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È morto in ospedale a Roma l'ex deputato del Partito delle libertà Umberto Scapagnini.

Scapagnini fu un farmacologo di fama internazionale .

Era lui il depositario dell'elisir di lunga vita del Cavaliere, una miscela di olii, yogurt e minerali.

Laureatosi in medicina nel 1965, Scapagnini è stato docente alla Università di Gand, in Belgio, al YC Medical Center San Francisco e al Mit di Boston.

Dal 1969 al 1975 è stato consulente della Nasa.

Nella sua carriera ha firmato circa 500 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali ed è stato co-editorie di venti volumi.

Durante la scorsa legislatura (2008-2013) Scapagnini è stato deputato della Repubblica, eletto nella circoscrizione Sicilia 2, nelle liste del Pdl.

Fu anche sindaco di Catania dal 2000 al 2008

Proprio nel 2008 venne condannato a due anni e sei mesi di reclusione per alcune irregolarità nella concessione di contributi previdenziali Inpdap da parte del Comune di Catania ai dipendenti per i danni arrecati da un’eruzione dell’Etna.

E nel febbraio 2011 era stato poi condannato in primo grado a due anni e nove mesi di reclusione per falso in bilancio.

Il 26 marzo era stato ricoverato in ospedale a Roma per una crisi cardiaca subentrata ad un quadro clinico già compromesso da un ictus.

E' morto mentre era in corso un processo per un project financing di un parxcheggio in Catania

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Ahimè, vorremmo lo fosse, ma non è uno scherzo di aprile, anzi è una triste verità. Si chiama “Monti & c.”, il sistema per confermare i poveri, anzi crearne altri, garantire io ricchi, anzi crearne altri.

Ed è qui la cosa straordinaria . una sola certezza e cioè che l’Italia è il paese nel quale al mondo si pagano più tasse, ma nessuno che sappia dire quante siano davvero. E così qualcuno dice che siamo al 44,4% altri che nel 2013 saliremo al 56,1% ( analisi Rete Imprese Italia).

Ma come si fa ad aumentare le tasse se il PIL si riduce di anno in anno ed i consumi diminuiscono di anno in anno? Una cosa difficile per tutti , meno che per Monti ed i suoi tecnici( se no che tecnici sarebbero?).

Ed allora ecco micro e macro aumenti per cavare dai limoni pure il sangue.

Aumento dell’Iva -Senza interventi, dal 1 luglio l’aliquota oggi al 21% salirà di un punto. Una cosa illogica visto che nel 2012 i consumi sono già scesi del 2,9%.

Tares - E’ la nuova tariffa che dovrebbe sostituire le vecchie Tia e Tarsu sui rifiuti (con l’obbligo di copertura totale del servizio) incorporando anche un contributo per i servizi pubblici comunali. Si paga in proporzione sulla casa, come l’Imu, e secondo calcoli di consumatori e sindacati comporterà un aumento di imposizione dal 20% in su per i contribuenti (un miliardo di euro in più il gettito previsto). Sulla sua entrata in vigore, però, si sta consumando un piccolo giallo. La prima rata (in pagamento in queste settimane) si pagherà ancora col vecchio metodo, mentre la stangata comincerà anche in questo caso a luglio, con la seconda: comuni e imprese (in particolar modo il settore dell’edilizia) ne chiedono il rinvio al 2014 e il governo sembrava aver acconsentito (il ministro dell’Ambiente Clini avrebbe già scritto il relativo decreto), ma nell’ultima riunione a Palazzo Chigi non se n’è fatto nulla.

Ma nei comuni che non ponevano a bilancio i costi reali del RSU l’aumento di quanto sarà? Ve ne accorgerete!

Accise - Quelle su benzina e gasolio sono aumentate di 50 centesimi il 1 gennaio per effetto della prima manovra dei tecnici. Non potevamo rischiare che qualcun atro avesse la benzina cara come da noi!

Addizionali Irpef e Imu - Regioni e comuni hanno – a parte qualche eccezione – aumentato le aliquote di loro pertinenza lo scorso anno e il trend è di una crescita anche nel 2013 (alcuni comuni, per dire, hanno già adottato delibere in questo senso): d’altronde il continuo taglio dei trasferimenti statali comporta per i sindaci la necessità di tagliare le spese (i servizi) e/o aumentare le tasse. E siccome tagliando i servizi si perono amici meglio aumentare le tasse: tanto lo fanno tutti!

Invalidi - In parecchi perderanno il diritto alla pensione perché da quest’anno il requisito di reddito per ottenerla comprenderà anche quello del coniuge: se insieme si superano i 16.127,30 euro niente assegno.

Ivie. E’ la tassa che colpisce quegli italiani che posseggono case all’estero: il gettito atteso è poco meno di un miliardo.

Auto aziendali - Drastico taglio della loro detraibilità: sulle imprese peserà, ha messo a bilancio il governo, per circa 500 milioni l’anno.

Tobin tax e conti correnti - L’imposta di bollo sulle transazioni finanziarie ha debuttato a marzo. Il gettito atteso è di 1,1 miliardi, ma difficilmente sarà raggiunto visto che, grazie ad un’esclusione mirata, l’esecutivo ha sostanzialmente esentato le banche. Nel 2013, poi, vanno a regime i nuovi bolli sui conti correnti bancari (esclusi quelli base e quelli con giacenza media sotto i 5mila euro) e la cosiddetta patrimonialina, un versamento a fine anno dello 0,15% sul valore di tutti gli investimenti finanziari.

Canone Rai. Il dannato canone è aumentato di 1,5 euro. Praticamente ora il suo costo è di € 113,50. E per cosa? Per vederci le partite di calcio o gli ultimi blockbuster? Macché? Per sorbirci Benigni, Littizzetto e Fazio.

Poste più salate. Spedire una prioritaria costerà ben 70 centesimi (10 cent in più rispetto ad oggi). La lettera media standard passa da 1,40 euro a 1,90 euro. Per le spedizioni fino a 50 grammi, si passa da 1,50 a 2,10 euro. Le raccomandate (fino a 20 grammi) da 3,30 a 3,60 euro. Per quelle fino a 100 grammi si arriverà a 4,95 euro.

Banco Posta. Qui è davvero uno scempio. Per i correntisti di Banco Posta, il canone annuo di conto corrente salirà a 48,00 euro, contro i 30,99 precedente.

Caselli Autostrade. L’aumento previsto è mediamente del 3% già dal 1 gennaio. Con punte del 12 e del 14% in Veneto e Valle d’Aosta (+30% negli ultimi 24 mesi).

Multe più salate. La guida senza cintura o con il telefonino all’orecchio, ovvero per eccesso di velocità saranno più salate. Adeguamento ISTAT e non per un contrasto agli “incivili”.

Conti correnti di società e buoni fruttiferi. L’imposta di bollo passera dagli attuali € 73,80 ai 100 euro tondi tondi. Per i buoni fruttiferi di importo superiore ai 5000 euro, l’imposta è fissata in un’aliquota di 0,15%. Per quelli di importo inferiore si ha l’esenzione.

Ovviamente Monti ricorda ( ma sembra inutile ricordarlo) che la colpa è di chi ha portato il paese in queste gravi condizioni, cioè dei politici. Noi non ne avevamo dubbi!

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È tempo per me di fare qualcosa che avrei dovuto fare molto tempo fa: mettere fine alla vostra permanenza in questo posto, che avete disonorato disprezzandone tutte le virtù e profanato con ogni vizio; siete un gruppo fazioso, nemici del buon governo, banda di miserabili mercenari, scambiereste il vostro Paese con Esaù per un piatto di lenticchie; come Giuda, tradireste il vostro Dio per pochi spiccioli.

Avete conservato almeno una virtù?

C'è almeno un vizio che non avete preso?

Il mio cavallo crede più di voi; l'oro è il vostro Dio; chi fra voi non baratterebbe la propria coscienza in cambio di soldi?

È rimasto qualcuno a cui almeno interessa il bene dell’ITALIA?

Voi, sporche prostitute, non avete forse profanato questo sacro luogo, trasformato il tempio del Signore in una tana di lupi con immorali principi e atti malvagi?

Siete diventati intollerabilmente odiosi per un'intera nazione; il popolo vi aveva scelto per riparare le ingiustizie, siete voi ora l'ingiustizia!

Ora basta !

Portate via la vostra chincaglieria luccicante e chiudete le porte a chiave.

Jatevenne!!!!

“Dal discorso di Oliver Cromwell pronunciato alla Camera dei Comuni il 20 aprile 1653 in polemica con il Parlamento.”

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