Personale militare della Direzione Marittima – Guardia Costiera – di Reggio Calabria, ha posto sotto sequestro preventivo n° 14 impianti di depurazione acque reflue comunali della provincia di Reggio Calabria, dando esecuzione ai relativi decreti emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria dott.ssa Maria Cecilia VITOLLA, nell’ambito dell’operazione denominata “Mala depurazione” coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria.
E’ stato nominato custode giudiziale di tutti gli impianti, con facoltà d’uso, il Dirigente del Dipartimento 11 Ambiente della Regione Calabria, con obblighi di conformare urgentemente lo stato di fatto e di diritto degli impianti alle prescrizioni di legge e di regolamento applicabili in ragione delle violazioni contestate nei provvedimenti di sequestro, il tutto comunque entro e non oltre giorni 45 dalla notifica del provvedimento cautelare.
Risultano indagati nel complesso n° 53 (cinquantatre) soggetti, tra cui i dirigenti/funzionari delle società che nel tempo hanno gestito gli impianti, i sindaci pro-tempore dei Comuni ove sono ubicati gli impianti o quelli capofila per quelli consortili, i dirigenti pro-tempore degli uffici tecnici/lavori pubblici
È la sintesi dell’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria e denominata “Mala depurazione).
I provvedimenti hanno riguardato tutta la provincia reggina.
Tra gli indagati figurano i dirigenti-funzionari delle società che nel tempo hanno gestito gli impianti, i sindaci pro-tempore dei Comuni in cui si trovano i depuratori o quelli capofila per quelli consortili, i dirigenti pro-tempore degli uffici tecnici o dei lavori pubblici.
I particolari verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che avrà luogo alle 11 odierne nella sede della Direzione marittima – Guardia Costiera – di Reggio Calabria, alla presenza del procuratore capo della Procura della Repubblica Giovanni Bombardieri e del procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni