Strani questi incendi che colpiscono le colline amanteane.
Strani e pericolosi.
Se un tempo, infatti, le colline erano parzialmente, se non del tutto, disabitate, oggi, invece sono state utilizzate per la realizzazione di costruzioni occupate da decine di famiglie
Facile allora, come successo ieri l’altro, che incendi, sicuramente non casuali, mettano a rischio le famiglie che abitano le zone collinari
Parliamo degli incendi occorsi, in un pomeriggio nel quale si aspettava a pioggia, ed in un pomeriggio di vento, nella zona di Cannavina
Per fortuna che la zona era raggiungibile da più di una strada e che pertanto sono potuti intervenire i vigili del fuoco, la cui azione è stata integrata dall’autobotte comunale
Per fortuna( fortuna?) che il fuoco ha attinto la costa ad est della antica strada per Cosenza e quindi lasciando la strada stessa come frangi fuoco rispetto alle case.
Fortuna ancora( o calcolo?) che il fuoco è salito verso la cima della collina e non è , al contrario, sceso verso le abitazioni che stavano in basso.
Che popi non ci siano stati danni a persone o cose non rende meno grave un fenomeno, quale è quello degli incendi( dolosi o meno poco importa) che trovano agio nei terreno incolti ed abbandonati dove le erbe prendono facilmente fuoco.
A chi spetta ridurre i rischi di incendi?
Ai proprietari?
Al Comune?
Esiste un regolamento per la gestione dei terreni delle aree rurali che imponga il taglio delle erbe limitrofe alle strade?
Una maggiore attenzione guasterebbe?
Pensiamo di no!
Nella foto grande le case a rischio sono quelle a sinistra della collina attinta dal fuoco