COSENZA 8 novembre 2020 - Durante un servizio mirato alla prevenzione e repressione di reati ambientali, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Cetraro hanno denunciato un uomo per furto di materiale legnoso. L’uomo, originario del luogo, è stato fermato in località “Corcetta” di Cetraro mentre stava sistemando della legna di faggio appena tagliata. Dalle verifiche effettuate si è accertato che il materiale legnoso, circa sette quintali proveniva da un taglio di una pianta su territorio comunale effettuato in località “Lago Persico”. Da accertamenti si è appurato che la pianta è stata tagliata con l’ausilio di una motosega e successivamente sezionata. Durante il controllo sono state trovate nella zona altre piante abbattute e giacenti a terra probabilmente pronte per essere sezionate e portate via. Dopo gli accertamenti di rito si è proceduto alla denuncia dell’uomo e al sequestro del legname.
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Cetraro
Questo il comunicato stampa
Acri: (cs) 31 gennaio 2018 - Nei giorni scorsi i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Acri durante una attività di controllo del territorio volta al contrasto degli illeciti in
materia di utilizzazioni boschive, hanno posto sotto sequestro un’area di 17.000 mq sita in località “Apriglianese” nel Comune di Acri (CS) e denunciato due persone, per reati che vanno dalla distruzione e deturpamento di bellezze naturali al falso in atto pubblico.
L’intera superficie era stata interessata da un taglio raso, contrariamente ad ogni normativa regionale.
Inoltre, dalle indagini è emerso che il bosco sarebbe stato falsamente classificato come un bosco ceduo di castagno in modo tale da poter effettuare il taglio presentando una semplice comunicazione anziché richiedere l’autorizzazione da parte della Regione Calabria.
Gli scrupolosi accertamenti eseguiti all’interno dell’area boscata hanno condotto i militari a constatare che il bosco in questione era caratterizzato da una fustaia costituita in prevalenza da conifere.
Tutti i tagli boschivi relativi ai boschi di alto fusto sono soggetti a preventiva progettazione ed autorizzazione regionale rilasciata dal competente “Settore Area Territoriale Settentrionale” della Regione Calabria e non di una mera comunicazione.
Tale complessità normativa è dovuta al fatto che i boschi di alto fusto, condizione spontanea di sviluppo dei boschi naturali, sono ecosistemi complessi che svolgono moltissime funzioni benefiche per l’uomo legate alla stabilità dei terreni, al clima ed alla biodiversità, con cicli di vita di alcuni secoli.
Di fatto i diametri di notevoli dimensioni rilevati nell’area fanno giustamente supporre che siano stati tagliati esemplari di pino secolari.
Le ceppaie erano state ricoperte da terreno e ramaglie per essere occultate e nascondere in tal modo il taglio illecito, ma un’accurata ispezione dei luoghi ha permesso comunque l’individuazione delle stesse.
I Carabinieri Forestali hanno rilevato il taglio abusivo di 500 piante di essenze varie in prevalenza pino nero.
Nell’area sono stati eseguiti inoltre movimenti di terreno per la realizzazione di una pista forestale utilizzata per lo smacchio lunga 150m.
Oltre al deferimento all’Autorità giudiziaria sono state elevate sanzioni amministrative per 57.000 Euro.
Ndr. Mah ! Ancora una volta la Forestale arriva, ma arriva tardi. Arriva, cioè, DOPO che il danno è stato fatto e gli alberi sono stati tagliati .
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