
INRCA, l'Istituto nazionale ricovero e cura anziani e IRCCS l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico di Ancona, con il “Progetto REHABOT” - "il futuro della riabilitazione" diventa realtà.
Il Ministero della Salute ha approvato il finanziamento del progetto REHABOT dell’IRCCS INRCA che prevede la realizzazione, in Calabria, di una palestra tecnologica per la riabilitazione neuromotoria dell’anziano.
“Offrire trattamenti riabilitativi personalizzati e avvicinare gli anziani alle nuove tecnologie, sempre più essenziali nel mantenimento della propria indipendenza e qualità della vita”. A dichiararlo, in una nota, è Fabrizia Lattanzio, Direttore Scientifico dell’IRCCS INRCA, a seguito dell’approvazione, da parte del Ministero della Salute, del progetto dell’Istituto Nazionale di Riposo e Cura per Anzianidenominato REHABOT.
Il finanziamento - da 337.514 euro - stanziato dal Ministero della Salute, Direzione Generale della Ricerca e dell’Innovazione in Sanità nell’ambito del bando acquisizione attrezzature in conto capitale 2019-2020, sarà destinato alla creazione di un laboratorio di neuro-riabilitazione robotica presso la sede dell’INRCA di Cosenza. L’obiettivo è quello di realizzare uno spazio tecnologico innovativo, finalizzato al trattamento dei deficit funzionali del paziente anzianofragile e il potenziamento della capacità dell’Istituto, diventato un centro di riferimento geriatrico e gerontologico a livello nazionale ed internazionale.
“Il progetto nasce dall’esperienza positiva maturata nei Laboratori dei Presidi Ospedalieri di Ricerca di Ancona e Fermo - dichiara laDr.ssa Fabrizia Lattanzio - con la volontà di valorizzare le attività di ricerca e di cura dedicate agli anziani, che caratterizzano il nostro istituto. Il progetto porterà un miglioramento anche della qualità del servizio offerto ai cittadini, favorendo la conoscenza e l’utilizzo di dispositivi riabilitativi anche a casa e offrendo un’esperienza di cura unica. Inoltre l’ingresso dell’INRCA nella Rete IRCCS delle Neuroscienze e Neuroriabilitazione sarà una ulteriore opportunità di crescita”.
La realizzazione del laboratorio è coerente con le priorità del Parlamento e del Consiglio Europeo del programma “Salute per la crescita”, che persegue la crescita economica anche grazie al miglioramento dello stato di salute dei cittadini, all’innovazione nell’assistenza sanitaria, al perfezionamento delle competenze e delle informazioni disponibili su patologie specifiche e all’individuazione di buone pratiche per la prevenzione.
La disponibilità delle nuove attrezzature consentirà, inoltre, il rafforzamento dell’integrazione e della collaborazione della sede di Cosenza con quelle di Ancona e Fermo, in cui è già attivo un laboratorio di riabilitazione robotica. L’integrazione interregionale e multidisciplinare delle diverse competenze su scala di Istituto favorirà la progettazione di modelli di trattamento innovativi anche per patologie complesse.
Per il Dr. Luigi Pranno, Responsabile dell’Unità di Riabilitazione Intensiva:“L’attività scientifica del polo tecnologico di Cosenza sarà stimolata dalla ideazione e progettazione di attività di ricerca per le persone in condizione di fragilità. Le attrezzature rappresenteranno un’innovazione tecnologica, attualmente non disponibile a livello della Regione Calabria, che garantirà la crescita di competenze trasversali anche del personale clinico.”
Le nuove tecnologie della riabilitazione
MYRO (Tyromotion) è un tavolo a scopo terapeutico, che utilizzando in modo innovativo oggetti reali ed esercizi fisici, favorisce il ripristino delle abilità motorie e grafiche e delle abilità spaziali-esplorative.
GaitRite (CIR Systems) è un tappeto sensorizzato in grado di acquisire e analizzare il movimento del piede per monitorare e migliorare il cammino.
WALKER VIEW (TecnoBody) è un tapis roulant che attraverso dei sensori valuta gli appoggi del piede, permettendo di correggere la deambulazione in tempo reale.
TYMO (Tyromotion) è una pedana Wireless utilizzata per gli esercizi di equilibrio e di controllo posturale.
PABLO (Tyromotion) è un dispositivo terapeutico per la riabilitazione di pazienti con disfunzionalità motorie nel braccio e nella mano, principalmente utilizzato nella riabilitazione neurologica.
EKSO è l’esoscheletro riabilitativo automatico, rivolto alle persone con disabilità motorie degli arti inferiori, come ad esempio paraplegia, tetraplegia parziale o totale, sclerosi multipla. Grazie ad un complesso sistema di sensori, consente al paziente di camminare passivamente, attivamente oppure assistito.
L’IRCCS INRCA
L'Istituto nazionale ricovero e cura anziani (INRCA) è l’unico Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) pubblico riconosciuto in Italia per la specializzazione in ambito geriatrico e gerontologico. Opera per tutelare la salute ed il benessere delle persone anziane, specialmente quelle non autosufficienti. L’Istituto persegue non solo l’eccellenza delle prestazioni assistenziali erogate nelle sue strutture sanitarie, ma anche una ricerca scientifica di alto livello sui meccanismi della longevità, della fragilità dell’anziano e loro cause. Il ruolo e le finalità dell’INRCA fanno riferimento a due ambiti fondamentali e fortemente integrati fra loro: la ricerca traslazionale, nel campo biomedico epidemiologico e clinico a livello nazionale ed internazionale e l’attività assistenziale, con prestazioni di ricovero e cura di alta specialità. L’IRCCS INRCA è l’unico Istituto interregionale con sedi nelle Marche, in Lombardia e in Calabria.
«Porre al centro del dibattito politico i calabresi, affrontare i loro problemi attraverso le proposte concrete e il dialogo. È questa la nostra missione politica e alla luce di ciò è da accogliere con grande soddisfazione l’approvazione all’unanimità della mozione che punta ad azzerare le tasse universitarie dell’Anno Accademico 2020/2021 per gli studenti calabresi fuorisede che decidano di trasferirsi negli Atenei calabresi. Si tratta di un importante risultato conseguito nell’esclusivo interesse della comunità».
È quanto dichiara Marcello Anastasi, capogruppo di “Io resto in Calabria” in Consiglio regionale, commentando il voto unanime dell’Assemblea di Palazzo Campanella alla mozione n. 33 da lui presentata.
«La Calabria – ha ribadito Anastasi durante la seduta di Consiglio regionale tenutasi ieri – subisce un grave spopolamento che rischia, in un futuro non molto lontano, di diventare una desertificazione.
Proprio attraverso la scuola e l’università è possibile frenare questo fenomeno facendo in modo che i nostri ragazzi rimangano in Calabria a studiare, anche perché l’offerta formativa e la qualità dei servizi dei nostri Atenei sono all’altezza delle migliori Università italiane.
Come hanno già fatto con successo altre regioni del Sud, azzerando le tasse universitarie e promuovendo incentivi adeguati per i fuorisede che decideranno di trasferirsi in Università calabresi, oltre che assicurando misure in favore degli studenti già iscritti agli Atenei nella nostra regione, possiamo incoraggiare i ragazzi calabresi a restare qui a costruire il loro futuro».
«Tale iniziativa – ha aggiunto il capogruppo di Io Resto In Calabria – può rappresentare un grosso sostegno non solo per l’economia delle famiglie degli studenti provate dalla crisi post Covid, ma anche un volano di crescita per tutte le attività commerciali coinvolte da un’eventuale maggiore presenza di popolazione universitaria, con benefiche ricadute economiche sul territorio».
«Con l’approvazione della mozione da me presentata il Consiglio regionale ha dunque impegnato la presidente della Regione e la Giunta a ricercare e adottare misure straordinarie che puntino a questi obiettivi.
Durante la seduta di ieri ho inoltre suggerito di affrontare il problema del calo demografico offrendo nuovi servizi come le “sezioni primavera” nelle scuole dell’infanzia e prevedendo un bonus per le nuove nascite. Si tratta di proposte concrete – conclude Anastasi – che potrebbero consentire di trasformare la crisi in un’opportunità affinché siano gli stessi calabresi i protagonisti della rinascita della regione».
Cavallo: «Partiamo in sicurezza». Lockdown, saranno rimborsati i mesi di sospensione del servizio
CROSIA (Cs) – Venerdì, 11 Settembre 2020 – Sono aperte le iscrizioni al servizio di trasporto scolastico 2020/2021. Le famiglie potranno presentare domanda entro il prossimo 18 settembre. Nuove e scrupolose regole per gli spostamenti a bordo degli scuolabus che saranno adeguati alle normative anti-covid. A bordo saranno presenti dispenser per l’igienizzazione delle mani e sarà obbligatorio l’utilizzo delle mascherine di protezione.
Tutti i dettagli per usufruire del servizio sono contenuti nell’avviso pubblico redatto dall’ufficio pubblica istruzione comunale, guidato dal vicesindaco Gemma Cavallo.
«Partiamo subito con il servizio scuolabus – precisa Cavallo – perché riteniamo sia importante dare un segnale di ritorno alla normalità ai bambini e anche alle famiglie. Certo, sarà un ritorno alla normalità graduale. Per il momento, infatti, sarà consentito il trasporto per gli studenti delle scuole primarie e per gli asili. Non sarà possibile, almeno per ora, accompagnare i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado. E questo perché gli orari delle corse, studiate mettendole in sincrono con gli orari di inizio attività della maggior parte degli istituti cittadini, non coincidono con l’avvio delle lezioni delle medie. Ma è un problema che cercheremo di superare a breve anche con la preziosa collaborazione della dirigenza scolastica. C’è da evidenziare, inoltre, che essendo un servizio a numero chiuso e ridotto, causa le disposizioni anti-covid, saranno valutate le domande in ordine cronologico di arrivo. Ecco perché il ticket annuale dovrà essere versato solo una volta ricevuto il visto da parte degli uffici comunali. A proposito di ticket – aggiunge il Vicesindaco – così come da impegno assunto con i cittadini, il Comune ha pianificato già il rimborso di euro 30 a famiglia per l’interruzione del servizio scuolabus avvenuto nello scorso anno scolastico a causa del lockdown».
Le famiglie interessate ad usufruire del servizio di trasporto scolastico potranno presentare la richiesta direttamente al protocollo dell’Ente. Dovrà essere redatta su apposito modello, disponibile presso l’Ufficio Pubblica Istruzione, entro e non oltre il prossimo venerdì 18 settembre 2020. Alla domanda dovrà essere allegata fotocopia di un documento di riconoscimento in corso di validità, del genitore richiedente o di chi ne fa le veci.
Non è tacita l’iscrizione per gli alunni che hanno usufruito del servizio nell’anno scolastico 2019/20. La mancata iscrizione al servizio, infatti, non consente l’utilizzo degli scuolabus. La quota annuale di contribuzione è così determinata: per un solo figlio Euro 80, per due o più figli Euro 120.
A tutela degli alunni, verranno posti all’interno degli scuolabus dei dispenser di prodotti igienizzanti.
Gli alunni trasportati indosseranno la mascherina per la protezione del naso e della bocca. Tale disposizione non si applica agli alunni di età inferiore ai sei anni, nonché agli studenti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo dei dispositivi di protezione delle vie aeree.
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