BANNER-ALTO2
A+ A A-

Amantea: le clarisse di Filippo Vita

Vota questo articolo
(4 Voti)

clarisse filippoIl palazzo delle Clarisse è in vendita . Siamo arrivati a perdere una delle icone più suggestive di Amantea, forse quella più bella.

È l’ultimo atto della deriva senza fine che sta vivendo questa cittadina sempre più depressa ed abbandonata al suo destino.

Il palazzo delle Clarisse dotato di una bellezza unica conferitagli dal miracolo architettonico di una costruzione a strapiombo sulla roccia sotto la quale si apre la grotta del parco e forma con essa un’immagine unica.

È stato riportato al suo antico splendore quasi 40 anni fa con un esemplare restauro riscoprendo ambienti che nei secoli scorsi erano stati snaturati ed eliminando volumi sovrapposti che nulla avevano a che fare con la struttura originaria.

In tutti questi anni oltre a svolgere una funzione commerciale (un ristorante raffinato e albergo) è stato sede di innumerevoli eventi culturali. Dalle esposizioni di pittura ai concerti, conferenze ed altro. Tanti ruoli che lo hanno reso un’eccellenza della città, un biglietto da visita ed un riferimento culturale.

Certo, il palazzo resterà dov’è, ma non sarà la stessa cosa. Andrà magari in mano ad un magnate russo o un ricco arabo, o forse sarà comprato da una grande società. Chissà.

Sarà come perdere qualcosa della nostra identità, probabilmente sarà più difficile visitarlo o prendere un aperitivo su quel magnifico terrazzo guardando l’infinito.

Perché si è arrivati a questo punto?

Per il degrado e l’inaccessibilità in cui è ridotto il centro storico, quello che nei paesi normali è il primo luogo da visitare per un turista, e ora tagliata in due tronchi, di cui una, quella più antica chiusa sul lato sud dove è avvenuta la frana e l’accesso nord con un divieto di accesso per i non residenti. Più volte ne è stata chiesta la rimozione ma è ancora lì a provocare danni.

Ci sono due aspetti su cui vorrei soffermarmi. L’aspetto culturale e quello economico e sociale. Partiamo dal secondo, per il primo è necessaria una riflessione più ampia.

Nel centro storico a seguito di questa situazione anche altre attività sono state chiuse con perdita di posti di lavoro. Nelle sole Clarisse hanno perso il lavoro 15 persone. Un dramma in un momento di grande crisi.

Ma in realtà Amantea non ha mai considerato la componete culturale come fondamentale per l’economia del paese.

Non si spiega come sia possibile che non esista a Campora un polo archeologico e museale, che l’area del castello sia ancora privata, che non esiste un immobile dedicato dove organizzare esposizioni d’arte e altri eventi. Che in un territorio che si estende per 7-8 km esiste solo la piazza di Campora.

La Calabria è una regione povera e difficile. Dovremmo valorizzare i fattori identitari come elementi di attrazione. Ma abbiamo lasciato che si perdessero e li abbiamo dimenticati. Sono sempre stati considerati di secondo ordine. Delle due culture, quella marinara e quella contadina che sono la nostra origine non rimane nulla, tranne qualche libro, eccellente ma non accompagnato da spazi della memoria.

Il dominio della cultura del commercio ha orientato le scelte della città, soprattutto quando era il centro ricco del comprensorio e aveva poca concorrenza.

Ora le cose sono cambiate ed è evidente l’errore creato dallo squilibrio di questi valori. Oggi Amantea non attrae nessun tipo di investimento, al contrario gli stessi amanteani che possiedono capitali preferiscono investirli fuori. I nostri averi valgono molto meno di qualche anno fa.

Probabilmente è un fenomeno diffuso, ma sembra che da noi quello che è bellezza, la cultura e storia abbia un’importanza minore e per questa mentalità non si sia sviluppato un percorso che ci avrebbe portato ad essere un paese normale.

La mancanza di peculiarità ci rende parte del mucchio. Cosa abbiamo da offrire più degli altri? Il mare? In Calabria ci sono 800 km di costa, in molti casi ben più attrezzata della nostra.

Come se non bastasse, e come se fosse facile oggi ci troviamo di fronte alla peggiore versione di Amantea. Ci vuole talento.

Non c’è una sola cosa che funzioni, non un problema risolto, una città dove è tutto chiuso e quello che è aperto è peggio. Mi riferisco al centro storico, all’unico parco del paese, al lungomare e tante altre cose.

In aggiunta da un po' di tempo si è forzata quest’abitudine di eventi e decorazioni trash (tra l’altro costosi) che ci fanno perdere punti persino all’interno del mucchio.

Le vie cittadine vanno trattate come si tratta col trucco il viso di una donna. Ogni volto ha un codice visivo. Per esaltarne la bellezza si usa con delicatezza per magnificarne alcune parti e correggerne altre.

Qui invece si pensa di fare più colpo usando il trucco dei pagliacci da circo.filippo vita

E così con le manifestazioni che sono diventate rumori e laser. Ma che gente vogliamo attrarre?

Un disagio avvolto da un silenzio assordante, soprattutto da coloro che potrebbero e dovrebbero parlare e lo fanno in privato. Ma in pubblico parlano di argomenti innocui tipo i massimi sistemi, perché c’è sempre qualche favore che si può ottenere…

Spero di sbagliarmi ma ho condotto quasi da solo una specie di battaglia per la scuola media, quando era ancora in fase progettuale, ho denunciato l’indifferenza della gente (con conseguenti risentimenti). Il risultato oggi è alla vista di tutti.

Ripeto, spero di sbagliarmi ma sembra che il centro storico vada verso lo stesso destino. Curiosamente intorno ci gira qualche personaggio già protagonista per il caso Mameli..

Non guardate solo i vostri piccoli interessi. Sarete comunque coinvolti nel declino generale.

FILIPPO VITA

Lascia un commento

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove è consentito

BANNER-ALTO2

Follow us on Facebook!

I Racconti

Meteo - Amantea

© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy