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Ecco il comunicato stampa del Consigliere Comunale  Francesca Menichino del M5s Amantea

L'anno 2015 si è appena concluso.

 

Un anno difficile, nel mondo in Italia ed anche ad Amantea.

Da un punto di vista amministrativo qualcuno dice sia stato il peggiore della storia del governo cittadino.

Non sappiamo dire se sia così ed evitiamo pericolose classifiche in una storia amministrativa della città negativa per Amantea da diversi decenni.

In una continuità di incapacità, clientelismo e concezione privatistica della casa comunale, gestita nel tempo (e non solo ora) come se fosse proprietà privata.

Certo, adesso può apparire più evidente visto che a guardare l'organigramma dell'ente a volte si rischia di scambiarlo con un albero genealogico...

E visto che un ragioniere non si riesce a trovarlo neanche col lanternino.

E che al concorso espletato dopo un anno di lunga  ed inutile attesa nessuno dei partecipanti ha superato le prove scritte.

Abbiamo assistito noi come tutti i cittadini a scelte scellerate della politica.

Tante sono le cose successe, ne ricordiamo qui solo alcune.

Innanzitutto la situazione finanziaria dell'ente:

- ai 20 milioni di euro di debiti del 2014 se ne aggiungono altri 3 per nuove opere nel 2015 e altrettanti si programmano per il 2016;

- si fanno poi debiti trentennali per pagare altri debiti;

- si rinegoziano protraendoli fino al 2044 ben 136 mutui.

Poi la visione della città : la rinuncia alla ristrutturazione del lungomare, al quale si preferiscono ponti e passerelle che non possono rappresentare investimenti produttivi per la città. E tutto questo ignorando la città stessa che chiedeva, come forse non era mai accaduto prima, che si scegliesse il lungomare e con esso la programmazione di uno sviluppo turistico per il futuro della città. Che non è compatibile con il nuovo misero progetto di un semplice "restyling" previsto quasi come un contentino per cittadini che non portano più l'anello al naso.

 

E poi le falle della macchina amministrativa:

- il "travaglio" dell'Ufficio Tributi,

- l'odissea della Tari sospesa il 16 aprile e inviata nuovamente con "gli auguri di Natale" notevolmente "rettificata verso l'alto";

- le continue bollette pazze che risalgono addirittura al 2006.

E tutto questo a fronte di servizi carenti o inesistenti:

strade dissestate, servizi scolastici  inadeguati e che iniziano a novembre e dicembre, acqua carente in estate, rifiuti per strada, disservizi di ogni genere.

E poi lavoratori nei vari settori che devono pietire il pagamento degli stipendi sempre arretrati.

E poi le notevoli difficoltà abitative, che riguardano la dignità stessa della persona umana.

Ed infine lavoratori mandati a casa a conclusione dell' "epopea dei vigili precari" e della "querelle" degli ausiliari del traffico.

E' per raccontarvi questo anno e per cercare di programmare il prossimo che abbiamo pensato di incontrarci nella pubblica piazza.

Ne sentiamo la necessità ed anche il dovere, non solo per informarvi, ma anche per guardarci negli occhi e ascoltarci in un dialogo e in uno scambio di pareri, visioni e contributi, di cui voi cittadini possiate essere protagonisti.

Quando c'è un governo nella città o nella nazione che non curi gli interessi dei cittadini i cittadini sono chiamati a "resistere".

E se il 2015 non sia il peggiore anno amministrativo della città di Amantea ci auguriamo comunque che non ve ne siano di peggiori!

Ma occorre la partecipazione e la consapevolezza dei cittadini.

 

Vi aspettiamo domani in piazza Commercio alle ore 17.

Buon 2016 a tutti.                                         Movimento 5 Stelle Amantea

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Chi ama i romanzi gialli od i thriller spesso giudica quanto letto da come si conclude la storia.

E gli stessi autori si “auto giudicano” dalla chiusura del racconto.

Se è vero, la chiusura della vicenda del concorso per la stabilizzazione dei 9 vigili, che hanno prestato non meno di un decennio di “onorato” servizio, permette di ascriverla tra i migliori thriller.

Una vicenda tutta ammicchi e sospensioni , ma insieme sfuggente e per taluni aspetti violenta.

Ma provate a valutare voi.

Intanto c’era più gente all’esame orale nella sala consiliare di quanta ce ne è normalmente nelle sedute dei consigli comunali.

Tra i tanti quasi tutti gli esclusi nella fase degli scritti e cioè Africano Ornella, Bossio Teresa, Guido Rizzo Antonella, Perna Francesca Mafalda, Valeriano Marilena. Mancava solo Vilardo Francesco.

La consigliera comunale Francesca Menichino .

Alcuni cittadini .

E poi due Vigili e per alcuni momenti il comandante Caruso.

Ma la cosa rilevante è stata la presenza di ben 4 agenti della Digos.

Una presenza discreta. certamente , ma incomprensibile ai più. Una presenza che dava l’impressione di un concorso “blindato”.

Puntuale la commissione alle 16.00 si presenta nella sala consiliare già affollata.

E comincia subito la interrogazione della unica “sopravvissuta” alla strage compiuta negli scritti, quali scritti che hanno non solo eliminato ma anche “mortificato”i sei concorrenti di cui sopra, alcuni dei quali laureati eppure giudicati come vedremo con voti che hanno oscillato da 2,5 a 10,5 su trenta, praticamente da 1 meno, meno a 3 e mezzo su dieci.

L’esame si conclude facilmente . Mezzoretta all’incirca. Poche le domande . Sugli enti locali, sulle competenze del sindaco, sul codice penale,agenti ed ufficiali di PG, da parte del presidente, sul codice della strada da parte del maresciallo dei carabinieri in pensione, poi da parte del comandante Colaiacovo in particolare sul primo compito scritto.

Dopo di che il pubblico viene fatto uscire dalla sala consiliare, ma la commissione si trasferisce nella stanza della segretaria.

E comincia la lunga attesa. Troppo lunga per una sola candidata.

Ed è lì che comincia il toto concorso .

La candidata sarà bocciata? Ed allora esiste la concreta possibilità della ripetizione del concorso e quindi si stempereranno le previste reazioni dei candidati esclusi.

La candidata sarà l’unica vincitrice? Ed allora le escluse non si fermeranno, chiederanno gli atti e continueranno nella difesa dei loro diritti.

Ad un certo punto della serata viene convocato il dr Mario Aloe . Tetelestai. Tetelestai.

Per le candidate è il segno che tutto è compiuto. E loro si sentono agnelli sacrificati . Nel greco neotestamentario, "tetelestai" è al tempo perfetto. Questo è importante perché il tempo perfetto si usa per esprimere un'azione che è stata completata in passato con risultati che continuano a manifestarsi nel presente e nel futuro. Se il tempo passato denota un evento già accaduto, il tempo perfetto reca in sé l'idea di "ciò che è avvenuto ed è ancora oggi in vigore." E, come per Gesù , Tetelestai non assume il significato di “Io sono finito” , il che avrebbe implicato che era morto stremato e sconfitto, ma piuttosto che è stata fatta, compiuta , la volontà di Dio!

Non servono gli inviti alla speranza.

Ed infatti la commissione si reca al vicino bar, quasi come se si apprestassero a passare una lunga serata, forse una nottata di lavoro.

Qualcuno invece sussurra che la commissione ha già emanato il proprio verdetto e che si accinge ad andare via

Ed è così.

L’avviso viene affisso alla porta della Sala consiliare . La candidata ha avuto 21 voti su 30. Giuseppina è l’unica vincitrice del concorso.

Le altre scendono le scale con dignità. Addolorate, certo, ma con dignità. Arrabbiate, certo, ma con dignità.

Giorno 2 gennaio saranno al comune per prendere visione dei compiti scritti ed iniziare una difficile battaglia in difesa del loro diritto al lavoro.

Passeranno una brutta nottata, i loro figli vedranno le lacrime e piangeranno anche loro. A Capodanno non brinderanno.

Speravano che fosse, come tanti altri, un concorso di stabilizzazione, facile per chi come loro sono state giudicate dall’amministrazione negli oltre 10 anni di lavoro senza contestazioni, senza richiami, senza note negative, affatto!

Infine, tutti vanno via e resta solo il mistero della presenza della Digos. Immanente nel suo rapporto di coessenzialità reciproca con l’ente e con il concorso.

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carI cantieri dell’edizione 2016 del “Carnevale di Amantea – Allegria di Calabria” sono ufficialmente aperti.

Oltre al “cantiere” del Comitato Organizzatore “G. Brusco” che da tempo sta cercando di mettere insieme più attori che possono contribuire ad una migliore riuscita della manifestazione, sono iniziati i lavori per la realizzazione dei carri e per l’allestimento delle coreografie e dei balletti. Proprio al ballo e alle coreografie, nella prossima edizione, sarà data una notevole rilevanza. Insieme ai figuranti che accompagnano la sfilata dei carri, infatti, saranno presenti nelle vie del centro di Amantea alcune scuole di ballo che in prestabiliti spazi del percorso si esibiranno in balletti artistici. Le coreografie da sempre caratterizzano il carnevale amanteano e riescono a coinvolgere spettatori piccoli e grandi.

All’invito a partecipare alle sfilate del carnevale fatto dal Comitato “G. Brusco” hanno dato la loro entusiastica adesione più scuole di ballo operanti sul territorio. Considerato il grande pubblico che assiste alla manifestazione, l’occasione sarà per le scuole di ballo una importante vetrina per mostrare l’enorme lavoro che viene approntato durante l’anno, con l’importante risvolto sociale della costituzione di associazioni e gruppi che operano insieme.

Il Comitato, grazie a nuovi volontari che si sono impegnati ad offrire il loro contributo per la riuscita della manifestazione e all’intervento dell’assessore comunale al turismo Giovambattista Morelli e alla consigliera delegata Caterina Ciccia, ha licenziato una bozza di programma che prevede, come nella tradizione, le tre sfilate nei giorni 7, 9 e 14 febbraio. L’apertura del Carnevale, sempre nella tradizione, è riservata ai più piccoli domenica 31 gennaio.

Nelle sue ultime riunioni il Comitato ha discusso sulle iniziative possibili per il finanziamento. È stato auspicato un fattivo coinvolgimento delle categorie economiche della città, in considerazione del fatto che la manifestazione richiama tanta gente in un periodo non turistico e che sono loro i maggiori beneficiari dello svolgimento della manifestazione.

La data di quest’anno abbastanza anticipata rispetto alla norma rende problematica la realizzazione dei carri. Ma l’entusiasmo giovanile e la voglia di fare bene riusciranno a far quadrare tutto alla perfezione nella prima sfilata prevista per il 7 febbraio.

Il Comitato "G Brusco"

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