Partiamo dai dati per quanto essi siano poi realmente quelli veri. Dicono che la Calabria ha il tasso di occupazione più basso d'Italia.
Lavora solo il 39% dei cittadini fra i 15 ed i 64 anni.
La media nazionale, invece, è del 55,7%.
Una forbice di 17 punti percentuali.
Siamo in sostanza all’ultimo posto quale occupazione.
E lo dice l’Istat, proprio stamattina, così certificando in modo impietoso lo stato disastroso del nostro sistema produttivo.
Sempre secondo l’Istat nel secondo trimestre 2013 la disoccupazione era :
-in Calabria del 21,5% contro il 19,8% del 2012 ( più 1,7%)
-in Sicilia del 21,6 % contro il 19,4% del 2012 ( più 2,2%)
-in Campania del 21,9% contro il 18,5% del 2012( più 2,4% )
Anche in questa classifica siamo tra gli ultimi
Dall’altra parte dell’Italia i tassi di disoccupazione più bassi:
- il Trentino con il 5,8%,
- il Friuli con il 6,9%,
- il Veneto con il 7,5%,
- la Lombardia con il 7,6%.
Affermare che i fondi europei non creano nuovo e maggiore lavoro è una profonda verità.
Sostenere che i fondi europei sono pertanto sprecati è un’altra profonda verità.
Dichiarare che la responsabilità di un uso inidoneo è evidentemente della nostra classe dirigente non è certo un mendacio.
Sembra evidente che l’Italia e l’Europa sono incapaci di imporre il rispetto delle regole di sviluppo della nostra regione.
Ma a tal punto è anche evidente che i calabresi non sanno scegliere i propri politici.
Cosa devono fare allora i nostri giovani disoccupati ? Emigrare o continuare a rivolgersi ai poteri politici ed oltre ?
La risposta sembra ovvia.
Ma forse esiste un'altra possibile risposta!