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Tragedia a Roma: Bimba morta in auto

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Bimba-di-un-anno-trov-15538167Ancora una volta dobbiamo occuparci di una bimba abbandonata in auto dal padre. Doveva portarla all’asilo prima che andasse a lavorare. Non l’ha fatto. Quando la madre della piccola è andata all’asilo per ritirarla ha appreso che non era mai arrivata. Si è precipitata nel parcheggio dove il marito aveva parcheggiato la macchina e solo allora ha scoperto quello che il marito, per distrazione, aveva combinato. La bimba era rinchiusa nell’auto, era già morta. I soccorsi sono stati immediati, ma non c’è stato nulla da fare. Una tragica fatalità hanno scritto i giornali. Il padre della bimba è un carabiniere che presta servizio alla Cecchignola. Aveva parcheggiato la macchina in Via dei Fucilieri per accompagnare la bimba all’asilo interno per i dipendenti del dicastero. Non l’ha fatto. E’ andato a lavorare dimenticando la bambina sui sedili posteriori della macchina. Ma non c’è l’obbligo di avere in macchina seggiolini anti abbandono? Lo prescrive l’articolo 172 del codice della strada. Evidentemente il seggiolino su cui era deposta la bambina non era un seggiolino adatto e introdotto dalla legge 117 del 1 ottobre 2018. Se in quella automobile, una Renault Megane rossa, ci fosse stato un seggiolino anti abbandono questa tragedia si sarebbe potuta evitare e non avrebbe lasciato i genitori nel dolore e nella disperazione. Quando il padre della bimba ha chiuso la porta della macchina per andare a lavorare automaticamente sarebbe scattato un sistema di allarme che avrebbe attirato da subito la sua attenzione e l’attenzione dei passanti. L’allarme avrebbe senza dubbio salvato la vita alla bimba. Nella macchina del graduato non c’era l’allarme e quindi la porta della macchina si è chiusa lasciando dentro e sotto il sole cocente la bambina che a poco a poco si è spenta. Non è la prima volta che in Italia succedono cose simili. Sono stati abbandonati nelle macchine dai genitori in questi ultimi 20 anni 11 minori. La prima tragedia si verificò a Catania con la morte del piccolo Andrea di appena due anni e proseguita con gli altri abbandoni involontari da parte di mamma e papà. Una tragica dimenticanza, una tragica fatalità, su cui la procura di Roma ha aperto un fascicolo per abbandono di minore. Abbandono di minore senz’altro. Ma volontario? Non direi. Una mamma e un papà che hanno messo al mondo un figlio e lo amano non abbandoneranno mai il proprio figliolo in una macchina sotto il sole o al freddo volontariamente, perché sanno che così facendo il bimbo morirebbe. E allora? Evidentemente c’è stato nella mente di quel carabiniere un black out, gli psicologi lo chiamano amnesia dissociativa. Questo tipo di incidente ha sempre le solite caratteristiche: un genitore forse stanco o sotto stress si scorda di portare il proprio figlio all’asilo e si reca al lavoro. Notizia che lascia l’amaro in bocca e desta reazioni molto forti: rabbia, tristezza, disperazione, sgomento, dolore. Ma come può un genitore essere talmente snaturato da dimenticare un figlio in auto? Il carabiniere non è stato e non è uno snaturato. Ha avuto evidentemente un vuoto di memoria. Nella nostra lunga vita ne abbiamo avuto tante. Non vi è mai capitato di lasciare la luce e il televisore acceso e perfino la porta di casa aperta? E la pentola dell’acqua sui fornelli? Può capitare ad ognuno di noi. Anche a dei genitori che amano davvero i propri figli, a genitori premurosi, sensibili ed affettuosi.

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