Pensate che nell’appena decorso mese di settembre 200 militari, appartenenti alle Capitanerie di Reggio Calabria, Crotone, Vibo Valentia, Gioia Tauro e Corigliano Calabro ed ai rispettivi uffici marittimi dipendenti, avvalendosi di pattuglie terrestri e navali, hanno operato 943 controlli nelle cinque province passando in rassegna tutta la filiera, dai pescherecci ai ristoranti.
Sono stati eseguiti accertamenti su 120 pescherecci; in 44 tra grossisti e stabilimenti di grande distribuzione, mercati ittici, 8 locali di ristorazione, 62 pescherie, 139 ambulanti e 30 supermercati oltre ai normali controlli ai punti di sbarco presidiati e non lungo l'intero litorale.
Su 943 controlli sono stati trovati soltanto 127 kg di pesce in cattive condizioni igienico sanitarie sottoposti a sequestro.
Degli altri 344 kg di prodotti ittici posti sotto sequestro ben 329 kg erano tonnetti sottomisura che sono stati somministrati in beneficienza.
Sequestrati anche 10 attrezzi da pesca tra cui reti da "posta fissa", "circuizione", "spadara" ed un "palangaro".
17 sono stati i deferimenti alle autorità giudiziarie per il reato di detenzione e vendita di prodotti in cattive condizioni igienico-sanitarie, e per pesca e vendita di prodotto sotto misura.(tonno rosso nella foto)