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I nove capigruppo del consiglio regionale dell'Emilia Romagna sono tutti indagati per peculato.

L’indagine è coordinata dalle Pm Morena Plazzi e Antonella Scandellari della magistratura bolognese

E’ da oltre un anno che le PM sono impegnate a far luce sulle cosiddette 'spese pazze' dei gruppi consiliari.

Una storia simile a tante altre, Calabria compresa.

Era ottobre del 2012 quando i militari della Guardia di Finanza sono entrati negli uffici regionali. Ma in quel tempo c’era un solo indagato.

Si trattava dell'ex capogruppo Idv Paolo Nanni al quale erano contestati alcuni rimborsi spese per cene, apparizioni televisive a pagamento e convegni mai tenutisi.

Oggi militari della Guardia di Finanza sono ritornati negli uffici regionali.

Le voci parlano di una indagine concentrata sulla legislatura in corso e riguarderebbe tutti i capigruppo di Pd, Pdl, Idv, Lega Nord, Fds, M5S, Sel, Udc e Gruppo misto.

Si ravviserebbero appropriazioni di denaro pubblico destinato ai singoli gruppi consiliari ma non speso in realtà per il loro funzionamento.

Le posizioni però sarebbero fortemente diversificate

Per avere maggiore contezza occorre attendere prevedibilmente la fine di dicembre quando potrebbero aversi le conclusioni delle indagini

Nel frattempo e dando conferma del loro nome sono comparsi inviati e tecnici del programma Le Iene.

“Difficile, però, capire su quale 'carcassa' abbiano affondato i loro canini”.

Basta aspettare.

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Ieri alle ore 12.00 scadeva il termine per la presentazione delle liste per le regionali.

Una di queste, quella di “Pittella presidente” sembra mancasse di un documento e quindi è rimasta esclusa.

Appena circolata la notizia gli avversari politici si irrigidiscono per impedire l’ingresso di persone con ''documenti relativi a liste già consegnate”.

Da qui l’arrivo della Polizia che riesce a placare gli animi.

Sarebbe certo che Francesco Rizzi, delegato alla consegna della documentazione della lista “Pittella presidente” non avesse con sé tutto quello che serviva. La versione ufficiale parla di una documentazione perduta nel tragitto ma il clima di sospetto è a livelli altissimi .

Questi erano i candidati esclusi : Antonio Annale, Carmine Caivano, Giuseppe Castronuovo, Costantino Di Carlo, Domenico Esposito, Marcello Marino, Mario Polese, Filomena Pugliese, Vincenzo Robortella, Pasquale Scavone

Una cosa mai accaduta in Basilicata. Il problema è che la lista elettorale direttamente collegata al candidato presidente favorito alla vittoria finale è stata annullata dall’Ufficio competente del Tribunale di Potenza. In sostanza Marcello Pittella perde in un colpo solo 10 candidati e migliaia di voti.

Il presidente dell’Ufficio circoscrizionale centrale di Potenza Leonardo Pucci ha detto «Il presente Ufficio rileva la mancanza dell’atto principale di dichiarazione di presentazione della lista e, alla luce della normativa che non prevede forme particolari per detta dichiarazione, provvede ad accertare se, pur mancando detto atto principale, siano presenti gli elementi che lo caratterizzano e che devono essere presenti. 

Nello specifico: 

a) il numero dei presentatori; 

b) la sottoscrizione da parte degli stessi; 

c) le autenticazioni di dette sottoscrizioni; 

d) l’indicazione dei delegati autorizzati a designare i rappresentanti della lista provinciale, nonchè l’indicazione dei delegati alla presentazione della lista provinciale autorizzati a dichiarare il collegamento della lista provinciale con la lista regionale. 

L’Ufficio rileva la presenza sia della lista dei candidati (apposta negli atti separati di presentazione) sia gli allegati di cui ai punti a), b) e c) del paragrafo precedente. Al contrario mancano le indicazioni dei delegati di cui al punto d).Mentre la mancata indicazione dei delegati autorizzati a designare i rappresentanti della lista provinciale non è prevista a pena invalidità della lista, in quanto non è considerato requisito essenziale della dichiarazione, la mancata dichiarazione dei delegati alla presentazione della lista provinciale, autorizzati a dichiarare il collegamento della lista provinciale con la lista regionale è espresso a pena di nullità della presentazione (articolo 1, comma 8 della legge 43 del 1995). La lista viene quindi dichiarata non valida». 

Ora in termini di legge ci sono 24 ore a disposizione per ricorrere all’Ufficio centrale regionale presso la Corte d’Appello di Potenza altrimenti direttamente al Tar entro 3 giorni, che poi dovrà decidere entro 2 giorni.

Pittella, comunque, si dichiara certo della validità della lista

Esclusa dal Tribunale anche La Destra di Storace.

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Incredibile , ma questa è l’Italia! I poliziotti bloccano due spacciatori nel rione Iacp di Caivano.

Tutto il quartiere scende in strada e reagisce.

I due coraggiosi poliziotti in borghese vengono circondati da un centinaio di persone inferocite, che al grido di “ Jatevenne, questa è zona nostra”, li hanno minacciato di morte e li hanno picchiato.

Grazie a questo assalto uno dei due spacciatori scappa a bordo di un maxi scooter.

Intanto l’altro spacciatore guida la folla inferocita contro i poliziotti ed ingaggia una violenta colluttazione con uno dei poliziotti.

Il poliziotto per evitare di essere linciato molla la presa e lo spacciatore sparisce.

Per fortuna lo Stato c’è, pur in queste condizioni impossibili, ben più che difficili.

E’ il cuore della notte!

Tutti gli agenti del commissariato di Afragola, coordinati del vice questore Sergio Di Mauro, assediano a loro volta tutto il quartiere e lo rivoltano come un calzino.

Arriva l’alba ed i due spacciatori , Antonio Natale, 41 anni, e Terenzio Del Gaudio, 34 anni, sono denunciati a piede libero per spaccio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, mentre Antonio Farraiuolo, 22 anni, fratello del boss Francesco Farraiuolo, detto “ ‘o niro niro”, identificato quale conducente dello scooter, è stato denunciato per favoreggiamento.

Impossibile invece denunciare l’intero quartiere per favoreggiamento.

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