Il mondo della informazione da forte risalto alla indagine condotta dalla procura di Paola che indaga sui fondi UE del progetto Piar che interessa “dieci Comuni del Basso Tirreno”.
I carabinieri della Compagnia di Paola, su disposizione della procura della Repubblica, si sono recati in alcuni Comuni al fine di acquisire la documentazione riguardante l’iter tecnico amministrativo del Piano integrato delle risorse rurali (Piar).
L’acquisizione é stata disposta dal pm Anna Chiara Fasano nell’ambito di un’indagine che mira a verificare le correttezza delle procedure amministrative del Piano, che é un progetto nell’ambito del piano sviluppo rurale finanziato con risorse comunitarie, costituito da un pacchetto di misure che promuove e realizza interventi pubblici coordinati, destinati ad adeguare le dotazioni infrastrutturali e a migliorare la dotazione dei servizi essenziali a favore delle popolazioni locali.
I beneficiari sono le Province, i Comuni, le associazioni di Comuni, le comunità montane e gli enti pubblici.
In particolare, dieci comuni del Basso Tirreno cosentino hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per la costituzione del partenariato Piar denominato per l’appunto “Basso Tirreno cosentino”.
Lo scopo era quello di partecipare al bando per la concessione di finanziamenti relativi all’erogazione degli aiuti riguardanti il Piar.
L’informazione reca un errore evidente .
I comuni interessati non sono 10 e non comprendono Amantea.
Amantea è rimasta fuori.
Il Piar in questione era dotato di un finanziamento di 1.170.000.,00 euro.
Questa è la nota pubblicata dal comune di Longobardi:
“Gli aderenti al PIAR Basso Tirreno Cosentino entrano a far parte della lista di Comuni che hanno scelto di digitalizzare i propri contenuti e promuovere le proprie peculiarità con il meglio che la tecnologia possa offrire attualmente.
Nella mattinata di sabato 12 novembre i responsabili della Sevotec e gli Amministratori hanno presentato alla stampa e alla cittadinanza BassoTirrenoCosentino, l’app ufficiale dei Comuni aderenti al Piar (Aiello Calabro, Belmonte Calabro, Cleto, Falconara Albanese, Fiumefreddo Bruzio, Lago, Longobardi, San Pietro in Amantea, Serra d’Aiello).
Un momento di alto valore sociale e amministrativo per un sistema di gestione delle risorse, quello rappresentato dal circuito di App dedicate agli enti locali chiamato iCity, che rappresenta un modello unico in Italia ed è frutto del lavoro di Sevotec, realtà aziendale rossanese leader nel campo dell’evoluzione informatica.
Dunque alle 60 app già in circolazione, scaricabili gratuitamente dagli store Android e Apple, si aggiunge ufficialmente iBassoTirrenoCosentino che porta il territorio del litorale tirrenico in un circuito che vede in atto una vera e propria trasformazione in grado di triangolare enti locali, cittadini e tessuto produttivo in un’ottica di miglioramento e di crescita del territorio”.
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Belmonte Calabro
Due venditori ambulanti di 55 anni sono stati arrestati e posti ai domiciliari dai carabinieri di Amantea in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare per truffa aggravata, ricettazione aggravata e sostituzione di persona aggravata.
Avrebbero acquistato migliaia di bombolette di stelle filanti ma una volta ricevuta la merce hanno pagato con un assegno rubato.
I carabinieri hanno anche sequestrato altri assegni rubati e circa 3600 bombolette di stelle filanti.
Le indagini dei carabinieri di Amantea e della Compagnia di Paola coordinate dal pm di Paola Anna Chiara Fasano, sono partite il 31 gennaio scorso ad Amantea, dopo che una ditta ha ricevuto un'ordinazione per migliaia di bombolette di stelle filanti scoprendo poi che il pagamento era avvenuto con un assegno rubato.
I carabinieri hanno ritrovato il materiale il giorno stesso e poi sono risaliti ai due che si sarebbero resi autori di altri episodi vendendo poi la merce ottenuta.
Il giro di truffe finora scoperto ammonta a circa 30.000 euro.
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