Redazione TirrenoNews
Dal 2005 la Redazione di TirrenoNews.Info cerca di informare in modo indipendente e veloce.
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Diamante. In corso di esecuzione la confisca della lavanderia del clan Muto
Lunedì, 21 Maggio 2018 09:15 Pubblicato inLa Direzione investigativa antimafia di Catanzaro sta procedendo alla confisca della lavanderia industriale “Iacovo Maria”, di Diamante, intestata al coniuge, ma ritenuta nella effettiva disponibilità di Antonio Mandaliti, destinatario, nell’estate del 2016, insieme alla moglie, di misura cautelare detentiva, emessa nell’ambito dell’operazione “Frontiera”, condotta dalla Procura distrettuale di Catanzaro, con la quale sono stati duramente colpiti gli interessi, anche economici, della potente cosca Muto, egemone nel comprensorio di Cetraro.
Il decreto in corso di esecuzione è stato emesso dal Tribunale di Cosenza a seguito di accurate indagini patrimoniali svolte dalla Direzione investigativa antimafia, i cui esiti sono confluiti in una proposta di prevenzione personale e patrimoniale avanzata dal direttore della Dia alla predetta Autorità giudiziaria, che hanno già portato al sequestro del citato bene.
In particolare, il Tribunale ha ritenuto che la suddetta lavanderia industriale sia “…frutto o reimpiego di attività illecita…in periodo di pericolosità sociale del proposto: i sufficienti indizi di tale provenienza illecita, infatti, si ricavano proprio dall’ordinanza applicativa di custodia cautelare nei confronti del Mandaliti per tale reato [ndr. procedimento “Frontiera”], nell’ambito della quale le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia – affermative della fittizietà dell’intestazione della lavanderia Iacovo e dell’atteggiamento del Mandaliti volto ad imporre il monopolio dei relativi servizi grazie alla propria appartenenza alla cosca Muto – sono considerate, oltre che intrinsecamente coerenti, anche estrinsecamente riscontrate dal compendio intercettivo agli atti di quel procedimento…”.
Inoltre, con il medesimo provvedimento è stata disposta nei confronti di Mandaliti l’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di ps per la durata di tre anni, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
Da Malachia Paperoga, un breve, ma chiarificatore commento a proposito della polemica esplosa sulle dichiarazioni di Claudio Borghi sul Monte dei Paschi di Siena, con una ricostruzione dei fatti e dell'andamento del titolo
che permette di rimettere le cose nella prospettiva corretta. Perché di fronte al dilagare sui media di un vero e proprio capovolgimento della realtà, che farebbe impallidire Orwell, è il buon senso stesso che si ribella.
Nei giorni scorsi l’attuale Ministro dell’Economia italiano, Pier Carlo Padoan, ha commentato le dichiarazioni del parlamentare leghista Claudio Borghi su Monte dei Paschi di Siena. Secondo Borghi la banca va “ripensata” ma, ha detto Padoan, "le sue dichiarazioni, insieme alle indicazioni della bozza Lega-M5s, hanno creato una crisi di fiducia con caduta del titolo in Borsa. Un fatto grave che mette a repentaglio l'investimento effettuato con risorse pubbliche".
Si tratta di un’affermazione pesante, ma soprattutto ridicola.
Ora, mi piace tralasciare il commento di un ministro dell’Economia in carica che ritiene responsabili dell’eventuale crollo in borsa di una banca un parlamentare e/o i due partiti che formeranno (forse) il prossimo governo. Transeat, questa è davvero l’ultima delle obiezioni.
Facciamo invece un po’ di storia recente:
Febbraio 2014: insediamento del governo Renzi, Padoan è Ministro dell’economia un’azione MPS vale circa 270€
Ottobre 2014: MPS è bocciata allo stress test e deve ricapitalizzare per 3 miliardi di euro.
Giugno 2015: rimborso dei “Monti Bond” da parte di MPS, lo stato italiano diventa azionista di MPS.
Settembre 2015: approvazione del governo Renzi del bail in bancario, MPS vale 180€
1 Gennaio 2016: entra in vigore il bail in, MPS vale 120€
22 Gennaio 2016: Renzi dichiara che MPS è risanata e “un affare”, MPS vale ormai 70€
Dicembre 2016: insediamento governo Gentiloni, Padoan è confermato Ministro dell’economia, MPS vale 20€
23 Dicembre 2016: il titolo MPS è sospeso in borsa.
Luglio 2017: la UE approva aiuti di stato per 5,4 miliardi di € per MPS.
25 ottobre 2017: il titolo di MPS torna ad essere quotato in borsa.
17 Maggio 2018: Borghi dichiara che MPS è da ripensare, MPS, che valeva 3,1€, a fine seduta vale 2,92€
Riassumendo: Padoan (Partito Democratico) diventa ministro dell’Economia con il titolo MPS (banca chiaramente in orbita PD) che vale 270€. Durante la sua gestione del dicastero, la banca va ripetutamente in crisi, e lo stato accorda generosamente alla banca contributi per miliardi di euro, contributi che sono ormai completamente evaporati. A maggio 2018, con Padoan ancora in carica, il titolo vale ormai circa 3€. Una perdita di 267€ circa per azione. Senza calcolare l’enorme diluizione delle azioni dovuta ai successivi aumenti di capitale.
Ma se un parlamentare leghista (Borghi) fa una dichiarazione a riguardo, e il titolo MPS perde 0,2€, “giustamente” Padoan si sente in dovere di riprenderlo, perché “ha messo a repentaglio […] risorse pubbliche”.
La situazione è molto grave, ma chiaramente non è seria
Pescara. 27enne ivoriano ruba telefonino e aggredisce commessa. In manette
Domenica, 20 Maggio 2018 18:48 Pubblicato inPescara. Ha rubato un cellulare e aggredito la commessa di un centro Vodafone, ma è stato arrestato a tempo di record.
È accaduto a Pescara, al centro Vodafone Store di corso Vittorio Emanuele dove un 27enne ivoriano, alla presenza dei commessi ha afferrato uno smartphone tentando inutilmente di strapparlo dal cavo di sicurezza.
Poi, impossessatosi di un cellulare Iphone 8 lasciato dalla commessa sul bancone, ha tentato di allontanarsi.
Nel riprendersi il cellulare, la commessa è stata poi afferrata per il collo dall'extracomunitario che ha poi spintonato con violenza la giovane per poi uscire dal negozio, inseguito da un commesso.
Il giovane ivoriano è stato poi bloccato e tratto in arresto per rapina aggravata dagli agenti della Squadra Volante subito intervenuti. (ANSA) -