Paola può diventare facilmente l’emblema italiano della peggiore Italia, cioè di quella Italia in cui le parti ( cioè partiti e loro uomini) litigano per far conoscere o nascondere la verità; quella verità che gli organi deputati a tanto non ci fanno nemmeno sapere, così che il cittadino è becco comunque e non sa e forse non saprà mai le reale condizioni economiche della propria comunità. Eppure ne avrebbe tutto il diritto perchè poi LUI sarà chiamato a pagarne il conto!!!
Bene. Mentre sarebbe di tutta evidenza che dovrebbe essere la Corte dei Conti a dichiarare lo stato di dissesto di un comune visto che è l’unico ad accedere ai conti, in realtà in questa viocenda si affacciano due posizioni alternative e distanti.
La prima, quella della maggioranza che viaggia spedita verso la dichiarazione di dissesto finanziario. Un’altra dichiarazione giacchè la prima era stata pronunciata.
La proposta di deliberazione arriverà in consiglio comunale, presieduto da Emira Ciodaro, il prossimo 21 giugno ore 16.00.
Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo.
Il fondamento della proposta deliberazione sono le relazioni di ufficio Ragioneria, del segretario generale del Comune e dei revisori dei conti, che attestano lo stato di dissesto finanziario dell’ente e dichiarano anche l’inapplicabilità del Decreto Monti.
La seconda è quella del movimento civico Paola al Centro e del Psi dell’ex sindaco Roberto Perrotta. Questi ritengono si sia in presenza di una manovra politica per screditare la precedente amministrazione.
E queste forze politiche sono pronte, come hanno già fatto, a promuovere ricorso al TAR Calabria.
Insomma due percorsi; uno politico amministrativo, uno giudiziario
Sapremo mai , per Paola e tutti i comuni calabresi, la verità sullo stato di sofferenza finanziaria dei nostri enti locali?
E chi la dirà? La Corte dei Conti, Il Tar, il consiglio comunale?