Il Consiglio Comunale di Vibo Valentia, nel corso della seduta del 25/03/2013, ha bocciato il Piano pluriennale di Riequilibrio finanziario.
Il voto contrario all’approvazione del Piano, si ricorda, è stato espresso dalla maggioranza dei consiglieri presenti: 21 no contro 7 si. Assenti Aversano, Carnovale 1946, Carnovale 1971, Daffinà, Lo Schiavo, Mazzeo, Pascale, Pelaggi, Pugliese, Rocco, Ruffo, Selvaggio e Spanarello.
A votare contro i consiglieri Basile, Bax, Colloca, Curello, De Angelis, De Filippis, De Sossi, Fuscà, La Gamba, Lombardo, Luciano Manduca, Mercadante, Pagano, Patania, Russo, Santaguida, Soriano, Taccone, Talarico, Vartuli.
A votare a favore il sindaco Nicola D’Agostino, l’assessore Scianò e gli altri della giunta.
Il debito di circa 35 milioni di euro accumulato certamente negli anni precedenti all’Amministrazione D’Agostino, peserà, pertanto, ancor di più sulla città di Vibo Valentia a causa della mancata approvazione del Piano.
E così il sindaco D’Agostino ha dichiarato : “Ciò che non riesco a comprendere è la scelta del male maggiore (dissesto) rispetto a quello minore (piano di rientro), opzione quest’ultima ragionevolmente preferita da tutti gli altri Enti territoriali calabresi anche con difficoltà finanziarie ben maggiori rispetto a quelle del Comune di Vibo. Tra le prime conseguenze del voto sfavorevole al Piano vi è una prevedibile dichiarazione di dissesto da parte del Comune di Vibo che ha effetti disastrosi nella nostra comunità. Al di là dello sfregio permanente che rimarrà sulla nostra città, ci saranno anche immediati effetti negativi sull’occupazione non solo interna al Comune (cessazione dei rapporti dei lavoro, anche dirigenziali, a tempo determinato), ma anche per tutte le ditte che hanno rapporti contrattuali con il Comune di Vibo, ditte che difficilmente potranno ricevere in tempi brevi quanto loro dovuto. La prima e concreta azione post bocciatura Piano proposto è stata infatti la decisione della responsabile degli uffici finanziari di procedere immediatamente e sino alla data di ipotesi di bilancio riequilibrato(art.250 del TUEL) a non eseguire pagamenti per forniture e prestazioni rese entro il 31/12/2012, con ovvie ricadute negative anche per i dipendenti delle ditte creditrici.”