Primo. Oliverio ‘assume’ telefonicamente 287 lavoratori
Il presidente della Regione Calabria ristretto a San Giovanni in Fiore con obbligo di dimora ha partecipato attraverso collegamento telefonico alla cerimonia della firma dei contratti di 287 lavoratori ex legge 28/08. Novità per ex lsu – lpu
“Avevo assunto un impegno con voi ed è stato mantenuto. L’obiettivo non è solo il raggiungimento del lavoro, ma è quello di svolgerlo con dignità e certezza”.
Lo ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio intervenendo telefonicamente, oggi – riporta un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta regionale – “durante la cerimonia con la quale i 287 lavoratori ex legge 28/2008 hanno firmato i contratti con cui transiteranno dal 1 gennaio 2019 nei ruoli di Azienda Calabria Lavoro grazie alla trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato.
Si tratta di un altro importante passo nel percorso di stabilizzazione dei precari calabresi in linea con gli impegni assunti dal presidente Oliverio e dall’assessore regionale al Lavoro Angela Robbe”. “Ho sempre dichiarato – ha aggiunto Oliverio – l’impegno ad affermare il superamento della precarietà a difesa del lavoro stabile. Quest’obiettivo lo stiamo perseguendo concretamente giorno dopo giorno. Non ho mai mollato l’impegno per realizzare questo. La bussola che mi ha sempre guidato è l’affermazione del diritto al lavoro e della dignità e tranquillità nel suo esercizio. Per questo sono contento di avere messo voi lavoratori nelle condizioni di stabilità e di fuori uscita dalla precarietà”.
“Auguri dunque – ha concluso Oliverio – per essere stati messi finalmente in uno stato di certezza del lavoro. Mi dispiace non essere potuto essere con voi ma è come se ci fossi stato”.
Secondo. Enza Bruno Bossio risolve il problema degli LSU che non aveva risolto in passato. Ecco come.
“Grazie alla circolare della Regione di questa mattina, quegli ex Lsu Lpu calabresi che i Comuni non sono ancora in grado di stabilizzare, potranno avere la proroga del loro contratto a tempo determinato anche per il 2019, fino ad aprile, ovvero fino a quando si potranno coprire le esigenze finanziarie con i 39 milioni stanziati dalla Regione”.
Lo afferma, in una dichiarazione, la deputata del Pd Enza Bruno Bossio. “Mi auguro che nelle prossime settimane – prosegue Bruno Bossio – questi irresponsabili del governo nazionale gialloverde saranno in grado di correggere l’articolo della legge di bilancio e definire con certezza risorse e percorso per tutti i 4500 ex Lsu/Lpu calabresi”.
Terzo. Luce per gli ex Lsu-Lpu, circolare della Regione “proroga” i contratti
Una luce a fine anno per gli ex Lsu-Lpu della Calabria: un proroga dei contratti a tempo determinato dei lavoratori almeno fino al 31 di ottobre del 2019.
Una circolare della Regione - firmata dall'assessore al Lavoro Angela Robbe e sottoscritta dal dirigente generale del Dipartimento competente, Fortunato Varone - inviata agli enti interessati, illustra infatti leprocedure da seguire per la proroga previstanella nuova Legge di Bilancio.
Il Governo ha inserito appunto delle disposizioni relative alle procedure di stabilizzazione a tempo indeterminato dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità e nelle more del completamento di queste procedure sono previste le proroghe dei contratti.
Quanto a quest’ultima possibilità, la circolare della Regione ha confermato anche e “sin da subito” la disponibilità di risorse previste e inserite nel bilancio 2019, 39 milioni di euro.
L’ente rimane comunque in attesa del decreto ministeriale o di un altro provvedimento analogo “funzionale all'individuazione e quantificazione delle risorse assegnate” alla Calabria per la proroga.
Quanto agli enti in dissesto o in riequilibrio finanziario, viene specificato che non sono sottoposte al controllo preventivo della Commissione competente per la stabilità finanziaria degli enti.
La circolare, infine, detta istruzioni operative, spiegando come gli enti possano provvedere alle proroghe dei contratti degli Lsu-Lpu, con la scadenza al 30 aprile 2019, estensibile al 31 ottobre dello stesso anno, “subordinatamente all'adozione del decreto attuativo del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali” e attraverso una serie di modalità come l’adozione di una delibera di Giunta di presa d'atto della stessa circolare regionale.