L’amore e l’odio sono gli elementi che sembrano informare anche questa campagna elettorale.
E poi ci sono altri due elementi che cominciano ad apparire importanti ed addirittura vincenti.
Il primo è la unitarietà della lista, quella componente “intima” che induce a pensare che ove essa sia vincente e si imponga per governare il comune, la lista sia capace di assumere posizioni concordi e, quindi, essere di lunga durata.
Il secondo è il carisma del capolista.
Nelle elezioni amministrative, il capolista è il console romano, il condottiero degli eserciti mercenari medievali, il Duce dell’epoca fascista, il generale degli eserciti di oggi, l’uomo forte, il punto di riferimento, la guida, il trascinatore, il futuro sindaco.
Tutte e quattro queste componenti sono capaci di creare la differenza e, quando spiegate in corso di gara, di portare al sorpasso ed alla vittoria finale.
Ora a tanti osservatori attenti, e più o meno disinteressati di questa gara, sembra poter cogliere condizioni di guida finalizzate a determinare possibili sorpassi.
Per esempio si vedono liste che tallonano altre liste come quando nella Formula Uno la seconda macchina tallona la prima sfruttando il minor attrito dell'aria contro la vettura per poi uscirne fuori ed apprestarsi a fare il sorpasso.
Ora, ad Amantea, almeno da lontano sembrano vedersi tutte e tre le liste una dopo l’altra, una sulla scia delle altre, pronte, quindi, ad un sorpasso o ad un doppio sorpasso.
E poi basta una curva presa male, tropo corta o troppo lunga ed il sorpasso diventa molto facile
Non ci chiedete chi sia in pool position e che in scia
Le liste sono lontane, sull’altro lato rispetto noi e per capire occorre che passino davanti alla nostra posizione.
Certo se dovessimo sentire tutte le diverse campane potremmo sbagliare.
E soprattutto, senza volerlo, potremmo suggestionare se non orientare i nostri lettori
E’ famoso ed indimenticato il proverbio marinaro di Amantea “ mmischjti cu’nna varca bona…”.
Allora aspettiamo un po’.