L’arpacal in Calabria va bene solo quando dichiara eccellenti le acque del nostro mare?.
Guai, invece, se trova anche solo eccesso di Escherichia coli ed Enterococchi intestinalis.
Guai perché, in questi casi, occorre vietare la balneazione.
Il commissario straordinario come conseguenza al riscontro della“non conformità ai parametri rispetto alla tabella di riferimento” delle acque di balneazione denominate “300 mt. Marina dell’Isola e Lido Le Roccette”, (fuori limite entrambi per Escherichia coli) ha emanato una ordinanza di divieto di balneazione.
Immediate le reazioni negative.
Il turismo a Tropea non si tocca!
Ed infatti il presidente della Consulta delle Associazioni di Tropea e del Territorio, avv. Ottavio Scrugli, in uno con il Suo Direttivo, su sollecitazione da parte della società civile e delle associazioni di volontariato iscritte alla Consulta, ha chiesto chiarimenti in merito al Commissario Straordinario dr. Salvatore Fortuna.
Fortuna ha assicurato che la terna commissariale si è subito attivata nell’immediatezza della notizia sollecitando l’Arpacal ad effettuare nuovi esami delle acque, da effettuarsi entro e non oltre martedì 23 maggio.
L’urgenza di nuove analisi è strettamente connessa all’imminente inizio della stagione turistica a cui l’economia di Tropea e del suo comprensorio è legata.
In verità è stato contestato che l’Arpacal abbia eseguito i prelievi il giorno dopo un violento acquazzone che ha portato a mare quanto avviato nel fiume limitrofo da paesini non collettati alla rete fognaria.
Come dire altri non rispettano la legge e Tropea paga il conto !
Una storia molto comune in Calabria.