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Ehi, il posto di governatore è mio e guai a chi lo tocca!

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Ecco cosa capita quando si pretende di eliminare le province!

Il minimo che ti può capitare è che ti trovi in giro gli ex presidenti che devono trovare una nuova occupazione politica.

Ma non una occupazione minimale quale fare il sindaco di una piccola città pur se con la supponenza della grande città ma con infiniti debiti.

No! .Occorre una occupazione che rispetti il detto latino “ amoveatur sed promoveatur”

Che farebbero diversamente ( a parte le varie presidenze dei grandi enti fallimentari?)

E questo tanto più quando si tratta di una provincia come quella di Cosenza che sembra una regione per abitanti e dimensione territoriale .

Parliamo di quel “Convitato di pietra” che è Mario Oliverio che si è già annunciato come candidato del PD alla carica di Governatore della regione ed a cui tutti vorrebbero dire no perché ingombrante , perché rappresenta il vecchio potere, perché avrebbe sempre ragione non per averla ma perché non ci sarebbe nessuno capace di contestarlo, e che pertanto fa paura al punto da dovergli dire di no ma esserne incapaci.

Né lui fa nulla per smentire il suo diritto divino alla candidatura , anzi. Il suo entourage amplifica i suoi poteri e le sue capacità, fino a mitizzarlo, anzi fino a divinizzarlo e farlo apparire come “colui che tutto sa, colui che tutto può, il salvatore della Calabria e dei calabresi”.

Ma se fosse vero perché mai non si è proposto prima?; perché mai non si è ricorsi prima a lui?; perché mai il PD ( salvo che non significhi il Partito del Dopo) non lo abbia proposto prima?; e come mai oggi i renziani ed i diversamente renziani lo osteggiano?.

E che gioco è quello di blaterare teoremi che hanno bisogno di essere sempre verificati prima; prima che si scopri se l’effetto Renzi vale anche per Oliverio che non è renziani, anzi che sembra antirenziano e che raccoglie tutti gli altri alti renziani.

Già il vero problema( o meglio uno dei veri problemi ) è quello di sapere se i calabresi che hanno portato tanti voti a Renzi vedranno anche in Oliverio il nuovo con il rischio che se così non fosse il PD perderebbe di nuovo la Calabria!

Ma che serve blaterare anche dei nuovi candidati antioliveriani come si è sentito dire a Lamezia nei giorni scorsi in un incontro nel quale sono emersi i potenziali candidati da contrapporre al bersaniano Mario Oliverio.

Demetrio Naccari Carlizzi che ha detto «io ci sto»;

Mario Maiolo che non si è pronunciato sul tema, ma in passato aveva detto «sono a disposizione»;

Peppino Vallone (assente alla riunione), sindaco di Crotone, presidente regionale dell’Anci nonché presidente dell’assemblea regionale del Pd, proposto dal segretario provinciale Arturo Crugliano Pantisano;

Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo, proposto dall’ex presidente della provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi. 

E poi ci sono voci che parlano altri due nomi segreti :

un nome segreto, ovvero l’agognato “candidato di superamento”,

un nome segretissimo, “il candidato di superamento del candidato di superamento”.

E per fare questo ci vogliono le primarie?

Possibile che nessuno si renda conto che le primarie non diranno come salvare la Calabria ma solo come continuare a mangiarsela?

E possibile infine che nessuno di questi grandi pensatori politici non venga preso dal sospetto che i calabresi si siano stancati ( un eufemismo) e che di fronte allo stantio, all’usato, al necrotico, e scelgano l’unico nuovo che è il M5S se solo sapranno scegliere buoni candidati?

Redazione TirrenoNews

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