Arriva il caldo. Cominciano i bagni. Ed ecco il primi annegamenti.
Probabilmente una congestione la causa del decesso di un giovane marocchino di 19 anni Abdul Abderham.
Il giovane lavorava in un albergo di Vibo
Alcuni bagnanti vedono il corpo del giovane galleggiare e danno l’allarme
Il fatto è avvenuto nello specchio di mare davanti alla caserma dei pompieri
Arrivano i Vigili del Fuoco, la Guardia Costiera ed il 118.
Il corpo del giovane viene tirato a terra e coperto da un lenzuolo.
Resta lì alcune ore in attesa del medico legale che deve stabilire le cause del decesso( come e le cause del decesso le stabilisse sulla spiaggia).
Giornali e televisioni però contestano che i presenti abbiano continuato a fare il bagno come se nulla fosse.
In questi casi cosa deve fare un cittadino per non essere giudicato negativamente?
Chiudere l’ombrellone raccogliere il tutto ed andare via?
O semplicemente raccogliere tutto e spostarsi più in là, dove la gente non ha nemmeno saputo del fatto?. ( Ma informandosi , informerebbe e dovrebbe ancora spostarsi?)
Semplicemente raccogliere il tutto e spostarsi più in là ad una distanza acconcia? Già ma quale è la distanza acconcia?
O forse sarebbe bastato raccogliersi in preghiera sotto l’ombrellone recitando qualche preghiera per il giovane marocchino?
Difficile rispondere. Ai giornali ed alle TV una sola domanda. Come mai nessuno di loro si è perché per far giungere un medico legale dalla stessa Vibo ci sono volute ore? E come mai il giovane è stato lasciato lì sulla spiaggia per ore?.Non è che come al solito si è guardato il dito e non la luna?