Tutto merito delle telecamere.
Quelle che quando funzionano sono preziosi ausili per gli investigatori.
Parliamo di Antonio Stella, un giovane di 27 anni noto alle forze dell’ordine per precedenti per rapina e violenza sessuale e che sarebbe il “capo banda” dei tre rapinatori.
La rapina è stata effettuata il 1 dicembre 2016 intorno alle 9.10, quando entrato all’interno dell’Ufficio Postale ha urlato “Tutti a terra questa è una rapina” poi immediatamente dirigendosi verso il caveau, ma senza riuscire ad accedere, in quanto il direttore per tempo riusciva a chiudervisi dentro.
Gli inquirenti grazie ai filmati di videosorveglianza hanno potuto ricostruire il percorso di fuga e dare un volto al “capobanda”.
All’interno dell’ Ufficio dalla cassa riusciva ad arraffare solo poche centinaia di euro per poi uscire arrabbiato per lo scarso bottino.
Proprio per questo motivo, l’altro rapinatore sferrava un pugno in volto ad una povera vecchietta che si trovava sul posto, mentre un’altra donna, spintonata, era svenuta.
I rapinatori erano mascherati ma gli investigatori hanno seguito minuziosamente il percorso di fuga grazie a ben nove sistemi di videosorveglianza dislocati sulla via di fuga dei rapinatori.
In questo modo si è riusciti a ricostruire in maniera esatta il percorso di fuga degli stessi, prima a piedi e poi in auto fino ad arrivare a Lamezia Terme, luogo di residenza dell’arrestato.
Alcuni di questi filmati hanno permesso di inquadrare in alcuni sia il volto del giovane che di confrontare i particolari dei vestiti indossati al momento della rapina quando era a volto coperto con quelli quando era a volto scoperto.
Inoltre si è riusciti anche a confrontare i particolari dell’autovettura utilizzata per la fuga, una Lancia Lybra di colore blu.
È stata un’indagine veloce e a tamburo battente, in quanto vi è era il concreto pericolo di fuga dello Stella che aveva già cercato di cambiare le proprie fattezze fisiche, al fine di non farsi identificare, tagliando la barba.
Ma gli è stato fatale pubblicare su facebook qualche ora dopo la rapina il seguente post: “Shii..musca..fuckyou barba”.
Durante l’esecuzione del fermo, presso la sua abitazione sono stati trovati i guanti utilizzati per la rapina.
E così ieri 10 dicembre i Carabinieri della Stazione di Pizzo, guidati dal Maresciallo Ordinario Paolo Fiorello, hanno eseguito un fermo diAntonio Stella, 27enne residente a Lamezia, emesso dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia a firma della dottoressa Claudia Colucci.
Dopo le formalità di rito è stato associato alla Casa circondariale di Vibo Valentia.
Il reato ipotizzato dalla Procura di Vibo Valentia è quello diconcorso in rapina aggravata, porto di arma comune da sparo e lesioni. Quest’ultimo reato è legato al ferimento delle due donne durante la tentata rapina.