
Redazione TirrenoNews
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Belvedere Marittimo. Si indaga in ogni direzione per tentare di capire le ragioni della tragica morte della anziana madre di Don Marcello Riente, parroco della Chiesa della frazione di Laise. Per condurre le indagini l’arma dei carabinieri non lesina sforzi ed attenzioni. Sul posto sono presenti il maresciallo Brunello Mannarino della locale Stazione, il capitano Vincenzo Falce, comandante della Compagnia di Scalea, il colonnello Francesco Ferace, comandante provinciale dei CC.
Sul posto anche i militari specializzati del Ris di Messina giunti con un elicottero per rilevare ogni più piccola traccia utile alla identificazione degli assassini.
E’ altresì presente il magistrato Maria Camodeca che assunto la direzione delle indagini in stretto contatto con il procuratore capo Bruno Giordano.
Non si esclude l'acquisizione di eventuali filmati di video della zona.
Sembra certo infatti che ad eseguire questa aberrante esecuzione siano state più persone elemento questo di certo indirizzo investigativo.
Altro elemento sembra quello derivante dall’orario dell’omicidio avvenuto mentre il figlio parroco, Don Marcello Riente, era impegnato, alla presenza dei vertici dell'Arma, a tributare l'ultimo saluto al giovane trentenne Valerio Grosso La Valle, militare della Stazione carabinieri di Sala Consilina, nel salernitano deceduto nell'incidente del 23 dicembre scorso.
Ed infine un altro elemento da valutare è il fatto che la povera signora Iolanda Nocito era non solo legata , ma aveva anche la bocca tappata con nastro per evitare che gridasse, che chiedesse aiuto.
Intanto la salma è stata trasferita nella sala mortuaria dell'ospedale di Cetraro a disposizione del medico legale che dovrà effettuare ulteriori esami per avere certezze sulla dinamica e sulle cause del decesso.
Dall’autopsia forse qualche elemento di certezza sul perché è stata uccisa la povera Iolanda.
Paola, istituito il nucleo di cure primarie. Le diverse medicine in Calabria
Lunedì, 07 Gennaio 2013 15:39 Pubblicato in PaolaPaola. Uno staff di medici del comprensorio, coordinato da Giorgio Zicarelli, ha costituito in città l'associazione “Meditirreno”, Nucleo di cure primarie, finalizzata a monitorare le patologie più diffuse sul territorio e a sgravare il carico di lavoro del pronto soccorso, quindi per dare una risposta più immediata all'utenza. I professionisti che vi lavorano, infatti, tutti di medicina generale, gestiranno le urgenze da codice bianco, ovvero patologie che non compromettono le funzioni vitali come dolori muscolari, dermatiti, crisi d'ansia, lombalgie, sindromi influenzali, ecc. Il centro si trova in Via Nazionale, a pochi metri dalla caserma dei vigili del fuoco.
Il progetto, a carattere triennale, è dell'Asp di Cosenza, in ossequio alla delibera 1392 del 24 aprile 2012. Ha un costo di 4 milioni e 800 mila euro, provenienti da fondi regionali, stanziati per dieci centri di questo tipo nella provincia. Oltre a quello di Paola, infatti, ve ne sono due a Cosenza, uno di imminente apertura a Montalto Uffugo e altri sei in itinere, da diramare sulla fascia ionica e nella zona del Pollino.
Il servizio, completamente gratuito, sarà disponibile da lunedì a venerdì, dalle 8 alle 20, esclusi festivi e prefestivi. In tale fascia oraria saranno sempre operativi due medici, un infermiere e un amministrativo. Questo è l'elenco completo dei 19 medici che vi operano: Cosmo De Matteis, Giorgio Zicarelli, Antonio Condino, Domenico Maiorano, Ernesto Trotta, Raffaele De Blasi, Franco Scigliano, Rosanna Iorio, Morelli Castiglione, Sergio Stancato, Antonio Mirarchi, Roberto Posca, Anna Cesario, Carlo Gravina, Domenico Siciliano, Giancarlo Tripicchio, Camillo Lucente, Umberto Ruggiero e Vincenzo Gaudio Calderazzo.
Il Nucleo di cure primarie ha attivi quattro ambulatori dedicati per patologia: diabete, ipertensione, Bpco, sindromi metaboliche. I pazienti affetti da tali patologie assistiti da questi medici di base, 26.140 distribuiti sulla fascia costiera da Fiumefreddo Bruzio a Cetraro, potranno usufruire di un protocollo di esami clinici e strumentali a cui sottoporsi durante l'arco di un anno.
Due domande della redazione diTirenonews.it:
1- Come funziona?
2- Perché questa medicina a due velocità?
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Tirreno cosentino, gli “Arancioni” sono pronti per le prossime elezioni
Lunedì, 07 Gennaio 2013 15:34 Pubblicato in CetraroIeri 4 gennaio nei locali del circolo “Giannino Losardo” di Cittadella, si è tenuta un’assemblea operativa della lista “Rivoluzione Civile” aperta ai partiti e ai movimenti del Tirreno cosentino che si riconoscono nel progetto politico guidato da Antonio Ingroia.
Da Tortora, Praia a Mare, Verbicaro, Grisolìa, Santa Maria del Cedro, Diamante, Belvedere Marittimo, Cittadella del Capo, Cetraro, Acquappesa, Paola, Amantea, erano presenti quasi tutte le anime, quelle politiche così come quelle più espressione della società civile, che compongono il nascente movimento.
Significativa la presenza dei “Verdi” del Tirreno e quella di numerosi movimenti di base e associazioni della costa, da quello che si è occupato della “nave dei veleni” ad Amantea a quello che si è battuto e continua a battersi sulla vicenda “Marlane” di Praia.
Assenti solo i referenti di Idv Alessandro Leone ed Alessio Palermo.
Dal comunicato emerge che “Sulla scorta dell’ampia partecipazione politica e di società civile si è proceduto a definire in modo condiviso e partecipato sia la linea politica generale del progetto, sia il rapporto fra i soggetti partitici ed associativi, sia la nodale questione delle candidature. Le parole d’ordine saranno l’impegno antimafia, la difesa dei diritti del lavoro, il recupero e la valorizzazione del patrimonio ambientale, la tutela dei beni comuni, la redistribuzione progressiva del reddito e la giustizia sociale nel senso più alto dettato dalla Costituzione”.
Rivoluzione Civile, dunque, nell’attuale panorama, “si pone come unica e autentica forza di sinistra, antitetica alla destra berlusconiana come a quella montiana e distante dal Pd”.
L’assemblea ha poi deciso che: “non sarà candidabile chi già ricopra cariche istituzionali”. L’assemblea ha quindi formulato una rosa di nomi per le liste della Camera e del Senato, selezionando sei personalità che, nei partiti e nella società civile, si sono distinte nelle battaglie sociali, civili e ambientali del Tirreno cosentino.
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