Il fenomeno delle misteriose effigi sta diventando un fatto così importante da richiamare l’attenzione di mass media per più importanti dei nostri blog e dei piccoli quotidiani locali.
Tanto importante da aver avuto la presenza( crediamo sia la prima volta ad Amantea) del dr il dott. Luca Chianelli, criminalista e direttore del CIS di Cosenza ( Centro di Investigazioni Scientifiche), il quale era accompagnato dal dott. Antonio De Leonardis, esperto del suo staff.
Chianelli e De Leonardis hanno effettuato la visita dei luoghi e condotto le prime analisi preliminari per tentare di comprendere la natura delle immagini e della loro formazione.
Una presenza per taluni versi anche essa misteriosa.
Il CIS infatti si avvale di “differenti e specifiche professionalità, di collaboratori qualificati, di attrezzature forensi di ultima generazione, nel rispetto di sistemi di lavoro e di analisi assolutamente scientifici, utilizzando metodiche e protocolli riconosciuti a livello internazionale per valutare ed indagare “ scena criminis e/o un problema tecnico-investigativo”.
Il CIS è infatti strutturato in 10 sezioni forensi tra cui la CSA( Crime Scene Analysis), le Impronte,ed altro.
Ovviamente nessun pronunciamento ancora da parte degli esperti per quanto sollecitato.
Nessuna sorpresa invece per la sollecitata presenza di padre Francesco Celestino, il parroco della Chiesa Madre e frate guardiano del convento di San Bernardino da Siena. Come storico costume della Chiesa nessun pronunciamento sulla vicenda e sul suo valore religioso ma non è certamente fuggito a padre celestino il forte bisogno di miracoli che ha la nostra società .
L’alternarsi di formazioni e scomparse delle immagini infine aggiunge mistero al mistero e sorregge le visite del luogo e la osservazione del misterioso armadio che, riteniamo, fino a quando sarà tenutario di queste misteriose effigi, sarà, sempre più, luogo di richiamo man mano si amplierà il cerchio diffusivo della notizia.