Quello dei furti nelle abitazioni è purtroppo un trend che ha fatto registrare una crescita notevole negli ultimi anni. E così anche la preoccupazione dei cittadini per la propria incolumità all'interno delle mure domestiche è vi via aumentata; anche per questo la politica è intervenuta a “gamba tesa” varando una legge che prevede delle agevolazioni fiscali in caso di lavori di messa in sicurezza delle abitazioni private. Ecco dunque il bonus sicurezza, istituito con legge 208 del 2015, che offre l'opportunità di risparmiare parecchio denaro per degli interventi che altrimenti sarebbero molto costosi. Si tratta di agevolazioni che riguardano le persone fisiche (IRPEF) e che comprendono l'installazione di impianti antifurto o di telecamere di videosorveglianza.
In questo articolo ci occuperemo proprio di delineare nello specifico i requisiti per accedere al bonus sicurezza e assicurarsi così un kit di videosorveglianza. D'altra parte proteggere sé stessi e la propria famiglia da una violazione di domicilio è una cosa che sta a cuore a una moltitudine di cittadini, per cui è necessario informarsi bene sulle modalità di accesso a questo bonus.
Che tipo di interventi si possono realizzare
Il bonus sicurezza permette di fare interventi strutturali di messa in sicurezza di un appartamento, prevedendo importanti detrazioni sull'IRPEF. Le agevolazioni riguardano dunque acquisti effettuati per la videosorveglianza di casa, come recita l'articolo 2 della legge (non valgono dunque per interventi su strutture adibite a locali di impresa). Inoltre anche i contratti eventualmente stipulati con gli istituti di vigilanza rientrano regolarmente nei parametri della detrazione. La tutela dunque riguarda il diritto del cittadino di proteggersi in toto da eventuali furti, e perciò comprende non solo i costi di acquisto ma anche quelli di installazione dell'impianto. Peraltro non sono previste limitazioni nemmeno sulla tipologia di impianto, quindi è indifferente che si opti per uno con i fili, per quello wireless o per altri di qualsiasi tipo.
Come effettuare la richiesta di detrazioni
Per ottenere questa importante agevolazione fiscale bisogna rispettare dei passaggi. Trattandosi di operazioni burocratiche, tutto passa per dei protocolli telematici da rispettare. Nello specifico, bisogna presentare una richiesta via Internet fornendo il proprio codice fiscale oltre a quello di colui che erogherà il servizio per il quale è stato richiesto il bonus. Ma non è finita qui: l'Agenzia delle Entrate ha bisogno anche del numero di fatture, importo e data (comprensive di IVA) se la domanda riguarda un immobile che non fa capo direttamente a colui che ha compilato la richiesta. Tutti i dati in questione possono essere trasmessi solo ed esclusivamente in via telematica. Per ulteriori informazioni si può invece consultare il sito dell'Agenzia delle Entrate, che offre tutte le indicazioni utili per compilare correttamente la domanda grazie ad un apposito software chiamato Creditovideosorveglianza.
Il sistema rilascerà quindi una ricevuta per ogni domanda che viene recapitata. Può essere presentata anche più di una domanda da parte di un singolo cittadino, ma in questo caso farà fede l'ultima in senso cronologico, che automaticamente annullerà tutte le altre. C'è da dire infine che qualche anno fa, per il bonus sicurezza, il numero di istanze pervenute al Governo in forma telematica fu elevatissimo e provocò di fatto quasi un tilt del sistema. Molte di quelle domande non furono accolte proprio per questo problema, per cui c'è da augurarsi che tale circostanza non si ripeta nuovamente.
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