Arcavacata di Rende, 26 dicembre 2019 - «In Calabria il diritto allo studio troppo spesso non viene rispettato. Questo diritto, costituzionalmente protetto, infatti non è garantito a tutti gli studenti idonei per mancanza della totalità dei fondi necessari a ricoprire, ogni anno, l’intero fabbisogno. Da ciò la presenza, nella nostra università, di una figura aberrante, triste ed anticostituzionale: “L’idoneo non beneficiario”, cioè lo studente che, pur rispettando i requisiti di reddito e merito, non riceve la borsa di studio per mancanza di fondi».
È quanto scrivono in una lettera, indirizzata ai candidati alla carica di presidente della Regione Calabria, Antonio Maiolino e Vincenzo Delle Donne, studenti e membri rispettivamente del Senato Accademico e del Consiglio d’Amministrazione dell’Università della Calabria, insieme ai presidenti delle Associazioni studentesche componenti della coalizione “NOI”, “Informa Studenti Farmacia”, “SUD”, “Campus Informa Studenti”, “La Fenice”.
Un appello che giunge dai giovani universitari calabresi che sono certi non «resterà inascoltato. Viviamo in un territorio dal contesto storico molto difficile, dove il tasso di disoccupazione giovanile tocca livelli altamente preoccupanti e l’emigrazione è un fenomeno quanto mai attuale dunque riteniamo che non sia possibile prescindere, specialmente per chi si candida a governare la nostra Regione, dal sostenere ed incentivare tutti, soprattutto i meno abbienti, all’istruzione ed alla formazione professionale partendo proprio dalla garanzia di un diritto costituzionale come quello del diritto allo studio.
Proprio per questo auspichiamo – scrivono i giovani universitari nella lettera - che vi stia a cuore il futuro di tanti giovani studenti e la soluzione di questo grave problema che affligge molti di essi, e che inseriate, nel vostro programma elettorale, soluzioni concrete per combattere ed eliminare definitivamente la figura dell’idoneo non beneficiario, considerando la modifica della legge Regionale sul diritto allo studio che in Calabria risale al 1985 e che si dimostra oggi incapace di attuare e garantire il diritto allo studio per tutti a causa della mancanza di un fondo regionale strutturato, a nostro avviso necessario, per garantire ogni anno, ai sensi del d.lgs. 68/2012, la quantità di fondi che occorrono per il conferimento della totalità di borse di studio e agevolazioni agli studenti idonei.
Siamo fiduciosi che l’appello che vi giunge da parte dei giovani calabresi non resterà inascoltato e che vi dimostrerete sensibili e disponibili ad affiancarci in questa battaglia per la difesa e la speranza di un futuro migliore per la nostra Regione e i calabresi tutti».