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DissestoTanto tuonò che piovve!

Da giorni le voci sul presunto dissesto dell’Ente si rincorrono.

Più volte, nei mesi passati, abbiamo invocato chiarezza rispetto ai conti del Comune. Tra rassicurazioni e non risposte siamo giunti a due settimane dalla presentazione delle liste elettorali con lo spettro del crack, sussurrato ma non ancora annunciato.

Negli anni passati il debito è stato la grande leva che ha permesso alle varie amministrazioni di poter disporre di notevoli entrate aggiuntive: una disponibilità di cassa che ha consentito il perpetrarsi di bilanci allegri e immaginifici. A ciò si aggiungano l’inserimento tra le entrate di voci di dubbia esigibilità ed i crediti vantati da terzi pare non sempre presenti nella contabilità comunale.

In molti si sono domandati il perché della nostra insistenza e per quale ragione il PD attendesse lumi sulla bontà economico-finanziaria dell’Ente prima di pronunciarsi anche rispetto al prossimo appuntamento elettorale.

La risposta è giusto darla con franchezza: perché il default irrigidisce l’operatività di un Comune producendo conseguenze pesanti, oltre che sul piano politico, sulle prospettive economico-finanziarie, ma anche e soprattutto in ambito sociale.

Chi paga il conto? I cittadini, ovviamente!

Risparmi sulla spesa corrente, sui servizi, sulla manutenzione delle strade, sugli asili, sull'illuminazione, sui servizi sociali. Mentre sul fronte delle tasse c’è da aspettarsi tariffe e aliquote tendenti al massimo consentito.

Lacrime e sangue, insomma!

Ecco il quadro in cui si troverà ad operare la prossima amministrazione se il dissesto dovesse essere dichiarato. Ecco il perché della nostra insistenza.

Peccato ciò sembri interessare a pochi o a nessuno e non animi un dibattito pubblico, nonostante – oggi più che mai - Amantea abbia bisogno di scelte, di indirizzi, di gestione in grado di fare i conti con la realtà. Perché solo se non si è miseri nell’affrontare i problemi e la realtà questo momento di crisi potrà rappresentare l’anno zero ed un nuovo punto di partenza.

Enzo Giacco

Segreterio PD Amantea

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Una delle due è la verità; non può essere diversamente.

O gli amanteani sono diventati folli e fanno ricorsi improvvidi od i comportamenti dei datori di lavoro e della amministrazione comunale sono abnormi, distorti e, comunque, da giudicare.

La verità è che quando ci si abitua al lavoro ed al reddito che ne deriva è difficile farne a meno.

È il caso delle strisce blu.

Una delle poche occasioni di lavoro che si presentano nella città di Amantea.

E quando scade il primo contratto e si bandisce un nuovo appalto è normale sollecitare l’amministrazione comunale a far conservare il rapporto di lavoro con i precedenti dipendenti

Ed invece normalmente succede il contrario.

Da qui il ricorso al giudice del lavoro

L’ultimo in ordine di tempo è quello notificato il 27 marzo 2017 dall’ex vigilina Stefania Caruso.

Un ricorso contro la Beta Consulting e contro il comune di Amantea

Un ricorso finalizzato alla riassunzione ed alla conseguente condanna al risarcimento dei danni.

Per la stessa vicenda e per la stessa motivazione altri si sono già rivolti a Giudice del lavoro di Paola

Le motivazioni riportate nel ricorso sono correlate al fatto che la clausola sociale presente nel bando è stata disattesa.

Secondo il comune le procedure di selezione appartenevano alla autonomia della ditta aggiudicataria e pertanto nulla poteva il comune nella sfera di pertinenze esclusiva del privato.

Ma allora che cosa è stata messa a fare la clausola sociale se si aveva la consapevolezza che tanto….

Da qui la decisione di opporsi anche a questo atto di citazione dando incarico all’avvocato Simonetta Bruni sia per permettere una difesa uniforme sia per ragioni di economia

Voci sussurrano che esistono ragioni tali per cui il comune perderà la causa.

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pd1Nella serata del 24 aprile è stato formalmente costituito il Comitato Renzi-Martina del Basso Tirreno Cosentino in previsione delle Primarie PD che si svolgeranno domenica 30 aprile dalle ore 8.00 alle ore 20.00.

L’Assemblea – tenutasi nella sede del Partito Democratico di Amantea – ha visto la partecipazione di dirigenti dei Circoli PD di Amantea, Aiello Calabro, Belmonte Calabro, Cleto, Lago e Serra d’Aiello.

Oggetto dell’incontro è stata la campagna di sensibilizzazione nei confronti delle elettrici e degli elettori del Partito Democratico per promuovere la massima partecipazione alle primarie per la scelta del Segretario Nazionale.

Diversi gli interventi registrati. Tra questi: Enzo Giacco, Luca Lepore, Antonella Mazzotta, Antonio Cuglietta e Antonio Veltri. Più volte è stata rimarcata l’esigenza di investire sempre di più nei territori per far si che le Sezioni tornino ad essere il luogo elaborazione politica privilegiato per trovare soluzioni ai problemi piccoli e grandi presenti nelle nostre comunità.

Proprio in tale ottica, si è deciso di non esaurire il ruolo del Comitato al prossimo appuntamento congressuale, ma anzi di aprirlo alla partecipazione di quanti più iscritti e cittadini per sensibilizzare anche in futuro il territorio rispetto alle comuni difficoltà ed animare dibattiti, confronti ed iniziative a livello comprensoriale.

Con riferimento a ciò, all’unanimità si è convenuto di organizzare nei prossimi mesi una serie di iniziative itineranti in tutti i Comuni del Comprensorio al fine di avviare un confronto pubblico sull’opportunità della Fusione dei Comuni.

L’Assemblea – alla quale ha partecipato la componente dell’Esecutivo provinciale del Partito Eleonora Ienaro - è stata conclusa da Carmine Quercia, candidato capolista nel Collegio Cosenza e provincia per la mozione Renzi-Martina, che ha sottolineato come le prossime primarie possano rappresentare il crocevia per riprendere quel cammino riformista e progressista che aveva intrapreso il Governo Renzi.

Comitato Renzi-Martina

Basso Tirreno Cosentino

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