Stamane, nello svegliarmi ai piedi delle Montagne Rocciose, mi sono ritrovato in quello stato di stupore e di turbamento inquieto in cui sprofonda la mia anima nell’ottenere ciò che ha desiderato per anni. La mia anima è stata da lungo tempo abituata a desiderare, oggi non trova più niente da desiderare, mentre non vorrebbe brutti ricordi.
Si può dire che a Gaza è in corso un atto genocidario? Se no, come si può definire quello che sta accadendo? Stendhal diceva: “Nei caratteri arditi e fieri non c'è che un passo tra l’essere in collera con se stessi e l’ira contro gli altri: in tal caso gli scatti di furore costituiscono un vivo piacere “.
Dopo i bombardamenti in Libano, il bilancio delle vittime è salito a 2000 morti, mentre si intensificano le “incursioni” israeliane. Iniziate con l’attacco hacker che ha fatto esplodere i cercapersone, un grande “exploit tecnologico” che ha mandato in visibilio molti commentatori occidentali.
Un vero e proprio massacro che ci fa sprofondare in un’epoca buia in cui le norme, il diritto, le misure di sicurezza, tutto ciò che impediva all’umanità di cadere nella barbarie, vengono sistematicamente infrante. Un’epoca in cui una parte ha deciso di uccidere l’altra parte ritenuta “barbara e infedele”. “Abbiamo di fronte dei nemici selvaggi” – per riprendere le parole di uno di loro, Netanyahu – che minacciano una guerra globale che ci sta facendo sprofondare in un’epoca buia in cui le norme, il diritto, le misure di sicurezza, tutto ciò che impedisce all’umanità di cadere nella barbarie, vengono sistematicamente infrante. Un’epoca in cui una parte ha deciso di uccidere l’altra parte ritenuta “barbara”. “Abbiamo di fronte dei nemici selvaggi” per riprendere le parole di Netanyahu, che minaccerebbero la “civiltà giudaico-cristiana”. Il premier israeliano sta trascinando tutto l’Occidente in una guerra di civiltà con caratteristiche religiose, di cui Israele si considera l’avamposto in Medio Oriente. Con un certo successo.
Tutta l’Europa e Stati Uniti che continuano a rifornire militarmente Israele di armi, sostenendo un falso “diritto a difendersi”, rifiutandosi di riconoscere ai palestinesi il diritto all’autodeterminazione e alla resistenza di fronte a un’occupazione che la Corte Internazionale di Giustizia ha decretato come illegale, ordinandone la fine. Decisione che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si rifiuta di attuare. Complici della hybris israeliana, riconoscendo, invece, la legge della giungla imposta da Israele e la logica della punizione collettiva.
Abbiamo preso atto che il governo Nethanyau, in grave difficoltà, dal giorno dopo la strage, ha iniziato a sviluppare un piano troppo preciso per non essere predisposto: spianare Gaza con le bombe e senza risparmiare i civili neanche i bambini, assassinare i dirigenti di Hamas e Hezbollah, bombardare il Libano che non ha difesa aerea e da cui partono continuamente petardi che non sono in grado di colpire un solo carro armato o un solo soldato israeliano.
In questi anni di follia omicida l'ineguaglianza dello sviluppo economico e politico è diventata ancor più una legge assoluta dei poteri forti del capitalismo. Chi scrive non è di certo un pacifista. E’ un durissimo nemico della barbarie tirannica per la spartizione del bottino fra i ricchi, ma ha da sempre affermato che sarebbe assurdo che i lavoratori ripudiassero la guerra d'opposizione che potrebbe essere necessaria nell'interesse della nostra amata cultura.
La filosofia della tragedia del Corona virus è stata una sola. Quella di un Sistema di potere prepotente e sanguinario. Alla base di questo agire temerario, dettato e imposto dalla fame di potere, da una legge economica cui dovrebbero chinarsi tutti le persone come noi e per cui è un rimedio sciocco trovare con le inchieste quello da condannare, sta il più idiota dei culti moderni, il culto della capacità. Non solo è disumano trovare il capro espiatorio, ma è vano, quando si è lasciato spuntare questo stolto tirannico ed elitario consorzio produttore, fatto a compartimenti stagni per cui nessuno sarà colpevole. I nostri tiranni sono signori ingiusti e crudeli, amatori solamente dell'utile proprio.
"Conterò poco, è vero"
diceva l'Uno ar Zero
ma tu che vali? Gnente, proprio gnente.
Sia ne l'azzione come ner pensiero
rimani un caso voto e inconcrudente.
Io invece, se me metto a capofila
de cinque zeri tale e quale a te,
lo sai quanto divento? Centomila.
È questione de nnummeri. A un dipresso
è quello che succede ar dittatore
che cresce de potenza e de valore
più so' li zeri che je vanno appresso". Trilussa
Gigino A Pellegrini & G el Tarik