europeo del 2024 e per la Coppa del Mondo del 2026 e i nostri giocatori col tempo potrebbero migliorare. Aspetta a morie Nazionale mia, resisti ancora un po’ almeno finché nascerà qualche grande giocatore come Rivera, Mazzola, Rossi, Totti, Del Piero, Facchetti, Maldini, e così anche tu potrai rialzarti e competere alla pari con le più quotate nazionali europee e sudamericane.